IL PROGETTO EBRAICO
« Per riuscire a ciò dobbiamo:
a) Adoperare astuzia e ipocrisia. "La nostra parola d'ordine è: forza e ipocrisia. Solo la forza può trionfare in politica; soprattutto se è simulata nel talento indispensabile agli uomini di Stato. La violenza dev'essere il principio; l'astuzia e l'ipocrisia devono essere la regola per i governi che non vogliono che la loro corona passi nelle mani di agenti di una nuova forza. Il male è l'unico mezzo per arrivare al bene. Ecco perché non dobbiamo indietreggiare davanti alla corruzione, all'inganno e al tradimento, ogni qualvolta possono servire a raggiungere il nostro scopo" (p. 10).
b) Assoldare numerosi abili agenti. "Ci è necessario prima di tutto procurarci agenti audaci, temerari e di tale prontezza di spirito da essere in grado di rovesciare qualunque ostacolo si presenti nel nostro avanzare (p. 63).
I nostri agenti verranno presi tanto nell'alta società che nel basso ceto, fra la classe amministrativa che si diverte, fra gli editori, fra i tipografi, i librai, i commessi, gli operai, i cocchieri, i lacchè, ecc." (pag. 123124).
c) Penetrare dappertutto. « Noi dovremmo saper tutto per dirigere e convogliare tutto ai nostri obiettivi » (p. 123).
A tale scopo gli ebrei, o direttamente o con l'opera della Massoneria coadiuvata da tali agenti, sono già penetrati dappertutto, particolarmente nei gangli direttivi della società: nei Parlamenti, nei Governi, nei Partiti, nella Democrazia Cristiana, nell'esercito, nei tribunali, nel Vaticano.
Padre Ildebrando A. Santangelo (Servo di Dio)
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