domenica 10 febbraio 2019

Saluti e preghiere a Maria SS.



Ti saluto, o Maria piena di grazia, tutta santa, sempre immacolata, nella cui anima benedetta lo Spirito Santo non solo non fu mai contristato, ma vi trovò sempre le sue delizie, riposandovi come in un paradiso d'amore. Ti supplico, o dolce Madre, a togliere dal cuor mio il vizio della superbia ed ogni sentimento d'alterigia, di vana gloria e d'amor proprio. Ave.

Ti saluto, o Maria, in quella sovrabbondanza di grazia e di doni che in te versò lo Spirito Santo nel momento della tua immacolata Concezione, e teco di cuore mi rallegro per quella fedeltà e generosità con cui sempre corrispondesti alla grazia del divin Paracleto. Deh, buona Madre, che tanto volentieri fai parte ai tuoi miseri figli dei beni tuoi, aiutaci a corrisponder sempre fedelmente alla divina grazia. Ave.

Ti saluto, o Maria, Sposa fedelissima dello Spirito Santo; e considerando quello slancio di generoso amore col quale corrispondesti all'invito dello Spirito divino, che ti chiamava a dimorare nel Tempio, sebbene ancor pargoletta, ti ammiro e ti lodo, e ringrazio Dio che ti sublimò alla più eccelsa santità. Ti raccomando intanto me, e tutte le anime deboli e tarde nel corrispondere agli inviti della divina grazia. Ave.

Ti saluto, o Maria, Specchio di giustizia, nella quale con riflesso ammirabile rifulgendo le divine perfezioni, divenisti degna di esser Madre d'un Uomo Dio, onde ti fu mandato dal Cielo l'Arcangelo Gabriele, nunzio dell'ammirabil Mistero dell'Incarnazione, il quale alla tua domanda rispose: Lo Spirito Santo sopravverrà in te, e ti adombrerà la virtù dell'Altissimo; e allora la tua bell'anima, o Maria, già piena e sovrappiena dello Spirito Santo, fu come immersa in un mare di beatissima luce e di superna grazia. Deh! impetra anche a noi la grazia di rivolgerci sempre al cielo e non alla terra, onde siamo- fatti degni delle consolazioni dello Spirito Santo. Ave.

Ti saluto, o Maria, nel tuo umilissimo ecce Ancilla Domini, parola sì preziosa e potente che ti attrasse nel seno il tuo stesso Creatore. O mia Sorella in Adamo, divenuta mia Signora e mia Madre in questo ammirabile Mistero, abbi pietà di me, che per non avere avuto sin ora la generosità di proferire un sincero ecce Ancilla Domini allorchè Dio chiedeva da me il sacrifizio dei miei voleri, mi feci indegno delle grazie e dei doni dello Spirito Santo. Ave.

Ti saluto, o Maria Madre di Dio, che dal Divino Spirito fosti sollecitamente spinta a recarti da Elisabetta per partecipare a lei e al concepito Battista la grazia di cui eri piena. Deh! volgiti pietosa, ai tiepidi e freddi Cristiani, e con una di quelle tue visite che portano in chi le riceve lo Spirito Santo (come lo portasti alla tua santa Cugina) svegliaci, convertiti, accendici di santo zelo, e fa che non invano abbiamo ricevuto i lumi e le grazie del Paracleto divino, ma procuriamo di portare a Dio le anime dei nostri fratelli traviati. Ave.

Ti saluto e ti ammiro, o fedelissima Vergine Maria, che allo Spirito Santo sempre lasciasti il governo e la direzione della tua mente, del tuo cuore e delle tue azioni, onde la tua vita fu come una tela tutta intessuta dell'oro di perfetta carità e delle fulgide gemme d'ogni più bella virtù. Ah! facci ben intendere, o Maria, quanto sono felici e come corrono per la via di perfezione quelle anime che si lasciano governare dallo Spirito Santo, che Lo pregano, Lo onorano, L'ascoltano, Gli obbediscono e sottomettono in ogni cosa il proprio spirito allo Spirito di Dio. Ave.

Ti saluto, o Maria, la più generosa delle Vergini, che fatta dallo Spirito Santo maggior di te stessa, avesti la forza di compiere colla più perfetta uniformità al divino volere il sacrifizio del diletto Unigenito, e di prender parte a tutti i suoi spasimi e amarissime agonie, congiungendo il tuo materno Cuore al Cuor di Gesù in una stessa e perfettissima immolazione per la salute del mondo; deh! tanto prega per noi il Divino Spirito che ci accenda degli ardori della sua carità e ci sostenga colla sua fortezza, affinchè camminando anche noi per la via del santo amore e del generoso patire, procuriamo la nostra e l'altrui salvezza. Ave.

Ti saluto, o Maria, Maestra di tutti i redenti, e mi pongo ai tuoi piedi nel Cenacolo di Gerusalemme, dove in mezzo agli Apostoli e Discepoli del Salvatore stavi sollecitando colle più fervide preci il promesso Spirito Santo, che venisse a compiere colla santificazione dei credenti gli ammirabili Misteri della nostra salute ed apporre un divino suggello alla riconciliazione dell'Uomo con Dio. Ti ringrazio, o Maria, della maggior sovrabbondanza di doni, di grazia e di forza che alla Chiesa nascente allora impetrasti dallo Spirito Santo tuo Sposo, e ti supplico di richiamare i fedeli del nostro tempo tutti a te d'attorno come in un nuovo Cenacolo per supplicar teco l'Eterno Amore, che si degni tornare fra noi, per liberare la corrotta società dalla schiavitù di Satana e rinnovare la faccia della terra. Ave.

Di Suor Elena Guerra 

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