PAROLE DI ALCUNI SANTI
San Josemaría Escrivá de Balaguer , fondatore dell’Opus Dei, dice: Fate amicizia con Giuseppe e troverete Gesù. Frequentate Giuseppe e troverete Maria, che riempì sempre di pace il dolce laboratorio di Nazaret 77 .
- Pregate per me, invocando come intercessoria nostra madre Maria e san Giuseppe, nostro padre e signore, perché io sia un sacerdote buono e fedele 78 .
- Se volete un consiglio, che ripeto instancabilmente da molti anni: Andate da Giuseppe (Gen 41, 55). Egli vi mostrerà vie concrete nonché maniere umane e divine per avvicinarvi a Gesù. Frequentandolo si scopre che il santo patriarca è maestro di vita interiore, perché ci insegna a conoscere Gesù, a convivere con Lui, a riconoscerci parte della famiglia di Dio.
San Giuseppe dà queste lezioni essendo, come fu, un uomo normale, un padre di famiglia, un lavoratore che si guadagnava la vita con lo sforzo delle sue mani 79 .
Io lo chiamo mio padre e signore e, inoltre, non ho vergona a dire che lo amo molto 80 .
Santa Teresa di Gesù è forse la santa più nota per la devozione a san Giuseppe. All’epoca dei voti solenni al monastero dell’Incarnazione di Avila, rimase quattro giorni in coma presso i suoi familiari e tutti pensarono che sarebbe morta.
Lei stessa racconta: Già da un giorno e mezzo avevo la sepoltura aperta e pronta nel mio monastero, dove aspettavano il mio corpo e mi avevano già fatto le onoranze in uno dei nostri conventi di frati qua fuori, ma volle il Signore che io tornassi in me (Vida 5, 10). Il recupero le costò tre lunghi anni di sofferenza. Ma si riprese perfettamente e di questo diede merito a san Giuseppe. Dice:
- Scelsi per avvocato e signore il glorioso san Giuseppe e mi raccomandai molto a lui. Vidi chiaramente che tanto da questa necessità come da altre maggiori di onore e perdita dell’anima, questo padre e signor mio mi fece uscire meglio di quanto gli avessi chiesto.
Fino ad oggi non ricordo che mi sia mai capitato di chiedergli qualcosa che egli non mi abbia fatto. Sono incredibilmente sorprendenti i favori che Dio mi ha concesso per mezzo di questo benedetto santo, altrettanto lo sono i pericoli dai quali mi ha liberato tanto nel corpo come nell’anima; ad altri santi sembra che il Signore abbia dato grazia per soccorrere in una necessità, ma ho sperimentato che questo glorioso santo soccorre in tutte le necessità e Gesù vuole farci capire che come Egli gli fu obbediente sulla terra così lo è in cielo eseguendo tutto quello che gli chiede... Vorrei persuadere tutti ad essere devoti di questo santo glorioso per la grande esperienza che ho dei beni che ottiene da Dio; non ho conosciuto alcuna persona veramente devota che non sia progredita nella virtù...
Se avessi autorità per scrivere, molto volentieri mi dilungherei a raccontare molto dettagliatamente le grazie che ha fatto questo glorioso santo a me e ad altre persone... Chiedo solo, per amore di Dio, che provi chi non mi crede e constaterà per esperienza diretta il grande vantaggio che deriva dal raccomandarsi a questo grande patriarca e dall’essergli devoto... Chi non riuscisse a trovare un maestro di preghiera, prenda questo glorioso santo come insegnante e non sbaglierà strada... egli fece sì che io potessi alzarmi, camminare e non rimanere invalida (Vita 6, 6-8).
Il giorno dell’Assunzione (1561), mentre mi trovavo nel monastero dell’ordine del glorioso San Domenico... fui presa da un rapimento così forte che quasi mi fece uscire da me... mi sembrava di venire vestita di una veste molto bianca e splendente. All’inizio non vedevo chi me la faceva indossare ma poi scorsi Nostra Signora verso destra e mio padre san Giuseppe alla mia sinistra... La Madonna mi disse che era molto contenta che io servissi il glorioso san Giuseppe, e che voleva che io fossi certa che tutto ciò che chiedevo per il monastero si sarebbe compiuto e in esso si sarebbe servito molto il Signore e loro due 81 .
Una volta, trovandomi in necessità e non sapendo a chi ricorrere per pagare gli operai, mi apparve san Giuseppe, mio vero padre e protettore, e mi fece comprendere che il denaro non mi sarebbe mancato, per cui non dovevo temere di andare avanti. Così feci, senza neppure un soldo, e il Signore mi aiutò a tal punto che quanti lo seppero si meravigliarono grandemente 82 . Per questo raccomandava insistentemente ad ognuna delle sue suore: Anche se hai molti santi per avvocati, ricorri in particolar modo all’avvocato san Giuseppe che ottiene molto da Dio 83 . Figlie, siate devote a san Giuseppe, perché è molto potente 84 .
Quando Madre Teresa di Gesù venne eletta Priora del convento dell’Incarnazione di Avila, dovette ricorrere a tutti i suoi santi protettori per riuscire a quietare le religiose scontente. Sulla sedia della priora collocò l’immagine della Madonna Nostra Signora della Clemenza, con le chiavi del convento in mano. Il posto della vicepriora era occupato da un’immagine di san Giuseppe. E dice lei stessa: Il giorno della vigilia di san Sebastiano (20 gennaio 1572) il primo anno che ero priora dell’Incarnazione, incominciando la Salve, vidi sulla sedia priorale, dove è posta Nostra Signora, scendere con grande moltitudine di angeli la Madre di Dio e mettersi là. Secondo me non vidi l’immagine allora ma questa Signora che dico. Rimase lì per tutta la salve regina e mi disse: Hai fatto bene a mettermi qui. Sarò presente alle lodi che farete a mio Figlio e gliele presenterò.
Dice padre Jerónimo Gracián, grande amico di santa Teresa di Gesù: Ella sulla portineria di tutti i monasteri che fondò, pose Nostra Signora e il glorioso san Giuseppe; poi a tutte le fondazioni portava con sé una grande immagine di questo glorioso santo, che ora si trova ad Avila, e lo chiamava fondatore di quest’Ordine... Potrei raccontare molte altre cose che sono accadute alla Madre con il glorioso san Giuseppe poiché egli l’ha confessata ed è stato il suo prelato per molto tempo 85 .
Come si vede nei suoi scritti, santa Teresa trattava san Giuseppe come un vero padre. E lo chiamava frequentemente mio padre il signor san Giuseppe, mio vero padre e signore, mio padre san Giuseppe, gloriosissimo padre nostro san Giuseppe, mio padre glorioso san Giuseppe...
Sant’Alberto Magno (1193-1280) dice che l’utilità del matrimonio di Maria e Giuseppe per il mondo sta nel fatto che tutti i cristiani abbiano la Vergine per madre e San Giuseppe per padre delle loro anime 86 . Perciò noi possiamo chiamare San Giuseppe nostro padre come lo hanno chiamato molti santi.
Il beato Giovanni XXIII, appena eletto papa, ordinò che nella basilica del Vaticano, l’altare di San Giuseppe fosse ornato ed abbellito in modo speciale. Su quel altare si celebra ogni giorno una messa per la pace nel mondo. Durante il Concilio Vaticano II lo nominò patrono del concilio stesso e stabilì che nel canone Romano della messa, memoriale perpetuo della redenzione, si includesse il suo nome insieme a quello di Maria, e prima degli apostoli, dei sommi pontefici e dei martiri 87 .
Don Stefano Gobbi, un vero santo, fondatore del Movimento Sacerdotale Mariano, approvato dalla Chiesa, ricevette un messaggio della Vergine che diceva: Giuseppe fu per me uno sposo casto e fedele, un collaboratore inestimabile nella custodia amorevole del Bambino Gesù; silenzioso e provvido, lavoratore, attento a non farci mancare i mezzi necessari alla nostra umana esistenza, giusto e forte nel quotidiano compimento della missione a lui affidata dal padre celeste. Con quanto amore seguiva ogni giorno la mirabile crescita del nostro divino figlio Gesù! E Gesù lo ricambiava con un affetto filiale e profondo. Come lo ascoltava e gli obbediva, come lo consolava e lo aiutava!... Imitate il mio amatissimo sposo Giuseppe nella sua preghiera umile e confidente, nel faticoso lavoro, nella sua pazienza e grande bontà 88 .
P. ÁNGEL PEÑA