domenica 5 gennaio 2025
“Presto inizieranno gli inganni”
Messaggio del 27 dicembre 2024 di Gesù Cristo
+++ Gli UFO sono una produzione/Gesù appare nel cielo/L'avvertimento/Il principe saudita +++
UFO
Gesù appare alla veggente Melanie alla fine del gruppo di preghiera e chiede la preghiera aggiuntiva di un rosario a dieci file.
Il veggente vede un cielo nuvoloso e scuro. Vede molti UFO emergere lentamente dalla copertura nuvolosa. Alcuni galleggiano sopra la terra.
Per un breve momento, il Taj Mahal in India appare davanti agli occhi della tua mente.
Adesso ci sono i droni nel cielo. Il veggente ha la sensazione difficile da descrivere e intangibile che gli alieni siano una messa in scena .
Coloro che non sono dalla parte di Gesù cercheranno di diffondere confusione al riguardo. Cercheranno di dipingerlo non come Gesù, ma piuttosto, ad esempio, come un fenomeno meteorologico o come qualcosa di extraterrestre.
Il principe Bin Salman
Gesù dice addio: “Andate in pace, figli miei”.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Avvertite, che la Perfezione non si acquista con tenere le braccia in croce
" Avvertite, che la Perfezione non si acquista con tenere le braccia in croce; ma convien travagliar davvero, per domar se stesso, e ridursi a vivere non secondo le inclinazioni, e le passioni, ma secondo la ragione, e secondo la regola o l'ubbidienza. La cosa è dura, non può negarsi, ma necessario: coll'uso però divien facile e gustosa. " S. Francesco di Sales.
Racconta Plutarco di Licurgo, che avendo presi due piccoli cagnolini, figli d'un istesso padre, n'allevò uno nella cucina, e l'altro nella caccia. E fatti che furono grandi, un giorno che dovea fare un'esortazione al Popolo, li condusse nel Foro ove gettò per terra delle spine di pesci, e nel tempo stesso fece uscire una lepre, alla qual vista il primo si mise incontanente e stritolar co' denti le spine, e l'altro a seguire il lepre. Allora Licurgo intimato silenzio: vedete, disse rivolto al Popolo, questi due cani sono ambedue della medesima stirpe, e pure non son portati a far la medesima cosa, ma ciascuno quella, alla quale si è assuefatto. Tant'è vero, che coll'assuefazione s'arrivano a superar fin le inclinazioni più violenti della stessa natura. Si scrive di S. Ignazio di Loyola, che colla continua forza, che avea fatta a se stesso in mortificarsi, ed in soffrir le avversità, era giunto a tal segno, che parea non avesse più alcuna inclinazione. Ed il medesimo pure s'è veduto in molti altri.
Anonimo napoletano
“Inondazioni e attacco all’Iran”
Messaggio del 26 dicembre 2024 della Beata Vergine Maria
Per prima cosa, fu vista una specie di meteora infuocata cadere dal cielo e scivolare sull'acqua per un breve periodo. Questa meteora ha colpito l'acqua e ha causato inondazioni.
Qui finiva la breve visione.
Gesù a Cafarnao - Ven. Anne Catherine Emmerick
Secondo le visioni del
Ven. Anna Caterina Emmerick
LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE
(Dalla fine della prima Pasqua alla prigionia di San Giovanni Battista)
Gesù a Cafarnao
Quando Gesù andò da Cana a Cafarnao con i discepoli, anche Natanaele lo seguì. Sua moglie, la sua tfa e altri erano già partiti per Cafarnao. La strada, a circa sette ore di distanza, procede in linea retta e conduce a un piccolo Iago come quello di Ainon, circondato da piccole case e giardini. Qui inizia la fertile valle del Gennesaret. Si vedono torrette e guardie a guardia dei frutteti. Quando Gesù si avvicinò a Cafarnao, alcuni indemoniati cominciarono ad inveire davanti alla porta: “Viene il Profeta, cosa vuole, cosa vuole da noi? Quando Gesù entrò in città, gli indemoniati fuggirono. Avevano piantato una tenda davanti alla città.
Il centurione di Caperamo e il messaggero gli andarono incontro, portando il bambino in mezzo a loro, seguiti da tutta la famiglia, dai parenti, dai servi e dagli schiavi. Erano pagani, inviati da Erode. Sembrava una processione. Tutti si inginocchiarono davanti a Gesù e lo ringraziarono; poi gli lavarono i piedi e gli diedero da mangiare e da bere. Gesù impose le mani sul capo del bambino, inginocchiato davanti a lui, ed egli ricevette il nome di Iesse, perché prima di lui si chiamava Gioele. Il centenario fu chiamato Serobabele. Lo pregò vivamente di venire a casa sua per mangiare. Gesù rifiutò, rimproverandolo per la sua smania di vedere prodigi per prendersi gioco degli altri, e disse: “Non avrei guarito il bambino, se la fede del messaggero non fosse stata con la sua insistente richiesta”. Poi proseguì per la sua strada. Serobabele aveva preparato un grande banchetto; erano stati invitati i servi e i lavoratori dei suoi campi e frutteti. A tutti era stato raccontato il miracolo. Tutti erano commossi di fronte a Gesù. Gli ospiti e molti dei poveri intonarono un canto di lode nella sala. I poveri ricevettero generosamente dei doni. La notizia del miracolo si era diffusa fin dal mattino. Serobabele mandò la notizia alla Madre di Gesù e agli apostoli, che vidi di nuovo impegnati nel loro lavoro di pesca. Vidi anche che la notizia giunse alla suocera di Pietro, che era malata. A Caperamaum Gesù si recò a casa di sua madre, dove erano riunite cinque donne con Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni. Andarono incontro a Gesù e lì regnava una grande gioia per la sua venuta e per il miracolo a favore del cieco. Egli consumò qui un pasto e si recò quasi subito a Caperamaum per la festa del sabato. Le donne rimasero in casa. A Cafamaum si era radunata molta gente e molti malati. Gli indemoniati correvano per la città gridando quando arrivò Gesù. Gli ordinarono di fare silenzio e, attraverso di loro, si recò alla sinagoga. Dopo la preghiera, un fariseo incallito di nome Manasse fu chiamato a fare la lettura.
Gesù chiese i rotoli delle Scritture e disse che voleva fare lui la lettura. Gli diedero i rotoli e Gesù cominciò a leggere dall'inizio del quinto libro di Mosè fino alla mormorazione dei figli d'Israele, e insegnò l'ingratitudine dei loro antenati e la misericordia di Dio verso di loro e la vicinanza del regno di Dio, e che ora dovevano guardarsi dal fare come i loro antenati. Spiegò quelle peregrinazioni nel deserto come figura dei loro errori attuali e paragonò la terra promessa con il regno di Dio ora promesso a tutti. Poi lesse il primo capitolo dei profeti. Lo spiegò applicandolo a questi tempi: parlò di peccati e punizioni, e di come, dopo aver aspettato a lungo un profeta, ora che ne avevano uno, lo avrebbero poi maltrattato. Ha parlato degli animali che conoscono i loro padroni e non conosceranno il loro che è venuto. Parlò anche di come Colui che era venuto ad aiutarli sarebbe stato ridotto a causa del loro cattivo trattamento, e di come Gerusalemme sarebbe stata punita, e la loro comunità sarebbe stata molto ridotta; ma il Signore l'avrebbe resa grande, mentre le altre sarebbero state sterminate. Comandò loro di voltarsi; che anche se si fossero macchiati di sangue, avrebbero dovuto gridare a Dio e pentirsi, e sarebbero stati purificati. Parlò anche del re Manasse, che aveva bestemmiato Dio e aveva peccato tanto, e per questo era stato punito e portato in schiavitù a Babilonia; e di come lì si fosse rivolto, avesse pregato Dio e avesse trovato misericordia e perdono. Poi ha aperto, come per caso, una pagina e ha letto il versetto di Isaia 7-14: “Ecco, una vergine partorirà”. E spiegò questo punto riferendosi a se stesso e alla venuta del Messia. Questa stessa cosa l'aveva spiegata quando era a Nazareth, prima del battesimo, e l'aveva commentata, ed essi, schernendosi, dicevano tra loro: “Burro e miele non l'abbiamo visto mangiare molto nella casa di suo padre, il povero falegname”.
Lavorerete per il MIO regno, ed è così che per eredità vi darò quella corona di spine, che vi riconoscerà come il Mio piccolo re
FORZARE UNA PORTA PER PASSARE SENZA ESSERE INVITATI È DISAPPROVATO, RIFIUTATO DAL MONDO E ACCOLTO DAL CIELO, CHE NEL SUO MISTERO ABBRACCIA COLORO CHE SENTONO I GIORNI AMARI DELLA PURIFICAZIONE, E NON SANNO ANCORA CHE CIÒ CHE STA ACCADENDO È UN'AZIONE CHE PERMETTE LORO DI ANNULLARE TUTTO IL MALE CHE CUSTODISCONO, DI ESSERE LIBERI E QUINDI DI POTER TORNARE A ME CON CORPO, ANIMA E QUELLO SPIRITO CHE GRIDA E CHE NEL FARLO SI RIEMPIE DELLA MIA BENEDIZIONE.
05 Gennaio 2025
Gesù: Cercate nel vostro silenzio interiore quelle proposte che presentate e mostratevi cambieranno il vostro modo di vedere la vita, quella che fino ad oggi ha causato la distruzione del tempo presente, che alla fine finisce per affogare il vostro stesso spirito, la lontananza e l'indifferenza uccidono un rapporto che dovrebbe essere coltivato nell'amore, è così che arrivate a capire ogni parola che vi dico, tutto è per il bene superiore e finché non lo capirete continuerete a fare ciò che non dovreste e ad annuire ciò che non è permesso, è ora di stare attenti, dovete vedere oggi ciò che leggete, è importante essere attenti, guardate le etichette dei cibi, La cattiva lettura di quei libri che vi porteranno a contaminare uno spirito può essere causa di morte eterna, confondendovi irrimediabilmente, dovete quindi saper cercare e quando li trovate dovete sapervi distaccare da tutto ciò che vi governa per il male fino ad oggi, Vi do per confermato che ciò che vi viene detto, porterà solo lacrime e disperazione a coloro che nella loro ribellione non vogliono prestare attenzione, perché i nemici cercano come porre fine a quella natura che avete, così fragile e così divina perché non solo portate il mio respiro ma perché assomigliate a colui che vi ha formato e vi ha conosciuto fin dall'inizio.
Gesù: La testardaggine vi porta solo a perdere quelle grazie celesti che dovrebbero essere ricevute senza porre alcun ostacolo, ma l'orgoglio e l'arroganza si opporranno sempre e vi terranno lontani da tutto ciò che essendo piccolo fa crescere il mio, conservate nel vostro cuore ogni parola che esce dalla mia bocca, traetene tutto il beneficio possibile, imparando praticherete ogni giorno tutte quelle lezioni, che sembrano difficili, ma che quando vengono soffiate dal mio stesso spirito, È per ispirarvi e farvi capire l'incomprensibile e farvi capire l'incomprensibile, perché non ci sono misteri per i figli del re, questo insegna loro tutte le loro ricchezze e mostra loro come preservarle da tutti coloro che con il desiderio in agguato di rubare e usufruire di ciò che non costa loro nulla, lavorerete per il MIO regno, ed è così che per eredità vi darò quella corona di spine, che vi riconoscerà come il Mio piccolo re, Gesù.
Chi fa il male, dal suo male sarà distrutto, devastato, annientato. Non c’è salvezza. Il male è devastazione, morte, lutto, dolore. Esso uccide la speranza.
LIBRO DELLE LAMENTAZIONI
4Ha teso il suo arco come un nemico, ha tenuto ferma la destra come un avversario, ha ucciso quanto è delizia dell’occhio. Sulla tenda della figlia di Sion ha rovesciato la sua ira come fuoco.
Il profeta è tutto preso dal dolore di Gerusalemme. Esso è un dolore cosmico.
Va analizzato e presentato in ogni suo aspetto. Nulla va tralasciato.
Ha teso il suo arco come un nemico. Ha tenuto ferma la destra come un avversario. Anziché essere per il suo popolo, era contro di esso.
Ha ucciso quanto è delizia dell’occhio. Sulla tenda della figlia di Sion ha rovesciato la sua ira di fuoco. La delizia dell’occhio sono i giovani.
I giovani sono il futuro, la speranza di un popolo. Se muoiono i giovani, muore la speranza. Muore il futuro. Muore il popolo. Muore Gerusalemme.
Questa descrizione è vera profezia per ogni uomo. Se il peccato ha conquistato Gerusalemme, conquisterà ogni altra città, ogni altro popolo.
Se le iniquità hanno mandato in rovina Gerusalemme e il popolo del Signore, vi potrà essere un solo popolo della terra che sarà immune dal suo male?
Questo grido di dolore è rivelazione, profezia, oracolo del Signore. Ognuno è chiamato a porre ogni attenzione perché non faccia il male.
Chi fa il male, dal suo male sarà distrutto, devastato, annientato. Non c’è salvezza. Il male è devastazione, morte, lutto, dolore. Esso uccide la speranza.
Ogni parola di queste “Lamentazioni” va assunta come vera profezia, vera luce, vera rivelazione. La descrizione del male serve a mostrare tutti i suoi frutti.
MOVIMENTO APOSTOLICO CATECHESI
Potrete raggiungere le vette della vita cristiana
( Lettera a Suor BEGHE 3 gennaio 2025 )
Comprendete, dunque, che in tutti i tempi della terra, attraverso la Santa Messa, continuo a implorare il Mio Padre celeste di perdonarvi, e se anche voi Lo implorate, sì, assolutamente, sarete perdonati. Ho istituito il sacramento della penitenza affinché possiate venire ai Miei piedi per chiedere il vostro perdono e, nella misura della vostra sincerità, vi concedo questo perdono, frutto del Mio Amore e della Mia Sollecitudine per voi. Ho personalmente istituito sette sacramenti che nutrono, nutrono ed elevano i Miei figli di buona volontà che sono impegnati nelle Mie leggi, e li attendo nella Mia beata eternità alla fine della loro vita terrena.
Io vi ho dato tutto, la mia Vita è il vostro cibo e attraverso di essa potrete raggiungere le vette della vita cristiana. Questo è ciò per cui voglio prepararvi: che possiate essere forti con la Mia Forza, amando a vostra volta tanto profondamente quanto Io vi ho amato fino al punto di dare la Mia Vita per voi. I miei martiri di tutti i tempi sono stati forti nel mio amore, sicuri del mio amore, ferventi e fedeli a causa del mio amore.
Se si presenteranno tempi difficili o imprevedibili su di voi, Miei cari, non temete nulla, Io non mi sono tirato indietro dalla Mia Passione. Non tiratevi indietro, neanche, perché vi darò la Mia forza, il Mio coraggio, il Mio abbandono alla volontà del Mio Padre Celeste. Tutto ciò che Lui voleva da Me, l'ho realizzato, non ho procrastinato, ho accettato tutto e non solo ho accettato, ma anche voluto dalla Mia Volontà in tutte le cose in conformità a quella di Mio Padre.
Vi benedico, Miei cari, e guido i vostri passi fintanto che confidate in Me e non vi ritirate. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Così sia
Il Signore Gesù Cristo
Solitudine
"Miei cari fratelli e sorelle,
Attraverso le tue capacità e la tua storia, sei un essere unico. Voi siete unici agli occhi di Dio, agli occhi della Chiesa. Nella tua famiglia, come in tutte le tue relazioni, nelle tue amicizie e nel tuo ambiente professionale o associativo, sei unico. Sì, siete davvero unici, e ognuno di voi, non è un tesoro inestimabile?
Pensate che nella vita di ciascuno di voi, e magari nella vostra stessa casa, può esserci un deserto che è un luogo di silenzio, di povertà e che può preoccuparvi, deprimervi o addirittura scoraggiarvi. Ma questo deserto può rivelarsi anche come il luogo privilegiato dell'incontro con il Signore Dio. A tal fine, è importante che abbiate il vero desiderio di incontrare Dio in spirito e verità, e per questo dovete liberare uno spazio di accoglienza conducendo una vera lotta contro i vostri idoli, qualunque essi siano, il vostro egoismo, dove il Signore potrà venire, donarsi e riempirvi della sua vita di Risorto.
La solitudine può affliggere molte persone, è la situazione di coloro che sono privati di ogni aiuto e presenza, che a causa del loro stato morale o fisico, sarebbero così necessari per loro. E a causa di questa mancanza, possono provare uno stato di depressione, soffrire vicino allo scoraggiamento e talvolta anche disperazione. A tal fine, gli anziani sono troppo spesso trascurati dai loro familiari, dai malati, dai disabili, dai carcerati e dagli estranei.
Per quanto riguarda loro, spetta a te, come minimo, agire con semplici gesti, prestare loro attenzione con un'azione ovvia, se si tratta solo di un piccolo sorriso. Purtroppo, molte persone ritengono di non avere tempo da perdere e che, non essendo personalmente interessate, credono che gli altri possano occuparsene!
Ma voi, che siete cristiani, manifesterete la gloria di Dio nel modo in cui pregate, nel modo in cui incontrate una persona, nel modo in cui le stringete la mano, nel modo in cui vi interessate di lui e di tutti i suoi bisogni.
Prima di dare aiuto fisico, morale o spirituale al prossimo, prima di svolgere il vostro lavoro, sarà necessario che vi isoliate e preghiate. Così facendo, porterete buoni frutti che saranno l'espressione della vostra stessa personalità vivente, un'espressione della vostra buona solitudine e persino della vostra fragilità...
Con tutta la vostra famiglia in Cielo, sotto la Luce dell'Eterno Padre, tutto l'Amore del Signore Gesù e di Sua Madre, la Beata Vergine Maria, vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Giovanni, tuo messaggero di speranza"
29.08.2013
TI BACIO COL BACIO DEL TUO VOLERE PER DARTI IL BACIO DI TUTTE LE CREATURE
INSEGNAMENTI (E PREGHIERE) DI GESÙ SUL PREGARE NELLA DV
Mio dolce Gesù, voglio darti il mio bacio nella tua Volontà per darti il bacio di tutte le creature e contentare così il tuo Amore portandole tutte a Te. Con la potenza creatrice della tua Volontà voglio moltiplicare il mio bacio per quante creature son passate e passeranno sulla terra, per darti il contento come se tutte Ti baciassero. (Cfr. Vol. 11 - 24.8.1915) Ti bacio quindi, mio dolce Amore, col bacio del tuo Volere, perché Tu non sei contento ch’io Ti dia solo il mio bacio, ma vuoi il bacio di tutte le tue creature, ed io perciò Ti do il bacio nel tuo Volere, perché in Esso trovo tutte le creature e, sulle ali del tuo Volere prendo tutte le loro bocche e Ti do il bacio col bacio del tuo Amore, affinché non Ti baci col mio amore, ma col tuo stesso Amore e, Tu senta il contento, le dolcezze, la soavità del tuo stesso Amore sulle labbra di tutte le creature, in modo che, attirato dal tuo stesso Amore, Ti costringa a dare il bacio a tutte le tue creature. (Cfr. Vol. 12 - 6.12.1917) E riempiendo la tua Volontà il Cielo e la terra, io faccio scorrere il mio amore nella tua Volontà perché il mio Ti amo percorra i Cieli e tutta la terra e Tu possa trovarlo intorno a Te e dentro di Te; e moltiplicandosi il mio Ti amo per tutti i punti, per quanti atti può fare la tua Volontà infinita ed immensa, voglio darti la soddisfazione dell’amore di tutti. (Cfr. Vol. 11 - 24.8.1915)
Ma tutte vite sante, perché contenendo Tu la Potenza Creatrice, insieme con Te posso creare e fare ciò che fai Tu. (Cfr. Vol. 11 - 12.6.1913)