mercoledì 30 luglio 2025

Il buon samaritano delle vittime del demonio

 


Anita, vittima della fattucchiera  

  

Sappiamo già che il demonio nelle sue possessioni e manifestazioni non si ripete mai, mostra sempre volti nuovi, le casacche più svariate; nessuna è uguale all'altra. 

A volte si notano delle somiglianze insieme a molte differenze. 

A seguito di una telefonata si presentano a me tre donne: madre, figlia e un'amica che le ha consigliate di venire da me. 

Coinvolta nella storia è soprattutto l'anziana madre, ma anche le figlie e le nipotine sembrano soffrire influssi, presenze negative. Il discorso comincia senza alcuna manifestazione di presenza diabolica esplicita. 

Trattasi di una buona mamma di famiglia che in buona fede e per ignoranza è stata adescata da una cartomante o fattucchiera tramite la fidanzata del figlio. Questa ragazza presenta la fattucchiera come sua amica (pur avendo oltre vent'anni di differenza). Il figlio, ora convivente, è divenuto schiavo della ragazza e strumento nelle sue mani per accalappiare persone.  

Non è libero di andare neppure a visitare i suoi parenti e si spera che maturi una rottura e torni libero a casa sua. La ragazza, in collaborazione con la cartomante, si serve del suo compagno, per distribuire alle persone ricordini, che poi periodicamente ritira "per ricaricarli". Non funzionano certo a batteria, ma con fatture per diffondere malattie misteriose fra conoscenti, pronti poi a suggerire, ad invitarli a rivolgersi alla cartomante per essere liberati. 

La futura nuora aveva diagnosticato alla suocera di essere vittima del malocchio e avrebbe potuto venire liberata dalla cartomante. Aperta la porta, la fattucchiera spilla quattrini su quattrini, perchè le malattie, i disturbi dopo un certo tempo ricompaiono. Dai mali solo la fattucchiera riesce a liberare, ma occorre un'altra parcella. Questo è avvenuto anche con le figlie e le nipotine: un vero sviluppo di un mercato molto redditizio per l’una e disastroso per la vittima o le vittime. 

E il figlio ricarica e distribuisce i ricordini fra parenti e conoscenti, allargando la catena di distribuzione e delle vittime, futuri clienti e contribuenti della fattucchiera. La storia durava da 16 anni, durante i quali ne sono successe di tutti i colori, ritornando spesso dalla cartomante per venire liberati. 

Per un certo tempo le vittime vengono liberate, racconta la mamma, poi sorgono maggiori malanni e una sempre maggiore dipendenza e bisogno della fattucchiera per essere liberati dalle malattie e disturbi più gravi che incontrano. 

In questo giro di fatture diaboliche sono rimasti coinvolti tutti i familiari, anche il marito della Signora. Confidatasi con un’amica del gruppo di preghiera, ha ricevuto il giusto consiglio e trovato la forza di presentarsi per raccontare e iniziare un cammino di preghiere di liberazione. Per questo il demonio di Giselle gridava: “Hai scelto il prete sbagliato che ci sta rovinando, non devi più tornarci, io non ci vengo più”. 

Verso la fine dell’incontro di preghiera vedo sempre la signora più tesa, emozionata, alterata. Prende coscienza degli errori fatti, dell’inganno subito, della situazione in cui si è cacciata e del cammino necessario per uscirne fuori. Si è sentita responsabile, pur in buona fede, delle conseguenze causate anche alle famiglie delle figlie, alle nipotine: ha sentito il rimorso e il senso di colpa, ed è scoppiata in pianto, pur essendosi già confessata, come lei mi diceva. 

Ci siamo accordati per continuare il cammino di preghiera; si sono proposte di aiutare il fratello ad aprire gli occhi e di favorire la rottura dei rapporti fra il figlio convivente e la ragazza per interrompere la catena di vittime. 

La compagna del figlio ha tentato di impedirgli anche di andare a trovare la madre e i fratelli per timore che rovini tutto; questo significa che per qualche via, ha conosciuto il pericolo. Ma madre e figlie temono che la ragazza convivente metta il proprio familiare contro genitori, fratelli e parenti e lo renda ancor più schiavo. La speranza è che riesca a prendere coscienza della situazione, cioè che la sua ragazza con la cartomante non è guaritrice delle fatture altrui, ma confezionatrice di nuove fatture in collaborazione con la cartomante. 

Solo così può liberare la famiglia sua e delle sorelle dai misteriosi malanni che colpiscono i componenti e dal conseguente sfruttamento economico delle famiglie, che dura da sedici anni. Sarebbe una vera liberazione dalle fatture diaboliche e conseguente sfruttamento economico. Confidiamo in Dio. 

Numerosi familiari e parenti hanno partecipato agli incontri di preghiera di liberazione. Mi è sembrato non ci fossero più motivi per continuare. Riprenderanno a partecipare agli incontri di Rinnovamento nello Spirito. Se avranno altre difficoltà, torneranno per qualche ulteriore incontro. Il figlio rimane ancora succube degli influssi della ragazza con cui convive e della cartomante. I suoi familiari pregano e pregano perché torni libero.

FRATELLO ESORCISTA


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