PENSACI BENE
La vita cristiana s'inizia col battesimo, detto sacramento di rinascita, perché, come dai genitori si riceve la vita naturale, così dall'acqua e dallo Spirito Santo si riceve nel battesimo la vita soprannaturale, quella della grazia. Il primo effetto del battesimo è d'inserirci nel Mistero pasquale: come, infatti, Gesù morì per distruggere il peccato e risuscitò alla gloria, così il battesimo ci fa morire al peccato e con Gesù ci fa risorgere a una nuova vita.
Il bambino che viene portato al battesimo reca con sé la macchia d'origine, il peccato originale, e se adulto, può essere colpevole anche d'altri peccati da lui commessi. Compiuto il rito, quando ne ritorna, il peccato è scomparso, la sua anima è rivestita dalla grazia, lo Spirito Santo sceso in lui lo ha unito intimamente a Gesù Cristo, rendendolo fratello di lui, partecipe della sua santità. Inoltre, per mezzo di Gesù, di figlio qual è dell'uomo, lo fa divenire anche figlio adottivo di Dio, elevato alla vita stessa di Dio, col diritto di chiamarlo Padre e di essere un giorno, insieme agli angeli e ai santi, erede della felicità eterna nel paradiso.
Per il battesimo, il cristiano entra in vitali rapporti con le tre divine Persone. Dallo Spirito, che abita in lui come in un tempio a ciò consacrato, viene progressivamente configurato al Figlio, per mezzo del quale ha accesso al Padre. Egli, quindi, conclude il Concilio Vaticano II "deve mantenere e perfezionare, vivendola, la santità che ha ricevuta" (LG 40). Questo spogliarsi dell'uomo vecchio, del peccato, per vestirsi, come dice san Paolo, dell'uomo nuovo, di Gesù Cristo, è un processo che ha inizio col battesimo e prosegue per tutta la vita, sino alla morte. Richiede, una lotta continua contro le opere di morte insinuate dal mondo, dal demonio, dalla carne.
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