SAN GIOVANNI APOSTOLO APOCALISSE
Le persecuzioni più gravi Paolo le ha avute proprio dai Giudei:
“Saulo frattanto si rinfrancava sempre più e confondeva i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo. (At 9,22).
“Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei fecero un complotto per ucciderlo” (At 9,23).
“Vedendo che questo era gradito ai Giudei, decise di arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Azzimi” (At 12,3).
“Pietro allora, rientrato in sé, disse: Ora sono veramente certo che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che si attendeva il popolo dei Giudei” (At 12,11).
“Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono pieni di gelosia e contraddicevano le affermazioni di Paolo, bestemmiando” (At 13,45).
“Ma i Giudei sobillarono le donne pie di alto rango e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba e li scacciarono dal loro territorio” (At 13,50).
“Ma i Giudei rimasti increduli eccitarono e inasprirono gli animi dei pagani contro i fratelli” (At 14,2).
“Ma quando ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi per maltrattarli e lapidarli” (At 14,5).
“Ma giunsero da Antiochia e da Icònio alcuni Giudei, i quali trassero dalla loro parte la folla; essi presero Paolo a sassate e quindi lo trascinarono fuori della città, credendolo morto” (At 14,19).
“Ma i Giudei, ingelositi, trassero dalla loro parte alcuni pessimi individui di piazza e, radunata gente, mettevano in subbuglio la città. Presentatisi alla casa di Giasone, cercavano Paolo e Sila per condurli davanti al popolo” (At 17,5).
“Ma quando i Giudei di Tessalonica vennero a sapere che anche a Berèa era stata annunziata da Paolo la parola di Dio, andarono anche colà ad agitare e sobillare il popolo” (At 17,13).
“Mentre era proconsole dell'Acaia Gallione, i Giudei insorsero in massa contro Paolo e lo condussero al tribunale dicendo” (At 18,12).
“Trascorsi tre mesi, poiché ci fu un complotto dei Giudei contro di lui, mentre si apprestava a salpare per la Siria, decise di far ritorno attraverso la Macedonia” (At 20,3).
“Ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e tra le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei” (At 29,19).
“Egli venne da noi e, presa la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: Questo dice lo Spirito Santo: l'uomo a cui appartiene questa cintura sarà legato così dai Giudei a Gerusalemme e verrà quindi consegnato nelle mani dei pagani” (At 21,11).
“Stavano ormai per finire i sette giorni, quando i Giudei della provincia d'Asia, vistolo nel tempio, aizzarono tutta la folla e misero le mani su di lui gridando” (At 21,27).
“Il giorno seguente, volendo conoscere la realtà dei fatti, cioè il motivo per cui veniva accusato dai Giudei, gli fece togliere le catene e ordinò che si riunissero i sommi sacerdoti e tutto il sinedrio; vi fece condurre Paolo e lo presentò davanti a loro” (At 22,30).
“Fattosi giorno, i Giudei ordirono una congiura e fecero voto con giuramento esecratorio di non toccare né cibo né bevanda, sino a che non avessero ucciso Paolo” (At 23,12).
“Quest'uomo è stato assalito dai Giudei e stava per essere ucciso da loro; ma sono intervenuto con i soldati e l'ho liberato, perché ho saputo che è cittadino romano” (At 23,27).
“Si associarono nell'accusa anche i Giudei, affermando che i fatti stavano così”. (At 24,9).
“Trascorsi due anni, Felice ebbe come successore Porcio Festo; ma Felice, volendo dimostrare benevolenza verso i Giudei, lasciò Paolo in prigione” (At 24,27).
“I sommi sacerdoti e i capi dei Giudei gli si presentarono per accusare Paolo e cercavano di persuaderlo” (At 25,2).
“Appena giunse, lo attorniarono i Giudei discesi da Gerusalemme, imputandogli numerose e gravi colpe, senza però riuscire a provarle” (At 25,7).
“Ma Festo volendo fare un favore ai Giudei, si volse a Paolo e disse: Vuoi andare a Gerusalemme per essere là giudicato di queste cose, davanti a me?” (At 25,9).
“Durante la mia visita a Gerusalemme, si presentarono con accuse i sommi sacerdoti e gli anziani dei Giudei per reclamarne la condanna” (At 25,15).
“Mi considero fortunato, o re Agrippa, di potermi discolpare da tutte le accuse di cui sono incriminato dai Giudei, oggi qui davanti a te” (At 26,2).
“Per queste cose i Giudei mi assalirono nel tempio e tentarono di uccidermi” (At 26,21).
“Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i trentanove colpi” (2Cor 11,24).
“Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Gesù Cristo, che sono nella Giudea, perché avete sofferto anche voi da parte dei vostri connazionali come loro da parte dei Giudei” (1Ts 2,14).
Gesù conferma l’Angelo della Chiesa di Smirne sia nella verità del suo cuore, sia anche nella verità della storia.
La vita di questo Angelo è costellata di molta tribolazione. La tribolazione vissuta con amore, per amore di Cristo Gesù fa un uomo ricco, fa questo Angelo ricco dinanzi a Dio e agli uomini.