Predizioni di Giovanna Le Royer, conversa nel monastero di Fougères, ivi morta nel 1798.
Questa venerabile suora, quasi illetterata, predisse molti anni prima la grande rivoluzione francese ed i danni che avrebbe cagionato alla religione ed alla Chiesa di Francia specialmente; poi con circa cinquanta conferenze, tenute coll’abate Genet, manifestava le parole di Dio, avute nelle sue visioni. «... 8. Disgrazia ai traditori ed apostati! Guai agli usurpatori dei beni della Chiesa, come a tutti quelli che disprezzano la sua autorità!... Incorreranno costoro nel mio furore, io calpesterò questa orgogliosa genìa, ella disparirà dal mio cospetto come il fumo svanisce per Varia, in punizione de’ suoi delitti. Io le domanderò conto d’una eredità destinata al mantenimento delle mie Chiese e dei miei ministri ed al sollevamento de’ miei poveri... « 9. Figliuola mìa, quanti ministri de’ miei altari nocciono più che non giovino alla salute delle anime che io ho redente!... « 10. Figliuola mia! Lo crederesti tu ? Si rinvennero nella mia Chiesa dei Giuda che mi hanno tra dito e venduto: io sono stato abbandonato e rinnegato da capo... Nulla ostante ho udito le preghiere di mia Chiesa; i suoi gemiti, i suoi sospiri mi hanno fatto violenza, ed ho risoluto d’accorciare il tempo del suo esilio... « 12. Ho inteso le lagrime e i gemiti di quelle pietose vittime del mio amore; esse mi hanno commosso nel più ìntimo delle mìe viscere... I perversi le hanno violentate persino nel loro libero arbitrio, di cui sono sì geloso, e che io rispetto in tutti gli uomini affinchè ne usino a loro volontà e seguano la loro libera determinazione... », Con visioni simboliche le era mostrato quanto doveva succedere in appresso. Così, in una, vedeva un albero gigantesco con bei fiori e frutti ; vicino ad esso ve n’era un altro con due punte, ed avente pure bei fiori e belli frutti, e rappresentava lo stato religioso d’entrambi i sessi: un terzo albero era sorto frammezzo di essi e li veniva flagellando, ma il primo resistette impavido, mentre del secondo non rimase che il tronco e le radici. Rappresentava il terzo albero la filosofia moderna... « 19. Tu avresti detto, sono le parole che riferisce di Dio, che il piantone silvestre fosse generato dalla radice del primo albero; infatti la moderna filosofia si ammanterà dell’ apparenza del rispetto per la religione e la Chiesa : vorrà anche persuadere eh’essa si assuma l’ufficio di proteggerla e rcondurla alla sua 'primitiva perfezione : gli effetti mostreranno quello che dovevasene aspettare, svelando tutto il livore ch’ella loro porta, cosicché alle virtù evangeliche che formano il cristiano, ella comincerà per opporre delle virtù meramente umane e inorali, delle quali ella farà una grande ostentazione... È già da lunga pezza che essa volendo sostituire la ragione alla fede, fa balenare la falsa luce per abbagliare... Il guasto di questa filosofia mostruosa debbe avere il suo tempo ; la religione e la Chiesa sopravviveranno a questa procella. La radice ed il tronco del secondo albero che restano ancora... troverà un dì modo da scappare da’ suoi oppressori, rinascerà dalle sue ceneri, e ricomparirà più bello dopo il suo naufragio... « 25. ... L’uragano è sospinto verso la Francia, che debbe essere il primo teatro del suo devastamento, dappoiché ne fu il focolare. L’oggetto che appariva sotto la nube figurava la rivoluzione, ovvero la novella costituzione che si prepara in Francia... ». Con altre similitudini le venne mostrato e spiegato che dagli effetti della costituzione si dovrà riconoscere i danni che arrecherà all’umanità: ma che un dì la Chiesa congregata dovrà fulminare e distruggere il principio vizioso di questa infausta costituzione. « 27. Tutti i falsi culti saranno aboliti, io voglio dire, tutti gli abusi della rivoluzione saranno distrutti, e gli altari del vero Dio ristabiliti... Io vedo solamente che aH’avvicinarsi dell'ultima venuta di G. C. vi sarà un malvagio prete, che sarà causa di molta afflizione per la Chiesa... « 30. ... I miei nemici (i nemici di Dio) fanno galloria, ma il tripudio loro sarà susseguito da molte sciagure; essi inalberano dei trofei contro di me, ma sopra i trofei della vittoria io stabilirò la mina e sconfitta di essi... « 32. ... Tutti i secoli sono come un giorno dinanzi a me (dinanzi a Dio che parla) ; giudica adunque. della durata che debbe per anco avere il mondo dallo spazio che ancora al sole rimane da percorrere ». « Io considerava attentamente, e dall’altezza in cui era, giudicava che non gli restava tutto al più che due ore circa di corso... « 34. ... io veggo in Dio, che molto prima che l’Anticristo giunga, il mondo sarà afflitto da guerre truculenti: i popoli sorgeranno contro i popoli, le nazioni contro le nazioni, ora unite ora divise, per pugnare prò o contra della medesima fazione; gli eserciti si urteranno spavento voi mente e riempiranno la terra di stragi e di carneficina. In queste guerre in testine ed estreme si commetteranno sacrilegi enormi, - delle profanazioni, degli scandali e delle iniquità infinite. La santa Chiesa sopporterà gravi afflizioni : i suoi diritti verranno audacemente usurpati e calpestati... « 35. Oltreché, io prevengo che la terra verrà agitata in differenti luoghi da terremoti e da scosse spaventevoli. Io veggo delle montagne che si spaccano e scoppiano con rimbombo che diffondono il terrore nei dintorni... io veggo irrompere da queste montagne sì disgiunte e semiaperte dei vortici di fiamme, di fumo, di zolfo e di bitume che riducono in cenere città intiere. Tutti questi avvenimenti e mille altri preceder deggiono la venuta dell’uomo del peccato...».
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