domenica 30 aprile 2023

(Sono sempre vicino, affinché tutto sia la volontà del Padre mio)

 


Messaggio n. 2 ricevuto il 26 aprile 2023

Mia cara figlia scrivi, Io sono il tuo Dio, il tuo Salvatore. Sono venuto con il Mio Amore di Padre per darti un altro messaggio che viene dal Mio Sacro Cuore al tuo. Tutto ti sarà dato, perché il mio Cuore è collegato al tuo, figlia cara, perché ti ho scelto e non voglio separarmi da te. Il mio Spirito Santo ha scelto te, affinché tu possa partecipare a tutto ciò che ti sarà dato per questi tempi finali. Sì, figlia mia, condividerò tutto, perché ho preparato tutto affinché tu conosca le cose che il Padre mio vuole dare a tutti coloro che mi aspettano, e voglio dare ciò che è meglio affinché abbiano la Vita eterna.

Figlia mia, il male che ti circonda è sempre qui, perché lui (il nemico) sa che tu hai qui il tesoro più grande, affinché nessuna delle cose della Mia Chiesa vada perduta. Vuole distruggere tutto, al diavolo non piace nulla di ciò che fai, perché mi obbedisci. Perciò voglio che stiate sempre attenti, perché lui sa cosa fare per far soffrire i miei figli, solo che non sa che io sono sempre qui per proteggervi, così come mia Madre, Giuseppe e i miei Angeli. Perciò cerca sempre di avvicinarsi a voi per vedere cosa sta succedendo e cosa è così importante, che non vendete questa casa e siete tutti soli. Questo è il desiderio del diavolo, che tu debba andartene e uscire, perché vede che hai qualcosa che lo commuove (sconvolge), che non puoi lasciare da qui.

Sì, figlia mia, non voglio che tu sia triste perché ti do tanto lavoro, ma tu sei stata scelta da Me. Perciò, tutti coloro che il Mio Spirito Santo vuole, dovranno fare come Lui vuole. Non voglio che soffriate perché non avete pace, sono sempre vicino, perché tutto sia la volontà del Padre mio. Io sono il Buon Pastore, proteggo le mie pecore ed esse mi conoscono solo per amore.

Amen.

 


sabato 29 aprile 2023

Adorazione

 




Figli miei, i vostri tempi si stanno concludendo e moltissimi di voi, non vivranno beati nei cieli infiniti.

 

Gesù il Figlio di Dio

Figlia mia carissima sono il tuo Gesù e voglio parlarti di questi tempi che state vivendo. Io sono molto comprensivo, ma voi, figlioli miei state esagerando in ogni vostro pensiero, in ogni vostra opera e ancora non capite che il vostro pianeta non sopporta più il male che gli state facendo.
Il Padre Mio aveva creato questo vostro mondo per la vostra gioia di vivere ma nessuno di voi ringrazia Dio non solo appena apre gli occhi ma nemmeno per il resto della giornata.
Tutto vi è dovuto ma voi, cosa fate per meritare sempre il “meglio?”
La preghiera non è più la prima cosa da fare, vi sentite padroni del mondo, non pensate mai più di dire un “grazie Padre” di tutto ciò che ci dai, siete diventati, anche tra di voi, privi di amore, di carità e soprattutto di perdono.
Come potete chiedere al Padre Mio soltanto benessere? Figli miei, i vostri tempi si stanno concludendo e moltissimi di voi, non vivranno beati nei cieli infiniti.
Il Padre è molto offeso dai vostri comportamenti non vi amate e soprattutto non vi perdonate più tra fratelli. Come potete chiedere il benessere quando voi per primi vi odiate a vicenda?
Pentitevi figli miei, perdonatevi a vicenda e soltanto dopo ciò, potrete essere perdonati dai vostri peccati da Dio Onnipotente.

Valeria Copponi

Arrivo dei Magi a Gerusalemme - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anne Catherine Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTISSIMA MADRE 

(Dalla nascita di Maria Santissima alla morte di San Giuseppe).


Arrivo dei Magi a Gerusalemme 


La comitiva dei Re lasciò Metanea di notte e prese una strada molto percorribile e, sebbene i viaggiatori non entrassero o passassero per nessun'altra città, passarono per i villaggi dove Gesù in seguito insegnò, guarì i malati e benedisse i bambini alla fine del mese di giugno, nel terzo anno della sua predicazione. Tra questi c'è Betabara, dove arrivarono una mattina presto per attraversare il Giordano. Poiché era sabato, trovarono poca gente sulla strada. Questa mattina ho visto la carovana dei Re passare il Giordano alle sette. Di solito il fiume veniva attraversato per mezzo di un'apparecchiatura fatta di travi; ma per i grandi passaggi, con carichi pesanti, si usava una specie di ponte. I barcaioli che abitavano nei pressi del ponte facevano questo lavoro per essere pagati; ma poiché era il sabato e non potevano lavorare, dovevano farlo i viaggiatori stessi e alcuni uomini pagani aiutavano i barcaioli ebrei. Il Giordano non era molto largo in questo punto ed era pieno di banchi di sabbia.  Sulle travi, dove di solito veniva attraversato, vennero poste delle assi e i cammelli vi furono condotti sopra. Ci volle molto tempo prima che tutti fossero passati alla riva opposta del fiume. Lasciando Gerico sulla destra, vanno in direzione di Betlemme; ma svoltano a destra per andare a Gerusalemme. Con loro ci sono circa cento uomini. Da lontano vedo una città familiare: è piccola e vicina a un ruscello che scorre da ovest a est da Gerusalemme, e mi sembra che debbano passare per questa città. Per qualche tempo il ruscello scorre alla loro sinistra e mentre la strada sale o scende. A volte si vede Gerusalemme, a volte non la si vede. Alla fine svoltarono in direzione di Gerusalemme e non passarono per la cittadina. 

Il sabato 22, dopo la fine della festa, la carovana dei re arrivò alle porte di Gerusalemme. Vidi la città con le sue alte torri innalzate verso il cielo. La stella che li aveva guidati era quasi scomparsa e dava solo una debole luce dietro la città. Entrando in Giudea e avvicinandosi a Gerusalemme, i re persero fiducia, perché la stella non era più luminosa come prima e la vedevano ancora meno frequentemente in questa regione. Si aspettavano di trovare ovunque festeggiamenti ed esultanza per la nascita del Salvatore, per il quale erano venuti da così lontano, ma ovunque videro solo indifferenza e disprezzo.  Questo li rattristò e li turbò, e pensarono di essersi sbagliati nell'idea di trovare il Salvatore. 

La carovana contava ormai circa duecento persone e occupava una distanza di circa un quarto di lega. Già da Causur si erano uniti a loro alcuni personaggi illustri, e altri si aggiunsero in seguito. I tre re erano seduti su tre dromedari e altri tre di questi animali portavano i bagagli. Ogni Re aveva quattro uomini della sua tribù; la maggior parte degli accompagnatori cavalcava su cavalli molto veloci e dalla testa aggraziata. Non saprei dire se fossero asini o cavalli di un'altra razza, ma assomigliavano molto ai nostri cavalli. Gli animali usati dalle persone più distinte avevano bardature e redini bellissime, ornate di catene e stelle d'oro. Alcuni membri del seguito dei Re si staccarono dal corteo e cavalcarono verso la città, tornando con soldati e guardie. L'arrivo di una carovana così numerosa in un momento in cui non si celebrava alcuna festa, e non per motivi di commercio, e l'arrivo per la strada che avevano percorso, era del tutto straordinario. A tutte le domande che venivano loro rivolte, rispondevano parlando della stella che li aveva guidati e del Bambino appena nato. Nessuno capiva nulla di questo linguaggio e i re si turbarono molto, pensando che forse si erano sbagliati, perché non trovavano nessuno che sapesse qualcosa del Bambino, il Salvatore del mondo, nato lì nella loro terra. Tutti guardarono i re con sorpresa, non capendo perché fossero venuti e cosa stessero cercando. Quando questi guardiani videro la generosità con cui i Re trattavano i mendicanti che si avvicinavano, e quando sentirono che volevano un alloggio, che avrebbero pagato bene e che nel frattempo volevano parlare con il re Heredes, alcuni di loro entrarono in città, e seguì una serie di andirivieni, di messaggeri e di spiegazioni, mentre i Re si intrattenevano con ogni sorta di persone che si erano avvicinate a loro. Alcuni di questi uomini avevano sentito parlare di un Bambino nato a Betlemme; ma non potevano nemmeno pensare che potesse avere un qualche legame con la venuta dei "Re", sapendo che erano genitori poveri e senza importanza. Altri si burlarono della credulità dei re. Secondo i messaggi portati dagli uomini della città, avevano capito che Erode non sapeva nulla del Bambino.  Poiché non avevano previsto di incontrare il re Erode, erano ancora più angosciati e preoccupati, non sapendo quale atteggiamento assumere in presenza del re o cosa dirgli. Tuttavia, nonostante la tristezza, non si persero d'animo e cominciarono a pregare. I loro spiriti turbati tornarono e si dissero l'un l'altro: "Colui che ci ha portato qui così rapidamente alla luce della stella, Lui stesso può ricondurci alle nostre case". 

Finalmente i messaggeri tornarono e la carovana fu condotta lungo le mura della città, entrando in una porta non lontana dal Calvario.

Furono portati in un grande cortile rotondo circondato da stalle, con alloggi non lontani dalla piazza del pesce, all'ingresso della quale trovarono alcune guardie. Gli animali furono portati nelle stalle e gli uomini si ritirarono sotto dei capannoni, presso una fontana al centro del grande cortile. Da un lato il cortile toccava un'altura; dall'altro era aperto, con alberi davanti. Poi arrivarono alcuni impiegati, forse doganieri, che, a due a due, ispezionavano i bagagli dei viaggiatori con le loro lanterne. Il palazzo di Heredes si trovava più in alto, non lontano da questo edificio, e vedevo la strada che vi conduceva illuminata da lanterne e lanterne appese. Heredes mandò un messaggero per condurlo segretamente al suo palazzo dal re Teoceno. Erano le dieci di sera. Teoceno fu ricevuto in una stanza al piano terra da uno dei cortigiani di Erode, che lo interrogò sullo scopo del suo viaggio. Teoceno raccontò con semplicità tutto ciò che gli era stato chiesto e pregò l'uomo di chiedere al re Erode dove fosse nato e dove si trovasse il Bambino, re dei Giudei, dal momento che avevano visto la sua stella ed erano venuti a cercarla.  Il cortigiano portò la sua relazione a Erode, che in un primo momento ne fu molto turbato; ma, nascondendo il suo disappunto, rispose che desiderava saperne di più su questo evento e che nel frattempo invitava i re a riposare, aggiungendo che l'indomani avrebbe parlato con loro e avrebbe fatto loro sapere tutto ciò che poteva sapere sulla questione. Teokeno tornò e non fu in grado di dare ai suoi compagni notizie confortanti; inoltre, non era stato preparato nulla per farli riposare e avevano molti fagotti che erano stati aperti riparati. Durante quella notte non poterono riposare e alcuni di loro vagarono come se cercassero la stella che li aveva guidati. All'interno della città di Gerusalemme c'era grande quiete e silenzio, ma intorno ai re c'era agitazione e nel cortile si facevano rapporti di ogni genere. I re pensavano che Erode sapesse tutto perfettamente, ma che cercasse di nascondere loro la verità. 

Quella sera c'era una grande festa nel palazzo di Erode al momento della visita di Teoceno, che vide le stanze illuminate. Uomini e donne di ogni tipo andavano e venivano, vestiti con ogni sorta di abiti trasandati. Le domande di Teoceno sul re appena nato disturbarono Erode, che subito convocò nel suo palazzo i principi, i sacerdoti e gli scribi della legge. Li ho visti arrivare a palazzo prima di mezzanotte con dei rotoli scritti. Indossavano le vesti sacerdotali, avevano decorazioni sul petto e cinture con lettere ricamate. Intorno a Erode c'erano una ventina di queste persone che chiedevano quale fosse il luogo della nascita del Messia. 

Li ho visti aprire le loro pergamene e indicare i passi della Scrittura: "Deve nascere a Betlemme di Giuda, perché così è scritto nel profeta Michea. E tu, Betlemme, non sei la più piccola tra i principi di Giuda, perché da te nascerà il capo che governerà il mio popolo in Israele". Poi vidi Heredes con alcuni di loro che camminavano sulla terrazza del palazzo, cercando inutilmente la stella di cui aveva parlato Teoceno. Era molto inquieto. I sacerdoti e gli scribi ragionarono a lungo con lui, dicendogli che non doveva prestare alcuna attenzione o attribuire alcuna importanza alle parole dei Magi, aggiungendo che quelle persone sono appassionate del meraviglioso e immaginano sempre 'grandi fantasie con le loro osservazioni stellari'. Gli dissero che se ci fosse stato davvero qualcosa, sarebbe stato conosciuto nel Tempio e nella città santa, e che loro non potevano esserne all'oscuro.

Le Trombe apocalittiche stanno per suonare

 


12 Aprile 2023

Messaggio di San Michele

Le Trombe apocalittiche stanno per suonare e gli Angeli della Giustizia, comandati da me, San Michele Arcangelo, sfodereranno le loro spade contro gli uomini malvagi, portando nelle loro coscienze e nei loro corpi un dolore simile alla puntura di uno scorpione che li martellerà giorno e notte con lo scopo di tormentarli per 5 mesi, questi uomini malvagi vorranno morire, ma non ci riusciranno, batteranno la testa contro i muri della disperazione.

Questi scorpioni avranno lo scopo di tormentarli per la loro malvagità, questo accadrà agli uomini perversi che NON portano il Sigillo del Dio Vivente sulla fronte, per questo motivo dovete chiedere di essere sigillati dai miei Angeli, in modo da essere immuni al dolore intenso che questi scorpioni vi procureranno.

COLORO CHE SONO SIGILLATI SARANNO PROTETTI DALL'IRA DI DIO, PERCIÒ DOVETE CHIEDERE DI ESSERE SIGILLATI, CONDUCENDO UNA VITA DI ABBANDONO A DIO PADRE, CHE VI FARÀ VIVERE IL VANGELO NELLA VOSTRA VITA.

Io, San Michele Arcangelo, chiederò ai miei Angeli della Giustizia di non sguainare la spada contro di voi e di essere protetti dalle miriadi di Angeli che io comando.

Tutto il Cielo vi proteggerà da TUTTI i pericoli e il vostro Sigillo sulla fronte sarà il Simbolo che appartenete a Dio Padre e che il male NON potrà toccare le vostre Anime, i Sigillati saranno immuni alla Seconda Morte, che NON interferirà in voi.

Per questo motivo, chiedete da OGGI di essere suggellati nel modo seguente:


IN STATO DI GRAZIA E IN CLAUSURA RECITERETE LA SEGUENTE PREGHIERA:

IO (NOME) CHIEDO A DIO PADRE DI MANDARE I SUOI ANGELI A SIGILLARMI COME PARTE E APPARTENENZA A LUI, DONO LA MIA VITA E CHIEDO DI ESSERE UN'OBLAZIONE AL CIELO, AFFINCHÉ CON LA MIA TESTIMONIANZA DI VITA POSSA ESSERE UN ESEMPIO CRISTIANO QUI SULLA TERRA PER I MIEI FRATELLI, PERCHÉ PER MEZZO DI QUESTO SIGILLO CHE CHIEDO DI RICEVERE OGGI, SARÒ PROTETTO DA OGNI MALE E DALLA GIUSTA IRA DI DIO. AMEN

Al termine di questa preghiera, reciterete un Padre Nostro, un'Ave Maria e un Gloria, e chiederete a nome della vostra vita di consegnarvi al Cielo per essere sigillati, in modo da essere protetti da ogni male e avere una vita eterna sicura.

Dio Padre vi manderà a sigillare per mezzo di un Angelo e così, sigillati e protetti, sarete in grado di affrontare la dura prova della Tribolazione.

Vi aspetteremo alle Nozze dell'Agnello.

Vi saluto con il Grido di Guerra,

CHI È COME DIO, NESSUNO È COME DIO!!!

Lorena

Quale atteggiamento degli uomini dispiace di più a Dio [ed Egli ce lo sta facendo sapere]

 


Le affermazioni di Gesù Cristo e della Vergine Maria agli uomini e i loro avvertimenti.

Tendiamo a vedere Dio come un dispensatore di gratificazione immediata, e ci rifiutiamo visceralmente di ammettere che Egli può punirci, come i genitori puniscono i loro figli privandoli di qualcosa che gli piace, al fine di educarli.

È che in fondo non ci sentiamo disobbedienti, o pensiamo di poter continuare a tirare la corda.

Tuttavia, i messaggi delle apparizioni mariane, approvati dalla Chiesa, ci dicono che siamo disobbedienti e che non ci pentiamo e non facciamo penitenza come dovremmo.

E che questo ha un limite, che il calice trabocca, che Dio è dispiaciuto, ecc.

Qui parleremo di ciò a cui le apparizioni mariane attribuiscono la nostra disobbedienza, di come essa influisce su di noi individualmente e sulla Chiesa, e fino a che punto Dio si spingerà.

Il 26 dicembre 1957, Padre Agustín Fuentes condusse un colloquio con Suor Lucia di Fatima che ebbe forti rappresaglie contro di loro.

Padre Fuentes è stato rimosso come postulatore della causa di beatificazione dei veggenti Giacinta e Francesco, e ha persino ricevuto una campagna anonima che suggeriva che aveva fabbricato l'intervista.

E a Suor Lucia fu impedito di dare altri rapporti.

E cosa ha causato queste rappresaglie?

Che quanto detto era controcorrente, di un appello alla modernizzazione del messaggio della Chiesa cattolica, che poi si cristallizzò con l'arrivo di Giovanni XXIII al pontificato, e l'avvio del Concilio Vaticano II.

E cosa ha offuscato in particolare le autorità vaticane?

Suor Lucia ha detto che la Beata Vergine è molto triste perché nessuno ha ascoltato il Suo Messaggio.

I buoni vanno per la loro strada, ma senza dare importanza al Suo Messaggio.

E anche i malvagi, sui quali non è ancora caduta la punizione divina, continuano la loro vita peccaminosa.

E così disse: "Credimi, Padre, Dio punirà il mondo e lo farà terribilmente. La punizione del Cielo è imminente".

E notò qualcosa di rivelatore,

"Padre, quanti giorni mancano all'arrivo del 1960?

Sarà un anno molto triste per tutti, nessuno potrà provare alcuna gioia se il mondo non prega e non fa penitenza.

Non posso approfondire perché è ancora un segreto".

Suor Lucia credeva che il Papa avrebbe pubblicato il Terzo Segreto di Fatima nel 1960, come la Madonna aveva richiesto.

E che la Chiesa avrebbe riferito sulla strada sbagliata che il mondo e la Chiesa avevano preso, e sulla necessità di pentimento, conversione, preghiera e penitenza.

Suor Lucia ha anche ribadito che "la Russia sarà lo strumento scelto dal Cielo per punire il mondo intero, se non riusciremo a convertire prima quella povera nazione".

Tuttavia, Giovanni XXIII non pubblicò il terzo segreto di Fatima, chiamato Concilio Vaticano II, e lo aprì con un temperamento contrario a quello mostrato dalla Madonna nei suoi messaggi.

Nel famoso discorso Gaudet Mater Ecclesia, con il quale aprì il Concilio, criticò quelli che definì "profeti di calamità".

E non solo, come era sua intenzione che i delegati della Chiesa ortodossa russa partecipassero al Concilio, fu fatto un patto per non condannare il comunismo, come finalmente avvenne, nonostante il messaggio di Fatima.

Suor Lucia disse a Padre Fuentes che credeva che la fine dei tempi fosse giunta per tre ragioni.

La prima è che "il demonio sta per condurre una battaglia decisiva contro la Beata Vergine".

Ha detto che il maligno cerca con ogni mezzo di corrompere e intorpidire le anime dei fedeli e di condurli alla peggiore impenitenza.

Ma "ciò che offende particolarmente il Cuore Immacolato di Maria e il Cuore di Gesù è la caduta delle anime dei religiosi e dei sacerdoti", secondo Suor Lucia.

E forse prevedendo il clima vaticano contrario a questi messaggi, ha detto:

"Padre, non dobbiamo aspettare una chiamata del Santo Padre da Roma al mondo per fare penitenza.

Né dovremmo aspettarci una tale chiamata dal nostro vescovo, o dalle congregazioni religiose.

Il mondo non si è preoccupato affatto di loro.

Ecco perché è ora necessario che ognuno di noi inizi a riformarsi spiritualmente e anche ad aiutare tutte le anime che Dio mette sul nostro cammino".

La seconda ragione è che la Madonna gli disse che il Signore aveva deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Santo Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria.

Questi sono gli ultimi due possibili rimedi, il che significa che non ce ne saranno altri.

E la terza ragione è che, nei piani della Divina Provvidenza, quando Dio è costretto a punire il mondo, cerca di correggerlo con tutti gli altri rimedi possibili.

Se quest'ultima risorsa non avrà successo, non potremo più aspettarci alcun tipo di perdono dal Cielo, perché saremo colpevoli di quello che il Vangelo definisce peccato contro lo Spirito Santo.

Ma questi avvertimenti dal cielo non furono dati in quella data prima del 1960 solo a Suor Lucia, ma anche alla Beata Elena Aiello.

E non l'avrebbero beatificata se avesse commesso errori dottrinali.

L'8 dicembre 1956, il Beato Aiello ricevette un messaggio simile a quelli di Fatima: "gli uomini offendono troppo Dio.

Il mondo è totalmente devastato perché sta peggio che al tempo del diluvio universale".

Gli disse anche che il peccato di impurità ha raggiunto il suo apice e che la maggior parte degli uomini vive nel fango.

Il 7 marzo 1958, Gesù gli disse: "Le anime sacerdotali e consacrate non ascoltano più le mie ispirazioni; Non predicano più il Vangelo. Gran parte di loro vive nel peccato. Non sentono il peso delle anime loro affidate".

Gli ha anche detto che la Russia diffonderà i suoi errori in tutto il mondo e che Roma sarà punita.

E ha ricevuto più di una volta che "se l'uomo non ritorna a Dio, verrà una punizione mai vista nella storia del mondo".

Ma nonostante questi messaggi, nella Chiesa ha prevalso lo Spirito del Concilio e non la penitenza.

Il Concilio Vaticano II ha avuto cose buone e cattive, come tutte le cose che fanno gli uomini.

Non come dice monsignor Lefevbre che da lì sono venute fuori solo cose brutte.

Ma una delle cose brutte era non concentrare la predicazione al popolo sul pentimento e sulla penitenza urgenti.

E 7 anni dopo il suo completamento, Paolo VI ebbe un'espressione enigmatica.

Ha ammesso che "il fumo di Satana si era infiltrato attraverso qualche crepa in Vaticano".

Fu allora che cominciarono a farsi sentire il terribile calo della partecipazione alla Messa dopo il Concilio, la rinuncia dei sacerdoti e dei religiosi alla loro professione e il declino delle vocazioni.

E l'attuale confusione dottrinale e la predicazione da parte del Vaticano dell'agenda della società civile, piuttosto che della propria, non si erano ancora fatte sentire. ?

Come dice il famoso storico cattolico Roberto de Mattei, i tempi degli uomini sono diversi dai tempi di Dio.

Se una punizione annunciata dal Signore viene ritardata, non significa che non arriverà, ma che più a lungo viene ritardata, più severa sarà.

La severità della pena non è solo proporzionale alla gravità del peccato, ma anche al tempo che Dio concede per la conversione.

Alle persone e alla Chiesa viene dato il tempo di pentirsi, e quando non lo fanno, la misericordia è sostituita dalla giustizia divina.

Ebbene, quello che dice di Mattei è il pericolo che ci pesa ed è un monito che sbagliamo ad anestetizzarci con le cose del mondo.

Fori della Vergine Maria

Spaventate satana con il mio nome, non può sopportare di sentire il mio nome: Maria Santissima, vincetelo con l'arma potente che avete con il Santo Rosario.

 


Rosario - Messaggio UNICO.


Messaggio della Beata Vergine Maria a J. V.


La Beata Vergine Maria parla

(Lingue...) Figlioli, sono qui con voi. Grazie per avermi accompagnato, grazie per essere con Me. Benedico questa casa e benedico tutti coloro che sono in questa casa e tutti coloro che vengono ad essa. Benedico la casa di ciascuno di voi, dei vostri parenti, dei vostri figli, dei vostri fratelli e sorelle, di tutti coloro che avete nel cuore.

Piccoli miei, non potete immaginare la gioia che mi date condividendo il vostro cuore amorevole, perché avete il cuore di mio Figlio in voi.

Piccoli miei, pochi, pochi sono coloro che sono rimasti in questo mondo, che seguono i Mandati (lingue...), i Mandati del nostro Dio e Creatore. Pochi sono quelli che hanno ancora nel cuore gli Insegnamenti di Mio Figlio, pochi sono quelli che si lasciano muovere dall'azione del Mio Sposo, lo Spirito Santo dell'Amore.

Oh, piccoli miei, questo è un grande dolore che abbiamo in cielo, perché ci sono così tante anime che potrebbero essere condannate e così poche sono le preghiere di coloro che dovrebbero pregare per proteggervi.

Il mio amore, piccoli miei, è molto grande verso tutti voi, e mio Figlio mi ha chiesto sulla croce di vedere per tutta l'umanità, e lo faccio, piccoli miei, lo faccio con tutto l'amore, come l'amore che ha manifestato durante la sua vita sulla terra, dandovi il suo amore, la sua predicazione, i suoi miracoli, tutta la sua vita, la sua passione, i dolori che ha sopportato per la vostra salvezza e per aprirvi le porte del Regno dei Cieli.

Quanto male c'è intorno a voi, Miei piccoli, e ci sono tante anime che non se ne rendono conto. Vi siete abituati a vivere nel male e non cercate la Verità che Mio Figlio vi ha fatto seguire. Tante anime non cercano più le cose buone del Cielo! Cercate la dannazione eterna? Non volete seguire i passi di Mio Figlio per entrare facilmente nel Regno dei Cieli?

Certo, non potreste portare in voi il Dono di Mio Figlio, ma la vostra croce quotidiana, offerta e unita alla Sua Vita, alla Sua Passione, alla Sua Morte, alla Sua Risurrezione, vi apre anche le Porte del Cielo, ma dovete essere dotati, Miei piccoli, di aiutare i vostri fratelli, che sono distratti nel mondo.

C'è tanto male intorno a voi e praticamente non fate nulla per combatterlo!

Chiedete a Me, piccoli Miei, chiedete a Me di porre fine al male di satana, lui Mi teme e Io posso porre fine al suo male, ma la vostra preghiera è molto importante, piccoli Miei, soprattutto, come avete appena fatto, pregando il Santo Rosario, ma sono così pochi, così pochi i Miei figli che ora cercano di porre fine a questo male. Sono così pochi quelli che mi cercano per vivere una vita che vi porti alla santità a cui siete chiamati, e sono così pochi i miei figli che cercano di insegnare ai loro figli le verità del cielo.

Si perdono i valori, si perde la spiritualità, si perde la salvezza delle anime.

Piangete, Miei piccoli, piangete, come Noi piangiamo per la condanna di tante anime che, purtroppo, si rendono conto dei loro errori quando si trovano davanti a Mio Figlio, alla fine della loro missione sulla terra.

Quanti errori vengono commessi, errori che sono accettati nella vostra società, nel vostro mondo, e satana fa in modo che non vediate questi errori per quello che sono. Egli avvolge il male in un'apparente bontà, e voi ingoiate le sue menzogne, e così, la spiritualità tra voi, il rispetto per il Nostro Dio e Signore, e non cercate il Suo Amore, che è tutto e dovrebbe essere tutto per voi. Potete trovare un altro Amore simile nel mondo, o non dico lo stesso, perché è impossibile per l'uomo avere un amore così grande come quello del Nostro Dio e Creatore, ma non c'è amore come quello che il Nostro Dio e Signore vi dà.

Venite, dunque, piccoli Miei, venite a Me, lasciate che Io vi conduca sulla retta via. Datemi la mano, piccoli miei, come facevate quando eravate piccoli e davate la mano ai vostri genitori. Lasciatevi guidare da Me in questi tempi finali, tempi che stanno per finire, tempi di sconvolgimento del mondo, tempi in cui l'orrore finirà e arriverà una nuova generazione per gli eletti.

Cercate, dunque, Miei piccoli, di essere portati in Paradiso, anche se dovrete passare molto tempo in Purgatorio, se avete avuto molti peccati e poco pentimento; o poco tempo in Purgatorio, se avete cercato il Regno di Dio durante tutta la vostra esistenza. Sono poche le anime che passano direttamente nel Regno dei Cieli, pochissime, ma sono anime speciali, anime scelte, che danno la loro vita, come mio Figlio ha dato la sua vita per tutti voi.

Cercate Me, gridate il mio Santo Nome, spaventate satana con il mio Nome, non può sopportare di sentire il mio Nome: Maria Santissima, sconfiggetelo con l'arma potente che avete con il Santo Rosario e siate gli altri Cristi che mio Figlio vuole vedere in voi.

Sconfiggete satana, non lasciatevi più ingannare da lui, non siete venuti per servire il nemico, siete venuti per conquistare il Paradiso insieme a Mio Figlio.

Grazie, Miei piccoli, grazie per essere con Me.

Dio, che opera cose mirabili, ha mostrato tre cose mirabili in Maria.

 


1. Dio, che opera cose mirabili, ha mostrato tre cose mirabili in Maria. Ha mirabilmente disposto in lei l’assoluta purezza, affinché l’area dell’alleanza fosse coperta d’oro purissimo; ha fecondato con la Sua potenza la sua virginea purezza, affinché il roveto ardente bruciando non si consumasse; ha ineffabilmente unito quel che sta in alto e quel che sta in basso affinché per mezzo della scala di Giacobbe fossero poste in comunicazione le cose terrene e quelle celesti.

San Bernardo di Chiaravalle


CONSACRAZIONE ALLA DIVINA VOLONTA’

 


O Volontà Divina e adorabile, eccomi davanti all’immensità della tua Luce, perché la tua eterna Bontà mi apra le porte, mi faccia entrare in Essa per formare la mia vita tutta in Te, Volontà Divina.

Perciò, dinanzi alla tua Luce prostrata, io, la più piccola fra tutte le creature, vengo, o adorabile Volontà, nella piccola schiera dei piccoli figli del tuo FIAT Supremo.

Prostrata nel mio nulla, supplico e scongiuro la tua Luce interminabile che voglia investirmi ed eclissare tutto ciò che non Ti appartiene, in modo che non faccia altro che guardare, comprendere e vivere in Te, Volontà Divina.

Essa sarà la mia vita, il centro della mia intelligenza, la rapitrice del mio cuore e di tutto l’essere mio. In questo cuore non avrà più vita il volere umano, lo bandirò per sempre e formerò il nuovo Eden di pace, di felicità e di amore. Con Essa sarò sempre felice, avrò una forza unica, una santità che tutto santifica e tutto porta a Dio.

Qui prostrata invoco l’aiuto della Trinità Sacrosanta che mi ammetta a vivere nel chiostro della Divina Volontà, affinché ritorni in me l’ordine primiero della Creazione, così come fu creata la creatura.

Mamma Celeste, Sovrana Regina del FIAT Divino, prendimi per mano e chiudimi nella luce del Volere Divino. Tu sarai la mia guida, la mia tenera Madre e mi insegnerai a vivere e a mantenermi nell’ordine e nei recinti della Divina Volontà. Sovrana Celeste, al tuo Cuore affido tutto l’essere mio. Sarò piccino, piccolo figlio della Divina Volontà. Tu mi farai scuola di Volontà Divina ed io starò attento ad ascoltarti. Stenderai il tuo manto azzurro su di me, perché il serpe infernale non ardisca penetrare in questo sacro Eden per allettarmi e farmi cadere nel labirinto dell’umano volere.

Cuore del mio Sommo Bene, Gesù, Tu mi darai le tue fiamme perché mi brucino, mi consumino e mi alimentino, per formare in me la vita del Supremo Volere.

San Giuseppe, tu sarai il mio protettore, il custode del mio cuore e terrai le chiavi del mio volere nelle tue mani. Custodirai il mio cuore con gelosia e non me lo darai mai più perché io sia sicuro di non fare nessuna uscita dalla Volontà di Dio.

Angelo mio custode, fammi da guardia, difendimi, aiutami in tutto, affinché il mio Eden cresca fiorito e sia il richiamo di tutto il mondo nella Volontà di Dio.

Corte Celeste, vieni in mio aiuto ed io ti prometto di vivere sempre nella Volontà Divina.


Premessa del Padre -20 - IL libro di Giovanni 2° parte

 


Il 16.03.2023 nel luogo santo


Messaggio di Giovanni

Figlia Mia. Mia delicata creatura. Io, il tuo Giovanni, sono venuto qui per continuare ad istruirti.

Figlia Mia. Ciò che l’Angelo Mi mostrò per il tempo della fine, prima che Gesù tornasse, nella Sua seconda Venuta, il Suo Ritorno, figlia Mia e ciò che ora avviene nel vostro mondo.

Vivete nella fine dei tempi, amati figli, e dovrete sopportare ancora molta sofferenza.

Figlia Mai. l ‘Angelo Mi mostrò le famiglie e le creature della fine dei tempi, cioè Io, il tuo Giovanni vidi, ciò che accadde in molte famiglie della fine dei tempi, perché l’Angelo Mi mostrò ciò che il diavolo fece per dividerle e portarvi discordia.

Vidi molta violenza, molte lacrime, molta rabbia e incomprensione. Vidi come i figli soffrivano e vidi come i coniugi soffrivano. Vidi che il diavolo mise grande discordia nella famiglia. E vidi come la preghiera nella famiglia riusciva a “scacciare” la discordia.

Essa si dissolveva e regnava pace e amore ma il diavolo continuava a venire da loro e quindi doveva essere pregato molto ed erano le preghiere fatte insieme e l’andare a messa insieme che tenne insieme la famiglia.

Il Santo Angelo Mi mostrò sempre nuovamente il grande potere e la forza che aveva la preghiera insistente.

 

Vidi tante creature, figlia Mia. Erano molto confuse. Molte erano da soli nonostante fossero circondati dalla famiglia e dagli amici. Il loro interno però era vuoto. Cercavano di riempire questo vuoto. Di queste ce n’erano molte, molte ma Io oggi parlo di quelle che riempirono, vollero riempire il loro vuoto con perversioni, mutilazioni e cambiamenti di sesso. Crescevano nelle loro perversioni ed erano per Me come “persone smarrite” che si “impantanavano” sempre di più. Insistevano nel dire che ora erano felici ma vivevano uno stato di confusione particolare, innaturale e NON creato da Dio! Essi esigevano sempre più diritti e questi secondo i disegni del maligno, perché il maligno usava il loro smarrimento e le loro perversioni in modo che si allontanassero sempre più da Dio e presentassero come giuste e buone queste perversioni anche ad altri, incoraggiandoli.

Ciò che l’uomo fece con il proprio corpo era per Me inconcepibile e chiesi all’Angelo come ciò poteva essere possibile. L’ Angelo Mi mostrò sempre più perversioni e come la cupidigia e le pulsioni   presero il sopravvento sulla ragione donata da Dio-si –la dominavano. Era tremendo per Me vedere questo e l’Angelo Mi rispose:

Tutto questo, Mio Giovanni, Mi disse, è diventato possibile perché l’uomo si allontanò da Dio. Non ascoltò più il Signore e Creatore e si mise al primo posto. Si allontanò da Dio, il suo Creatore e non volle sapere nulla di Gesù. Lo scartò come una “piacevole” favola e si compiacque di sé stesso. Solo per questo ciò divenne possibile perché là dove Dio non c’è più, là regna il caos, la confusione figlia Mia. Questo Mi disse il santo Angelo del Signore e Creatore.

La Creazione figlia Mia è stata fatta perfetta e unica.  Ma l’uomo, colui che si ribellò a Dio, come Suo Figlio ed erede corre smarrito per questo mondo. Si compiace nelle pulsioni, dipendenze e perversioni e si trasforma in un essere che si allontana sempre più dalla sua origine divina. Vive nell’ adesso e nell’ ora e riempie il suo vuoto interiore proprio con queste perversioni, pulsioni e dipendenze e con tutto ciò che è passeggero.

Egli non vive in unità con Dio, figlia Mia, e andrà perduto come il miscredente. Chi preferisce questo mondo all’eternità si toglie da solo dal Regno del Signore. Egli lo fa di suo pugno. Il Santo Angelo Mi mostrò e spiegò tutto questo.

Dio è misericordioso ma chi coscientemente si allontana, chi non vuole sapere nulla di Lui, chi si concede al mondo, alle cose passeggere non troverà la via per il Regno Celeste. È confuso. Questa è la triste verità che Io vi porto, ma vi dico:

“Pregate per la conversione, perché con la conversione anche il più smarrito di tutti voi, NON andrà perduto, ma la sua conversione è il presupposto.

Io, il vostro Giovanni, vi porto oggi questo messaggio. Pregate per voi e pregate per i vostri cari perché grazie alla preghiera molti figli smarriti troveranno la via vera e il Regno Celeste. Amen.”

Il tuo Giovanni. Apostolo e “prediletto” di Gesù. Amen.

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venerdì 28 aprile 2023

I SEGNI DEI TEMPI - RISPOSTA AI DOTTORI DI TEOLOGIA NON CREDENTI E AD ALTRE EMINENZE INTELLETTUALI

 


RISPOSTA AI DOTTORI DI TEOLOGIA NON CREDENTI E AD ALTRE EMINENZE INTELLETTUALI 


Recentemente mi sono imbattuto in un libro intitolato: "La Bibbia e la fine del mondo" di Eduardo Arens, dottore in Teologia Biblica, professore principale di Sacra Scrittura presso l'Istituto Superiore di Studi Teologici di Lima, in Perù. Autore di molti libri religiosi, legati al tema dell'Apocalisse, è un uomo molto intelligente e preparato dai suoi studi negli Stati Uniti, Svizzera e Israele, oltre a molte altre virtù.  

Appena ho iniziato a leggere questo libro, ho capito che il dottor Arens aveva una preoccupazione e un messaggio da dare, molto simile a quello che ho appena descritto nell'argomento precedente: "Non preoccupatevi, non succederà nulla". "Il giudizio finale non avverrà mai, proprio come viene dipinto nella Bibbia". "La fine del mondo non arriverà mai, gli scienziati ci assicurano che il nostro pianeta durerà ancora per molti milioni di anni". "Il giudizio di cui ci parlano i vangeli è un giudizio personale di ogni cristiano con Dio al momento della morte".  

Bene, di tutte le vostre affermazioni, io sostengo quella che dice che la terra non sarà totalmente distrutta; perché questo è ciò che la Bibbia dice chiaramente. Ma c'è molto da dissentire, perché come tutti coloro che si occupano dell'argomento, siano essi creduloni o non credenti, egli usa le citazioni bibliche in modo letterale o metaforico a seconda dei suoi interessi e, per di più, cade in completa contraddizione con gli stessi insegnamenti di Gesù, come vedremo più avanti. 

Senza voler polemizzare con lui (il dottor Arens) o con chiunque altro abbia punti di vista diversi (che credo nessuno riuscirà a tirar fuori, a meno che non rompano il loro orgoglio e diventino come bambini, forse Dio concederà loro la verità), credo sia importante confrontare e analizzare questi diversi punti di vista, in modo che coloro che non sono ancora diventati fanatici, siano perspicaci e abbiano modo di conoscere liberamente la verità. 

Per cominciare, la maggioranza degli esponenti che non credono che il tempo della "seconda venuta di Cristo" sia vicino, sono contrari al vero significato della parola "profezia".  Ciò è tanto più comprensibile se ci rendiamo conto che tutti questi intellettuali la pensano così a causa dell'influenza esercitata dalla cosiddetta teologia della liberazione; l'apostasia, che come sapete è marxismo travestito da cristianesimo.  

Questo movimento politico è molto interessato a screditare, negare e cambiare le verità fondamentali della tradizione cristiana; e non esita ad affermare che alcuni concetti, per centinaia di anni considerati come verità, non lo sono più. Per loro, quindi, le profezie in quanto profezie e predizioni del futuro non esistono e non sono esistite, e si limitano a dire che i cosiddetti profeti erano solo persone che si dedicavano a denunciare le ingiustizie del loro tempo o che erano la voce dei poveri e dei diseredati.  

Secondo il dottor Arens, le profezie che parlano della distruzione e della fine dei popoli e delle civiltà, che si trovano spesso nella Bibbia, non sono altro che minacce di questi denunciatori di ingiustizie per spaventare il popolo ebraico e indurlo a convertirsi o a comportarsi bene. Ma nel vero senso della parola, essi sapevano che queste minacce di distruzione non si sarebbero mai verificate. E le volte che si sono avverate, ad esempio alcune invasioni, distruzioni di templi e bandite di Israele, è stato perché le hanno scritte poco prima del fatto, quando tutti sapevano cosa sarebbe successo, o dopo che era già successo.   

Conclusione: per il dottor Arens, questi profeti, che erano stati scelti da Dio per essere i suoi portavoce, erano bugiardi, disonesti e approfittavano delle circostanze (naturalmente non lo dicono con queste parole, ma in modo molto sottile e diplomatico; ma il messaggio è lo stesso).  

Ci viene anche detto dai moderni e attuali dottori delle Scritture che i profeti dell'Antico Testamento scrissero per il pubblico del loro tempo, non per noi, e certamente non per le persone che sarebbero vissute migliaia di anni nel futuro. 

Che molte profezie che minacciavano la distruzione di Babilonia e di Tiro (solo per citare due esempi), non si sono avverate; infatti, secondo questi saggi, oggi Babilonia è l'Iraq e Tiro è una città portuale del Libano (contraddicendo la scienza dell'archeologia, che ha scoperto il sito e le rovine dell'antica Babilonia).  

Che la promessa a Gerusalemme, la città santa, dove si dice che né gli incirconcisi né gli impuri vi entreranno più? (Is 40-55), né dovrà temere il terrore, perché se qualcuno la attaccherà, si schianterà.... e che nessuna arma forgiata avrà successo contro di essa... (Is 54,11-17). Come gli annunci precedenti, anche questa profezia non si è avverata, perché si dice che nel 70 d.C. i Romani entrarono e rasero al suolo Gerusalemme.  

Così si legge: 

"Il mancato adempimento degli annunci si comprende nel momento in cui si comprende lo scopo di tali annunci. In alcuni casi il profeta in questione non stava tanto facendo un annuncio su un evento da prendere alla lettera, che sarebbe immancabilmente accaduto e così come lo presentava, ma stava descrivendo un futuro in modo metaforico, figurato e come nel buon linguaggio semitico spesso esagerato.... In altri casi il profeta si sbagliava semplicemente perché il suo annuncio era avventuroso..." (Eduardo Arens - Biblia y Fin del Mundo. P. 30). 

Come si può ben capire, per il dottor Arens questi uomini scelti da Dio per essere i suoi profeti erano semplicemente persone che si azzardavano a dire cose senza senso, che parlavano in modo figurato e metaforico, che esageravano i fatti e le cui profezie non si sono mai avverate.  

In breve, abbiamo una Bibbia con un Dio che, pur essendo l'autore della storia, ha mandato uomini che Lui stesso ha chiamato, scelto per essere suoi profeti e guide del suo popolo; ma sono stati un disastro. Nulla di ciò che dicevano era vero e servivano solo a incutere paura agli israeliti. 

Se siete un buon figlio di Dio, se siete un buon cristiano, difficilmente potete credere a questo pacchetto di menzogne, a questa diffamazione molto ben mascherata, perché non lo dicono mai apertamente, ma molto ipocritamente e dolcemente seminano il dubbio e la negazione dei poteri di Dio; del mistero che è nei suoi disegni e del piano di redenzione che ha per l'umanità. Come altri hanno fatto anche con le spiegazioni della stessa Bibbia latinoamericana, dove negano che Gesù abbia compiuto miracoli. Così, nei commenti al Vangelo di Marco 6, il commentatore biblico di una delle tante edizioni esistenti dice: "Gesù imponeva le mani sui malati e li guariva. Ma non fece nessun vero miracolo, niente che superi le capacità di un buon guaritore..." e in un'altra edizione più recente al posto di quanto detto sopra hanno messo: "Se il miracolo è dovuto solo alla fede del popolo, dov'è la differenza tra chi chiede a Dio con fede e chi va da un qualsiasi guaritore? In questo caso basterebbe che uno si proponesse da solo e non avrebbe molta importanza a chi si affida". Vedete come confondono e sminuiscono la potenza di Cristo? In verità, siamo di fronte a un'apostasia della peggior specie, scritta dai commentatori della stessa Bibbia.  

Perciò: non stupitevi che il diavolo sia entrato nella Chiesa e nella Bibbia stessa!  

Per una maggiore comprensione di questa intricata rete di confusione molto ben congegnata per seminare il dubbio, dividere e infine non credere più in Dio come l'Essere che ha un piano di salvezza per l'umanità; trascriviamo ancora una volta una parte del libro del dottor Arens, Bible and the End of the World. A pag. 35 egli afferma che:  

"In certi ambienti oggi (e da tempo, a dire il vero), i testi evidenziati vengono spesso citati senza rispettare il loro contesto letterario e tematico, per affermare che vi si annuncia la fine del mondo. Tuttavia, rispettando il loro contesto, notiamo che, da un lato, non si tratta di previsioni o informazioni su ciò che accadrà, ma di inviti alla conversione con un meccanismo ben noto che può essere descritto come una minaccia, simile a un ricatto emotivo. Dall'altro lato, osserviamo che si riferisce al futuro sognato di Israele, che va di pari passo con la soddisfazione della sete di punizione per coloro che li hanno maltrattati: è la chiamata. Tali caratteristiche e temi si ritrovano anche in altre opere, tra cui l'Apocalisse di Giovanni".  

In questa citazione, ci viene nuovamente detto che la profezia non è una profezia, ma una minaccia, un ricatto. E il Giorno di Yahweh, che dovrebbe essere il giorno in cui Dio giudicherà le nazioni, è semplicemente una storia, un prodotto della sete di vendetta degli israeliti contro i loro nemici che li hanno maltrattati. 

Altrove, dopo aver citato Zaccaria e Giovanni nell'Apocalisse, a proposito delle piaghe e dei sigilli che i profeti videro e di cui un angelo spiegò loro il significato, Arens dice che non ha nulla a che fare con eventi futuri, ma che: "Queste e altre visioni che seguono riguardano la ricostruzione di Gerusalemme come città di Dio, in particolare come suo centro". E poi mette una serie di numeri o citazioni bibliche che invita a leggere, ma non dice da chi sono tratte queste citazioni, se dal libro dell'Apocalisse o da Zaccaria, da cui dice che Giovanni ha copiato.  

Per quanto riguarda le profezie di Daniele, spiega che sono una conseguenza della situazione di ostilità che il popolo ebraico viveva sotto il re Antioco IV Epifane, successore di Alessandro Magno, dell'impero greco e che non ha nulla a che fare con l'impero romano. Questa visione di Daniele fu ripresa da Giovanni nella sua opera dell'Apocalisse applicandola al tiranno di allora, l'imperatore Domiziano. Quindi, di per sé, Giovanni con la sua Apocalisse è un pover'uomo che ha copiato da Zaccaria, Isaia, Daniele e così anche gli altri profeti che hanno plagiato gli uni dagli altri, da cui, a suo dire, la somiglianza di molte profezie.  

Potremmo continuare a elencare altri argomenti anti-biblici di questi signori "dottori della legge"; ma credo che quelli già spiegati siano sufficienti per rendersi conto di quanto siano sbagliati per i seguenti motivi: 

1.- Se il popolo ebraico e cristiano considera la Bibbia e i profeti, Gesù e gli apostoli come inviati, scelti da Dio, come sacri e come Parola di Dio; dubitare e disprezzare le loro opere è una vera aberrazione, soprattutto se provengono da persone che si definiscono cristiane e molto peggio se sono sacerdoti. Questo è ciò che le stesse Sacre Scritture chiamano: "Apostasie degli ultimi tempi".   

"Prima di tutto dovete sapere che nessuna profezia della Scrittura è di privata interpretazione, perché nessuna profezia è mai stata pronunciata per volontà umana, ma gli uomini hanno parlato da parte di Dio per mezzo dello Spirito Santo". (2 Pt 1, 19-20)  

Nella loro smania di minimizzare i misteri e i disegni di Dio, questi "piccoli dottori della legge" cercano di dare spiegazioni umane e prive di senso logico a ciò che è veramente vero, ma che non tutti capiranno.  

"... Queste cose sono chiuse e sigillate fino al tempo della fine. I malvagi non capiranno, ma coloro che hanno intelligenza capiranno". (Dan. 12,8).  

Le profezie scritte dai profeti dell'Antico Testamento si riferiscono principalmente a due eventi importanti nella storia della salvezza. Il primo è la venuta del Messia come agnello mite e umile e il secondo è il ritorno del Messia stesso, come re, seguito dai suoi eserciti e dai suoi santi.  

"Ciò che Dio aveva detto per mezzo dei profeti, che il suo Messia doveva soffrire, lo ha adempiuto". (1 Pt 2, 21-24) 

 Se le profezie relative alla sua prima venuta si sono adempiute come si sono adempiute, perché non dovrebbero adempiersi quelle relative alla sua seconda venuta? Così, per esempio, del luogo in cui doveva nascere: 

"Ma tu, Betlemme di Efrata, piccola tra i clan di Giuda, da te uscirà colui che regnerà in Israele, la cui origine è antica, da giorni di remotissima antichità". (Michea 5:2). 

Delle sofferenze che avrebbe dovuto subire: 

"È stato trafitto per le nostre iniquità e schiacciato per i nostri peccati..." (Isaia 53, 1-12).  

Attualmente le profezie riguardanti la seconda venuta, alcune sono già state adempiute, altre sono in pieno adempimento e altre ancora devono essere adempiute. Una delle profezie già adempiute è quella che riguarda il popolo ebraico. In passato, quando si parlava del popolo o delle tribù di Israele, si pensava che ci si riferisse al popolo cristiano, perché il popolo di Israele non esisteva in quanto tale. Per duemila anni è stato disperso in tutto il mondo; ma nel 1947, con tutte le probabilità e le condizioni contro di lui, è tornato ad essere una nazione. 

"Farò tornare il mio popolo nella sua terra, ricostruirà le sue città in rovina e vi abiterà" (Amos 9:11). 

6. Se alcune profezie sembrano non essersi avverate, è perché non è arrivato il loro momento. Non è bene avanzare giudizi e dire che, per esempio, la profezia contro Babilonia non si è mai realizzata, o che non si è realizzata nemmeno l'immunità di Israele, perché entrambe non si sono ancora realizzate.  

Bisogna considerare che alcuni nomi di città, paesi, oggetti e descrizioni di eventi, il profeta li ha presi in base alla mentalità e all'ambiente di quei tempi e, sebbene siano perfettamente correlati, a lui (il profeta) non è stato dato il potere di dire il nome esatto della città che poi sarebbe stata distrutta, perché se lo dicesse, non ci sarebbe alcun mistero, né è nei piani di Dio rivelarlo in quel modo. Qualsiasi città moderna di oggi avrebbe potuto assomigliare alla Babilonia che il profeta conosceva e che quindi prese quel nome. 

Le profezie sono scritte in modo un po' occulto, misterioso, e Dio ha ripetutamente detto ai profeti di conservare il messaggio perché non era per i loro tempi, ma per i tempi successivi.  

"Vidi, ma non capii e chiesi: "Mio signore, quale sarà la fine di queste cose? Ed egli rispose: "Va', Daniele, perché queste cose sono chiuse e sigillate fino al tempo della fine". (Dan.12, 8) 

Una parte del messaggio nascosto può essere compresa se ci rendiamo conto che i profeti ricevevano il messaggio per mezzo di visioni e immagini di cui capivano poco o nulla e, come ho detto al punto 7, cercavano di adattare le loro conoscenze e il loro vocabolario limitati alle cose terribili e meravigliose che vedevano, sia di ciò che doveva accadere sulla terra che in cielo. Per questo motivo, molte profezie, soprattutto dei tempi finali, parlano di cose che la maggior parte dei lettori non capisce. Ma, come ho già detto, il progresso della scienza dei nostri tempi e l'adempimento di alcuni eventi precedentemente predetti ci permettono di togliere il velo al linguaggio profetico.  

"Il sole divenne nero come una veste di lutto; tutta la luna divenne rossa come il sangue.....  La terza parte della terra fu bruciata, insieme alla terza parte degli alberi e di ogni erba verde..." (Ap 6, 12; 8, 7).  

Lo stesso riferisce la scienza attuale con un linguaggio diverso nel descrivere l'inverno nucleare. 

"La loro carne si decomporrà mentre stanno in piedi. I loro occhi si consumeranno dalle orbite e la loro lingua si consumerà dalla bocca". (Zaccaria 14:12) 

La conseguenza di una guerra con armi nucleari è che i corpi sono già morti prima di toccare terra a causa dell'onda di calore generata da queste armi; quindi la carne, gli occhi e la lingua si consumano.  

Se è vero che molte profezie terminano dicendo che "il tempo è vicino", questo non è un motivo per dubitare che un giorno le profezie e le promesse di Dio si realizzeranno. Non dimentichiamo che nelle visioni che i profeti ricevettero, ad eccezione di Daniele (che chiese: quando accadrà?), il Signore non indicò il tempo. Il che potrebbe essere per un motivo molto importante: il popolo di Dio è sempre all'erta, pensando che potrebbe accadere in qualsiasi giorno e in qualsiasi ora. "Beati i servi che il loro padrone trova svegli quando arriva" (Luca 12:37). (Luca 12:37). Gli stessi apostoli pensavano che Gesù sarebbe tornato mentre loro erano ancora in vita, ma non era così, perché la pienezza dei tempi non era ancora arrivata. I pensieri e i desideri dell'uomo non sono i pensieri e i piani di Dio. 

 11. -Infine, poiché esiste una volontà contraria a Dio, ci saranno sempre persone influenzate da questa forza negativa che, spinte dall'incredulità, dall'orgoglio e dalla stoltezza, non permetteranno loro di vedere la verità e la realtà. Non importa quante prove vengano loro presentate, non crederanno mai. Purtroppo, questo gruppo non comprende solo gli atei, ma anche molti cosiddetti cristiani, tra cui preti, suore e teologi che, gonfiati dalle loro scienze umane, influenzati dal consumismo, dal comunismo e dal marxismo, non vogliono arrendersi e fanno fatica a credere che la loro vita comoda ed egoista finirà presto. La venuta di Cristo è per loro una minaccia ai loro interessi terreni, da qui la loro resistenza e la loro cecità. Gli esseri umani sembrano vivere molto serenamente in mezzo alle loro miserie, dolori, sporcizia e sofferenze.  

"Non c'è peggior cieco di colui che non vuole vedere". Il detto popolare dice che non avrebbe molta importanza se non fosse una questione di vita o di morte, di salvezza o di dannazione eterna, perché coloro che sono caduti nel gioco di Satana lavorano duramente dalle loro posizioni strategiche per nascondere la verità. Per influenzare negativamente l'umanità e i membri della Chiesa, affinché smettano di preoccuparsi e trascurino gli eventi che annunciano la Seconda Venuta di Cristo. 

Il detto di cui sopra è corroborato dalla citazione di Luca 10:21, dove Gesù dice:  

"Ti rendo lode Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli".  

I marxisti, con le loro teorie mal denominate del materialismo o del socialismo scientifico (che non è affatto scientifico) e i teologi della liberazione negano gli eventi apocalittici in arrivo; parlano in modo tale che molti cadranno nei loro sofismi. Spiegano in modo apparentemente onesto e sincero che molti crederanno loro. Se non è così, leggete cosa dice il dottor Arens:   

"La morale di quanto sopra è che qualsiasi estrapolazione di questi testi, come di qualsiasi testo biblico, è un abuso di essi e qualsiasi proiezione letterale nei tempi moderni è un tradimento del messaggio e dell'intento dell'autore ispirato. È una questione di onestà rispettare il contesto letterario e storico dei testi".  (Bibbia e fine del mondo, p. 47). 

Di quale onestà può parlare chi ha cambiato il significato stesso della parola e del contesto? Come può quest'uomo parlare di tradimento del messaggio del profeta, se è lui stesso a cambiare completamente il messaggio e l'intenzione? Come può parlare di tradimento se lui stesso ha definito i profeti ricattatori, bugiardi, esagerati?  

Giovanni, all'inizio dell'Apocalisse, dice: 

"La rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli ha dato per rendere manifeste ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve" .... Beato chi legge e chi ascolta le parole di questa profezia e osserva le cose scritte in essa, perché il tempo è vicino (Ap 1,3). 

È illogico per un cristiano pensare che il messaggio che Gesù stesso dà a Giovanni sia qualcosa che Giovanni ha pensato di scrivere, come una copia di altri profeti, come un'arringa, una minaccia, un messaggio segreto o un incoraggiamento alla comunità cristiana di quei tempi; se poi Gesù stesso dice a Giovanni:  

"Scrivi le cose che hai visto, quali sono e quali saranno dopo di te".  (Ap 1,19) 

Non potrebbe essere più chiaro... "E ciò che sarà dopo di esse...". Indica eventi che avranno luogo nel futuro.  

I teologi moderni sostengono che Giovanni abbia copiato da Daniele e da altri profeti per scrivere l'Apocalisse, senza rendersi conto che una simile affermazione è avventata, disonesta e irrispettosa nei confronti dell'apostolo Giovanni, un amico intimo di Gesù. Lo accusano indirettamente di essere un plagiario, un bugiardo, di nominare il nome di Dio e di Gesù invano; e non accettano che sia stato Dio stesso, attraverso Gesù, a inviare il messaggio. "La rivelazione di Gesù Cristo che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono avvenire" (Ap.1:1).  

Questo, come si vedrà, ha una sola spiegazione: Il nemico di Dio non solo sta attaccando la Chiesa dall'esterno, ma è entrato nei suoi stessi ranghi; ma non allarmiamoci, questo era previsto ed è un segno in più per sapere che siamo davvero vicini alla Seconda Venuta di Gesù Cristo.  

Padre Ernest Ben Odevecq