“Una comunità cristiana vive
dell’intercessione reciproca
dei membri o perisce...
Intercedere non significa altro
che presentare il fratello a
Dio, vederlo nella luce della
croce di Gesù come povero
uomo e peccatore bisognoso di
grazia. Con ciò viene a cadere
tutto quello che me lo rende
antipatico; lo vedo in tutta la sua
miseria e pena; nel suo travaglio
e peccato che mi si mostrano così
grandi e così opprimenti come
se fossero i miei; ed allora non
posso fare a meno di supplicare:
«Signore, opera tu stesso, tu solo
in lui, secondo la tua severità e la
tua bontà». Intercedere significa:
concedere al fratello lo stesso
diritto che è stato concesso a
noi, cioè di porsi davanti a Cristo
ed essere partecipe della sua
misericordia”
(D. Bonhoeffer)
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