domenica 23 giugno 2019

Il Sacro Cuore



La richiesta del Sacro Cuore al Re di Francia


Una richiesta non esaudita

Non sappiamo se Luigi XIV ricevette effettivamente questa richiesta. E’ molto probabile che sia stata trasmessa dalla madre De Saumaise alla madre Croiset, e che questa l’abbia trasmessa al padre De La Chaise. Ma non è sicuro che questi l’abbia a sua volta trasmessa al Re. Quello che è certo, è che la richiesta del Sacro Cuore non venne esaudita. Come mai questo fallimento?
Il motivo non è chiaro. Tuttavia bisogna tener presente che Luigi XIV, benché sinceramente cattolico, in quel tempo aveva rapporti difficili con la Santa Sede; egli infatti promuoveva una politica che spesso sottometteva le questioni religiose ai suoi sogni di potenza. E’ quindi probabile che il suo confessore non abbia ritenuto opportuno rivolgergli il messaggio di Margherita Maria. Glielo avrà rivolto più tardi, dopo il 1693, quando il nuovo Papa Innocenzo XII stabilì migliori rapporti con lui? Non lo sappiamo. In ogni caso, non se ne fece nulla. 
Comunque siano andate le cose, c’è un fatto innegabile: le conseguenze di questa inadempienza furono tragiche. Gli anni che seguirono la mancata corrispondenza di Luigi XIV alle richieste del Sacro Cuore segnarono l’inizio della decadenza del regno, con l’arrivo di umiliazioni e sconfitte. Dopo la sua morte, quella Francia che avrebbe dovuto diventare promotrice della riscossa cristiana, cedette alla crescente influenza del razionalismo e del libertinismo, che la indebolirono spiritualmente e moralmente. Ma anche l’intero continente entrò in un lungo periodo di crisi, indicato dagli storici come inizio della decadenza europea, e che sfociò nella tragedia della Rivoluzione Francese 44.
Tuttavia, nel XVIII secolo, alcuni membri della Corte francese vennero a conoscenza delle divine richieste e diventarono apostoli della nostra devozione. Ad esempio, la Regina Maria Leczinska e suo figlio, il Delfino (cioè erede al trono) di Francia, fecero erigere a Versailles una cappella in onore del Sacro Cuore, inaugurata però molto tardi, nel 1773, quando l’erede era morto prima di salire sul trono. Successivamente anche la principessa Maria Giuseppa di Sassonia trasmise questa devozione al figlio Luigi XVI; eppure nemmeno questo pio sovrano esaudì le richieste rivolte al suo avo.
Toccò proprio allo sfortunato Luigi XVI la drammatica sorte di pagare le conseguenze di queste inadempienze. Nel 1789 scoppiò la terribile Rivoluzione Francese. 1789: esattamente un secolo dopo il messaggio del Sacro Cuore al «Re Sole»! Tre anni dopo, nel 1792, mentre era prigioniero dei rivoluzionari, il deposto Luigi XVI, diventato ormai il «cittadino Luigi Capeto», si ricordò del messaggio di santa Margherita Maria. Allora, in uno scritto commovente, promise che, se fosse scampato alla morte e tornato sul trono, avrebbe consacrato se stesso e il regno al Sacro Cuore, promovendone il culto ed erigendo una basilica 45. Ma, come dirà poi Gesù stesso in una sua rivelazione a Suor Lucia di Fatima, era troppo tardi. La famiglia regale, pagando le colpe dei suoi avi, venne sterminata; a Luigi XVI, che si rifiutò di eseguire le leggi anticristiane imposte dalla Rivoluzione, restò la grazia di morire da martire, come proclamò subito dopo papa Pio VI.

Guido Vignelli

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