Dal tabernacolo tu chiedi la mia fede e veli il tuo splendore divino sotto le apparenze di una piccola ostia lo credo alla tua presenza; voglio crederci con tutta la mia anima, essere pronto a dare la mia vita per la testimonianza di questa fede.
Vi credo con maggiore certezza che se tu socchiudessi all'improvviso la porta della tua dimora per mostrarmi il tuo volto umano.
Vi credo più risolutamente che se mi offrissi, come un giorno all'apostolo Tommaso, di toccare le piaghe delle tue mani e dei tuoi piedi, di mettere la mano nel tuo costato aperto.
Non farmi vedere nulla, toccare nulla, affinché possa gustare di più la beatitudine di coloro che credono senza aver veduto.
Custodiscimi nell'oscurità della fede, di modo che la mia convinzione si fondi su un amore tanto più ardente, su una fiducia tanto più illimitata.
Nella mia fede è il mio attaccamento alla tua persona che voglio manifestare: credo nella tua Eucaristia perché il mio cuore vuole aderire interamente al tuo.
Che la mia anima possa esclamare: «Mio Signore e mio Dio ! », prostrarsi davanti a te e adorarti profondamente!
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