sabato 3 maggio 2025

Il Santo Rosario: scuola del Vangelo

 


San Francesco Saverio, missionario nelle Indie, portava al collo la corona del Rosario e predicava molto il Santo Rosario perché aveva sperimentato che, facendo così, gli riusciva più facile la spiegazione del Vangelo ai pagani e ai neofiti. Perciò, se riusciva a innamorare del Rosario i nuovi battezzati, egli sapeva bene che essi avevano capito e possedevano la sostanza di tutto il Vangelo da vivere, senza più dimenticarlo.  

Il Santo Rosario, difatti, è realmente il compendio essenziale del Vangelo. È molto facile rendersi conto di ciò. Il Rosario sintetizza il Vangelo offrendo alla meditazione e contemplazione di chi lo recita l'arco intero della vita vissuta da Gesù con Maria sulla terra palestinese, dalla verginale e divina concezione del Verbo alla sua nascita, dalla sua Passione alla Morte, dalla sua Risurrezione alla vita eterna nel Regno dei cieli.  

Già il papa Paolo VI chiamava espressamente il Rosario «preghiera evangelica». Il papa Giovanni Paolo II, poi, ha compiuto un'operazione importante cercando di completare e perfezionare il contenuto evangelico del Rosario, aggiungendo ai misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi anche i misteri luminosi, che integrano e perfezionano l'arco intero della vita vissuta da Gesù con Maria sulla terra del Medio-oriente.  

I cinque misteri luminosi, in effetti, sono stati un dono particolare del papa Giovanni Paolo II che ha arricchito il Rosario degli eventi più importanti della vita pubblica di Gesù, che va dal Battesimo di Gesù nel fiume Giordano al miracolo nelle Nozze di Cana per l'intervento materno della Madre, dalla grande predicazione di Gesù alla sua Trasfigurazione sul monte Tabor, per concludersi con l'istituzione della Divina Eucaristia, prima della Passione e Morte contenute nei cinque misteri dolorosi.  

Adesso, con i misteri luminosi si può ben dire che nel recitare e meditare il Rosario ripercorriamo l'intero arco della vita di Gesù e di Maria, per cui «il compendio del Vangelo» è stato realmente completato e perfezionato, e il Rosario presenta ora la Buona Novella nei suoi contenuti fondamentali di salvezza per la vita eterna di tutti gli uomini, imprimendosi via via nella mente e nel cuore di chi recita piamente la santa corona.  

È pur vero, certo, che i misteri del Rosario, come dice ancora il papa Giovanni Paolo, «non sostituiscono il Vangelo e neppure richiamano tutte le sue pagine», ma appare comunque evidente che da essi «l'animo può facilmente spaziare sul resto del Vangelo». 

Padre Stefano Manelli


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