sabato 19 novembre 2022

SULLE MODALITÀ DI AVVIO DELLA SENTENZA DEFINITIVA.

 


Mentre gli angeli e i santi, oltre a tutta la compagnia dei diavoli e dei dannati, sono prostrati davanti al loro Giudice in umile adorazione, Egli aprirà le labbra e pronuncerà a gran voce queste o altre parole: "Ascoltate, o cieli, la mia voce; ascoltate, o terra, le parole che pronuncerò; ascoltate, o angeli, ascoltate, o demoni, ascoltate, anche, tutti voi peccatori, perché io annuncio a tutti e a ciascuno di voi che io, Gesù Cristo, il vero Figlio di Dio e della Vergine Maria, il vostro Creatore, il vostro Redentore, il vostro Signore sovrano, sto per esercitare il mio ufficio di Giudice". Con infinita pazienza ho sopportato le vostre innumerevoli iniquità: il tempo della grazia è ormai passato, è giunto il tempo della giustizia. Ognuno sarà ricompensato secondo le sue opere. Coloro che hanno fatto il bene andranno con Me nella vita eterna, mentre coloro che hanno fatto il male saranno gettati nell'abisso del tormento e dell'angoscia eterni. Tutta la creazione vedrà e riconoscerà che sono un Dio giusto, che non giudico secondo le apparenze, ma secondo la misura di ciò che ciascuno ha meritato". Parole come queste usciranno dalla bocca del Giudice e saranno pronunciate con tale maestà da far tremare tutti gli uomini. Tutti i miserabili peccatori cominceranno a piangere e a lamentarsi di nuovo, così che la terra stessa sarà mossa da compassione".  Ahimè per noi poveri disgraziati", esclameranno a una sola voce, "come potremo stare davanti al volto del nostro Giudice! Le montagne cadono su di noi, le rocce ci coprono e ci nascondono dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello. Perché il grande giorno della loro ira è arrivato e chi potrà resistere?".  E poiché in ogni tribunale deve essere presente un accusatore, per portare le accuse contro l'individuo che deve essere giudicato, così in questo giudizio generale gli angeli e i diavoli saranno gli accusatori dell'umanità. 

San Michele si alzerà per primo e dirà: "Giudice giustissimo, io porto un'accusa contro questi milioni di peccatori, che hanno contaminato la terra a tal punto con le loro malefatte, che Tu, nella Tua santa indignazione, hai ritenuto opportuno purificarla con il fuoco; Ti chiedo ora di punire questi trasgressori secondo la Tua giustizia".  Allora Lucifero, parlando a nome di tutti gli spiriti maligni, alzerà la voce con un ruggito simile a quello di un leone e accuserà tutta l'umanità in blocco: "Giudice giustissimo dei vivi e dei morti, io porto un'accusa contro tutti gli esseri umani qui riuniti. Poiché alla Tua severa giustizia è sembrato giusto cacciare dal cielo me e tutti gli angeli che si sono uniti a me per un solo peccato, e condannarci alla dannazione eterna, è giusto che Tu includa tutta l'umanità nella stessa condanna con me, e che getti tutti gli uomini qui presenti nell'abisso dell'inferno. Perché non c'è un solo individuo qui che non abbia commesso peccato e trasgredito la Tua legge". Allora Cristo risponderà all'accusa in questo modo: "Sarà fatto come chiedete, o angeli e demoni; tutti gli uomini devono comparire davanti al mio seggio di giudizio e ciascuno riceverà ciò che gli spetta: castigo ai malvagi, ricompensa ai buoni". Quando tutti coloro che Cristo ha scelto per condividere con lui il suo ufficio di giudice avranno preso posto, e i suoi apostoli avranno la precedenza su tutti gli altri, il giudizio avrà inizio. Da ciò che dice l'apostolo San Paolo risulta che nessuno, nemmeno i santi, sarà esentato da questa prova". Tutti saremo davanti al seggio del giudizio di Cristo" (Rom. xiv. 10). Questo stare davanti al tribunale di Cristo riempirà tutti di paura. Nessuno ne sarà esente; anche il giusto lo sentirà in una certa misura, così come l'infelice peccatore. Anche se i giusti non saranno consapevoli di alcun peccato, non saranno comunque privi di apprensione. San Paolo dice questo, parlando di se stesso: "Non sono consapevole di nulla, eppure non sono giustificato, ma colui che mi giudica è il Signore" ( i Cor. iv. 4). Con ciò l'Apostolo intende apparentemente dire: "La mia coscienza non mi rimprovera, ma questo non prova che io sia uno dei giusti; devo aspettare e vedere quale sentenza il Giudice eterno emetterà su di me". In realtà ogni uomo sarà così terrorizzato alla prima vista del Giudice irato che, come San Giovanni, cadrà ai suoi piedi come morto. Mi sembra che il giudizio sarà emesso sui buoni un po' in questo modo: Gli angeli custodi condurranno coloro che sono stati affidati alla loro custodia al seggio del giudizio di Dio, e poi i giusti cadranno davanti a Lui in umile adorazione. Il nemico malvagio comincerà allora ad accusarli e a proporre tutto ciò che può contro di loro. Ma l'angelo custode difenderà il suo cliente, presenterà tutte le sue opere buone, le sue penitenze, le sue virtù e le metterà sulla bilancia della giustizia divina. E se non sono troppo leggere, Cristo lo rivestirà della nuova veste, la veste dello splendore, e lo incoronerà con il diadema del regno eterno. Chi può dire quale sarà la gloria di quel momento! Come si rallegreranno tutti i giusti per il fatto che la loro sorte è tra i beati! Come il coro degli angeli si congratulerà con loro ed esulterà con loro in un'esultanza beata. E come tutti coloro che stanno ancora aspettando la loro sentenza si meraviglieranno della gloria che è loro riservata e desidereranno condividerla con loro. Gesù misericordioso, in nome di tutti i santi e gli eletti che Tu destini al godimento della felicità eterna, Ti supplico della Tua infinita bontà, affinché io possa essere tra i Tuoi santi nel giorno del Giudizio. Sono davvero indegno di questo favore, ma per l'onore e la lode più grandi che Ti saranno attribuiti, Ti prego di manifestare la Tua sconfinata misericordia nei miei confronti; non scacciarmi, povero peccatore che sono.

E vi prego, santi di Dio, di aiutarmi a raggiungere la vostra benedetta compagnia. Io so che la vostra intercessione è abbastanza potente presso Dio da indurlo a guardarmi con compassione e a essere infinitamente misericordioso con me nel suo giudizio sulla mia vita. Amen.


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