CROCIFISSO
(stigmate)
Se Gesù ci chiede di accogliere con amore la sofferenza, è perché Lui per primo l’ha accolta così. Veronica ha desiderato una conformazione piena a Cristo Crocifisso e a noi insegna a vivere la vita cristiana come un dono di amore a Dio e ai fratelli.
57- Quando ero infermiera, nell’infermeria stava sempre esposto un Crocifisso. Io sentivo verso di Lui una gran devozione; stavo un poco e l’andavo a visitare; mi cresceva sempre più la devozione. Non mi sarei mai allontanata da Lui. Delle volte mi mettevo a parlare con Lui, e di cuore dicevo: Mio Signore, mi devi fare delle grazie, in particolare ti chiedo la conversione dei peccatori.
E Lui si staccò il braccio dalla croce, mi fece cenno che io mi accostassi al suo santissimo costato. Non so come fosse… mi trovai abbracciata a quel Crocifisso, e Lui mi disse: Tutto questo che ora faccio con te, lo faccio affinché tu veda quanto mi son grate le tue preghiere. Quello che provai in quel punto non lo posso raccontare: solo mi lasciò un desiderio di patire, una brama della conversione delle anime ed anche un ricordo vivo della sua ss. passione.
Avrei voluto sempre stare nel suo santissimo costato e come mi ricordavo di questo fatto, mi si imprimevano le pene e i dolori della sua passione al tal punto che non potevo fare a meno di piangere. (D I, 37)
Santa Veronica Giuliani
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