lunedì 18 novembre 2019

LA SANTISSIMA EUCARESTIA



L'EUCARISTIA E LA FAMIGLIA CRISTIANA
Non vi lascerò orfani.
Giovanni, XI, VI, 18.


L'autore dell'Imitazione ha detto, rivolgendosi a Gesù: «Dove sei Tu, ivi è il Cielo, e ivi è morte e inferno, ove Tu non sei".
Che cosa saremmo se il Divin Salvatore si fosse limitato a stare quaggiù durante la sua vita mortale? Certo, sarebbe stata già una grande misericordia, sufficiente per meritarci la salvezza e la gloria eterna. Ma, quanto saremmo infelici! Come? con la grazia, la parola di Gesù, con i suoi esempi, le prove tenerissime del suo amore? Sì, con tutto ciò noi saremmo infelicissimi.

I. - Ecco una famiglia raccolta, unita attorno al suo buon padre: è felice. Le viene tolto il capo; le lacrime sottentrano alla gioia ed alla felicità; non è più una famiglia: manca il padre.
Ora, Gesù è venuto sulla terra a fondare una famiglia; i suoi figli, dice il Profeta, saranno lieti intorno alla sua mensa come rampolli d'olivo. Scompaia il nostro capo, la famiglia è dispersa.

Senza Nostro Signore, saremmo anche noi come gli Apostoli durante la sua Passione, erranti e ignari di quel che sia per avvenire; e non erano poi tanto lontani da Nostro Signore; avevano tutto ricevuto da Lui; l'avevano visto fare i miracoli; la sua vita era trascorsa sotto i loro occhi; è vero, ma il buon Padre mancava, non erano più una famiglia, non erano più fratelli: ciascuno andava per i fatti suoi.

Può sussistere una società senza un capo? L'Eucaristia è dunque il tratto d'unione della famiglia cristiana; sopprimetela: la fratellanza non esiste più.
Trovate voi la fratellanza cristiana tra i protestanti che più non hanno l'Eucaristia? Sono estranei gli uni agli altri. Neppure riuniti nei loro templi formano una famiglia; ciascuno può pensare e dire come gli pare; i loro templi sono grandi sale e non invitano alla preghiera.

E sono ancora fratelli i cattolici che non frequentano l'Eucaristia? Non lo si può dire: nelle famiglie, in cui il padre, i fratelli non si comunicano, lo spirito d'unione se né va, la madre è una martire e le sorelle sono perseguitate. No, no, senza l'Eucaristia non vi è famiglia.

Ma se Gesù ricompare, la famiglia rivive. Vedete la grande famiglia della Chiesa: fa molte feste ed è naturale: feste al padre, feste alla madre, ai santi che sono nostri fratelli: tali feste hanno la loro ragione di essere.
Oh! sapeva Gesù che, finché durerà la famiglia cristiana, Egli né deve essere il padre, il centro, il piacere, la gioia, la felicità!
Perciò incontrandoci possiamo salutarci fraternamente: veniamo dalla stessa mensa; e gli Apostoli chiamavano istintivamente loro fratelli i primi cristiani.
Ah! come sa il demonio che allontanando le anime dall'Eucaristia distrugge la famiglia cristiana, e noi diveniamo egoisti; perché non vi sono che due amori: l'amore di Dio e l'amore di sé; bisogna darsi o all'uno o all'altro.

II. - Nella presenza di Gesù nell'Eucaristia noi troviamo ancora la nostra protezione e la nostra salvaguardia. Gesù ci ha detto di non difenderci, di perdonare a chi c'insulta, di cedere anche il mantello a chi vuol prenderci la tunica. Sembra dunque non darci quaggiù, come cristiani, che un diritto, il diritto alla persecuzione e alla maledizione degli uomini.

Ebbene, se ci viene tolta l'Eucaristia, ove andremo noi ad attingere la forza per seguire una simile dottrina? La vita non è più sopportabile. Gesù ci ha condannati a una galera intollerabile. Qual re lascia il suo popolo dopo averlo impegnato in una guerra micidiale? Abbiamo la speranza del Cielo, è vero. Però è ben lontana quella mia ricompensa. Come? ho ancora venti, quarant'anni da passare su questa terra di miserie, e dovrò vivere per tutto questo tempo con una speranza così remota?
Il mio cuore ha bisogno di conforto, ha bisogno di versarsi nel seno di un amico. Mi è proibito di cercare tale sollievo nel mondo: da chi andrò dunque? Chi non ha fede nell'Eucaristia risponde: Abbandonerò la mia religione e né abbraccerò un'altra che mi lasci libero. E' logico; non si può vivere sempre nelle pene, senza mai veruna consolazione: è impossibile vivere senza Gesù.
Andate dunque a trovarlo nel suo Sacramento; ecco l'amico, la guida, il padre. Il bambino che ha or ora ricevuto un bacio da sua madre non è più felice dell'anima fedele che ha conversato con Gesù.

Io non comprendo che le persone tribolate non abbiano una grande devozione all'Eucaristia: finiranno con la disperazione. Non mi stupisco: San Paolo, ricolmo di tante grazie, sentiva il peso e la noia della vita. Oh, si diventa pazzi senza la presenza di Colui che dice alle passioni: Non andrete più in su, non invaderete la testa e il cuore di quest'uomo! Quanto è buono Gesù che si è perpetuato in mezzo a noi nell'Eucaristia!

III. - La sola presenza di Gesù diminuisce la potenza dei demoni, impedisce loro di dominare come prima dell'Incarnazione. Infatti dopo la venuta del Salvatore è molto minore il numero delle ossessioni. Nei paesi degli infedeli ve ne sono assai più che nei nostri; e tra di noi ritorna il regno del demonio a misura che diminuisce la fede nell'Eucaristia.
Le vostre stesse tentazioni, talvolta sì terribili, sì spaventose, non si calmano sovente appena entrate in una chiesa e vi mettete in relazione con Gesù nell'Eucaristia? Ricordatelo bene: è sempre Lui che comanda alle tempeste. Gesù è dunque con noi; e finché vi sarà sulla terra un adoratore, Gesù sarà con lui per proteggerlo.

Ecco il segreto della lunga vita della Chiesa. Aver paura dei nemici della Chiesa è mancanza di fede! Ma bisogna onorare e servire Nostro Signore nel suo Sacramento. Che cosa potrebbe fare un padre di famiglia disprezzato, insultato? Andarsene.

Teniamo buona compagnia a Gesù e nulla avremo a temere. Se amiamo Gesù nell'Eucaristia, se ci pentiamo delle nostre colpe quando l'abbiamo offeso, non ci abbandonerà.
L'importante è che non l'abbandoniamo noi per i primi. Bisogna che Egli possa sempre dire: Ho una casa. E quando il forte armato occupa la propria casa, la famiglia è in pace. 

di San Pietro Giuliano Eymard

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