martedì 5 novembre 2024

TRATTATO DI DEMONOLOGIA

 


MAGDA N.N., TREVIRI, GERMANIA OCCIDENTALE 1941-1945


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4. Seconda fase: nuovi diavoli entrano in azione


Nel giro di diversi mesi molti altri fatti si erano aggiunti ai primi. Il padre aveva gi fatto tre esorcismi che però avevano avuto un effetto solo parziale. Si avverò in Magda quello che è detto nel vangelo: il demonio cacciato una volta, va e prende sette altri spiriti peggiori di sé e rientra in possesso della persona che aveva dovuto lasciare (Mt 12,45). Nel caso di Magda entrarono non sette, ma solo quattro altri diavoli, Abu Gosch, Nerone, Beelzebub e Lucifero, che insieme coi quattro precedenti formavano la bella schiera di otto diavoli. Conosciamo la storia di questi quattro nuovi ospiti. Nerone, Beelzebub e Lucifero non hanno bisogno di presentazione. Abu Gosch invece è il nome del ladrone di sinistra — come dichiarò egli stesso — morto crocifisso sul Calvario accanto a Gesù: la povera Magda non poteva trovarsi in compagnia migliore! Bisogna dire che il Maligno era stato geniale nelle sue scelte.

Dopo ciò non solo il padre esorcista ebbe prove più valide e più sicure — se ne avesse avuto bisogno — della realtà della possessione diabolica, ma ne fu convinta anche Magda, la quale cominciò ad averne grande paura, paura e disperazione: — Sono stata io a chiamare il diavolo — diceva — mi sono data loro sottoscrivendo col mio sangue. Non me ne libererò più.

Con quella sottoscrizione essa aveva dato loro realmente un diritto sul suo corpo ed essi lo sfruttavano in pieno. Spesso la spingevano a tentativi di suicidio col veleno, con ferite e vessazioni di altro genere, che erano nello stesso tempo anche una punizione della sua colpa.

In questo tempo però i diavoli erano anche obbligati a scoprirsi del tutto e a giocare il loro gioco a carte scoperte. Non solo erano obbligati a far vedere il rapporto esistente tra la loro presenza e il male che Magda aveva fatto e continuava a fare a se stessa e agli altri, ma anche a far conoscere altri aspetti della tattica diabolica in generale, cosa che fino allora non avevano mai fatto.

Così si venne a sapere, per esempio, che essi non facevano quello che facevano di spontanea volontà, o con piacere, ma che vi erano costretti da un «capo» che stava al di sopra di loro e che li rendeva furenti. Quello che dicono i diavoli, si sa, bisogna prenderlo con le molle, non sempre corrisponde al vero, ma in questo caso il padre esorcista potè constatare che non si trattava di menzogna.

La seconda fase finiva così, per Magda, col fatto che il numero dei diavoli era al completo e che peril momento nessun nuovo fenomeno era in vista. Esteriormente era questo un obiettivo raggiunto.

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Paolo Calliari

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