DIARIO SPIRITUALE DI ELISABETTA SZANTÓ 1961-1981
16 agosto 1962
Di nuovo ha rivolto le sue recriminazioni: "Vedi, figliola mia, come tante anime a Me consacrate vivono spensierate nel loro mondo? Quante oziosamente sprecano il tempo per il loro piacere! A Me buttano come a un mendicante qualche briciola rimasta sulla tavola e Io da molto tempo sopporto tale situazione. Ma fino a quando? Guai a voi se la pazienza del Padre Celeste dovesse cessare! Nessuno potrà trattenere la Sua Mano dal castigo. Anche a voi dovrò dire: allontanatevi maledetti perché non avete accolto l'invito a cooperare per l'avvento del mio Regno. Io vi ho tanto seguiti, vi ho rivolto ammonimenti, ma voi, con gesto della mano, mi avete schernito in modo tale che sarebbe stata offesa anche per un mendicante". (La sua parola risuonava nel mio cuore con tono triste e doloroso.) In quel giorno anche la Santa Vergine Madre ha insistito con me sullo stesso argomento: “Ti do la forza per iniziare la diffusione della Fiamma d'Amore; anche se sarà ostacolata da molte contrarietà e cattive intenzioni, alla fine lo scopo sarà raggiunto. Accetta tutte le sofferenze che ti mando, i dolori fisici, i tormenti spirituali e la grande aridità dello spirito perché per esse sarai preservata da ogni peccato. Non ti lasciamo distaccare da Noi, sei qui vicino ai nostri piedi e ti colmiamo di sconfinata grazia. Difetti e debolezze vanno a tuo vantaggio perché ti tengono sempre in grande umiltà. Abbi il costante pensiero di portare avanti la nostra causa, tenendo presente che ciò può essere fatto soltanto da un'anima molto umile. Non aver paura, non soffri sola, ma con Me, con Noi. Le molte contrarietà, che le anime procurano contro la nostra causa debbono essere compensate con la tua sofferenza. Sappiamo che le accetti con amore; vediamo la tua esterna ed interna sofferenza e i tuoi pensieri occupati da mesi dalla Mia Fiamma d'Amore. Puoi costatare anche tu che occorre una forza perseverante". "Madre Mia Celeste! La mia debole volontà è nutrita da Te".
Il Signore Gesù: "Abbi fiducia, figlia mia! Niente può deviare il programma di Dio. Per la mia opera di redenzione ho bisogno anche delle vostre forze; non voglio perdere nessuno di voi. Satana fa una tale battaglia contro gli uomini come mai si è verificato prima d'ora".
Oggi, quando il Signore ha parlato, mi ha dato altri insegnamenti: "Sei la mia figlia alla quale ho affidato un servizio. Abbi sempre un portamento festoso. Per chi serve Me, ogni giorno sia festa. Nulla e nessuno disturbi nella tua anima la festa spirituale che deve essere continua. Cura il vestito nuziale dal quale deve emanare la tua felicità. Ovunque sei presente, sentano che ogni giorno prendi parte alla mensa celeste e desidera che ti imitino. La realizzazione del Mio Regno sia a che la tua unica meta. Siate coraggiosi e testimoniatemi davanti agli uomini. Quanti sono coloro che non sanno avvicinarmi solo per vigliaccheria! Non fare nulla senza di Me. Non nutrire alcun pensiero dal quale Io sia escluso. Sono Io che do a voi l'intelletto, ma purtroppo, sono pochi, quelli che Mi ringraziano e finora nemmeno tu lo hai fatto. Tutto quello che l'uomo fa con il suo intelletto nasce dalla mia sapienza. Ciò che l'intelligenza d'uomo ha creato è sorto tutto dall'ispirazione della mente divina. Ringrazia di questo dono meraviglioso anche per conto degli altri". Purtroppo non ho una guida spirituale a cui confidare tutto ciò che è avvenuto nella mia anima e le continue trasformazioni di essa. In molte cose avrei bisogno di chiedere consiglio. Il Signore Gesù improvvisamente ha risposto ai miei pensieri: "La tua è una piccola fede. Perché sei impaziente? È nei miei disegni affidarti a una guida spirituale. Non avere paura! Io ti darò secondo il Mio Cuore una guida spirituale. Non temere, non ti abbandonerò mai!"
Le sue parole erano così incoraggianti che mi hanno dato tanta pace. Un giorno mi lamentavo con il Signore Gesù dicendo: "Signore mio, ho tanta difficoltà a rendere insipido il mio cibo". Egli, commosso, ha parlato a lungo con me. Peccato che non ho scritto tutte le sue parole anche se tante volte mi ha pregata di farlo, ma spesso le sue espressioni si confondono nella mia mente, tanto che non sono in grado di fissarle sulla carta. Il Signore Gesù ha promesso che mi avrebbe dato una forza speciale per vegliare e che io avrei dovuto soltanto raccogliermi con ogni attenzione. Quella sera mi ha dato assicurazione che di notte mi avrebbe svegliata. Oh, che felicità ho provato quando nella notte ho sentito la sua presenza! Cosi la veglia è passata presto. Immersa nell'unione con Lui, è avvenuta una cosa meravigliosa che descrivo con la più grande umiltà. Nella silenziosa notte estiva, mentre stavamo ragionando a lungo e familiarmente, a un tratto si è interrotto il discorso ed Egli se ne è andato improvvisamente, ma prima si è trattenuto ancora davanti alla nostra casa. Mi ha lasciato sentire che, assorto nel pensiero e fermo lì davanti, stava ricordando i meriti dei miei familiari a partire dalla prima infanzia e le virtù che io avevo avuto modo di esercitare con i miei figli quando erano piccoli. Tra i meriti ha ricordato le preghiere intime della sera ed ha particolarmente segnalato quanto Gli facevano piacere le invocazioni che pronunciavo dopo la preghiera. Poi ha rammentato che la nostra famiglia era stata consacrata al Suo Sacro Cuore.
Continuava ad essermi vicino. Sentivo la sua benedetta presenza ed ero molto commossa pensando a tutto il male che Gli facciamo e che, tuttavia, Egli è sempre così buono. Ma ad un certo momento ha detto così: "Benedico la casa che è consacrata al Mio Sacro Cuore". Io ho provato molto sollievo nel sentire questa benedizione che elargiva davanti alla casa sulla nostra famiglia. Poi, non essendosi ancora allontanato, ha fatto sentire a lungo la sua divina presenza con bontà e maestosità. Per l'emozione ho provato allora la sensazione di essere minima tra i minimi e ho potuto dire soltanto: "Allontanati da me, o mio Signore, perché sono una grande peccatrice!" Ma Egli mi ha risposto: "La nostra dolce Madre mi obbliga a questo. Ho elargito molte grazie sulla gente della tua famiglia per la sua preghiera perché, in questa casa, sei tu quella che, con tutto il desiderio del cuore, anela inoltrare la Sua Fiamma d'Amore..."
Dopo, anche la Vergine Santa mi ha parlato: "Figliola mia, prega per quell'anima che si rifiuta di accogliere la mia causa nonostante sia stata illuminata sulla tua persona. So che hai molto sofferto dopo il suo rifiuto. Il Mio Santo Figlio unisce la tua sofferenza, patita per l'umiliazione, con le sue sofferenze che hanno valore perpetuo. E ora preparati in spirito e corpo a maggiori pene. In qualunque forma e grandezza si riverseranno su di te, non indietreggiare. Sii umile, paziente e perseverante!" Quando la Santa Vergine ha terminato di parlare, ho sentito una forte stretta. Anche altre volte mi ha preannunciato sofferenze, ma ora sono stata presa da un grande tremito nel mio intimo ... Tutto mi sembrava così oscuro ed incerto: l'insuccesso della causa, le difficoltà che si sarebbero riversate inevitabilmente su di me ... "Mio adorato Gesù e mia cara Vergine Madre! Ho tanta paura di non poter sopportare i prossimi patimenti e umiliazioni. Senza di Voi sono un miserabile nulla, tenetemi strettamente unita a Voi!" Mentre stavo in chiesa in adorazione qualcuno si stava esercitando all'organo. Improvvisamente il Signore Gesù ha cominciato a parlarmi: "Figliola mia, vedo la tua lotta; le voci stonate ti disturbano. Anche le vostre parole, rivolte a Me, sono spesso distratte e stonate e Io attendo con pazienza e amore che mi siano rivolte chiare e squillanti. Anche tu sii più paziente con gli altri e con te stessa".
Un giorno, dopo la S. Messa delle sette, volevo licenziarmi dal Signore Gesù ed Egli con voce roca e dolce mi ha detto trattenendomi: "Perché vuoi licenziarti? Non camminiamo insieme? Non te ne andare, perché hai fretta? (Io volevo togliere le erbacce nel mio giardino dato che il tempo era propizio.) Non vuoi partecipare al prossimo sacrificio della S. Messa? Sai perché ti ho chiamata così vicino a Me? L'offerta del sacrificio abbia per te la precedenza su ogni altra occupazione. Come ti ho già detto, sono Io a porgerti in qualunque modo il merito della sofferenza. Riempi di baci la mia mano santa. Hai dimenticato che per tuo desiderio ti ho incatenata ai miei piedi? Perché vuoi dare la precedenza alle cose caduche? Non hai fiducia nel valore della sofferenza? Ho valorizzato la tua e, se tu non apprezzi questo dono, Io mi sento molto addolorato. Dovrei pensare che non accetti con amore e senza amore il valore della sofferenza è minore".
In un'altra occasione il Signore Gesù mi istruiva così: "Mia figliola carmelitana, immergiti nel silenzio e non ti meravigliare se te lo ripeto molte volte. Sai chi è il vero saggio? È colui che tace molto. La vera saggezza matura nel silenzio e solo nel silenzio può radicarsi. In questo ti istruisco Io che sono il tuo Maestro. Anche Io ho preparato con trent'anni di silenzio la mia attività che si è svolta in tre anni. Siccome Io sono il tuo Maestro diventerai saggia anche tu; parlerai solo quando ti darò il segno e solo come ti ho insegnato e come ti ispirerò. Imitami insomma, vedrai che le poche parole porteranno veramente molti e buoni frutti alle anime."