Piera Delfino Serra scrisse nel 1949 subito dopo la guerra: “Quante mamme durante la guerra corsero a chiedergli notizie dei figli dispersi! ‘Tornerà’ rispondeva a qualcuna con la gioia di alleviare un’ansia legittima. Né s’ingannava. Le madri fortunate risalivano poi da lui a ringraziarlo. Se la risposta non avesse potuto essere confortevole la avrebbe mitigata. Ferire il cuore di una mamma? No, gli era troppo penoso. ‘Va, prega, abbandonati a Dio.’ Non dava speranze, né le toglieva completamente. Un signore mentre si confessava da P. Pio cercava di nascondere un dubbio doloroso che lo crucciava; sapeva che non si deve andare da lui col solo scopo di strappargli rivelazioni. Padre Pio gli lesse nell’anima e rispose alla domanda inespressa: ‘Quelle sono salve.’ ‘Quelle’ erano persone care di famiglia perite in un bombardamento e impreparate all’aldilà.
Tutto questo senza importanza, senza tono di profezia, sapendo di non dire cose sue, ma di essere un semplice portavoce di Dio. A una vedova che esitava a chiedergli se suo marito perduto da quattro anni fosse ancora in Purgatorio: ‘Ma è in Paradiso!’, esclamò prima che la domanda fosse chiarita, con una fermezza che non lasciava dubbio.
E così pure rassicurò una sua carissima figlia spirituale preoccupata per la sorte del babbo, mancato improvvisamente: ‘E’ in cielo! La sua anima è passata per le mie mani.’ ‘Ma non era credente.’ ‘Basta a volte una lagrima di pentimento.’”
Giuseppe Caccioppoli
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