sabato 4 maggio 2019

I MISTERI DELL’ALDILA’ SVELATI A JOSEFA



13 febbraio 1923

L'ultimo giorno di carnevale Josefa fa la Via Crucis con le consorelle Nostro Signore le appare triste e sanguinante ma col cuore infiammato:
- "Guarda il mio volto Josefa; è il peccato che lo riduce così! Il mondo si precipita ad inabissarsi nei piaceri. Il numero dei peccati che si commettono è così grande, che il cuore è come affogato in un tormento di mestizia e di amarezza!
"Dove troverò un sollievo al mio dolore?
Perciò vengo a rifugiarmi qui ed a cercare l'amore che mi faccia dimenticare l'ingratitudine di tante anime! ...
"Vieni con me nella tua cella. Là ripareremo insieme tante offese e tanti peccati! "Prostrati fino a terra e adora la divina Maestà disprezzata dagli uomini.
"Fa un atto di riparazione e ripeti con me: O Dio infinitamente santo! Ti adoro mi prostro umilmente alla Tua presenza e Ti prego nel nome del Tuo Divin Figlio di perdonare a tanti peccatori che ti offendono! Ti offro la mia vita e desidero riparare tante ingratitudini! ".
Si fermò ancora, e siccome gli ho domandato se queste anime peccatrici lo ferivano:
"Si - mi ha detto - mi offendono grandemente, ma le mie anime scelte mi consolano".

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