domenica 24 ottobre 2021

L'OPERA DELLO SPIRITO SANTO - L'ultima creazione

 


IL VANGELO DALLA SINDONE


L'OPERA DELLO SPIRITO SANTO


L'ultima creazione

La Chiesa è oggi come il pulcino che si va formando dentro l'uovo. Non avrebbe senso la formazione del pulcino dentro l'uovo se esso non dovesse nascere, ossia uscire dalla scorza dell'uovo e vivere.

Ugualmente non avrebbe senso la formazione della Chiesa nel mondo se essa non dovesse nascere, ossia uscire dal mondo, risuscitare e vivere e godere la visione di Dio nella palingenesi, cioè nella nuova creazione.

Ugualmente la nostra vita nel mondo, cosí piena, prima o dopo, di tribolazioni. Tale palingenesi che avverrà con la resurrezione dei nostri corpi e con la creazione dei nuovi cieli e della nuova terra è l'ultima opera dello Spirito Santo.

È l'opera piú grandiosa di Dio dopo l'incarnazione e la passione di Gesú.

La mostra Dio al profeta Ezechiele.

«La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare tutt'intorno accanto ad esse. Vidi che erano in grandissima quantità sulla distesa della valle e tutte inaridite. Mi disse: "Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?" Io risposi: « Signore Dio, tu lo sai". Egli mi replicò: "Profetizza su queste ossa e annunzia loro: ossa inaridite, udite la parola del Signore. Dice il Signore Dio a queste ossa: ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: saprete che io sono il Signore". Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre io profetizzavo sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai ed ecco sopra di esse apparire i nervi; la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro. Egli aggiunse: "Profetizza allo spirito, profetizza figlio dell'uomo e annunzia allo spirito: dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perche rivivano". Io profetizzai come mi aveva comandato e lo Spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi: erano un esercito grande, sterminato» (Ez. 37,1-10).

Quel giorno meraviglioso dobbiamo ardentemente desiderarlo, come il pulcino, se fosse cosciente, desidererebbe uscire dalla scorza e nascere alla vita. L'unico reale interesse di ogni uomo è di prepararsi a tale giorno completando la sua formazione dentro l'uovo, ossia vivendo nell'oscurità della fede, nella grazia di Dio e crescendo nell'amore di Dio mediante la preghiera quotidiana e l'esercizio quotidiano di tutte le virtú cristiane.

Come i pulcini che muoiono dentro la scorza vengono gettati nella spazzatura, cosí i cristiani che non nascono vivi, ossia che muoiono in peccato mortale, cioè senza l'amore di Dio e senza l'amore del prossimo, vengono gettati all'inferno.

Infine è nostro interesse affrettare tale giorno completando il numero degli eletti con i nostri sacrifici quotidiani, col nostro apostolato e con le nostre ardenti preghiere. Infatti morendo siamo messi in uno stato contro la nostra natura. Saremo completi quando riprenderemo il nostro corpo: lo riprenderemo nel giorno del giudizio universale. Allora la nostra felicità sarà piena.

C'è un bel canto che esprime i sentimenti del vero cristiano. È il seguente:

Rit. Vieni, vieni Spirito di Cristo Vieni, vieni, Spirito d'amore ad insegnar le cose di Dio. Vieni, vieni, Spirito di pace a suggerir le cose che lui ha detto a noi. Noi ti invochiamo, Spirito di Cristo vieni tu dentro di noi.

Cambia i nostri occhi, fa che noi vediamo la bontà di Dio per noi.

Vieni, o Spirito dai quattro venti e soffia su chi non ha vita.

Vieni, o Spirito, e soffia su di noi perché anche noi riviviamo. Insegnaci a sperare, insegnaci ad amare, insegnaci a lodare Iddio.

Insegnaci a pregare, insegnaci la via, insegnaci tu l'unità.


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