sabato 8 febbraio 2025

Dobbiamo spogliarci dello spirito del mondo

 


ESERCIZI PREPARATORI 

alla Consacrazione a Maria SS. 


QUARTA BEATITUDINE: 

Beato chi ha fame e sete. 


1. Aver fame e sete della giustizia. 11 - Non vuol solo dire volere il bene, desiderare la salvezza con una volontà qualsiasi, ma significa nutrire in cuore un desiderio intenso e continuo della santificazione propria ed altrui. Questo desiderio che l'uomo carnale ignora, perché non conosce se non ciò che vede e che tocca, è richiesto dal Montfort (Tratt. n. 171) in una misura non comune, perché l'anima si senta obbligata a darsi tutta a Gesù per mezzo di Maria. 

Questa fame e questa sete incessante di giustizia, che è propria dei Santi qui in terra e li rende degni del cibo, con cui Dio li sazierà un giorno nella gloria, ha da caratterizzare anche il vero schiavo d'amore. 

Né solo nella gloria, ma prima ancora su questa terra, dove Gesù, Pane vivo disceso dal Cielo col farsi piccolo in Maria, si dà tutto all'anima che lo cerca in Lei per mezzo della Vera Divozione, si dà in modo così adatto all'umana debolezza che l'anima non può a meno di gustarlo e di nutrirsene, convertendolo tutto quanto in sostanza di sé medesima 12 . 

La Madonna rende poi questa fame e sete, che trova nell'anima che si dà a Lei, sempre più grande e ardente man mano che va saziandola di se stessa. A Maria SS. si applicano le parole della Scrittura: Chi mangia di me avrà più fame ancora e chi beve di me sentirà una sete più grande. 

Fortunata l'anima che ha sete e fame di Maria! Ella non potrà essere saziata da altro cibo all'infuori di quello che non perisce in eterno. Nessun cibo della terra la potrà più attrarre e solleticare col suo gusto in modo da lasciarla piena e soddisfatta di sé. Gesù solo, Pane degli eletti, Vino dei Vergini, sarà il suo cibo in eterno, cibo che la sazierà senza saziarla, perché le accenderà di volta in volta, nell'atto stesso in cui la sazierà, un desiderio sempre più vivo. 

O sazietà sempre famelica e sitibonda! O fame e sete sempre saziate in eterno! 

2. Per il prossimo. - Ma non basta che lo schiavo di Maria abbia fame e sete della giustizia per sé; deve averla anche per il prossimo. E in ciò egli non dev'essere inferiore a nessuno, come nessun apostolo fu superiore a Maria nella sua vita di nascondimento. Si ricordi lo Schiavo d'amore che quanto più avrà atteso ad accendere negli altri questa brama di Paradiso, tanto più fortemente la sentirà accendersi in sé! 

Il vero Schiavo che torna all'azione dopo aver guadagnato la cima sospirata della Contemplazione, lungi dall'essere distolto dal bene celeste che possiede e che è tutto lieto di godere, si sentirà in esso stabilito così da averne un aumento continuo nello zelo. Nulla  adunque egli risparmierà di fatica per accendere nel prossimo questa fame stessa che sente, questa sete che non gli parrà di poter più saziare fino a tanto che resti qui sulla terra un'anima priva di questi desiderii. Egli non deve quindi trascurare occasione alcuna per condurre le anime a Maria, dispensatrice generosa del cibo celeste, Gesù. 

Il Montfort dice che Maria ha ricevuto una speciale missione sulle anime allo scopo di nutrirle e farle crescere in Dio. Imitiamo anche noi, in questo ufficio di carità, come in ogni altra cosa, la nostra Santa Padrona e studiamoci in tutti i modi di alimentare i nostri fratelli con quel cibo medesimo con cui è piaciuto a Gesù di saziare noi per i primi. 

Nel tempo stesso ricordiamo che se desideriamo di saziare questa fame in noi dobbiamo far ricorso alla Madonna e alla Vera Devozione, la quale, ben praticata e alimentata in noi, sazierà nel tempo stesso ogni fame e sete di giustizia, anche la più perfetta.

Servo di Dio B. SILVIO GALLOTTI 


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