giovedì 14 marzo 2019

L’ESORCISMO CANONICO



La chiesa cattolica, corpo mistico di Cristo, ha lo scopo primario, inerente alla sua fondazione e inseparabile dalla sua missione, di continuare l’opera del suo fondatore divino attraverso i secoli «fino alla fine del mondo» (Mt 28,20) predicando il vangelo a tutti i popoli della terra, battezzando nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (Mt 28,19), amministrando i sacramenti, canali della grazia e strumenti della salvezza, vivendo e facendo vivere nei fedeli la vita divina attraverso la fede, la speranza e la carità; ha nello stesso tempo, anzi conseguentemente, anche lo scopo di combattere il demonio, nemico di Dio e dell’uomo, di ostacolarne e di impedirne l’opera, di strappare dal suo influsso gli infelici che ne fossero diventati vittime, di ristabilire in una parola il regno di Dio sulle rive di quello che era stato per secoli il regno del «principe di questo mondo» detronizzato dalla croce di Cristo.

Nel vangelo si accenna ripetutamente a questo particolare compito conferito agli apostoli e, dopo di essi, ai loro successori, ossia alla chiesa gerarchica. La chiesa è, in primo luogo, l’avversaria nata del demonio, è la Gerusalemme celeste, città di Dio, destinata a smantellare e a distruggere la Babilonia terrestre, città di satana. L’amore e l’odio a Dio, così, si incontrano e si scontrano ancora una volta nella chiesa di Cristo e nella sua storia secolare, dagli inizi fino ai nostri giorni. 
Tertulliano, scrittore cristiano del terzo secolo, parla già degli interventi della chiesa per liberare dagli assalti di satana:

«Se qualcuno si trova in potere del demonio sia portato davanti al tribunale della chiesa; costretto dai cristiani il demonio dovrà dire la verità e riconoscere di essere un demonio, lui che prima si era fatto passare come dio».

La missione degli apostoli, fondatori della chiesa, è impostata in primo luogo sulla lotta contro il demonio:

«Chiamò a sé i dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demoni e di curare le malattie» (Lc 9,1).

«Ne costituì dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demoni» (Mc 3,15).

I poteri conferiti agli annunziatori del vangelo superano qualunque capacità umana:

«Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8). Prima di separarsi da loro e di salire al cielo ecco una nuova conferma della promessa:

 «Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome cacceranno i demoni» (Mc 16, 17).

L’efficacia del mandato divino sortì subito il suo effetto anche nei settantadue discepoli, continuatori dell’opera degli apostoli: 

«I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo nome» (Lc 10,17).

Per venire incontro a questo compito primordiale la chiesa, ispirata da Dio, ha istituito e dato forma concreta a quelli che furono chiamati esorcismi, ossia scongiuri e preghiere contro il demonio allo scopo di allontanarlo dai corpi che aveva occupato.

Ad ogni malattia è applicata una terapia diversa. Le medicine e le cure servono a tenere sotto controllo l’infermità e, se è possibile, eliminarla e far tornare la salute. Lo stesso si può dire in certo senso della possessione diabolica. I rimedi contro di essa sono principalmente di ordine spirituale e religioso. Tra essi l’esorcismo ha il doppio scopo di tenere sotto stretto controllo il male, e a poco a poco di eliminarlo con la liberazione completa del paziente.

Il vero esorcismo è di solito preceduto da un esorcismo probativo per costatare, attraverso la reazione dell’ossesso, se si tratta di vera possessione diabolica o di semplice disturbo psichico. 
Costatata la presenza del demonio, si procede all’esorcismo vero e proprio. Durante l’esorcismo il paziente è sempre in crisi nel modo che è stato sopra descritto. La crisi si ripete anche se l’esorcismo è proferito solo mentalmente, o a distanza di chilometri, il che fa vedere la sua grande efficacia.

Non è detto che l’esorcismo porti subito alla liberazione dell’ossesso. Per quanto grande sia la sua efficacia, non è tuttavia immediata, come alcuni credono. Si può dire, meglio, che l’esorcismo prepara, talvolta da lontano, l’allontanamento del demonio.

Nell’esorcismo ci sono diverse fasi. La prima è la conferma della presenza del demonio. Il demonio è obbligato a scoprirsi e a manifestarsi. Fino allora se ne stava nascosto e occultato nel corpo dell’ossesso, d’ora in poi deve esporsi e farsi conoscere qualè. Per l’esorcista questo vuol dire che lalotta si fa più aperta e che deve esser portata avanti sino alla fine. E questa la seconda fase. 
Esorcista e demonio si trovano di fronte in un vero duello tra giganti, i colpi si succedono ai colpi, gli assalti e le resistenze possono durare a lungo, finché, nella fase finale, la forza divina rappresentata dal sacerdote esorcista, avrà il sopravvento.

L’esorcismo prende valore da come è fatto e da chi è pronunziato. fatto sempre in forma autoritativa, non deprecativa, cioè in forma di comando e non di preghiera. E il demonio dimostra disentire tutta la forza di questo comando al quale non può sottrarsi o ribellarsi. Anche se l’esorcismo non ha subito, all’inizio, l’effetto sperato, serve tuttavia a restringere sempre più il campo di azione e di movimento del demonio. Durante un esorcismo il demonio stesso definiva questa limitazione graduale e continua del suo spazio vitale con queste parole:

«Noi siamo come in una gabbia di leoni. Dentro le sbarre possiamo muoverci e fare quello che vogliamo, ma non possiamo uscirne fuori». Oppure:

«Noi siamo legati come da una fune di gomma elastica. Possiamo spingerci fuori ma la fune ci riporta subito indietro» 24.

L’esorcismo può essere fatto dal vescovo o da un sacerdote da lui espressamente autorizzato. Fino a pochi anni fa era permesso fare dai laici il così detto «esorcismo di Leone XIII contro satana e gli angeli ribelli», la cui formula si trova nel rituale romano: recenti disposizioni (1985) vietano ai laici di fare questo esorcismo in pubblico. L’esorcismo fatto dal vescovo è di uguale efficacia di quello fatto dal sacerdote, ma, stando all’esperienza, esercita sui demoni una più profonda impressione e una più violenta reazione. Dal vescovo emana una forza singolare contro gli spiriti cattivi per l’autorità che esercita entro i confini della sua diocesi, forza che egli comunica all’esorcista da lui autorizzato. Questa autorizzazione è prescritta dal codice di diritto canonico:

«Canone 1172, Nessuno può proferire legittimamente esorcismi se non ne ha ottenuto dall’Ordinario del luogo peculiare ed espressa licenza. L’Ordinario del luogo conceda tale licenza solo al sacerdote che sia ornato di pietà, di scienza, di prudenza e d’integrità di vita».

Nella chiesa ortodossa l’esorcismo solenne può essere fatto anche dai laici dotati di particolari carismi, anche senza speciale autorizzazione.

L’esorcismo non è una novità dei tempi recenti. Risale ancora a Cristo e agli apostoli anche se la loro formulazione si presenta oggi alquanto diversa da quella usata inizialmente, con l’aggiunta di osservazioni e norme pratiche da seguirsi scrupolosamente da tutti, perché gli scongiuri siano condotti senza abusi, con la serietà, la prudenza, che ne assicurino il pieno successo.

La possessione diabolica può talvolta confondersi con le malattie nervose causate da malinconia, daisterismo, da debolezza o alienazione mentale, quindi essa può apparire ciò che non è ed essere interpretata come un fenomeno preternaturale di origine diabolica quando invece si tratta di semplice fenomeno naturale da curarsi con i rimedi della medicina comune.

Vi sono infatti numerose malattie nervose che presentano sintomi esterni molto simili a quelli della possessione e non mancano persone squilibrate e perverse che sanno simulare la possessione fino a indurre in errore anche l’osservatore più attento. Anche il demonio può produrre malattie nervose e fenomeni simili a quelli della nevrosi. Però si tratta sempre di gesti esterni che da soli non bastano aprovare la presenza diabolica. Non si è dato mai il caso di malati di nervi che abbiano parlato linguesconosciute, o rivelato segreti del cuore o predetto il futuro con precisione e certezza: sono questi i tre segni classici della possessione, come diremo subito. Se qualche esorcista si è ingannato scambiando una semplice nevrosi con la possessione, è perché non si è attenuto fedelmente alle prescrizioni del rituale romano. 

E molto importante conoscere la causa esatta dei fenomeni che si possono presentare nel paziente per applicare i rimedi più adatti e più efficaci a eliminare il male. La diagnosi è indispensabile alla terapia — lo sappiamo — e a una falsa diagnosi seguirà sempre una terapia sbagliata, quindi inefficace e talvolta dannosa. In non pochi casi avverrà che l’esorcista debba essere sostituito dal medico psichiatra o dallo psicologo.

E stato osservato che i casi di vera possessione diabolica sono fortunatamente molto rari ai nostri tempi, a differenza di quanto avveniva nell’Antico Testamento e ai tempi di Gesù. La vittoria di Gesù sulla croce ha distrutto il regno di satana e inaugurato il regno messianico di cui lo Spirito Santo è la promessa caratteristica. Questo è il mistero nascosto nei secoli (Ef 3,10). Gli stessi demoni avevano ignorato il piano di salvezza di Dio, perciò avevano spinto gli uomini a uccidere Gesù. E il diavolo — dice san Giovanni — a mettere nel cuore di Giuda di tradire Cristo (Gv 13,2). 
La Passione è un dramma in cui si trova impegnato il mondo invisibile: dietro agli uomini agisce la potenza diabolica. La passione e la morte di Cristo in croce rappresentano la sconfitta definitiva di satana.

Per questo i casi di indemoniati ai giorni nostri sono più rari che nell’antichità e la cautela nel diagnosticarli non è mai troppa, anzi, in caso di errore, è preferibile peccare in diffidenza che in credulità. Diciamo anche che il fatto di essere rari non esclude la realtà dei fatti stessi o che la rarità del fenomeno possa considerarsi una prova della non esistenza del demonio: anche un fatto singolo basta a provare l’esistenza del maligno.

Il rituale romano, cioè il testo ufficiale della chiesa per lo svolgimento dei riti e delle cerimonie sacre, ha un capitolo dal titolo: De exorcizandis obsessis a daemonio, per esorcizzare gli ossessi dal diavolo. In esso, dopo aver raccomandato all’esorcista prudenza e discrezione prima di emettere un giudizio definitivo, elenca alcuni segni che permettono di diagnosticare con relativa certezza l’esistenza di un’autentica possessione. Di questi segni ricordiamo i tre principali:

«Parlare una lingua ignota adoperandone parecchie parole o capire chi le parla; scoprire cose lontane ed occulte; dar prova di forze superiori all’età o alla condizione della persona. Più questi segni sono numerosi, più forti diventano gli indizi».

Il primo segno è parlare lingue ignote, ma per accertare la presenza diabolica bisogna esaminare attentamente la persona, che non abbia imparato precedentemente alcuni vocaboli o qualche frase della nuova lingua. Giustamente il rituale insiste perché siano «adoperati molti vocaboli» e «qualche frase della nuova lingua»; e perché «intenda perfettamente colui che la parla».

Anche il secondo segno, scoprire cose lontane e occulte, si può prestare a equivoci e a false interpretazioni. Ci sono casi di telepatia che si possono spiegare naturalmente senza ricorrere alle cause preternaturali. D’altra parte certe predizioni possono essere effetto o di informazioni precedenti, o di congetture fortuite e casuali, o riferirsi a sventure o a fatti luttuosi: i profeti di sventura, di solito, indovinano sempre perché il male non manca mai nel mondo. Questo segno da solo, quindi, non è sufficiente a dare una certezza assoluta. Per dare una vera certezza deve essere accompagnato da altri segni. Notiamo di passaggio — come si è detto anche altrove — che la conoscenza dei futuri contingenti e dei segreti del cuore sfugge anche agli angeli buoni, che ne hanno solo una conoscenza congetturale. L’intimo dell’animo umano è noto soltanto a Dio.

Lo stesso deve dirsi del terzo segno, l’uso di forze notevolmente superiori a quelle che abitualmenteha il paziente. Vi sono casi di sovraeccitazione psichica che raddoppiano le forze, e bisogna tenerne conto. Vi sono certi fatti però che non si possono attribuire a cause naturali, come la levitazione, il volare a grande altezza e distanza, il camminare coi piedi sul soffitto e con la testa all’ingiù, il sollevar pesi che più uomini non potrebbero muovere. Questi fatti sono stati spesso accertati: essi non possono attribuirsi a Dio nè agli angeli buoni. Non è nello stile di Dio dare inutile spettacolo di sè per soddisfare la curiosità degli uomini. E necessario perciò riconoscervi un segno della presenza diabolica. Quando qualcuno di questi fenomeni si presenta unito ad altri segni sicuri di possessione, come per esempio la ripugnanza alle cose sacre, lo spirito di bestemmia, l’avversione all’eucarestia,si potrà pensare a un’azione diabolica.

L’esorcismo, se condotto secondo tutte le norme stabilite dalla Chiesa, con la dovuta autorizzazione del vescovo locale e seguendo le prescrizioni del rituale romano, ottiene sempre l’effetto voluto, cioè la liberazione dell’indemoniato e il suo ritorno alla normalità.

Ottenuta la liberazione il sacerdote aggiunge l’ultimo scongiuro:

«Che lo spirito cattivo non abbia più il potere di tornare», cioè che la liberazione ottenuta sia definitiva e duri sempre.

Tuttavia i casi di ritorni e di ricadute avvengono lo stesso, anche se di rado. Già nel vangelo si accenna a questa possibilità quando Gesù Cristo parla del demonio scacciato dal corpo dell’ossesso che torna alla carica con altri sette spiriti peggiori di lui (Mt 12, 43-45). La chiesa tien conto di questa eventualità, prega il Signore che non avvenga, ma di per sè non lo può impedire. I teologi hanno cercato di trovare una spiegazione di questo fatto e pensano che la ricaduta sia possibile quando l’indemoniato non si è rimesso completamente a posto con la sua coscienza. Ci possono essere anche altri motivi, ma il principale è questo. Le ricadute di questo genere possono ripetersi più volte.

Concludendo, riportiamo qui la formula usata nell’esorcismo di Leone XIII più o meno simile a quella dell’esorcismo solenne, ma più abbreviata, per far vedere al lettore il modo col quale la chiesa, in nome di Cristo, affronta il demonio e riesce ad avere la vittoria su di lui:

«Gloriosissimo principe delle celesti milizie, Arcangelo san Michele, difendici nella battaglia controtutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale milizia. Vieni in aiuto degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio. Prega dunque il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere
schiavi gli uomini e danneggiare la chiesa.

«Presenta all’Altissimo con le tue le nostre preghiere, perché discendano tosto su di noi le sue divine misericordie e tu possa incatenare il dragone, il serpente antico, satana, e incatenato ricacciarlo negli abissi, donde non possa più sedurre le anime.

«Noi ti imponiamo di fuggire, spirito immondo, potenza satanica, invasione del nemico infernale, con tutte le tue legioni, riunioni e sette diaboliche, in nome e potere di nostro Signore Gesù Cristo: sii sradicato dalla chiesa di Dio, allontànati dalle anime riscattate dal prezioso sangue del divino Agnello. D’ora innanzi non ardire, perfido serpente, di ingannare il genere umano, di perseguitare lachiesa di Dio e di scuotere e crivellare, come frumento, gli eletti di Dio.

«Te lo comanda l’altissimo Dio, al quale, nella tua grande superbia presumi essere simile. Te lo comanda Dio Padre, te lo comanda Dio Figlio, te lo comanda Dio Spirito Santo. Te lo comanda il Cristo, Verbo eterno di Dio fatto carne, che per la salvezza della nostra razza perduta dalla tua gelosia, si è umiliato e fatto obbediente fino alla morte. Te lo comanda il sacro segno della croce e ilpotere di tutti i misteri della nostra fede cristiana. Te lo comanda la eccelsa Madre di Dio, la Vergine
Maria, che dal primo istante della sua Immacolata Concezione, per la sua umiltà, ha schiacciato la tua testa orgogliosa. Te lo comanda la fede dei santi Pietro e Paolo e degli altri apostoli. Te lo comanda il sangue dei martiri e la potente intercessione di tutti i santi e sante.

«Dunque, dragone maledetto, e tutta la legione diabolica, noi ti scongiuriamo per il Dio vivo, il Dio vero, il Dio santo: per Iddio che ha tanto amato il mondo da sacrificare per esso il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia la vita eterna: cessa d’ingannare le umane creature e di propinare loro il veleno della dannazione eterna: cessa di nuocere alla chiesa e di mettere lacci alla sua libertà.

«Vattene, satana, inventore e maestro di ogni inganno, nemico della salvezza dell’uomo. Cedi il posto a Cristo, cedi il posto alla chiesa, una, santa, cattolica e apostolica, che lo stesso Cristo conquistò col suo sangue.

«Umìliati sotto la potente mano di Dio, trema e fuggi all’invocazione che noi facciamo del santo e terribile nome di quel Gesù che fa tremare l’inferno, a cui le virtù dei cieli, le potenze e le dominazioni sono sottomesse, che i cherubini e i serafini lodano incessantemente dicendo:

Santo, Santo, Santo è il Signore Dio delle celesti milizie.

Amen».

Paolo Calliari

2 commenti:

  1. Mensaje de la Virgen María Madre del Señor,
    dado el día 12 de agosto de 2016.
    Amados Hijos:
    El hombre de iniquidad camina entre vosotros.
    Volved a mi Hijo ahora que aún queda tiempo.
    Van a morir muchos hombres, miles.
    Os van a llamar a la guerra no os alisteis.
    Practicad la Caridad y la Oración.
    La Trinidad os proteje y os bendice.
    Que la Paz de Mi Hijo quede con vosotros.
    Os quiero mucho.

    Message of the Virgin Mary Mother of the Lord,
    given on August 12, 2016.
    Beloved children:
    The man of sin walks among you.
    Come back to my Son again is still time.
    They will die many men, thousands.
    They will call you to go to the war, don´t go to the war.
    Practise Charity and Prayer.
    Trinity blesses you and protects you.
    The Peace of My Son stay with you.
    I love you.

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  2. Mensaje de San Miguel Arcángel
    Dado 4/09/2016

    La apostasía es ya.
    Confíen en Cristo.
    Reciban a Cristo dignamente preparados.
    Confíen en las Legiones Celestiales que les
    auxilian.
    Llamen a San Miguel Arcángel con su grito de
    guerra ante las asechanzas del mal:

    Quien como Dios
    Nadie como Dios
    Quien como Dios
    Nadie como Dios
    Quien como Dios
    nadie como Dios

    Es el tiempo de la batalla
    Tienen que estar dispuestos a dar la vida por
    Cristo.
    El Cielo les bendice.
    Quien como Dios
    Nadie como Dios
    Quien como Dios
    Nadie como Dios
    Quien como Dios


    San Miguel Archangel message
    Since 9.4.2016

    Apostasy is already.
    Trust in Christ.
    Be prepared to receive Christ worthily.
    Trust that Heavenly Legions will help you .
    Call Archangel Michael with his cry of battle against the wiles of evil.
    Who like God
    No one like God
    Who like God
    No one like God
    Who like God
    No one like God

    It is the time of the battle
    You have to be willing to give his life for Christ.
    Heaven bless them.
    Who like God
    No one like God
    Who like God
    Who like God
    No one like God

    Mensaje de La Virgen María dado 11/09/2016
    Mi Hijo viene ya.
    Prepárense con la Oración.
    Oren. wattsappsdelcielo3.blogspot.com

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