Questa sera durante la Santa Messa, Gesù è venuto durante la lettura del libro della Genesi.
Si è presentato vestito solo con la tunica rossa senza mantello, le mani legate davanti, era tutto lacero e stava sul ciglio di un alto burrone, dietro di Lui, ho visto improvvisamente, alcune figure vestite con paramenti sacerdotali simili a quelli dei cardinali della nostra chiesa ed uno di loro, con gli occhiali, ha tentato di buttare Gesù giù dal burrone. Non riuscivo a credere a quello che vedevo, e Gesù mi ha detto: “Mi stanno riportando di nuovo sul ciglio del dirupo di Nazareth, da dove volevano già gettarmi di sotto, ma non ci riuscirono. Ora i miei più fedeli lo stanno facendo di nuovo, solamente che il silenzio dei giusti, la loro paura, permette ai miei nemici di assalirmi e buttarmi di sotto. Tutto questo in una piccola città dove Io ho vissuto tanto tempo...
Perché ho permesso questo? Perché quando mostrerò a coloro che sono stati tra le fila dei giusti, tutte le loro mancanze, capiranno cosa sia stata la mia solitudine in mezzo a figli che non sono stati capaci di difendermi. Può chi ama veramente non dare la propria vita per salvare e proteggere chi ama?
Sappiatelo, figli paurosi e deboli, quando si chiuderanno le porte del palazzo dove si celebrerà la grande festa, voi sarete coloro che sono potuti entrare perché il vostro vestito era bello ed elegante, ma poi sarete scacciati perché, anche se bello ed elegante, il vostro vestito non era il vestito della mia festa e da Me voluto, e dove andrete sarà pianto e stridore di denti.
Ecco, Io ve l ’ho detto prima che accada, svegliatevi, prendete la vostra spada, non abbiate paura di seguirmi nel cuore del deserto. Io ho vinto tutte le tentazioni, andrò davanti a voi per aprirvi la strada, ma guai a voi se non avrete avuto il coraggio e la fede per seguirmi...
Non vi lamentate per la mancanza delle cipolle d’Eg itto, chiedete l’acqua pura e il pane della vita e fortificatevi come fece il mio Elia, per essere miei guerrieri e poter affrontare i nemici che abitano la terra che Io vi ho promesso; essi sono spiriti dell’aria che faranno di tutto per impedirvi di conquistare la nuova Gerico, ma ricordate: solo al grido di battaglia insieme ai sacerdoti coraggiosi del popolo, le sue mura crollarono, gridate dai tetti quello che avete ascoltato in segreto, andate oltre il deserto senza paura, là troverete la nuova fiamma che arde ma non brucia sul monte di chi ama, non siate come Cam e suo figlio Dan, sareste maledetti e non benedetti dal Padre mio.
Attenti, figli, attenti!!! Aprite gli occhi, non siate ciechi per volerlo essere, non trovereste misericordia”.
Non so dire tutto quello che Gesù mi ha mostrato, molte cose sono state una dopo l’altra molto veloci, che hanno lasciato nella mia anima e nel mio cuore una grande pena e il desiderio ardente di aiutare Gesù.
Il Signore si rivela alla mia povera e fragile anima in un modo che non so e non posso spiegare, è molto al di là di ciò che le parole, se pur le più belle e appropriate, possano rivelare...
Poi, quasi di seguito, ho visto Gesù ed io piccolina ero tra le sue braccia, camminavamo sotto il colonnato di San Pietro e non c’era anima viva. Man mano che Gesù passava, io vedevo le colonne cadere a terra una dopo l’altra, frantumandosi, e alla fine siamo arrivati davanti alla porta centrale della basilica che era chiusa. C’era un silenzio mortale. Io ho detto a Gesù: “Gesù, cosa facciamo qui? La chiesa è chiusa, andiamo via...”, ma Gesù mi ha risposto: “Tra poco, vedrai”.
Ad un certo punto qualcuno ha iniziato ad aprire la grande porta, si sentiva il rumore delle varie serrature e quando la porta è stata aperta con fatica perché pesante, ho visto un vecchietto, magro, un po’ curvo, vestito tutto di bianco che aveva un lieve sorriso sul volto addolorato, prima che potesse aprire tutta la porta, stando ancora dentro la chiesa, qualcuno gli ha sparato alle spalle ed io ho visto il suo petto aprirsi ed un fiotto di sangue uscire, si è accasciato a terra ed è morto. Allora Gesù ha gridato: “Voi, come tanti Giuda, lo avete ucciso come avete ucciso tanti innocenti tra il vestibolo e l’altare. Tornerò con la mia Croce che cadrà su di voi e vi annienterà, andate nel fuoco eterno che già da lungo tempo vi aspetta, maledetti dal Padre mio! Non vi conosco, allontanatevi da Me!”
Non avevo mai sentito Gesù dire parole simili, quando Lui pronuncia parole così severe, sembra che tutto tremi ed è come se ogni cosa si piegasse fino a terra in segno di adorazione...
Stavo ancora pensando a quelle parole di Gesù quando Lui si è fatto vedere sulla sfera della terra e mi indicava un punto dell’universo dove una grandissima croce luminosa risplendeva di una luce che non era luce terrestre, era una luce quasi incandescente che nessuno sulla terra potrebbe ricreare, e mi ha detto: “Tornerò presto, tornerò con la mia Croce luminosa con la quale purificherò il mondo.”
Continuando le visioni, Gesù m i ha mostrato l’altare della basilica di San Pietro e in basso, davanti alla tomba della Stella Polacca, ho visto il Papa in ginocchio, piangere amaramente, l’ho visto lateralmente, aveva il volto vicino alle mani con le dita incrociate, era Papa Luciani, Gesù lo ha chiamato “il mio povero figlio!”
Varie altre cose il Signore ha mostrato alla mia anima, ma non so trovare bene le parole per descriverle... Durante la consacrazione, Gesù mi ha mostrato un luogo ampio, sembrava un campo, ma era recitato da un basso muretto; c’era una luce molto tenue, ma non era né luce di sole, né luce di lampada. Gesù stava in alto come in una sfera di luce incandescente, e davanti a Lui ho visto centinaia di donne con un manto scuro che copriva le loro teste. Avevano un abito chiaro e una corda alla vita. Tenevano nelle braccia tanti bambini che dormivano, bambini di pochi mesi di vita, e queste donne erano tutte madri che piangevano molto, affrante, chiedendo perdono e misericordia al Signore per la vita dei loro figli.
Ma Gesù mi ha detto: “Vedi queste madri? Tutte hanno il volto di mia Madre che soffre e piange ed implora in ognuna di loro, e Mi supplica di avere misericordia per i figli degli uomini. Aiutala, figlioletta mia, aiuta mia Madre a salvare anime, a salvare i figli miei. Mia Madre soffre per ognuno di voi come voi non potete capire, perché è un dolore divino e non umano.
Lei è vostra Madre e vuole salvare tutti i suoi figli; quanto piange e implora per voi! Per amore suo continuo a dare tempo, ma troppi figli ignorano il dono del tempo, ignorano la loro Madre Santa e pietosa, troppi non la degnano neanche di minima considerazione, offendendola con pensieri e parole terribili, fino a crederla e tacciarla da idolo, da spirito satanico. Lo Spirito Santo reclamerà giustizia per la sua Sposa e mai saranno perdonati coloro che hanno peccato contro di Lui! Figli che non credono nella perdizione eterna e s’ingannano terribilmente.
Figlia, scrivi tutto questo e ricorda a tutti che chi non ama mia Madre, non Mi ama, e chi Mi cerca mai Mi incontrerà, incontrerà solo il demonio vestito da angelo puro e santo, che li convince a cercare la felicità nelle loro vite e a chiedere, chiedere, ma hanno rifiutato la mia Croce. Non ho mai promesso felicità nella vita terrena, ma vogliono farmi passare per un mercante che vende a poco prezzo tanta merce falsa e indegna...
Non è più tempo per i discorsi intellettuali e teologici. D’ora in poi, come non mai, gli uomini, o stanno con Me e mia Madre, o stanno con il mondo e satana.
Il Padre Celeste è profondamente offeso per gli oltraggi che troppi fanno a mia Madre. Ella è la primogenita delle anime immacolate e pie che vedranno l’immensa luce della gloria divina, perché si saranno lasciate purificare dal fuoco dell’Amore materno di Dio.
Mio Padre volle mia Madre prima della Creazione, sognò questa Madre pura ed umile, docile e obbediente, che avrebbe per prima rinunciato alla sua volontà umana per vivere totalmente nella e per la Volontà Divina. Mia Madre è la genitrice dei figli che tornano nella Trinità Santissima, sono stati esuli lontani dalla Famiglia Divina, ma ora devono ritornare per chiudere l’abbraccio trinitario, che per puro ed immenso amore ha amato e scelto una semplice creatura Madre del Figlio Primogenito, che è stata resa Madre dei figli redenti dal mio Sangue prezioso, e Lei condurrà tutti questi figli all’eterna divina luce. Lei è la condottiera dell’esercito divino, schiaccerà la superbia satanica e il suo Cuore Immacolato trionferà dando ai suoi figli il latte del puro amore...
Questa Sposa immacolata, quando è rifiutata, offesa, allontanata e infangata con i giudizi corrotti di anime perdute nell’inganno satanico, le sue lacrime di dolore materno sono offerte alla Trinità Santa e lo Spirito di Dio mai scenderà là dove non incontra le sembianze e l’amore dell’Immacolata sua Sposa. Figli, non lasciatevi ingannare, ascoltate questa Santissima Madre e lasciatevi riconciliare attraverso di Lei con l’Amore trinitario dal quale voi siete usciti. Dovete ritornare nella luce, gloria e grazia della Triade Eterna e Divina. Là è la vostra vera patria, la vostra vera casa, là terminerà il vostro esilio.
Io sono la Porta delle pecore, ma mia Madre è colei che apre questa porta, attraverso la quale potrete ritornare nell’ovile divino. Figlioletta mia, ricordi la Porta Bella a Gerusalemme? Sai perché è chiusa? Gli uomini dicono che sarà riaperta quando Io tornerò a giudicare il mondo e che sarà attraverso questa porta che «IO SONO» si mostrerà nella sua Gloria; ma questo solo in parte è vero. Quella Porta chiamata Bella o d’oro o della misericordia è mia Madre, la bella Creatura Immacolata che come porta d’oro introduce il Figlio Redentore per richiamare a sé i figli che sono stati salvati dal Sangue dell’Agnello Immacolato.
M ia Madre è la Porta Bella, la Porta d’Oro, la Porta della Misericordia, perché attraverso di Lei si entra sempre nella mia Santa Sposa, la mia Chiesa! Attraverso mia Madre potrete essere curati, accolti, abbracciati, salvati dall’Amore divino di Dio trinitario. Lei è la Porta più vicina al Tempio, la porta che vi immette sicuri nel Cuore di Dio. Non cercate altre porte, altre entrate. Perché percorrere strade lunghe, difficili e insidiose? Avete in dono questa Madre purissima, passate attraverso il suo Cuore Immacolato come veri figli che amano la propria madre e troverete quella luce immensa che è la Luce della Gloria del Padre.
Le armate delle tenebre temono terribilmente la Santa Vergine. Combattete con Lei, è il suo piede che schiaccerà la testa, il potere e l’inganno di satana. Lei ha formato gli Apostoli degli ultimi tempi e continua a formarli, ma dovete seguirla.
Figlia, sai perché Io ho permesso che satana entrasse nell’Eden? Dal mio eterno Divin Volere uscì la necessità di provare la fedeltà e l’obbedienza di Adamo e di Eva. Io li avevo creati per la Grazia, la Luce, l’eternità; erano nati per non morire mai. Questo era ciò che Io desideravo, ma l’uomo doveva affrontare la prova. Ciò che Io volevo donar loro era tropo grande ed eterno, dovevo provare il loro amore e loro stessi dovevano sperimentare la prova per conoscersi. È per questo che di fronte alla grazia con cui Adamo ed Eva erano stati creati volli contrapporre l’assoluta tenebra, l’assoluta disobbedienza; per questo permisi a satana di introdursi nell’Eden.
L’uomo peccò perché non mi amò abbastanza da credere nel mio Amore per lui. Fu attratto dalla vanità, dalla superbia di voler essere dio di se stesso, conoscere ciò che lui non poteva scegliere, perché creatura, e non solamente disobbedì alla mia Volontà, ma tradì la mia Parola e dalla stessa fu scacciato. L’invidia di lucifero infettò il cuore umano e fu per la stessa invidia che l’uomo perdette il dono dell’immortalità e precipitò nello stesso modo del suo tentatore, ma la mia Misericordia ed il mio Amore, al quale Io sono sempre fedele, non permise che questa tenebra escludesse l’uomo per sempre dalla mia Grazia, e fu così che feci passare quest’ultima attraverso il Cuore Immacolato di Colei che chiamavo dall’eternità ad essere Madre della Grazia Divina che avrebbe riscattato i miei figli, cioè coloro che si sarebbero lasciati redimere dal mio Sangue in una nuova ed eterna alleanza tra l’Amore divino e l’amore umano. E Chi chiamai a tessere questa unione fu mia Madre, la giovane e vergine sposa del Re.
(29 Febbraio 2020)