IL VANGELO DALLA SINDONE
S. Giovanni nell'Apocalisse vede Gesú come un Agnello ucciso e vivente (Ap. 5,6). Il grande dono che Gesú dà all'umanità è se stesso immolato nella croce. Piú non poteva donare; piú non poteva soffrire; piú non poteva amare. In questo stato egli si perpetua nella S. Messa e si offre ai suoi discepoli e quale vittima di espiazione e quale cibo che ci divinizza e quale pegno della gloria futura. Con tanti segni e prodigi il Signore ha confermato questa verità.
1. Il Crocifisso sull'altare
Un fatto singolare mi è stato raccontato direttamente da Padre Matthew Crawley, l'apostolo del S. Cuore, di cui, a pochi anni della morte, è stato iniziato il processo di beatificazione.
Il fatto è successo a lui. Egli si trovava a Parigi e predicava nella basilica di Mont-Martre sulla consacrazione delle famiglie al S. Cuore di Gesú. Alla fine della predica lo avvicinava una signora la quale gli dice:
- Padre, vorrei consacrare la mia famiglia al S. Cuore di Gesú, ma non possiamo fare quello che ha detto lei, cioè farci prima la comunione tutti i membri della famiglia, perché ho un figliuolo universitario ateo. All'università i compagni e specialmente i professori lo hanno persuaso che Dio non esiste e che Gesú non è addirittura esistito, ma che è una leggenda. Padre Matthew rispose:
- Basterà per lui che intervenga alla Messa, anche solo da spettatore.
La signora con qualche difficoltà riuscí a persuadere il figlio ad andare con loro alla Messa.
Nel giorno stabilito cosí tutti andarono a Messa.
Lei, il marito, la figlia fecero la comunione; il figlio restò in piedi in fondo alla cappella per tutto il tempo della Messa. Al momento della consacrazione il giovane vide scomparire dall'altare il sacerdote e in suo cambio vide sull'altare un uomo reale crocifisso: quell'uomo grondava sangue da tutto il corpo, boccheggiava, guardava con occhi d'infinito dolore e d'infinita pietà, sembrava dovesse morire da un momento all'altro in un bagno di sangue.
Quella visione durò fino alla comunione allorché scomparve, e, al suo posto, ricomparve Padre Matthew che, fatta l'abluzione del calice e dette le ultime preghiere, andò in sacrestia. Il giovane guardò tutto il tempo esterrefatto.
Terminata la Messa, corse in sacrestia e disse a Padre Matthew:
- Padre, cosa avete fatto?
- Ho celebrato la Messa.
- No, durante la Messa cosa avete fatto?
- Nient'altro che celebrare la Messa.
- No, voi avete messo un uomo crocifisso sull'altare! Come avete fatto a mettercelo!?
Padre Matthew non capiva niente. Infine gli chiese cosa egli avesse visto, e, avuto il racconto della visione, disse al giovane:
- Figliuolo, forse le preghiere dei tuoi cari ti hanno ottenuto questo miracolo dall'amore infinito del Cuore di Gesù. Tu hai visto coi tuoi occhi quello che noi crediamo per fede: nella Messa si rinnova misticamente il sacrificio di Gesù nella croce, e dalla consacrazione alla comunione Gesú è realmente presente nell'altare, come l'Agnello immolato dell'Apocalisse, ossia come nelle tre ore di agonia sulla croce. È superfluo dire che quel giovane subito si convertì.
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