sabato 21 giugno 2025

PASQUA RISURREZIONE DEL SIGNORE

 


Spunti di Riflessione

seguendo la Sacra Scrittura

e gli Scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta


“Nel giorno dopo il sabato…” (Gv 20,1)

‘La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà’ - Ventottesimo giorno =

[…] “Nonostante che gli occhi dell'anima mia seguirono il mio Figlio [e] mai Lo perdetti di vista, pure in quei tre giorni che stette sepolto, io sentivo tale ansia di vederlo risorto, che andavo ripetendo nella mia foga d'amore: “Sorgi, Gloria mia! Sorgi, Vita mia!” I miei desideri erano ardenti, i miei sospiri di fuoco, fino a sentirmi consumare.

Ora, in queste ansie, vidi che il mio caro Figlio, accompagnato da quella gran turba di gente, uscì dal Limbo in atto di trionfo e si portò al sepolcro. Era l'alba del terzo giorno e, come tutta la natura Lo pianse, così ora gioiva, tanto che il sole anticipò il suo corso per essere presente nell'atto in cui il mio Figlio risuscitava. Ma, oh meraviglia! Prima che risorgesse, fece vedere a quella turba di gente la sua SS. Umanità sanguinante, piagata, sfigurata, come era stata ridotta per amor loro e di tutti. Tutti furono commossi ed ammirarono gli eccessi d'amore ed il grande portento della Redenzione.

Ora, figlia mia, oh, come ti vorrei presente nell'atto in cui risuscitò mio Figlio! Egli era tutto maestà; la sua Divinità unita alla sua Anima [fece] scaturire mari di luce e di bellezza incantevoli, da riempire cielo e terra e, come trionfatore, facendo uso del suo potere, comandò alla sua morta Umanità, che ricevesse di nuovo la sua anima e che risorgesse trionfante e gloriosa a vita immortale. Che atto solenne! Il mio caro Gesù trionfava sulla morte dicendo: “Morte, tu non sarai più morte, ma Vita!”

Con quest'atto di trionfo, metteva il suggello che era Uomo e Dio, e con la sua Risurrezione confermava la sua dottrina, i miracoli, la vita dei Sacramenti e tutta la vita della Chiesa, [e] non solo, ma dava il trionfo sulle volontà umane affievolite e quasi spente nel vero bene, [per] far trionfare sopra di esse la vita di quel Volere Divino, che doveva portare alle creature la pienezza della Santità e di tutti i beni; e nel medesimo tempo gettava nei corpi, in virtù della sua Risurrezione, il germe di risorgere alla gloria imperitura. Figlia mia, la Risurrezione del mio Figlio racchiude tutto, dice tutto, conferma tutto, ed è l'atto più solenne che egli fece per amore delle creature”. […]

 

La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà’ – Ventinovesimo giorno =

Figlia benedetta del mio materno Cuore, grande fu la mia gioia ed il mio trionfo nella Risurrezione del Figlio mio; io mi sentii rinata e risorta in Lui. Tutti i miei dolori si cambiarono in gioie ed in mari di grazie, di luce, d'amore, di perdono per le creature e stendevano la mia maternità sopra di tutti i figli miei, [a me] dati da Gesù, col suggello dei miei dolori

Ora ascoltami, figlia cara. Tu devi sapere che dopo la morte del mio Figlio mi ritirai nel cenacolo insieme con l'amato Giovanni e Maddalena. Ma il mio Cuore restava trafitto che il solo Giovanni mi era vicino e nel mio dolore dicevo: “E gli altri Apostoli, dove sono?”

Ma come questi sentirono che Gesù era morto, toccati da grazie speciali, tutti, commossi e piangendo, i fuggitivi ad uno ad uno si ritirarono intorno a me, facendomi corona e con lacrime e sospiri mi chiedevano perdono, ché così vilmente avevano abbandonato il loro Maestro e [erano] fuggiti. Io li accolsi maternamente nell'arca di rifugio e di salvezza del mio Cuore ed assicurai a tutti il perdono del Figlio mio, l'incoraggiai a non temere, dissi loro che la sorte loro stava nelle mie mani, perché tutti me li aveva dati per figli ed io come tali li riconoscevo.

Figlia benedetta, tu sai che io fui presente alla Risurrezione del Figlio mio. Ma non feci motto a nessuno, aspettando che Gesù stesso si fosse manifestato, che era risorto glorioso e trionfante. La prima che Lo vide risorto fu la fortunata Maddalena, poi le pie donne; e tutti venivano a me dicendomi che avevano visto Gesù risorto, che il sepolcro era vuoto; ed io ascoltavo tutti ed in aria di trionfo confermavo tutti nella fede della Risurrezione. Fino a sera quasi tutti gli Apostoli lo videro, e tutti si sentivano come trionfanti d'essere stati Apostoli di Gesù. Che cambiamento di scena, figlia cara! Simbolo di chi prima si è fatto dominare dalla volontà umana, che è rappresentato dagli Apostoli che fuggono, che abbandonano il loro Maestro, [ed è tanto il timore e la paura, che si nascondono e Pietro giunge fino a negarlo]. Oh, se fossero [stati] dominati dalla Divina Volontà, mai sarebbero fuggiti dal loro Maestro, ma coraggiosi e come trionfatori non si sarebbero mai staccati dal suo fianco e si [sarebbero] sentiti onorati di mettere la vita per difenderlo.

Ora, figlia cara, il mio amato Figlio Gesù si trattenne risuscitato sulla terra quaranta giorni. Spesso spesso compariva agli Apostoli e discepoli per confermarli nella fede e certezza della sua Risurrezione e quando non stava con gli Apostoli se ne stava insieme con la Mamma sua nel cenacolo, circondato dalle anime uscite dal Limbo”. […]


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