Conchita (1862-1937)
«E il Verbo si è fatto carne, e perché? Per unificare con Dio l'umanità colpevole, purificando la sua carne in se stesso quando si fa uomo, lavando le anime con i suoi meriti e il suo sangue... Durante il mio pellegrinaggio sulla terra io riferivo sempre i miei miracoli e i miei insegnamenti al Padre e allo Spirito Santo nel quale vivevo unificato. Non compivo alcuna delle mie azioni indipendentemente da loro, e tutto l'Antico e il Nuovo Testamento tendeva a rendere tutte le anime "uno" nella carità e nell'unificazione con Dio» (D. 26 aprile 1913).
«La redenzione fu il mistero del più puro amore, della condiscendenza più tenera e più amorosa. Eterna esplosione d'amore tra il desiderio veemente del Figlio e l'adesione del Padre, mentre lo Spirito Santo interviene all'inizio, durante la realizzazione, e nel momento supremo» (D. lo agosto 1934).
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