domenica 27 luglio 2025

Offerta del lavoro nel Volere Divino. Chi vive in Esso forma tanti atti di Vite divine, possiede la virtù bilocatrice.

 


Stavo facendo l’offerta del mio lavoro dicendo: “Gesù, Amor mio, voglio le tue manine nelle mie, per dare al nostro Padre Celeste quell’amore e quella gloria che Tu individualmente Gli desti colle tue opere stando sulla terra; non solo, ma voglio unirmi con Te quando Tu, Verbo del Padre, fin dall’eternità operavi insieme con Lui con le stesse sue opere, amavi con amore reciproco e con perfetta uguaglianza, e voglio glorificarvi in quella stessa gloria in cui Vi glorificaste Voi stesso tra le Tre Divine Persone. Ma non sono contenta: voglio mettere le mie mani nelle tue per scorrere insieme colle tue, nel tuo stesso Volere, nel sole per darti la gloria della luce, del calore, della fecondità del sole; nel mare per darti la gloria delle sue onde, del suo mormorio continuo; nell’aria per darti la gloria del canto degli uccelli; nel cielo azzurro per darti la gloria dell’immensità, e nello scintillio delle stelle, nel loro tremolio fo scorrere la mia voce che ti dice Ti amo; voglio scorrere nei prati fioriti per darti la gloria e l’adorazione dei profumi. Non c’è punto dove non voglio trovarmi, affinché dovunque Tu senta che la tua piccola figlia Ti adora, Ti ama e Ti glorifica”.

Onde mentre ciò ed altro dicevo, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto: “Figlia mia, sento in te la gloria mia, il mio amore, la mia vita, le mie opere; la mia Volontà tutto accentra in te. Non solo, ma mentre tu lavori, il mio Volere ti porta nel sole e lavori insieme colla sua luce, sicché i tuoi moti scorrono nei raggi solari e, come si diffonde la luce, tu diffondi la gloria, l’amore al tuo Creatore. Come è bella la figlia mia, trovarla in tutte le opere mie a lavorare per darmi l’amore, la gloria che ciascuna opera mia contiene! Siccome la mia Volontà possiede la virtù bilocatrice, biloca anche te per poterti trovare nel mare, nell’aria, nelle stelle, dovunque, per amarti ed essere amata e glorificata”.

Dopo di ciò mi sentivo come assorbita nel Fiat Supremo e pensavo tra me ai grandi beni che può fare la Suprema Volontà nell’anima nostra; ed il mio sempre amabile Gesù ha soggiunto:

“Figlia mia, ogni atto che fa la Divina Volontà unita con l’anima, vi forma una Vita divina, perché essendo Essa divina non può fare a meno di formare Vite divine negli atti suoi, in modo che dove Essa regna, come l’anima opera, parla, pensa, palpita, eccetera, il mio Volere Divino fa scorrere la sua opera, la sua parola, il suo pensiero e palpito in quello delle creature e vi forma prima il suo atto, la sua parola e poi dà il posto della sua Vita divina. Sicché in tutto ciò che l’anima fa, sprigiona da sé tante Vite divine, in modo che vi empie Cielo e terra di tante immagini di Vita divina. Essa diventa la riproduttrice, la bilocatrice della Vita divina. La mia Volontà non è meno potente nell’anima dove regna con la potenza del suo dominio, di quello che è nel suo Seno delle Tre Divine Persone; e perciò possedendo la virtù bilocatrice non solo forma nell’anima quante Vite divine vuole, ma vi forma il suo cielo, il suo sole, i mari d’amore, i prati fioriti, e fa dire all’anima, al suo Dio: ‘Cielo m’hai dato e cielo Ti do, sole mi hai dato e sole Ti do, mari e prati fioriti mi hai dato, mari e prati fioriti Ti do. Tutto ciò che hai fatto per me nella Creazione e Redenzione, la tua Volontà che (lo) ripete in me, in modo che tutto Ti possa dare come tutto mi hai dato’. Oh, potenza della mia Volontà! che cosa non può fare nell’anima dove Essa regna? E perciò dove Essa regna si diletta di metterla alla pari con Noi; molto più che sa che quella è la nostra Volontà, di volere la creatura simile alla nostra Immagine, ed Essa, nostra fedele esecutrice, ce la rende, e Noi chiamiamo questa creatura dove regna il nostro Fiat Supremo, la gloria nostra, l’amor nostro, la virtù nostra; e solo col nostro Volere può l’anima giungere a tanto; senza di Essa c’è tanta distanza tra Creatore e creatura. Perciò ama tanto che il Voler Divino regni nella creatura, per dare il largo campo d’azione alla nostra Volontà di bilocare le nostre opere, le nostre vite e di elevare la creatura allo scopo perfetto per cui fu creata. La creatura uscì dal nostro Volere: è giustizia che cammini nei passi della nostra Volontà e che ritorni al suo Creatore su quella stessa via donde ne uscì, tutta bella ed arricchita dai prodigi del nostro Eterno Fiat ”.


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