sabato 14 ottobre 2023

La Chiesa, sposa amata del mio Figlio unigenito, soffre perché tanti sacerdoti non sanno vivere la grazia della loro paternità.

 



Questa mattina, prima delle Lodi, il Padre mi ha parlato per la prima volta:

La fede nella mia paternità sarà la via di guarigione per molti che, come voi, sono stati impediti di crescere nella libertà e nella gioia sotto lo sguardo del padre. Voglio bandire la paura dalla vostra vita. Voglio che tu ti senta amato e circondato dalla mia presenza di PADRE, una presenza che ti sostenga, che non ti trattenga dal diventare l'uomo che ho sempre voluto che tu fossi; una presenza che ti permetta, a tua volta, di diventare un padre, un padre a mia immagine e somiglianza, un padre come il mio Gesù era pienamente padre in mezzo ai suoi discepoli. Essi scoprirono la mia paternità nel suo volto. 1 L'hanno percepita avvicinandosi al suo cuore, l'hanno vista all'opera nei segni di misericordia e di potenza che ha operato nel mio nome. 2

Deve essere così anche per voi. Siate l'immagine della mia paternità. Per mezzo dell'amore paterno che metterò nel tuo cuore, sii il mio strumento per la guarigione di molti che non sapevano cosa significasse essere amati da un padre. La paternità del sacerdote è una grazia che rinnoverò ora nella Chiesa. È quando un sacerdote è padre che corrisponde ai miei disegni d'amore su di lui. La Chiesa, sposa amata del mio Figlio unigenito, soffre perché tanti sacerdoti non sanno vivere la grazia della loro paternità. Le anime chiedono padri e troppo spesso vengono allontanate, abbandonate a vivere come orfani spirituali.

Tu, sii padre. Ricevi le grazie e le energie della mia paternità nella tua anima. Quanto più un sacerdote vive la sua missione paterna, tanto più assomiglierà a mio Figlio, che disse: "Chi vede me, vede il Padre". 3 Ti benedico, figlio mio. Ti benedico per essere padre a lode della mia gloria 1 e per la gioia della Chiesa di mio Figlio.

Il diario di un sacerdote in preghiera

Domenica 28 ottobre 2007

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