giovedì 17 agosto 2023

DIO HA CORPO COME NOI? Dio non ha corpo, ma è purissimo spirito.

 


SPIEGAZIONE TEOLOGICA DEL CATECHISMO DI S. S. PIO X 


Gesù rivelò alla donna Samaritana che Dio è spirito e che per questo la vera adorazione è quella che gli si dà in spirito e verità (cfr. Gv.4, 5-11; 16-25).  

 I. Dio non ha corpo. - La statura dell'uomo è compresa tra un metro e cinquanta e un metro e novanta. Quelli che sono inferiori a questa statura normale, sono pochi, e sono  chiamati nani; quelli che la superano sono altrettanto pochi. Nessun uomo, per quanto si sappia, raggiunge i cinque metri di statura. Ciò vuol dire che il corpo dell'uomo è limitato, come è limitato tutto ciò che si può misurare, e tutto ciò che è materiale.  

 Dio invece (come più diffusamente si dirà parlando dell'immensità divina) non può essere misurato, perché è infinito nella sua grandezza e nelle perfezioni. Perciò non può né avere, né tanto meno essere un corpo. 

Siccome tutti i corpi sono percettibili dai sensi dell'uomo, se Dio fosse un corpo si dovrebbe poter vedere. e sentire (come si sente il vento, il caldo, il freddo) e gustare e toccare.  

 II. ... ma è purissimo spirito. - Dio non è un corpo e non ha corpo: è dunque uno spirito. Infatti è spirito tutto ciò che esiste e non è corpo. Lo spirito non è materiale, è intelligente e pensa e vuole e agisce.  

Lo spirito può essere unito a un corpo, come l'anima umana, o può esistere come intelligenza attiva separata dalla materia, come gli angeli. L'angelo però non è intelligenza infinita e potenza senza limiti. È un puro spirito, ma non è infinito; è stato creato da Dio e non è immenso. È uno spirito puro perché libero dalla materia, ma è finito.  

 Dio invece è infinito, libero da qualsiasi limite di materia e di potenza e di essere: è uno spirito purissimo, cioè solo atto, solo vita, solo bellezza, solo perfezione e quindi perfettissimo. In Lui si assommano tutte le perfezioni, in grado sommo.  

Se Dio è purissimo spirito, senza corpo, perché allora diciamo che la mano di Dio ci guida, che il suo occhio vigila sopra di noi, che il suo cuore ci ama? Perché i pittori rappresentano il Padre eterno come un vecchio venerando con la  barba antica, e lo Spirito Santo in forma di colomba?  

Questo linguaggio e queste raffigurazioni tentano in qualche modo di far Dio, presente al nostro pensiero e alla nostra immaginazione, servendosi di simboli, senza avere la pretesa di darci la vera immagine di Dio. Noi sappiamo benissimo che lo spirito non può essere rappresentato con mezzi materiali.  

Se Dio è purissimo spirito, ne consegue che è semplicissimo, perché solo i corpi sono, composti di parti. Il nostro corpo è infatti composto del capo, del tronco e delle estremità. Il capo a sua volta comprende diverse parti, come il cranio, la faccia... La faccia poi comprende gli occhi, la bocca, le guance... Tutto quello che è composto di parti si può accrescere e si può diminuire, può mutare da uno stato a un altro. Dio, invece, è immutabile perché infinito e perciò perfettissimo e semplicissimo.  

Il Concilio Vaticano ci dice che Dio è «sostanza spirituale» (Dz.1782), basandosi sulla parola di Gesù C.: «Dio è spirito» (Gv.4, 24). «Non si deve credere che Dio abbia un corpo o sia un corpo, ma è una natura intellettuale semplice» (ORIGENE, De Princip. I, I, 6). 


 Riflessione . - Gesù Cristo dice: Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli (Mt 5,48). Questo comporta innanzitutto che facciamo servire il corpo all'anima, cercando di distaccarci il più possibile dalla materialità cui ci trascina la nostra natura corrotta. Il corpo deve servire all'anima, non l'anima al corpo.  

 ESEMPI. - 1. Dio non ha corpo: analogie. - Un fanciullo domandava al suo catechista: «Se Dio non ha corpo, né mani come noi, come può operare nel mondo esteriore?» E il catechista: «Dio e gli Angeli possono comunicare con il mondo materiale senza l'aiuto dei sensi. Ecco un fatto che può dare un'idea del modo di agire degli esseri spirituali: il vento, che ti spinge qualche volta, quando cammini, ha forse le braccia? ... Il calore che  ti fa indietreggiare quando ti avvicini al fuoco, ha forse le mani per spingerti indietro? ... Così è Dio; noi viviamo in Lui e non lo vediamo, non Io tocchiamo, non lo sentiamo». Questi paragoni non spiegano perfettamente l'immaterialità di Dio, ma possono darcene un'idea, sia pure imperfetta e approssimativa. 


2. Il discorso di S. Paolo all'Areopago di Atene (At 17, 22-30).  


Sac. C. T. DRAGONE, P. S. S. P. 

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