giovedì 20 aprile 2023

Morendo alla tua volontà e identificandola con la mia

 


CONTEMPORANEI DELLA SS TRINITA’


Conchita (1862-1937)


La via più rapida verso l'unità

«"E qual è la via più rapida per giungere a questa unità? È lo Spirito Santo che unisce al Verbo, che gli rende testimonianza, che conduce verso il Padre: missione che gli piace al massimo grado. Come Santificatore, egli santifica. Santificando, rende le anime semplici, le avvia verso il Padre, rendendole amanti della Trinità.

Dio è uno, mi diceva il Signore con compiacenza, ed è all'interno di questa unità che si riproducono all'infinito le sue perfezioni. Dio è uno, ma non è solo. Ci sono tre Persone in questo Essere che è uno, e questo uno non resta inattivo; non può restarlo, a causa della sovrabbondante fecondità del suo essere. È uno, ma è appunto in questa unità che egli attinge la forza della sua azione, della sua potenza creativa, della sua fecondità, producendosi in ogni atto, direi perché tu mi capisca, secondo il tuo modo di parlare. Contempla questo abisso di luce, avvicinati ad esso. Ma sappi che in Dio non c'è successione di atti. Egli opera eternamente con un solo atto della sua volontà che abbraccia tutti i tempi e l'eternità, e tutte le creazioni e tutte le cose in un solo istante, istante eterno dell'unità dove si riflettono ed esistono sempre il presente, il passato e il futuro... Per questo scompaiono in lui eternità senza fine. Tu misuri il tempo dalla successione dei tuoi atti, ma in Dio non c'è tempo.

Tutti i suoi atti, tutte le sue creazioni di natura e di grazia, egli li tiene come in uno specchio nella purezza del suo Spirito, trae e riproduce dal suo seno e dalla sua immensità tutti i mondi, ricompense, corone e tutti gli esseri che lo glorificano, senza il minimo movimento da parte sua, in un solo atto d'infinita potenza.

Dio si moltiplica pur restando uno e senza il minimo cambiamento. Immutabile, eterno, gode, nell'istante infinito della sua unità, del suo Essere e delle sue perfezioni senza numero.

Le anime che sono più vicine a lui nel cielo sono quelle che sulla terra si sono più unite a lui, scartando tutto quello che poteva essere un ostacolo. Esse hanno rotto tutti gli attaccamenti alle cattive passioni e a tutto il resto con l'esercizio delle virtù e con lo spogliamento di sé, quelle che con separazioni perpetue e una costante abnegazione si sono unite incondizionatamente alla sua volontà".

Vedevo abissi di luce in questa amatissima Trinità.

Che profondità, o meglio che alte perfezioni e che meraviglie! - Signore, gli dissi, come potrei semplificarmi?

- Morendo alla tua volontà e identificandola con la mia» (D. 11 aprile 1913).

Il Signore continua a mostrare la via pratica per giungere all'unità:

«Insisto perché tu semplifichi i tuoi atti verso una sola finalità, rendendoli soprannaturali in Dio: semplifica il tuo amore in un solo amore, in quello di Dio, dal quale proviene l'amore del prossimo nell'unità di questo Dio.

Impara ad aver un solo sguardo, una sola tendenza, un solo affetto e una sola volontà in Dio: impiega la tua esistenza ad amare Dio molto semplicemente, senza deviazioni, senza complicazioni, senza cercare altre vie o sentieri per pervenire a lui, ma cerca soltanto questa unità per essenza nella quale devi tuffarti.

Le stesse virtù che tu pratichi, dirigile tutte a questo Centro d'amore, a questo Essere unico donde proviene ogni grazia e santità, a questa unità che è Dio. Lo Spirito Santo, "uno" col Padre e col Figlio, ti porterà sulle ali sino al cuore dell'unità, affinché tu possa comprendere, muoverti, respirare e vivere in essa. Questo Spirito divino, spiritualizzandoti, cioè unificandoti, farà in modo che tu penetri all'interno di quello che è Spirito, cioè nella divinità per essenza, essendo passata prima per Gesù Cristo nella trasformazione in lui nelle virtù e per l'amore.

Questo è molto alto ma non impossibile per la creatura: non è una perfezione ideale quello che io domando da te, ma una perfezione molto pratica da acquistare con l'esercizio delle virtù. Questo implica la rinunzia, la semplificazione per unirsi più intimamente con la Semplicità stessa: Dio, "uno" nella spiritualità della sua sostanza, quell'Uno in Tre e quei Tre in Uno, indivisibili e tutti perfetti.

Tutto quello che fai e pratichi, lancialo il più sovente possibile in questa unità che deve conquistarti con la perfezione infinita delle sue bellezze sempre nuove e col suo amore infinito. Le tue pene, le tue sofferenze, le tue gioie, i tuoi atti di rinunzia, i tuoi desideri e le tue speranze, i tuoi bisogni e i tuoi affetti, tutto getta tutto in questa unità che col suo contatto semplificherà la tua vita, l'essenza della tua vita, fino a farti rassomigliare a questa unità anche nella pluralità delle virtù» (D. 15 aprile 1913). Il segreto per giungere all'unità è lasciarsi condurre dallo Spirito Santo perché è lui che realizza l'unità in Dio stesso.

«Amare è la perfezione, e amare con l'amore che il Padre ha per il Verbo, cioè con lo Spirito Santo, è la più alta perfezione. Una volta che la trasformazione in Gesù si è operata in un'anima, lo Spirito Santo diventa anche lo spirito della creatura a un grado più o meno elevato secondo l'intensità e l'ampiezza della trasformazione, che dipende strettamente dalla crescita dell'anima nella virtù. Lo Spirito Santo assorbe lo spirito della creatura nel corso della trasformazione e la riempie di quell'amore così puro che è lui stesso; in seguito, è dunque con questo stesso amore che la creatura ama il Verbo divino, cioè con lo stesso amore con cui il Padre lo ama: con l'Amore assoluto.

Amare con lo Spirito Santo è la grazia delle grazie, la fusione dei carismi divini, il cielo stesso messo a disposizione della povera creatura: essa non agisce più perché è lo Spirito Santo che agisce, palpita e vive in lei, e che ama con lei che egli investe totalmente». (D. 17 aprile 1913).


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