giovedì 17 gennaio 2019

LA PREGHIERA INSISTENTE GIUNGE A DIO



Perché abbiamo bisogno di una preghiera prolungata? Affinché possiamo, attraverso la preghiera prolungata e fervente, riscaldare i nostri cuori così freddi e induriti nella vanità.
Sarebbe ben strano pensare, e ancor di più pretendere, che il cuore, indurito nella vanità mondana, possa, durante la preghiera, essere penetrato immediatamente dal calore della fede e dell'amore di Dio. No, ha bisogno di tempo e di fatica. "Il Regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono" (Mt 11, 12). Non si può pretendere che il Regno di Dio entri nel cuore, dopo averlo sfuggito per tanto tempo. Il Signore stesso afferma che vuole vederci pregare a lungo, dandoci l'esempio della vedova importuna che andava sempre a trovare il giudice e lo molestava con le sue richieste (cfr. Lc 18, 2-6).
Nostro Signore, il nostro Padre celeste conosce, prima che glielo chiediamo, ciò di cui abbiamo bisogno (cfr. Mt 6, 8), ciò che desideriamo; noi invece non lo sappiamo, perché ci lasciamo andare alle inutili agitazioni del mondo invece di affidarci alle mani di questo Padre. Perciò Dio, nella sua sapienza, trasforma i nostri bisogni in occasioni per rivolgerci a lui. "Ritornate a me, figli smarriti, ritornate a me che sono vostro Padre, ritornate adesso con tutto il cuore. Se prima eravate lontani da me, almeno adesso riscaldate con la fede e l'amore i vostri cuori che prima avevano così freddo".

San Giovanni di Cronstadt

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