mercoledì 13 febbraio 2019

RIMANETE NEL MIO AMORE



«TI AMO, SIGNORE, MIA FORZA. SIGNORE, MIA ROCCIA, MIA FORTEZZA, MIO LIBERATORE». SALMO 18,1-3
   
«Vivere d'amore vuol dire vivere di Dio, cioè vivere di carità. L'anima che vive d'amore passa sulla terra come sfiorandola, come gli uccelli che, volando, vanno vicino alla terra, ma non la toccano. Queste anime fortunate vivono sulla terra e fanno uso delle cose con una specie di indifferenza: è l'amore che opera così.
   Vivere per l'amore vuol dire non vivere più per sè, e l'anima cessa di vivere per se quando mette gli interessi di Dio al posto dei suoi e si occupa di quelli: la sua gloria e la salvezza delle anime.
   La via più breve è quella dell'amore, e quello che costa in questa via è il primo passo: fare il distacco da sè. Dopo che questo è fatto, l'amore fa tutto il resto.
   Quando Io amo un'anima, e questa con continui atti di fedeltà corrisponde al mio amore, Io stabilisco fra il mio Cuore e lei un commercio di grazia, di misericordia e d'amore; più l'anima corrisponde, più Io le do.
   Io ti faccio prigioniera per la vita e per la morte, per il tempo e per l'eternità: prigioniera del mio Cuore. Amami con il mio Cuore.
   Vivere di fede è vivere d'amore, e vivere d'amore è vivere di fede, è vivere di Dio, vivere per Dio, vivere con Dio, in Dio.
   Credi al mio amore anche quando pensi al tuo passato per pentirti; non ripiegarti su di te, ma confida; che il pensiero del tuo passato ti porti a credere sempre più al mio amore.
   Se si sapesse il valore di un atto fatto per puro amore di Dio!
   Va' avanti coraggiosa sempre; le difficoltà svaniranno se ti armi di buona volontà, e poi sei con il tuo Dio: egli stesso è la tua forza e il tuo premio. Mi piace tanto vederti combattere, che non voglio togliertene l'occasione. Per provare il tuo amore e la tua fedeltà, permetto queste lotte interne.
   Sono venuto in questo mondo per compiere la volontà del mio Padre celeste. La compii perfettamente fino alla morte. Io stesso opero in te, e perciò tu puoi tutto ciò che Io voglio, perchè ti somministro le grazie necessarie per fare tutto ciò che da te esigo. Quindi: piena e assoluta confidenza in quel Dio che tutto può e che si serve dell'umile e dell'abbietto per confondere il forte. Tu sei, per la tua natura, fragile, impotente e misera e Io sono l'onnipotenza infinita: puoi tu opporti ai miei desideri? Se Io volessi colmare la tua deficienza, supplire alla tua miseria, infonderti forza e vigore e dotarti di virtù, puoi tu non volerlo? Non è forse il mezzo, più facile e più sicuro abbandonarsi completamente ai miei voleri? Forse che una creatura deve opporsi al Creatore, perchè egli vuole liberamente, per pura misericordia, ricolmarla di insigni favori? C'è da temere, nell'ottenere delle grazie grandi? Sarebbe questo una viltà che in te non voglio, perchè mi disonora; ripeti invece ad ogni evento quel «fiat» completo e assoluto che tanto mi onora.
   Amami - «Che cosa devo fare per amarti?» - Studiami nel mio Cuore. Questo è un abisso nel quale, se tu ti immergi, non troverai la morte, ma la vita.
   Quando Io trovo un piccolo niente che si lascia possedere dall'amore, che si riposa nell'amore, che non desidera, non cerca che l'amore, quando trovo un piccolo niente che si presta all'amore, che ne compie i desideri e le volontà, allora Io mi precipito in quel cuore.
   Io penserò a provvederti di tutto. Tu pensa solo ad amarmi: quanto più grande sarà la tua confidenza e il tuo abbandono e tanto più Io prenderò cura di te.
   Quando il mio Cuore elegge un'anima per essere il mio tabernacolo d'amore, Io do a quell'anima una solitudine d'amore.
   La schiavitù dell'amore è la vera libertà. 
   Poni da parte ogni timore, vivi d'amore. 
   Tre cose voglio da te: una grande fedeltà, un amore puro, una mortificazione continua, completa, perseverante.
   Devo vivere in te: guardare con i tuoi occhi, parlare con la tua bocca, pensare nella tua mente, amare nel tuo cuore, operare nelle tue mani.
   Vivi nel momento presente e del momento presente, senza pensare al prima e al dopo.
   Dio nasconde la sua presenza d'amore ai superbi, come il sole nasconde i suoi raggi quando ha davanti una densa nube. Gli umili sono come tanti specchi che riflettono meglio la presenza di Dio.
   Fammi padrone del tuo cuore e Io vi stabilirò il regno del mio puro amore».

Suor Benigna Consolato Ferrero

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