giovedì 5 marzo 2020

Ogni giorno la provvidenza di Dio sorge prima del Sole.



La Beata Madre Teresa di Calcutta(44) molte volte diceva: “Per ciò che riguarda i beni materiali, noi dipendiamo completamente dalla provvidenza di Dio. Non siamo mai state obbligate a rifiutare qualcuno per mancanza di mezzi. Abbiamo sempre avuto un letto ed un piatto in più. Poiché Dio si prende cura dei suoi figli poveri...
A Calcutta ogni giorno diamo da mangiare a 10.000 infermi. Un giorno venne la sorella incaricata del pranzo e mi disse: - Madre, non abbiamo nulla per dar da mangiare a tanta gente.
Io fui molto sorpresa, perché era la prima volta che accadeva una cosa simile. Ma, alle nove di mattina, arrivò un camion pieno di pane. Tutti i giorni il governo dava ai bambini delle scuole povere un pezzo di pane ed un bicchiere di latte. Non so per quale ragione, quel giorno, le scuole della città rimasero chiuse e ci inviarono tutto il pane. Come vedete, Dio aveva chiuso le scuole, perché non poteva permettere che la nostra gente rimanesse senza mangiare. E fu la prima volta che poterono mangiare pane di buona qualità fino a saziarsi completamente. 
Un giorno non avevamo assolutamente nulla per cenare. E non ci mancava l’appetito. Inaspettatamente, si presentò una signora che nessuno di noi conosceva. Ci disse: -Non so perché, ma mi sono sentita spinta a portarvi queste borse di riso. Spero che vi siano utili. - Nell’aprirle, ci siamo rese conto che contenevano esattamente la quantità necessaria per la cena.
Quando aprimmo la nostra prima casa a New York, il cardinale Cooke era molto preoccupato per il mantenimento delle sorelle e decise di assegnare una quantità mensile a questo scopo. Io non volevo offenderlo, ma, allo stesso tempo, dovevo spiegargli che noi dipendiamo dalla divina provvidenza, che non ci è mai venuta meno. Per questo, al termine della conversazione, gli dissi un po’ per scherzo: - Eminenza, pensa forse che Dio dovrà d ichiarare fallimento proprio a New York? 
Una volta, cercavamo una casa a Londra per aprire il nostro noviziato europeo. Incorremmo in numerose difficoltà. Dopo le non poche pratiche inutili, ci informarono che una signora inglese aveva quello di cui noi avevamo bisogno. Lei ci disse: -Certamente, ho una casa in vendita, ma costa 6.500 sterline da pagare in contanti. - Per molti giorni, due sorelle girarono per la città, facendo visite, dando conferenze, parlando alla radio... E iniziarono ad arrivare donazioni. Una notte, le sorelle si decisero a contare quello che era arrivato: erano esattamente 6.500 sterline. Ed il giorno seguente comprammo la casa(45). 
La nostra fiducia nella provvidenza si riassume in una fede salda e vigorosa: Dio può aiutarci e ci aiuterà. Che può, è evidente, perché è onnipotente; che lo farà è certo, perché lo promise in molti passi del Vangelo e lui è infinitamente fedele alle sue promesse...
Un signore molto ricco voleva darci tanto denaro, ma mise la condizione che il conto che apriva in banca non doveva essere toccato. Sarebbe stata come una sicurezza per il nostro lavoro. Gli risposi che prima di offendere Dio, preferivo offendere lui, anche se lo ringraziavo per la sua generosità. Non potevo accettare il suo denaro, perché tutto l’anno Dio si era preso cura di noi e la sicurezza del suo denaro avrebbe sottratto vita al nostro lavoro. Sarebbe come non aver fiducia nella provvidenza. D’altra parte, non potrei tenere del denaro in banca, mentre c’è gente che ha bisogno.
Sembra che la lettera lo impressionò, perché prima di morire ci inviò una cospicua somma di denaro. Per riassumere, racconta, ci mandò tutta la sua fortuna(46). 
In Messico, per il periodo di Natale, le sorelle preparavano le dispense o le borse di alimenti da dare alle famiglie povere. La fabbrica di Pan Bimbo si era impegnata ad inviare tutto il pane necessario da aggiungere nelle borse. Appena passato il giorno di Natale si presentò il direttore di Pan Bimbo molto dispiaciuto e confuso per non aver tenuto fede alla sua promessa. Chiedeva mille scuse per una dimenticanza tanto spiacevole. La sorella che lo ascoltava gli rispose: 
- Signore, portarono pane in abbondanza. 
- Impossibile, dalla fabbrica non esce una sola briciola di pane senza il mio permesso. 
- Bene, ci sarà un altro direttore che si preoccupa che a Natale non manchi il pane per i suoi figli più poveri(47).  
Qualche giorno fa, arrivò un uomo nella nostra Casa madre e mi disse: -Madre, la mia unica figlia sta morendo. Il dottore le ha prescritto una medicina che non si può trovare in India, ma solo all’estero. Madre, supplicava, faccia qualcosa per mia figlia.- Stavamo parlando, quando si presentò un altro signore con una cassa di medicine sulle braccia. E, giustamente, nella parte superiore della cassa, c’era la medicina che occorreva al papà per la sua figlioletta. Se la medicina fosse stata più in basso o il signore fosse arrivato prima o dopo, non l’avremmo trovata. Precisamente in quel momento tutto accadde. Questo mi fece pensare che con i milioni di bambini che ci sono nel mondo, Dio aveva il tempo per prendersi cura di quella piccolina, sperduta nei sobborghi di Calcutta. è qui l’amore tenero di nostro Dio Padre, manifestato ad una povera creatura di Calcutta(48). 
Padre Pedro Arribas dice che un giorno parlava con Madre Teresa su un progetto per bambini abbandonati di Caracas. “Di fronte ai miei dubbi per la difficoltà di trovare un terreno appropriato in una zona superpopolata, mi interruppe dicendo: Padre, non si preoccupi, perché se Dio vuole, troverà il terreno. Abbia fede e lo cerchi. La settimana dopo, insperatamente, ottenemmo la donazione di un terreno di sei ettari nel cuore della zona desiderata.
Veramente Dio è meraviglioso e amoroso con suoi amati figli. Per questo, desidera che gli chiediamo con piena fiducia quello di cui abbiamo bisogno: “Chiedete e vi sarà dato” (Mt 7, 7). “Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!” (Mt 7, 11). Dio vuole che gli domandiamo, ma vuole anche che condividiamo quello che abbiamo per poterci dare il cento per uno.  
“Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia. Del resto Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene” (2 Cor 9, 7-8). 
Dio non si fa mai vincere in generosità. Per questo dice: “Date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante. La misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio” (Lc 6, 38). Non dimentichiamo mai il “Date e vi sarà dato”. Dio ci invita ad essere generosi con i nostri fratelli più bisognosi. Diamo loro, soprattutto, il nostro amore sincero, la nostra compagnia e comprensione. Madre Teresa di Calcutta diceva: “Molti mesi fa, a Melbourne, Australia, accogliemmo un uomo alcolizzato che le Sorelle portarono in casa. Il modo in cui lo trattarono e curarono per lui fu una rivelazione. Diceva, Dio mi ama. Quando lasciò la casa, tornò con la sua famiglia ed i suoi figli. Cominciò a lavorare e non bevve più una goccia di alcool. Quando ricevette il suo primo salario, venne a trovare le Sorelle e consegnandolo disse: - Desidero che voi siate per gli altri Amore di Dio come lo foste con me.
In questa stessa città andai anche a visitare un anziano. La sua casa era in uno stato orribile. Volevo pulirla, ma mi disse: - Io sto bene così. - Dopo averlo pregato, mi permise di pulirla. In casa aveva una bellissima lampada coperta di polvere. 
- Perché non accende la lampada? 
- Per che cosa? Nessuno viene a vedermi. Non ho bisogno di questa lampada. 
- E accenderà la lampada, se le Sorelle verranno a visitarla? 
- Sì, in questo caso, sì. 
Ultimamente, mi inviò un messaggio: La luce che illuminò la mia vita continua a brillare nel mio cuore. 
Tempo fa venne a visitarmi un uomo molto ricco che mi disse: Venga con un’altra sorella a visitarmi. Sono mezzo cieco e mia moglie è quasi pazza. I nostri figli sono all’estero e noi moriamo di solitudine. Abbiamo bisogno di sentire voci umane. Andammo a dare gioia con la nostra presenza. C’è molta gente che ha bisogno d’amore, cominciando da casa nostra. Date amore ai vostri figli, al marito, alla moglie, al vicino e a tutti quelli che vi sono accanto”(49). 

Nessun commento:

Posta un commento