mercoledì 27 marzo 2019

LA REALTA' DEL BATTESIMO



PENSACI BENE

La vita cristiana s'inizia col battesimo, detto sacramento di rinascita, perché, come dai genitori si riceve la vita naturale, così dall'acqua e dallo Spirito Santo si riceve nel battesimo la vita soprannaturale, quella della grazia. Il primo effetto del battesimo è d'inserirci nel Mistero pasquale: come, infatti, Gesù morì per distruggere il peccato e risuscitò alla gloria, così il battesimo ci fa morire al peccato e con Gesù ci fa risorgere a una nuova vita.
Il bambino che viene portato al battesimo reca con sé la macchia d'origine, il peccato originale, e se adulto, può essere colpevole anche d'altri peccati da lui commessi. Compiuto il rito, quando ne ritorna, il peccato è scomparso, la sua anima è rivestita dalla grazia, lo Spirito Santo sceso in lui lo ha unito intimamente a Gesù Cristo, rendendolo fratello di lui, partecipe della sua santità. Inoltre, per mezzo di Gesù, di figlio qual è dell'uomo, lo fa divenire anche figlio adottivo di Dio, elevato alla vita stessa di Dio, col diritto di chiamarlo Padre e di essere un giorno, insieme agli angeli e ai santi, erede della felicità eterna nel paradiso.
Per il battesimo, il cristiano entra in vitali rapporti con le tre divine Persone. Dallo Spirito, che abita in lui come in un tempio a ciò consacrato, viene progressivamente configurato al Figlio, per mezzo del quale ha accesso al Padre. Egli, quindi, conclude il Concilio Vaticano II "deve mantenere e perfezionare, vivendola, la santità che ha ricevuta" (LG 40). Questo spogliarsi dell'uomo vecchio, del peccato, per vestirsi, come dice san Paolo, dell'uomo nuovo, di Gesù Cristo, è un processo che ha inizio col battesimo e prosegue per tutta la vita, sino alla morte. Richiede, una lotta continua contro le opere di morte insinuate dal mondo, dal demonio, dalla carne.

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