domenica 21 marzo 2021

SUL CALVARIO GESÙ HA SCONFITTO SATANA DEFINITIVAMENTE

 


Cosa fare con questi diavoli


Questa è la prima verità. 

Riuscire a portare le persone sofferenti davanti a Gesù Crocifisso, educarle a fermarsi lì, per assorbire lentamente, attraverso la fede e la preghiera, i raggi benefici di salvezza che scaturiscono dalla croce, non è facile, anche perché le persone colpite da queste oppressioni cercano affannosamente la liberazione magica e immediata. Ma questo lavoro di convinzione va decisamente affrontato se vogliamo riportare nella serenità dei figli di Dio i fratelli tormentati da satana. 

Una serie di riflessioni su alcuni brani del Vangelo dai quali risulta con indiscutibile evidenza che sul Calvario è avvenuto lo scontro definitivo tra Cristo e satana, con il trionfo completo di Gesù contro le forze del male, è di fondamentale importanza per convincersi che, solo affidandoci senza riserve al Signore Gesù, possiamo essere salvati dagli attacchi del maligno. 

Partiamo, per questa ricerca, da un brano singolare e un po' misterioso preso dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, che abbiamo già citato poco sopra: 

«Parliamo di una sapienza divina, misteriosa che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla, se l'avessero conosciuta non avrebbero crocifisso il Signore della Gloria» (1 Cor 2, 7-8). 

 

DOMANDA: Questa affermazione che fai con tanta sicurezza, che la morte di Cristo sia stata architettata ed effettuata dalle forze diaboliche, suona un po' strana per i cristiani che, normalmente, hanno sempre attribuito la passione e la morte di Gesù alla cattiveria e alla perfidia dei Giudei. La frase di san Paolo che hai citato per la seconda volta, ha anche un riscontro in quello che dicono i Vangeli? 

R. - Certo che ha un riscontro e lo dimostro subito con una carrellata di otto brani presi dai Vangeli. 

Ma è necessario premettere un chiarimento. 

Come spiega il Papa nell'enciclica Dominum et vivificantem (nn. 38-39) il peccato ebbe una origine esterna all'uomo per mezzo di satana, ma è da addebitarsi anche alla responsabilità dell'uomo stesso, che diede il suo consenso e in qualche modo partecipò anche alle motivazioni addotte dal serpente che lo tentò. La passione e la morte di Gesù furono causate sia dalla cattiveria degli uomini che dalla regìa perversa di satana. Poiché in queste pagine si vuole mettere in luce l'azione delle potenze malefiche nella storia dell'umanità, la ricerca che segue documenta il contributo del demonio al dramma del sacrificio di Gesù sulla croce. 

Prima delle citazioni del Vangelo, credo sia opportuno dire che questa verità è chiaramente affermata in una nota della autorevole Bibbia di Gerusalemme, ormai così diffusa anche in Italia. 

Nella nota a Giovanni 2, 13 si legge: 

«La passione è un dramma in cui si trova impegnato il mondo invisibile: dietro agli uomini agisce la potenza diabolica». 

E veniamo ai brani evangelici, riportandoli in ordine cronologico in rapporto alla passione: 

1 - Il Vangelo di Luca parte da lontano. Dopo aver raccontato la tentazione a Gesù da parte di satana, al termine dei quaranta giorni di digiuno, fa questa precisazione: «Il diavolo, dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, si allontanò da Gesù, per ritornare al tempo fissato» (Lc 4, 12), cioè il tempo della Passione. 

2 - Il Vangelo di Giovanni, al termine del capitolo in cui si parla della istituzione dell'Eucaristia, dice che Gesù dichiarò agli Apostoli: «A voi dodici, non vi ho forse scelto io? Eppure uno di voi è un diavolo! - Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti stava per tradirlo» (Gv 6, 70). 

3 -Veniamo alle ore cruciali della passione: Luca ci avverte che Giuda si accorda con i sommi sacerdoti, spinto da satana stesso: «Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota che era nel numero dei dodici. Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti sul modo di consegnarlo nelle loro mani» (Lc 22, 3). 

4 - Ha inizio l'ultima cena, Giovanni ci avverte che satana si era ormai impossessato di Giuda: «Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota di tradirlo, Gesù si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse» (Gv 13, 2). 

5 - Durante la cena Gesù svela il traditore offrendogli un boccone di pane. L'evangelista annota: «Allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Preso il boccone subito uscì. Ed era notte» (Gv 13, 27.30). 

6 - Durante il lungo colloquio dell'ultima cena, Gesù preannuncia: «Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe di questo mondo» (Gv 14, 30). 

7 - Prima di uscire dal Cenacolo e avviarsi all'Orto degli ulivi, Gesù avvertì Pietro e gli altri apostoli dell'attacco che stavano per subire da parte del demonio: «Pietro, Pietro, ecco satana sta per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli» (Lc 37, 21-22). 

8 - Dopo il bacio del tradimento da parte di Giuda, Gesù dichiarò che quanto stava avvenendo si spiegava col fatto che era giunto il momento in cui si lasciava la libertà alle potenze diaboliche di agire contro di lui: «Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre» (Lc 22, 53). 

Questa lunga serie di brani evangelici ci inchiodano di fronte a una indiscutibile realtà: è stato satana colui che ha progettato e portato a compimento la passione e la morte del Signore Gesù. I sommi sacerdoti, gli uomini del Sinedrio, Pilato, la folla che grida «crocifiggilo» non sono che marionette nelle sue mani. 

Abbiamo iniziato questa ricerca con una precisa affermazione della Bibbia di Gerusalemme, la chiudiamo con le parole di uno dei più grandi biblisti viventi, il gesuita Ignace de la Potterie: «Giuda, si direbbe, diventa la personificazione di satana, la potenza delle tenebre». 

E, più avanti, precisa ancora meglio: « Questi esempi mostrano che, per l'autore del quarto Vangelo, Giuda era diventato la personificazione della potenza delle tenebre, proprio perché satana era entrato in lui» (I. de la Potterie, La Passione di Gesù Cristo secondo il Vangelo di Giovanni, Paoline, Cinisello Balsamo 1988, pp. 38-39). 

Fermiamoci un momento nella contemplazione della passione e morte di Gesù che si consuma sul Calvario. È il punto centrale di tutto questo capitolo; dice un canto del Rinnovamento nello Spirito: «Fissa gli occhi su Gesù, da lui non distoglierli più. Apri il tuo cuore a Gesù: è venuto a salvarti morendo per te». 

Su quel monte è avvenuto il più colossale scontro della storia, quello definitivo: Gesù ha vinto per sempre, satana è stato sconfitto per sempre. La vittoria di Gesù ha segnato la salvezza completa dell'uomo. 

L'uomo d'oggi, nel paniere degli ingredienti che possono costituire la sua salvezza, ci mette tante cose: denaro, successo, macchine, ville, piatti speciali, vestiti firmati e altro: ma la cosa più importante gli sfugge, la salvezza che Gesù ci ha donato. 

Quando ricevo persone nel mio studio per queste situazioni, le invito a guardare il grosso crocifisso dietro la mia scrivania e dico: «Non verrai fuori da questa situazione finché non capirai che lui solo ti può salvare». Mi guardano con gli occhi smarriti come se parlassi di un atterraggio di dischi volanti nel cortile attiguo al mio studio. 

Eppure chi è colpito dalle invisibili forze del male non ha scelta: o riscopre la salvezza che ci viene dall'incontro con Gesù o va di male in peggio. 

Per approfondire questa riflessione ricorriamo ad un esempio: Ritorniamo alla guerra del '15-'18, quando si combatteva con le trincee contrapposte. Nella trincea italiana erano annidati i soldati che sparavano contro gli austriaci e viceversa. Non c'era zona neutra: gli uni erano schierati contro gli altri. 

Così è dopo il sacrificio di Cristo: alla Chiesa è stato donato l'infinito valore della passione e morte del Signore, perché lo utilizzi in redenzione e salvezza per tutti gli uomini, operando così fa arretrare il potere di satana nel mondo. Satana dalla sua parte lotta perché l'uomo rimanga nelle tenebre sotto il suo dominio. Non c'è terra di nessuno: da una trincea si lotta per la salvezza dell'uomo, dall'altra per la sua definitiva rovina. Qui bisogna porsi una domanda fondamentale: maghi, fattucchieri, cartomanti, indovini, parapsicologi, medium, guaritori ecc., hanno veramente dei poteri paranormali ma non hanno avuto né autorità né investitura dalla Chiesa, che sola possiede la salvezza di Cristo; da chi e da dove attingono questi poteri straordinari? Non c'è dubbio: li attingono dal contatto con gli spiriti del male. Ha detto Gesù: «Chi non è con me è contro di me, chi non raccoglie con me, disperde». 

Per approfondire il discorso gettiamo uno sguardo indiscreto nel mondo del l'occultismo, per vedere con chiarezza come funziona il colossale imbroglio di coloro che dicono di sfasciare le fatture. 

Sacerdote Esorcista Raul Salvucci 

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