mercoledì 26 giugno 2024

Profezie - Che grandi sconvolgimenti avranno luogo, al punto che vedremo persone contro persone che marciano per sterminarsi a vicenda, sotto il sinistro tuono di tamburi e armi assassine.

Suor Rosa Colomba Asdente 


"Che grandi sconvolgimenti avranno luogo, al punto che vedremo persone contro persone che marciano per sterminarsi a vicenda, sotto il sinistro tuono di tamburi e armi assassine. La rivoluzione deve estendersi a tutta l'Europa, dove non ci sarà più calma, solo quando con i gigli, dopo che il fiore bianco sarà salito al trono di Francia.

Austria, Russia e Prussia uniranno le forze contro i guerrafondai della rivoluzione. I russi, cedendo finalmente alle rimostranze del Sommo Pontefice, avranno sentimenti più equi per i cattolici.

La Prussia tornerà all'ovile della chiesa romana. Gli stessi turchi si sarebbero poi convertiti. »

Suor Asdente aveva visto gli eserciti russo e prussiano invadere l'Italia e i primi spingere il sacrilegio al punto di ospitare i loro cavalli nella nuova chiesa del convento, tanto che non voleva dare la sua voce per la costruzione di questa chiesa.

E mentre la costruzione progrediva, ha detto:

"Non sentirei mai la Messa in questa chiesa dove i russi foraggiano e abitano i loro cavalli".

E la morte di suor Asdente avvenne come aveva predetto sei mesi prima della consacrazione di questa chiesa. Diceva spesso alle sue sorelle che se vedevano le iniquità e le giuste disgrazie della sua patria, in particolare, non potevano trattenere le lacrime.

"L'Italia sarà teatro di eventi gravi...
Una guerra sanguinosa contro la religione farà un gran numero di martiri.
La furia popolare avrà il sopravvento per un po' di tempo..."

Suor Asdente ha annunciato:
"che scoppierà una grande persecuzione contro la Chiesa, e che sarà opera dei suoi stessi figli".
"Uno dei suoi grandi nemici, che la sorella chiama il precursore dell'Anticristo, oserà chiamarsi redentore.

Con il precursore dell'Anticristo marceranno molti settari sostenendo con il pugnale la predicazione dei loro nuovi principi contro la Chiesa. Il loro trucco sarà così sciolto che vinceranno persino le persone ben intenzionate del loro partito.
L'episcopato rimarrà fermo; alcuni dei suoi membri difficilmente mancheranno nella fede. Ma quasi tutti dovranno soffrire per il loro coraggio e la loro fedeltà alla santa Chiesa.

Molti protestanti verranno in cambio per consolare i figli di Dio con la loro conversione al cattolicesimo. L'Inghilterra stessa metterà su un grande spettacolo.

Una democrazia feroce salirà al potere per qualche tempo, sarà tentata dai beni degli ordini religiosi e dei ferventi cattolici. I nobili saranno gettati nei sotterranei. Inizieremo come al solito con i gesuiti.

Questi saranno restituiti di nuovo alle loro case; ma dopo un'ultima persecuzione che sembra guardare a tempi più remoti, saranno definitivamente annientati".

martedì 25 giugno 2024

Mio Gesù Crocifisso

 


I satanici incendi consumano l’America

 


Maria 

Come i fuochi continuano a bruciare e diffondersi, le persone si chiedono: “Cosa si può fare?” Vi dico che è tardi. Molto tempo è stato trascurato e sprecato. Questi incendi sono stati alimentati e nutriti. “Non dobbiamo prestare loro attenzione”, dicevano le persone. Sono andate avanti nella loro vita normale, come se nulla stesse accadendo. Eppure, il fuoco ardeva, più di un fuoco. Ci sono stati molti fuochi di distruzione, tutti insieme dalla stessa mano. Satana è un incendiario. Egli brucia e distrugge tutto ciò che sta in piedi ed è sempre alla ricerca di nuovi obiettivi. Nulla è fuori dalla sua portata. Egli vorrebbe bruciare tutta la terra e renderla come il suo inferno. Questo è ciò che la Terra si trova ad affrontare. Niente potrà sopravvivere. La razza umana non ha mai visto nulla di simile a ciò che Satana vuole realizzare. 

In questo momento, sta attizzando i suoi incendi. Egli li custodisce con cura e non permette a nessuno di esporli. Ha sedotto il mondo intero. Ha amici dappertutto. Decenni fa, ha appiccato il fuoco dell’aborto e lo ha reso pubblico nel mondo. Improvvisamente, le leggi che per secoli avevano protetto i nascituri sono state spazzate via da un colpo di penna della Corte Suprema. 

Ogni tentativo di spegnere quel fuoco si scontra con l’opposizione rapida e potente. “La donna ha il diritto di scegliere”, proclamano. Non capiscono che sono amici di Satana, proteggendo il suo fuoco di distruzione che ha ucciso milioni e ha guadagnato grandi profitti per i fornitori di aborto della parentela pianificata. 

Non vedete? Le persone proteggono gli incendi di Satana. I tentativi di estinguerli vengono ferocemente opposti. È questo ciò che vuoi, America? Vuoi il fuoco di Satana? Ogni giorno tu scegli i suoi fuochi e io ti dico: “I suoi fuochi bruceranno la tua casa. Bruceranno i tuoi campi. E bruceranno le tue istituzioni e brucerà anche la tua Costituzione. Tu diventerai un’America spogliata, un’America che è lacerata e divisa. Ti dico che se non spegni il fuoco satanico dell’aborto, la tua casa non reggerà. La decisione è tua. Che fuoco vuoi, il fuoco di Satana o il fuoco che viene dal mio Cuore Immacolato? Il fuoco del mio cuore contiene tutti i non nati. Se tu rifiuti il nascituro, rifiuti il mio fuoco e scegli il suo. 

Commento: Le persone sono totalmente inconsapevoli di Satana e dei suoi fuochi. Proteggono un incendio che dovrebbe venire estinto. 

10/11/2011 

IL DOGMA DEL PURGATORIO

 


Confidenza. - Misericordia di Dio verso le anime. - Egli le consola. - S. Caterina da Genova. - S. Stanislao di Cracovia ed il risuscitato Pietro Miles. - Santa Caterina de' Ricci e l'anima di un principe.


È vero che non tutti si trovano al predetto alto grado di carità, ma non c'è alcuno che non possa aver confidenza nella divina misericordia. Infinita è questa misericordia, e dà la pace a tutte le anime che la tengono dinanzi agli occhi ed in lei si confidano. Ora, riguardo al Purgatorio, la misericordia di Dio si esercita in tre maniere: 1° consolando le anime; 2° mitigando le loro pene; 3° dando a noi stessi prima di morire mille mezzi di sfuggire il Purgatorio. 

Dio prima mente consola le anime del Purgatorio; le consola egli stesso, e per mezzo della Santa Vergine e dei santi Angeli. Consola le anime riempiendole di fede nel più alto grado, di speranza e d'amar divino, virtù che in loro producono la conformità alla volontà divina, la rassegnazione, la più perfetta pazienza. «Il Signore, scrive S. Caterina da Genova, all'anima del Purgatorio imprime un tal moto d'amore attrattiva, che basterebbe per annichilirla se non fosse immortale. Illuminata ed infiammata da questa pura carità, quanto ama Dio, altrettanto detesta la menoma macchia che a lui dispiace, il menomo ostacolo che l'impedisce di unirsi a lui. Per tale modo se potesse scoprire un altro purgatorio più terribile di quello nel quale si trova, quest'anima vi si precipiterebbe, vivamente spinta dall'impeto dell'amore che esiste fra Dio ed essa, onde più presto liberarsi da tutto quanto lo separa dal Bene supremo. 

Queste anime, dice ancora la santa, sono intimamente unite alla volontà di Dio, e tanto in lei completamente trasformate da essere sempre soddisfatte del santissimo suo decreto. Le anime del Purgatorio non hanno elezione propria: non possono più volere che ciò che Dio vuole. Per tal modo colla più perfetta sommissione ricevono tutto quanto loro dà Iddio; né piacere né allegrezza, né pena, giammai possono farle ripiegare sopra se stesse» (51). 

Questa contentezza in mezzo alle più amare sofferenze non può spiegarsi che colle divine consolazioni sparse dallo Spirito Santo sulle anime del Purgatorio. Questo Spirito divino colla fede, colla speranza e colla carità le mette nella disposizione di un infermo che sostiene una dolorosissima operazione, ma il cui certo effetto sarà di rendergli una perfetta sanità. Soffre questo infermo, ma ama patimenti tanto salutevoli. Lo Spirito consolatore dà alle anime una somigliante contentezza. Un sensibilissimo esempio l'abbiamo in quel Pietro Miles, risuscitato da S. Stanislao di Cracovia, e che preferiva ritornare nel Purgatorio anziché vivere ancora sulla terra. 

 Nel 1070 avvenne il celebre miracolo di questa risurrezione. Ecco come lo si trova riferito negli Acta Sanctorum, sotto il 7 maggio. S. Stanislao era vescovo di Cracovia, governando la Polonia il duca Boleslao II. Egli non mancava di ricordare i suoi doveri a questo principe, che scandalosamente li violava dinanzi a tutto il suo popolo. Si irritò Boleslao per la santa libertà del prelato, e per vendicarsi, contro di lui suscitò gli eredi di un certo Pietro Miles, morto già da tre anni, dopo di aver venduto una terra alla Chiesa di Cracovia. Gli eredi accusarono il vescovo d'aver invaso quel terreno senza pagarlo al proprietario. Ebbe un bel affermare d'avere effettuato il pagamento: siccome i testimoni che dovevano sostenerlo furono subornati od intimiditi, egli fu dichiarato usurpatore del bene altrui e condannato a restituire la terra in questione. Allora, vedendo che l'umana giustizia gli veniva a mancare, sollevò il suo Cuore a Dio e ne ricevette una subita ispirazione: domandò tre giorni di dilazione, promettendo di far comparire in persona Pietro Miles, a rendergli testimonianza. Per burla gli fu concesso. 

 Il santo digiunò, vegliò, pregò Nostro Signore di difendere la sua causa; ed il terzo giorno, dopo celebrata la santa messa, partì accompagnato dai suoi chierici e da molti fedeli, si portò al luogo ov'era sotterrato Pietro. Per suo ordine si aprì la tomba, che più non conteneva che ossa: le toccò col suo bastone pastorale, ed in nome di Colui che è la resurrezione e la vita, comandò al morto di alzarsi. Subito quelle ossa si rassodarono, si ravvicinarono, si coprirono di carne, ed agli sguardi stupefatti di tutto un popolo si vide il morto pigliar il vescovo per mano ed incamminarsi al luogo del tribunale. Boleslao colla sua corte e con una folla considerevole stavano nella più viva aspettazione. «Ecco Pietro, disse il santo a Boleslao, che viene a deporre testimonianza dinanzi a voi. Interrogatelo, ed egli risponderà». 

 È impossibile descrivere lo stupore del duca, dei suoi assessori, di tutta quella folla. Affermò il risuscitato che a lui era stata pagata la terra; poscia, volgendosi ai suoi eredi, loro fece giusti rimproveri per aver accusato il pio prelato contro ogni diritto e giustizia; per ultimo li esortò a far penitenza d'un sì grave peccato. 

 Fu per tal modo che l'iniquità, che già si credeva sicura dell'evento, fu confusa. Ora viene la circostanza che riguarda il nostro soggetto e che dobbiamo far risaltare. Volendo per la gloria di Dio por termine ad un sì gran miracolo. Stanislao propose al defunto di ottenergli da nostro Signore, se lo volesse, di vivere ancora per alcuni anni. Rispose Pietro che non lo desiderava. Trovavasi nel Purgatorio, ma amava meglio ritornarvi subitamente e soffrirne le pene, anziché esporsi al pericolo della dannazione in questa vita terrena. Solamente scongiurò il santo di pregar Dio perché fossero abbreviate le sue pene e che assai presto potesse entrare nella gloria dei beati. Dopo questo, accompagnato dal vescovo e da una grande moltitudine, se ne ritornò alla sua tomba, vi si ricoricò, e tosto si sfasciò il suo corpo, si staccarono le sue ossa e ricaddero nel primiero loro stato. Tutto fa credere che il santo ottenne prontamente la liberazione della sua anima. 

 Ciò che in questo esempio è degno di particolare osservazione, e deve attirare la nostra attenzione, si è che un'anima del Purgatorio, dopo d'aver provato i più crudeli supplizi, preferisce questo stato tanto doloroso alla vita in questo mondo: e la ragione di questa preferenza sta in ciò, che in questa vita mortale siamo esposti al pericolo di perderci e di incontrare l'eterna dannazione. Citiamo un altro esempio delle interiori consolazioni e della misteriosa contentezza provate dalle anime fra i più vivi dolori: lo troviamo nella Vita di Santa Caterina de' Ricci, religiosa dell'Ordine Domenicano, che morì nel monastero di Prato il 2 febbraio 1590. Questa serva di Dio spingeva la carità verso le anime del Purgatorio, fino a soffrire sulla terra ciò che dovevano soffrire nell'altro mondo. Tra le altre, dalle fiamme espiatrici liberò l'anima di un principe, per lui soffrendo per quaranta giorni incredibili tormenti.

Questo principe, che la storia non nomina, senza dubbio per riguardo alla famiglia, aveva menato vita mondana, e la santa fece molte preghiere, digiuni e penitenze, perché Dio l'illuminasse e non fosse riprovato. Dio si degnò esaudirla, e l'infelice peccatore prima di morire diede evidenti prove di una sincera conversione. Con buoni sentimenti da questa vita passò al Purgatorio. Ne ebbe cognizione Caterina per una divina rivelazione nella preghiera, ed ella stessa si offrì a soddisfare alla divina giustizia per quell'anima. Il Signore gradì questo caritatevole cambio: ricevette nella gloria l'anima del principe, ed a Caterina per quaranta giorni fece sostenere le più strane pene. Fu presa da una malattia che, a giudizio dei medici, non era naturale, e che non potevano né guarire, né sollevare. Ecco, secondo i testimoni, in che consisteva quel male: il corpo della santa si coprì di bollicelle ripiene di un umore visibilmente in ebollizione, come acqua bollente sul fuoco. Ne proveniva un estremo calore, tanto che la sua cella si scaldava come un forno e sembrava piena di fuoco; non si poteva dimorarvi alcuni istanti senza uscirne per respirare. Era evidente che la carne dell'inferma bolliva, e la sua lingua rassomigliava ad una piastra di metallo arroventato. Ad intervalli, l'ebollizione cessava, ed allora la carne sembrava come arrostita; ma ben presto si riempivano le bollicelle, riprendendo l'ebollizione. 

 Frattanto, in mezzo a questo supplizio, la santa non perdeva né la serenità del volto, né la pace dell'anima; all'incontro, sembrava godesse in quei tormenti. I dolori andavano talvolta ad un tale grado d'intensità da perdere la parola per dieci o dodici minuti. Quando le religiose sue sorelle le dicevano che sembrava che si trovasse nel fuoco, rispondeva semplicemente di sì, senza più nulla aggiungere. Quando le rappresentavano che troppo lungi spingeva lo zelo, e che non dovesse chieder a Dio dolori così eccessivi; € Perdonatemi, madri mie, diceva, se vi replico. Gesù ama tanto le anime, che a lui è infinitamente gradito quanto facciamo per la loro salute. Ed è per questo che volentieri soffro qualsiasi pena, tanto per la conversione dei peccatori, quanto per la liberazione delle anime ritenute nel Purgatorio». 

 Spirati i quaranta giorni, Caterina ritornò all'ordinario suo stato, I parenti del principe le domandarono ov'era la sua anima, «Di nulla temete, rispose: la sua anima gode l'eterna gloria». Con ciò si conobbe che era per quell'anima che tanto aveva sofferto. Questo fatto può insegnarci molte cose; ma l'abbiamo citato per dimostrare come le maggiori sofferenze non sono incompatibili colla pace interna. La nostra santa, sebbene visibilmente soffrisse le pene del Purgatorio, godeva d'una meravigliosa calma e d'una sovrumana contentezza.

Padre F. S. SCHOUPPE d. C. d. G. 

I vostri stili di vita non sono più compatibile con i Comandamenti del Signore e Padre!

 


4 giugno 2024

Figlia Mia. Non sono tempi facili per voi e i figli del Signore e Padre, ma sappiate che il sole splenderà nuovamente all'orizzonte cioè:

 

Quando il tempo della tribolazione, del male, della distruzione di tutto ciò che è buono e Santo, delle persecuzioni- e sono tante figlia Mia, figli Miei, sono molte-, sarà passato allora sappiate che per voi Gesù ci sarà e che si apriranno le porte del Nuovo Regno del Signore e Gesù permetterà di entrare a quelli fra voi che sapete essere fedeli, saldi e perseveranti cioè che siete pronti(!), figli Miei, siete pronti perché i tempi diventeranno ancora più duri e soltanto un cuore ancorato in Gesù Cristo potrà restare saldo “senza cedere” quando i tempi sembreranno insopportabili.

 

Pregate, figli Miei, e rafforzativi con la preghiera e con la Santa Eucaristia!



Fate adorazione davanti al Santissimo Sacramento e rafforzativi in Gesù Cristo!

 

Dovete restare forti, amati figli, dovete sempre cercare la via verso Gesù!

 

È importante, che voi lo facciate, in modo che restiate nella vera e autentica profonda fede in Gesù!

 

 I vostri stili di vita non sono compatibili con i Comandamenti del Signore e Padre.

 

Voi vivete in un mondo diviso e molto lontano dalla fede cristiana. Da tempo non potete più dire la vostra opinione. Le persone si attaccano fra loro come lo fanno gli avvoltoi su una carcassa, ma voi non siete né animali né morti però non avete più libertà di opinione.

 

Figli, figli non vedete ciò che sta succedendo e in che momento della storia vi trovate?

 

Tutto ciò vi è stato profetizzato in questi e in altri messaggi ma così tanti di voi non lo vedono neanche ora! Altri non hanno perseveranza e nonostante vedano la situazione non resistono.

 

Rafforzatevi nella fede e pregate, figli Miei, partecipate alle vostre Sante Messe e fate adorazione davanti al Santissimo!

 

Lo Spirito Santo c’è per voi! Dovete soltanto pregarLo ed EGLI vi donerà i Suoi doni!

 

Figli, figli il vostro mondo è in rovina, ma andrà ancora peggio!

 

Non parlo di rovine di guerra nel senso usuale, ma parlo di rovine morali, causate dal vostro dilaniarvi reciprocamente, e delle rovine “auto provocate” della sterilità vostra(!) e della vostra terra, parlo delle rovine spirituali che emergono da tutto questo…. la lista è lunga figli Miei è molto lunga!

 

L’unico modo per sopravvivere è la fiducia in Gesù Cristo il nostro Signore e Salvatore! Soltanto attraverso di LUI riuscirete a resistere e ad accogliere con gioia la fine! Soltanto con LUI resterete abbastanza forti per sopravvivere alla fine! Soltanto con LUI e attraverso di LUI otterrete il Nuovo Regno e il Regno Celeste del Padre, la Sua gloria!

 

Figli, figli tutti quelli che credono in altro non sopravvivranno!

 

Tutti i tiepidi devono convertirsi! Si sono allontanati dalla Via e non vivono secondo i Comandamenti del Signore Padre!

 

Figli, figli! È ora.

 

Preparatevi perché, quando le cose accadranno rapidamente una dopo l’altra, sarà beato chi si è preparato. Amen.

 

Con profondo amore, oggi Io Mi accommiato da voi.

 

Pregate molto e pregate con fervore in modo da restare fedeli a Gesù, saldi e perseveranti. Amen.

 

Il vostro Bonaventura. Amen.

 

Figlia Mia. Io intercedo per voi e per tutti quelli che Me lo chiedono. Dillo loro, dunque, Noi, i vostri Santi attendiamo il vostro rivolgervi a Noi. Amen.

Scopri 5 atteggiamenti per esercitare la speranza in tempi di tribolazione

 


Non perdere la speranza

Monsignor Luis María Martínez, nel libro Lo Spirito Santo: i suoi doni, i suoi frutti, la sua azione, diceva: "Più si avanza nella vita spirituale, più solida deve essere la speranza, perché quanto più terribili sono le lotte, tanto più grandi sono i sacrifici, tanto più alte e sconosciute sono le operazioni intime della grazia".

La speranza cristiana non è mero ottimismo o un vago desiderio che le cose migliorino. È una virtù teologale, radicata nella fiducia in Dio e nelle sue promesse. La Lettera agli Ebrei ci ricorda che la speranza è «l'àncora dell'anima, salda e sicura» (Eb 6,19). Questa speranza ci sostiene, perché si fonda sulla fedeltà di Dio, che non ci abbandona mai.

Come ricorda l'Arcivescovo Luis María Martínez, avanzare nella vita spirituale comporta spesso affrontare lotte più intense e sacrifici più grandi. Questo perché, man mano che ci avviciniamo a Dio, il nemico intensifica le sue tentazioni e le sue difficoltà per portarci fuori strada. Inoltre, Dio permette che queste prove purifichino la nostra fede, ci rafforzino e ci conformino più pienamente all'immagine di Cristo.

Scopri 5 atteggiamenti per esercitare la speranza in tempi di tribolazione


1. Preghiera costante

La preghiera è fonte di rafforzamento e di rinnovamento della speranza. Gesù ci insegna a pregare incessantemente e a confidare nella divina provvidenza (Lc 18,1). La preghiera ci connette a Dio, ci ravviva e ci dà la grazia di cui abbiamo bisogno per perseverare.

2. Meditazione sulle Scritture

La Parola di Dio è un tesoro di speranza. Passi come il Salmo 22,23, dove Davide confessa la sua fiducia nel Signore anche nella "valle dell'ombra della morte", ci ricordano che Dio è il nostro pastore e la nostra guida, presente in ogni momento.

3. Comunione dei Santi

Cercare il sostegno della comunità di fede e dei santi è fondamentale. I santi sono esempi viventi di speranza e perseveranza in mezzo alle prove. La lettura della loro vita e delle loro intercessioni ci ispira e ci aiuta a mantenere viva la fiamma della speranza.

4. Sacramenti

La partecipazione regolare ai sacramenti, specialmente all'Eucaristia e alla Confessione, ci infonde la grazia santificante e la forza per continuare il nostro cammino spirituale. L'Eucaristia è la fonte e il culmine della vita cristiana, dove incontriamo Cristo e ci nutriamo di Lui.

5. Pratica della carità

La carità rafforza la speranza, perché ci unisce a Dio e al prossimo. Praticando le opere di misericordia, sperimentiamo la presenza di Dio nella nostra vita e diventiamo strumenti della Sua speranza per gli altri.

Conclusione

La frase di monsignor Luis María Martínez ci invita a una profonda riflessione sulla natura della speranza nella vita spirituale. Nei momenti di tribolazione, siamo chiamati a rinnovare la nostra fiducia in Dio, sapendo che Egli è fedele e che le Sue promesse sono vere. Esercitare la speranza attraverso la preghiera, la meditazione delle Scritture, la comunione dei santi, i sacramenti e la carità ci aiuta ad affrontare le sfide con la certezza che Dio è con noi e che la vittoria finale appartiene a Lui.

di Altair Fonseca

L'ULTIMA BATTAGLIA - LA PRIMA BATTAGLIA

 


SIAMO TUTTI COLPEVOLI 


S. Paolo scrive: « La nostra lotta non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Podestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro gli spiriti del male sparsi nell'aria. 

State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno;. prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. 

Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiera e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi » (Ef. 6,14-18). 

Questo stato di lotta continua oggi è divenuto un vero stato di guerra all'ultimo sangue contro Satana e il suo regno. 

Le armi indicate da S. Paolo sono: l'armatura di Dio, cioè la forza di Dio, lo stato di grazia, il possesso di Dio, oggi diremmo « il pieno di Dio », mediante la lettura, la conoscenza, la meditazione della verità di fede, delle motivazioni della nostra fede, la giustizia, ossia la santità, lo zelo apostolico per la salvezza delle anime e per lo stabilimento del regno di Dio nel mondo intero. 

Nessuno si illuda di potere combattere contro il diavolo senza queste armi indicate da S. Paolo. 

I nemici veri di Satana, quelli che lo vincono non sono né gli organizzatori, né i finanzieri, né i predicatori, né i realizzatori di grandi opere, ma soltanto i santi. 

Noi costruiremo la Chiesa nella misura delle nostre preghiere, dei nostri sacrifici, della nostra pratica delle virtù cristiane e dello zelo. Il curato d'Ars che confessava tutto il giorno, che pregava tutta la notte, dormendo, si e no, un'ora o un'ora e mezza, che mangiava solo una patata al giorno, ha fatto da solo più che un esercito di preti mediocri, al punto che Satana ebbe a dire un giorno per bocca di un ossesso: « Se ci fossero nel mondo tre come te, perderei tutto il mio potere sulla terra ». 

Padre Pio all'inizio della sua ascesi spirituale ebbe questa visione: vide il diavolo a forma di un gigante immenso, terribile e minaccioso che dalla terra arrivava alle nubi. P. Pio si vedeva piccolo, piccolo e pauroso dinanzi al diavolo. L'Angelo gli disse « Bisogna che tu lotti contro di lui ». 

Padre Pio fu preso dal terrore. L'Angelo gli disse: - Non temere. Lo vincerai. 

E così fu. 

Tutti sappiamo con quali armi Padre Pio vinse Satana e salvò milioni di anime: con una vita di continua preghiera e di continue e terribili sofferenze, e con gran parte del giorno al confessionale. Altrettanto il B. Leopoldo Mandic. 

Non c'è altra via per vincere Satana e salvare le anime all'infuori della santità. Per questo Gesù ebbe a dire: « Per essi santifico me stesso » (Gv. 17,19). 

Giustamente S. Pietro d'Alcantara disse un giorno a un gentiluomo che deprecava la corruzione della corte spagnola: « Vogliamo portarvi un rimedio? Facciamoci santi tutti e due. Vi saranno due canaglie di meno e due giusti di più. E non è poco, ed è l'unica cosa utile che possiamo fare ». 

Per questo un giorno S. Massimiliano Kolbe confidò a Padre Pellegrino Haczela: « Non ho paura di quello che fanno gli altri; temo soltanto che la mia pigrizia e il mio quietismo egoistico mi facciano trascurare qualcosa che è nelle mie possibilità di compiere in tale circostanza e che l'Immacolata desidera da me; gli altri, in effetti, non faranno altro che ciò che ella stessa permetterà ». 

Padre Ildebrando A. Santangelo (Servo di Dio) 


Un terremoto di magnitudo 8 si abbatterà in Italia.



Carbonia 23.06.2024

Un terremoto di magnitudo 8 si abbatterà in Italia.

Amata figlia, scrivi al Mio popolo:

eccomi ancora a te, popolo Mio, porgi l’orecchio alla Mia Parola!

Questa stagione sarà di dolore.

Figli Miei, abbracciatevi alla SS.ma Vergine, pregate con Lei per avere la Sua protezione. Non sciupate il vostro tempo nelle cose del mondo, pregate!

Pregate per coloro che non si vogliono convertire, per coloro che non credono in Me, per tutti coloro che si stanno perdendo dietro le falsità di Satana!!

Un tremendo uragano si abbatterà sull’Europa!
Un terremoto di magnitudo 8 si abbatterà in Italia,
scuoterà le sue fondamenta!
Milano verrà colpita!
Roma verrà percossa!

Amati figli, ho chiesto la vostra vera conversione, ma molti cuori restano chiusi, incapaci di amare, di donarsi a Me.

Dove volete andare, figli Miei?
Solo Io sono la salvezza.
Io chiamo, Io dono …e Io Tolgo quando non ci sono le giuste attese.

Quando l’uomo prende il Mio posto, Io vado oltre, non ascolterò più il suo lamento, le sue suppliche di aiuto a Me, perché da Me si è allontanato.

Nessun uomo sulla Terra può combattermi!
Non mettetevi contro il vostro Creatore, o uomini.

E voi, che pensate di avere le situazioni in mano, sappiate che i capitali terreni presto se ne andranno, …in polvere si dissolveranno!

Io Sono l’Onnipotente Dio e non scendo a compromessi. La Mia Verga si abbatterà contro chi Mi avrà offeso!

Amati uomini, vi mando Mia Madre e vi mando i Miei profeti a richiamarvi alla vera conversione, ma voi non li accogliete con carità e amore.
Non siate stolti, figlioli, questi sono gli ultimi istanti di vita su questo Pianeta in condizione di peccato, IO DIO, sto purificando la Terra!

Attenti a non voltarmi le spalle, figli Miei, Satana tende bene la sua trappola.

Dio Padre, l’Onnipotente JAHWè.

Il piano massonico segreto per sradicare la Messa tradizionale: rivelazioni scioccanti

 


La storia dei progressisti e dei massoni per sbarazzarsi della Messa tradizionale.

Giungono notizie inquietanti che i progressisti, che dominano la curia vaticana, stanno progettando di vietare del tutto la tradizionale Messa in latino.

Non è bastato loro limitarla attraverso la Traditionis Custodes.

Perché i giovani lo apprezzano molto.

E le congregazioni più attaccate alla tradizione sono quelle che crescono, mentre quelle progressiste sono in declino.

Temono una restaurazione della tradizione e con essa perderanno il potere.

Non sappiamo se riusciranno a proibirlo per un po', perché difficilmente riusciranno a far sparire una messa che è stata celebrata per 18 secoli.

E che non ha altra controindicazione che richiamare la tradizione della Chiesa.

Ma ci teniamo a precisare che questa è solo la punta dell'iceberg.

Al di sotto c'è la lotta sorda dell'infiltrazione massonica che attacca tutto ciò che è veramente cattolico.

Qui parleremo di come l'infiltrazione massonica abbia avuto un'influenza decisiva sulla creazione della Messa del Novus Ordo, la Messa attuale.

Come la gerarchia della Chiesa è stata paralizzata nei momenti chiave dell'avanzata dell'infiltrazione e ne ha permesso la continuità.

E la durezza con cui l'infiltrazione ha agito per realizzare la sua agenda ed espanderla.

Rimarrai sorpreso da queste rivelazioni!

Alla morte di Leone XIII nel 1903, il conclave elesse il cardinale Mariano Rampolla, ma gli fu posto il veto da Francesco Giuseppe I, imperatore d'Austria.

Rampolla era un liberale, che in seguito fu sospettato di essere legato alla massoneria.

Poi il conclave elesse Giuseppe Sarto, Pio X, un conservatore, che fece un magnifico lavoro di lotta contro i modernisti o i progressisti.

Ma non sono scomparsi, ma piuttosto si sono mescolati fino a quando non si è presentata una nuova opportunità.

E venne con il Concilio Vaticano II, dove i teologi progressisti, a cui erano state proibite le opere per eresia, divennero forti.

E da allora la sua crescita è stata inarrestabile fino ad oggi, quando controllano il Vaticano.

non vogliono rischiare di passare attraverso una restaurazione della tradizione come quella di Pio X, motivo per cui vogliono liquidare definitivamente la Messa tradizionale in latino.

Coloro che sono al potere ora vedono coloro che seguono la tradizione come una minaccia.

Perché la vera crescita che sta avvenendo nella Chiesa Cattolica Romana è con la Messa Tradizionale in Latino.

Le chiese e le congregazioni più attaccate alla tradizione sono quelle che crescono più velocemente al mondo, mentre le più progressiste sono quelle che diminuiscono di più.

La limitazione della messa in latino promulgata da Traditionis Custodes nel 2021 non è bastata ai progressisti, perché i giovani cercano un ritorno alla tradizione.

E così intendono vietarlo per sempre.

L'artefice di questo progetto sarebbe l'Arcivescovo Vittorio Viola, francescano, Segretario del Dicastero per il Culto Divino.

E padre Charles Murr si dice orgoglioso di indossare l'anello episcopale dell'ingannevole creatore della Messa del Novus Ordo, l'arcivescovo Annibale Bugnini.

Chi era l'arcivescovo Annibale Bugnini?

Bugnini aveva agito sotto Pio XII con un basso profilo.

Ma quando Giovanni XXIII fu eletto papa, sicuramente sapeva qualcosa di Bugnini, perché lo cacciò dal Vaticano e lo fece espellere dall'Università Lateranense.

Ma quando Giovanni XXIII morì nel 1963, Paolo VI invitò nuovamente Bugnini a tornare dov'era.

Ed è da lì che è iniziato il caos.

E perché Annibale Bugnini è stato ingannevole?

Per due cose, secondo padre Murr.

In primo luogo, per il suo comportamento quando era incaricato della creazione della nuova Messa.

Bugnini fu l'intermediario tra Paolo VI e il suo comitato di 10 esperti che lavoravano sui cambiamenti liturgici, alcuni dei quali protestanti.

Il che è a dir poco strano.

Bugnini aveva la sua agenda, secondo Murr.

Ha mentito a ciascuna delle parti, al papa e al comitato.

Quando il papa si oppose a un cambiamento, gli disse che il comitato di esperti voleva che fosse così.

E quando il comitato si è opposto a un cambiamento, ha detto loro che il Papa voleva che fosse così.

In questo modo è riuscito a sviluppare una messa con la sua agenda.

Ma cadde in disgrazia a causa delle informazioni giunte al cardinale Dino Staffa, prefetto della Suprema Corte della Chiesa.

Gli fu presentata la documentazione comprovante che Bugnini era un membro della Loggia Massonica d'Italia, il Grande Oriente.

Il cardinale Staffa contattò l'Interpol e altri organismi investigativi in Europa e li fece indagare.

E quando fu assolutamente convinto della veridicità, condivise l'informazione con il cardinale Oddi.

Con la documentazione andarono a trovare Paolo VI alla fine del 1974.

Quando scoprì che la persona che stava creando la nuova Messa era un massone, il Papa rimase molto sconvolto.

E l'unico modo che ha trovato per sbarazzarsi di Bugnini è stato quello di promuoverlo per eliminarlo, che è il modo abituale in Vaticano.

È stato promosso nunzio in Iran, dove i cattolici sono una parte insignificante.

Ma curiosamente, il motivo per cui la messa sviluppata dal massone Bugnini fu continuata non è noto.

Va ricordato che già nel 1972 Paolo VI stava giungendo alla conclusione, per se stesso, che qualcosa non andava nella Chiesa, quando parlava del fumo di satana che era entrato attraverso qualche fessura in Vaticano.

Tra il 1974 e il 1975 Paolo VI fu così angosciato e sconvolto da tutta la vicenda che chiese al Segretario di Stato, il cardinale Giovanni Benelli, cosa si dovesse fare, perché ci sarebbero stati più massoni.

Secondo padre Murr, Benelli era un uomo forte, mentre Paolo VI era accondiscendente, nel senso che ti dava il beneficio del dubbio.

Decisero di fare un'indagine in curia e per questo Benelli suggerì Édouard Gagnon, all'epoca arcivescovo canadese di Montreal, a Roma.

Gagnon trascorse i successivi tre anni a fare ricerche su ogni singola persona che lavorava in Vaticano, insieme a padre Murr, che scrisse le sue esperienze in un libro.

Murr dice che a un certo punto Gagnón ha iniziato a ricevere minacce di morte.

Le sue stanze, sia al Canadian College che nel suo ufficio, sono state perquisite e saccheggiate, e i file rubati.

E alla fine dello studio, quando ha consegnato il rapporto al papa, ed è stato messo in una super cassaforte, è stato perquisito e l'intero fascicolo è stato rubato.

Lo studio di Gagnon concludeva che sarebbe bene sbarazzarsi del cardinale Sebastiano Baggio, capo della Congregazione per i vescovi, che per anni aveva nominato tutti i vescovi del mondo.

8 Ma Murr dice che quando Gagnon consegnò lo studio a Paolo VI, lo spinse di nuovo da Gagnon e disse: "Non posso occuparmi di questo". Portatelo al mio successore.

Il papa era molto malato e avvilito per la morte del suo caro amico Aldo Moro in un tentativo di assassinio, e morì due mesi dopo.

Nel conclave successivo Baggio era sul punto di essere eletto papa, perché molti vescovi da lui nominati erano già cardinali.

Ma Benelli tirò fuori un coniglio dalla cambusa e propose il cardinale Albino Luciani, che finì per essere Giovanni Paolo I.

Quest'ultimo lesse la relazione di Gagnon e il 32° giorno del suo pontificato si incontrò con Baggio.

Hanno avuto una discussione molto rumorosa con Baggio che ha urlato per più di 45 minuti, secondo le guardie svizzere che erano alla porta.

Baggio fu l'ultima persona a vedere il papa vivo, perché morì poche ore dopo per un attacco di cuore.

Gli successe Giovanni Paolo II, che impiegò un paio d'anni per capire il Vaticano, in mezzo a numerosi viaggi.

Fino a quando chiamò Gagnon e decise allora di fare a meno di Baggio, che aveva continuato a nominare vescovi.

Ebbene, questo è ciò di cui volevamo parlare di come l'infiltrazione massonica abbia influenzato lo sviluppo della Messa attuale. E come i progressisti, che dominano la curia vaticana, non vogliono perdere quel potere.

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