venerdì 14 febbraio 2025

L'ULTIMA BATTAGLIA - CHI É SUOR FAUSTINA

 


GESÙ MISERICORDIOSO 


CHI É SUOR FAUSTINA 

Nasce a Glowice presso Lodz in Polonia il 25-8-1905; venne battezzata col nome di Elena. 

A 5 anni racconta di aver fatto in sogno il giro del Paradiso, tenuta a mano dalla Madonna. 

A 7 anni si sente chiamare per nome da Dio, come Samuele. Sentendo dal padre la lettura della vita dei Padri del deserto, se ne entusiasma, raccoglie una schiera di ragazzini e parla loro per molto tempo dalla mattina alla sera per convincerli e prepararli a farsi tutti eremiti con lei, ad andare nel deserto e passare così la vita a pregare per la conversione dei peccatori. 

Fa la 1a comunione a 9 anni; da allora la sua vita di pietà aumenta e ogni notte si sveglia, s'inginocchia e prega parecchie ore. 

Un giorno, a 18 anni, spinta dallo zio, che vuole toglierle dalla mente l'idea di farsi religiosa, va con la sorella a una festa. 

Appena comincia a ballare vede improvvisamente vicino a sé Gesù, martoriato, spogliato dalle sue vesti, tutto coperto di ferite. Lascia la festa e decide di farsi suora. Non sa dove andare. Prega Gesù e sente queste parole: « Parti immediatamente per Varsavia e là entrerai in convento». 

Lì, giunta con poche robe avvolte in un fazzolettone, entra in una chiesa a pregare. La stessa voce le dice di presentarsi dal sacerdote. Questi, in attesa di farla entrare in qualche convento, la colloca presso una pia signora. 

Elena bussa a tanti conventi. Tutti la respingono perché poverissima, senza dote, senza istruzione e senza neanche il corredo di biancheria personale. 

Una volta, una superiora addirittura la respinge con queste parole: « Qui non si accettano domestiche ». 

Finalmente, dopo un anno di penose peregrinazioni e di umilianti rifiuti, passato facendo la domestica per sopravvivere, si presenta a Madre Michaela Moraczewska, superiora generale della Congregazione di nostra Signora della Misericordia. Questa, dopo averla già congedata, scambiando ancora qualche parola con lei, si accorge che è molto intelligente, semplice, simpatica, franca, sorridente, dai riflessi pronti; cambia lì per lì opinione e l'accetta. 

Elena nel convento di Varsavia prende il nome di Suor Faustina. Dopo tre settimane, insoddisfatta della vita attiva di quella Congregazione, decide di uscirne e di cercare un convento di vita contemplativa. Gesù nella notte le appare piagato e triste e le dice che egli ne sarebbe addoloratissimo se essa fosse uscita da quel convento. 

« È qui e non altrove, le dice, che io ti ho chiamata e che ho preparato molte grazie per te ». 

Allora Suor Faustina capisce che deve cercare Dio e pregarlo continuamente, anche stando in cucina, in giardino e al bancone, dove è costretta a stare per ubbidienza tutto il giorno. 

« Niente impedisce, dirà lei poi, raggiungere le cime del monte Carmelo anche in una vita terribile, affaccendata e attiva ». 

Presto raggiunge le vette della perfezione. 

Scrive nel suo diario: « Il mio cuore è una dimora continua per Gesù; all'infuori di Gesù, nessuno vi ha accesso; da Gesù attingo forza per la lotta contro tutte le difficoltà e le contrarierà. Desidero immedesimarmi in Gesù per potermi dare perfettamente alle anime; senza Gesti non mi avvicinerei alle anime, sapendo quello che sono per me stessa: assorbo Dio per darlo a mia volta alle anime. Desidero sforzarmi, lavorare, annientarmi per la salvezza delle anime immortali. Poco importa se questi sforzi abbrevieranno la mia vita; essa infatti non mi appartiene più ». 

L'amore, come è inseparabile dalla preghiera, così è inseparabile dal dolore; anzi, preghiera e dolore sono la misura dell'amore. 

Padre Ildebrando A. Santangelo (Servo di Dio)


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