domenica 20 luglio 2025

Sapeste quanto amo gli uomini

 


Figlia, vuoi che non conosca le creature che creo, che non le curi, che non le ami nei tempi di purificazione. Anche allora mi occuperò di esse. Se sapessi quanto amo gli uomini. Se coloro conoscessero il mio amore, non cercherebbero altrove nel mondo, amori che non ricolmano il loro cuore, o nella sensualità sensazioni per essere felici. Pochi momenti di esaltazione e poi ritorno in amarezze nel vuoto più profondo di prima.  

Io ardo d’amore, non sono solo una fiammella, e vorrei deporre questo mio fuoco in tanti cuori. Tutti chiamo alla santità, alcuni a un amore più profondo. Così pochi rispondono per dirmi di “sì”. Chi gusta le mie tenerezze sente il mio ardore, non prova più alcun piacere negli amori umani. Non cerco di incantarti, ma ti irroro della mia luce. Sei come una piantina piccola, ancora secca e che Io fecondo con la mia rugiada, che bagno con la mia pioggia e riscaldo con il mio sole. Le piante intorno cercano di soffocarti. Per questo sei influenzabile, ma io ti faccio vedere sempre la mia luce e non potrai mai perderti.  

Il tuo “sì” sarà spontaneo e libero. Sii fiduciosa, faccio tutto Io. A volte quasi mi ferisce ancora il tuo dubbio, ma sono con te e ti accolgo nel mio amore. 

Sono un Dio che ama stare con gli uomini, che elemosina, s’arranca, cerca il loro affetto. Desidero vivere la loro vita, dato che l’amore umano solo se unito a Dio diviene grande e fruttuoso. Come cerco la loro compagnia. 

Nella chiesa quanta poca fiducia dai miei sacerdoti; conferenze, riunioni, tavole rotonde, così inutili. Invano faticano gli operai perché sono Io il costruttore. Quanto è più valida una preghiera che si eleva per cercarmi e cercare il mio aiuto.  

La felicità gli uomini non la devono cercare nelle grandi cose, ma nelle piccole e appagarsi della serenità della giornata che Dio offre loro. 

 Tu offrimi le piccole cose di ogni giorno. Attraverso mia Madre diverranno corone di fiori offerte a me. Voglio deporre il mio amore in te e ti ho scelta perché in te ho visto la sincera disposizione d’amarmi, l’accoglienza. 

Non pensare al quadernino dato al padre o al viaggio a Fatima. Sono Io che tutto dispongo. Tu rimani serena. Non crucciarti per la tua famiglia che ora è nel buio. Ci vorrà tempo, ma risorgerà, ah se risorgerà.  

Ti tengo nel mio abbraccio. 

5/5/1996

Gocce di Luce

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