sabato 2 maggio 2020

Vol. 2 – San Tommaso D’Aquino spiega il Santo Amore (Holy Love)



"Gesù ci descrisse il Cielo quando camminò sulla terra, come una gemma preziosa che vale più di qualsiasi cosa - una gemma così preziosa per la quale dovremmo rinunciare a tutto ciò che possediamo per averla. Quella gemma, veramente il Cielo stesso, è il Santo Amore


14 gennaio 2002 –  La Prima Camera dei Cuori Uniti di Gesù e Maria. È l’Immacolato Cuore di Maria, il Santo Amore (Holy Love)
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato a Gesù. Sono venuto per presentare al mondo la Prima Camera dei Cuori Uniti di Gesù e Maria. È l’Immacolato Cuore di Maria, il Santo Amore (Holy Love). È la Volontà di Dio.”
“Gesù ci descrisse il Cielo quando camminò sulla terra, come una gemma preziosa che vale più di qualsiasi cosa – una gemma così preziosa per la quale dovremmo rinunciare a tutto ciò che possediamo per averla. Quella gemma, veramente il Cielo stesso, è il Santo Amore. Sì, il Santo Amore è così prezioso… così importante. Perché senza il nostro “sì” al Santo Amore non c’è salvezza.”
“Il Santo Amore è le due grandi leggi d’amore: amare Dio sopra ogni altra cosa e il vostro prossimo come sé stessi. Questi sono i comandamenti che Gesù ha detto che dobbiamo seguire se vogliamo raggiungere il Cielo. Quando iniziate a leggere questi messaggi, quando cominciate a vivere questi messaggi, vi renderete conto che il Santo Amore è Il Cielo sulla terra.”
“La pace del mondo è stata affidata al Cuore Immacolato di Maria a Fatima. La pace del mondo dipende dai vostri sforzi per vivere nel Santo Amore e per diffondere questi messaggi. Vi aiuterò.”

7 gennaio 2002 – C’è una differenza netta tra l’ammonire il peccatore e il criticismo
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Sono venuto a confermarvi che c’è una differenza netta tra l’ammonire il peccatore la quale è un’opera spirituale di misericordia e il criticismo. Il primo nasce come un monito amorevole progettato per edificare il Corpo di Cristo. Il criticismo è un giudicare che nasce da un cuore tumultuoso e che porta il frutto della disunione. Il criticismo si forma in un cuore che non cerca il benessere del suo obiettivo, ma immagina i motivi delle azioni e li accetta come Verità. Il cuore che non riconosce questo criticismo negativo essere un’ispirazione malvagia è facilmente ingannato col credere che la sua critica sia un ammonimento progettato per costruire piuttosto che demolire.
“Qui vi è una linea sottile di discernimento, ma una grande differenza nei frutti di ogni azione. Un ammonito amorevole può essere facilmente accettato e attuato. Una critica negativa ferisce e favorisce il risentimento.”
“Ecco perché ogni anima deve imparare ad agire e a parlare soltanto con il Santo Amore (Holy Love)”.

21 gennaio 2002 – Attraverso questo amore disordinato al male, l’anima coopera col male
Giunge San Tommaso d’Aquino. Inchina la testa per salutarmi. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Mi inchino a te per il Cristo Vivente che abita all’interno del tempio del tuo cuore. Tutte le lodi a Gesù.
“Sorella mia, oggi ci sono molte distrazioni nella tua vita. Gesù desidera che consacri il tuo giorno al Santo Amore. Mi manda a ripetervi questa preghiera:
“Padre Celeste, io consacro il mio cuore in questo momento presente al Santo Amore. Tienimi conscio di questo durante tutto il giorno, così che tutti i miei pensieri e tutte le mie azioni procedano dal Santo Amore”.
“Copro questa richiesta con il Sangue Preziosissimo di Gesù, tuo Figlio, e la circondo con le Lacrime della Madre Addoloratissima. Amen.
“Tu vedi, che quando si commette un peccato è perché l’anima ama il peccato più di Dio e del prossimo. Attraverso questo amore disordinato al male, l’anima coopera col male. Ciò è così nel peccato dello spettegolare, della detrazione e del giudizio avventato, proprio come è con qualsiasi peccato. L’anima potrebbe essere caduta nell’abitudine segreta al peccato, quella delle critiche negative sugli altri nei suoi pensieri. In questo modo collabora con lo spirito malvagio della critica, e presto lo sarà anche nelle sue parole e nelle sue azioni”.
“Lo spirito di critica viaggia spesso in gruppo con lo spirito del rifiuto, del perfezionismo, del non perdonare e con altro. Questo è il motivo per cui stare in guardia sui vostri pensieri è così importante. Per ciò che le forme nei vostri pensieri prendono facilmente il sopravvento su tutto il cuore.”
Se ne va.

26 gennaio 2002 – Questo è il tutto e la somma della santificazione: l’abbandono fiducioso alla Divina Volontà di Dio in ogni momento presente
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. sorella mia, questo è il tutto e la somma della santificazione: l’abbandono fiducioso alla Divina Volontà di Dio in ogni momento presente. In questa fiducia vi è amore. In questo abbandono vi è umiltà. Nell’amore, l’umiltà e la conformità alla volontà di Dio è la rinuncia di sé.
“L’anima che tende alla santità deve rinunciare completamente a ciò che vuole per ciò che Dio vuole. Egli mette Dio al centro del suo cuore e sradica sé stesso. È impossibile per chi è egocentrico raggiungere le vette di questo abbandono, perché vede tutto nel modo in cui influisce su sé stesso. Cerca di guadagnare per sé in tutto. Confida in sé stesso più che in Dio, poiché il suo amore per Dio è imperfetto. La sua esistenza ruota intorno al suo benessere e non a ciò che Dio vuole per lui”.
“L’anima che persegue la santificazione, tuttavia, cerca di accettare tutte le cose come (ricevute) dalla Mano di Dio. Egli vede la volontà di Dio in ogni situazione. Comprende che Dio sta lavorando con essa, spingendola nella santificazione. Pertanto, essa non vede la Volontà di Dio come una spada tagliente, ma come un fascio di luce ardente che illumina il cammino che è chiamata a seguire”.
“Il non ordinato amore di sé non può scegliere il Divino Amore, perché i due sono in conflitto proprio come la carne si oppone allo spirito. Ma questo Messaggio delle Camere dei Cuori Uniti chiama ognuno a togliere il vecchio e a mettere il nuovo. Questa è l’essenza della santità.”

28 gennaio 2002 – Molto spesso l’unica cosa che blocca la via della santità è un cuore invidioso
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Oggi sono venuto a parlarvi ancora una volta della santità. Molto spesso l’unica cosa che blocca la via della santità è un cuore invidioso. Ciò è perché le persone generalmente non riconoscono questa forma di male nei loro cuori e, quindi, non lo sradicano”.
“L’invidia è solo un’altra forma dell’amore di sé. L’anima che è egocentrica viene consumata col nutrire i propri bisogni spiritualmente, fisicamente ed emotivamente. Essa è insidiosamente piena del desiderio di essere l’aspetto più bello, di avere i migliori vestiti, la casa migliore, la famiglia migliore, la reputazione migliore. Spesso l’invidia può essere individuata attraverso uno spirito ambizioso.”
“Il tipo di invidia più offensivo per Gesù è l’invidia spirituale. La persona vuole che tutti sappiano delle grazie che riceve come se essa fosse l’autore di ogni grazia e di come le meritasse.
“Ma l’invidia va oltre il desiderio del meglio. L’invidia vuole quello che il suo vicino ha. Non è felice della fortuna del suo prossimo, fisica, spirituale o emotiva, ma vuole tutto ciò che il suo prossimo ha per se stessa. Così potete vedere, che l’ambizione si trasforma in avidità, e l’avidità in gelosia.”
“Ma alla radice di ogni invidia c’è lo stesso auto-consumante amore di sé che è alla radice di ogni peccato. Se questo auto-assorbimento lo si lascia incontrollato, esso galoppa via come un cavallo in fuga che tiene prigioniero il cuore, assicurando la distruzione spirituale.
“L’anima che cede all’invidia non capisce il suo posto davanti a Dio. Se lo facesse, accetterebbe la Volontà di Dio nel momento presente e desidererebbe non di più – non di meno – di questa porzione per se stessa.

20 febbraio 2002 – Sono venuto ad elaborare sul Regno del Divino Amore
Giunge San Tommaso d’Aquino. Si inchina verso il Santissimo Sacramento, si gira verso di me e dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Sono venuto ad elaborare sul Regno del Divino Amore – il Cielo stesso, di cui il Signore ha iniziato a parlarti al riguardo.”
“In questo Regno tutti i sensi che il corpo aveva nel mondo sono assistenti all’anima in Cielo. Ma nel Regno del Divino Amore, i sensi sono purificati proprio come l’anima è purificata. Non c’è più dolore, non c’è più impedimento di qualsiasi tipo. L’anima vede il colore nella sua forma più pura – colori che non sapeva esistessero. Egli ode, vede e parla alla Santissima Trinità, agli angeli e ai santi. Può tenere più di una conversazione alla volta perché non ci sono costrizioni di tempo o di spazio.
“L’anima può bilocare, anche essere in più posti in Paradiso contemporaneamente. Tutta la conoscenza è data ad ogni anima ed è perfetta. Tutta la verità è conosciuta e accettata. Ciò che è era ritenuto fragile e vulnerabile sulla terra è forte in Cielo. La parte migliore del Cielo, tuttavia, è che l’amore è perfetto. Nulla interferisce con il tuo amore per la Beata Trinità. Ogni anima loda e adora Dio per sempre.
“Poi naturalmente, l’anima ha accesso illimitato alla Santa Madre di Dio. Desideri il suo tenero abbraccio? È dato. Le vuoi parlarle in privato? Scegli il tuo tempo. Vuoi che Ella preghi con te in intercessione? Non ti rifiuterà mai, così come non rifiuta mai nessuno ora. In Cielo Ella ti accompagnerà al trono di Suo Figlio e metterà le tue richieste ai Suoi Piedi.
“Questo è ciò che il perfetto amore è. Questa è la bellezza della perfezione. Questo è il paradiso a cui ognuno è chiamato e per cui è stato creato.”

21 febbraio 2002 – Il Regno della Divina Volontà e il Regno del Divino Amore sono uno
Giunge San Tommaso d’Aquino. Si inchina all’ostensorio e dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Sono venuto a invitare tutti a comprendere che, poiché le anime del Cielo sono in unione con la Divina Volontà di Dio, le anime in tale unione sulla terra possiedono il Regno del Divino Amore nel loro cuore. Tenete sempre a mente che il Regno della Divina Volontà e il Regno del Divino Amore sono uno. I due non esistono separati.”
“Fatelo conoscere.”

23 febbraio 2002 – Vengo ad aiutarvi a comprendere la stretta alleanza tra la Rivelazione dei Cuori Uniti e il nuovo dogma
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Vengo ad aiutarvi a comprendere la stretta alleanza tra la Rivelazione dei Cuori Uniti e il nuovo dogma. Prima di tutto, è importante che pensiate al Cuore di Maria come a un passaggio Santo e Sacro tra il Cuore di Gesù e tutta la terra. Nessuna grazia viene sulla terra se non attraverso questo corridoio. Poiché l’Immacolato Cuore di Maria è il Santo Amore (Holy Love) e il Santo Amore è la Divina Volontà di Dio, si può dire che ogni grazia che Dio vuole per il mondo è mediata attraverso il Santo Amore. Ne consegue che la Vergine Maria è la Mediatrice.
“Poi, comprendete che, poiché il Cuore di Maria è unito al Cuore di Suo Figlio, Ella ha sofferto integralmente la Sua Passione. Ella non era solo una spettatrice, ma soffrì la Passione unita a Gesù. Le sue ferite erano mistiche soltanto perché l’unione dei Due Cuori è mistica. Pertanto, Ella è la Corredentrice.
“Come Avvocata, comprendete che il passaggio del Cuore Immacolato di Maria è un passaggio a doppia direzione. Ogni preghiera e sacrificio che chiunque dà a Gesù passa prima attraverso il Cuore di Sua Madre. All’interno della Fiamma del Suo Cuore la Beata Madre purifica ogni petizione e sacrificio prima di inviarla al Cuore del Suo Amato Figlio. Pertanto, Ella è l’Avvocata.
“Meditate su queste verità. Vi aiuterò a comprenderle.”

22 marzo 2002 – Pregate affinché la grazia della Verità venga oggi dentro il vostro cuore
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Oggi sono venuto per aiutarvi a comprendere questo principio molto semplice. Questo è ciò che determina il destino dell’anima -anzi, il suo posto per tutta l’eternità. Ciò che è tenuto come più caro e prezioso al centro di ogni cuore è il dio che la persona adora. Questa è la ragione per la quale ogni anima deve scrutare il proprio cuore ogni giorno e, di momento in momento, determinare l’oggetto o gli oggetti del suo più grande affetto.”
“Pregate affinché la grazia della Verità venga oggi dentro il vostro cuore. Alcune persone per tutte le intenzioni e scopi sembrano sante, ma questo è soltanto all’esterno. Nei loro cuori esse custodiscono gelosamente la loro reputazione. Altre adorano il denaro e tutto ciò che esso può comprare – vestiti, case e anche il potere.
“Ma Dio ricerca l’umile, il semplice, il senza pretese. Non cerca nemmeno i grandi intelletti. L’intelletto può essere un grande ostacolo, vi dico, a meno che non sia umilmente sottoposto alla Volontà di Dio. Ed è soltanto allora che Dio rivela la Sua Verità al cuore. Ogni cosa nel cuore deve essere purificata nella Fiamma del Santo Amore, spogliata dell’interesse personale e arresa a Dio affinché lo usi come Egli vuole. Tutto ha uno scopo e un posto nel Piano Onnisciente di Dio, dal clima all’esposizione del male nei cuori, al più grande sacrificio: la Crocifissione.
“Il più delle volte la pienezza della Volontà di Dio non è rivelata al semplice uomo. Qui è dove ognuno è chiamato a fidarsi. La fiducia è il banco di prova dell’amore.”

23 marzo 2002 – L’intelletto deve essere addomesticato, proprio come una bestia selvaggia viene domata
Arriva San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
“Sia lodato Gesù. Pensavo che non sarei mai giunto qui.” (sono stato ritardato per vari motivi.)
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Quando siete distratti dagli affari del mondo o dai problemi da altro, il Signore Gesù si sente abbandonato perché Egli non è più al centro del vostro cuore”.
“Ma ascoltate ciò che sono venuto a dirvi. L’intelletto è una cosa delicata. Se è governato dall’orgoglio, fa sì che ogni tipo di peccato ed errore entri nel cuore. Questo è il modo con il quale il discernimento oltrepassa la linea del giudizio. È come la custodia della reputazione diventa più importante del commettere il peccato -peccati di calunnia, di furto, aborto e di molteplici altri.”
“L’intelletto deve essere addomesticato, proprio come una bestia selvaggia viene domata. L’intelletto deve porsi sotto il dominio di un cuore umile, amorevole e semplicistico. Ed è soltanto così che l’anima che Dio ha creato può essere unita al suo Creatore.”
Per avanzare in queste virtù di umiltà, amore e semplicità, l’anima deve chiedere al Signore la grazia della conoscenza di sé per vedere dove sta mancando in queste virtù. Senza il coraggio di fare ciò, non vincerà mai il suo disordinato amore per se che motiverà i suoi pensieri, le sue parole e le sue azioni.”
“È solo quando l’intelletto e il Santo Amore nel cuore lavorano in unità che l’anima avanza attraverso le Camere dei Cuori Uniti”.

25 marzo 2002 – Comprendete che la Verità spoglia l’anima di ogni pretesa e superbia
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Comprendete che la Verità spoglia l’anima di ogni pretesa e superbia. La verità permette all’anima di vedere sé stessa cosi come si trova davanti a Dio. Questa è l’umiltà stessa. Ognuno dovrebbe pregare ogni giorno per questa grazia. Mai gonfiarsi col pensare di sé di essere santo. Questa è una delle menzogne di Satana.”

3 aprile 2002 – La fiducia, ricordate, è il terreno di prova dell’amore, la sostanza dell’amore
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Sono venuto ad aiutarvi a comprendere che c’è un filo conduttore che corre lungo l’arazzo della vita di ciascuno. È fiducia nella volontà di Dio. Ad ogni anima viene offerta l’opportunità nella sua vita di praticare la fiducia. La fiducia, ricordate, è il terreno di prova dell’amore, la sostanza dell’amore. Il Signore sta indietro e osserva pazientemente come ognuno si occupa di queste opportunità dell’avere fiducia. Più l’anima si fida della Divina Provvidenza, più profondamente è attirato dentro Stanze dei Cuori Uniti.
“Satana, naturalmente, cerca di indebolire la fiducia e presenta dubbi e paure al cuore. Queste ansie allontanano l’anima dal sentiero della santità e distruggono la pace di ciascuno che cede a tali preoccupazioni.”
“Allora, imparate a riconoscere il nemico, quando attacca in questo modo. Tutto ciò che si oppone alla fiducia viene dall’avversario. Stringete il tessuto dell’arazzo che Dio crea nella vostra anima attraverso la fiducia. Non permettete al nemico di svelare questa preziosa opera.

21 aprile 2002 – Vengo a voi oggi per parlare dei recenti scandali all’interno della Chiesa
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Vengo a voi oggi per parlare dei recenti scandali all’interno della Chiesa. Alcuni eretici usano questi sventurati scandali come piattaforma per promuovere sacerdoti sposati e donne preti. Essi trascurano il fatto che il Santo Padre ha già preso decisioni contro entrambi. Il celibato non è la causa di questi problemi. È il male che è nei cuori, che è la causa.
“Voi non legalizzereste mai i furti perché molte persone rubano. Perché cambiare le leggi stabilite dal Santo Padre perché alcuni sono troppo deboli e aperti al male per obbedire alle leggi. Ricordate che la causa di ogni peccato è il fallimento nel Santo Amore (Holy Love). Il peccatore pone l’amore al peccato al di sopra dell’amore di Dio e del prossimo.
“Nel caso di questi scandali, altrettanto colpevoli se non di più, sono coloro che li permettono -quelli che hanno coperto il crimine. Chiedere perdono a posteriori non è di molta consolazione per la perduta dell’innocenza delle vittime.”
“Dobbiamo pregare perché la Chiesa sia guarita dall’interno all’esterno. Dobbiamo pregare affinché, man mano che Essa sarà spogliata e purificata, il resto fedele resti ancorato alla (loro) fede”.

29 giugno 2002 – Attenzione all’anima auto-soddisfatta
Giunge San Tommaso d’Aquino. Si inchina all’Ostensorio e dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Attenzione all’anima auto-soddisfatta. Un’anima che non cerca una spiritualità più profonda è un’anima tiepida. La sua auto-soddisfazione minaccia la sua stessa salvezza; perché il Signore offre ed essa rifiuta, pensando di non aver bisogno di più conoscenza di sé -essa ha tutta la grazia di cui ha bisogno. Questo è lo stesso della superbia. È tale l’arroganza spirituale nei cuori che rifiutano la rivelazione privata, presumendo che essi non hanno bisogno di nuove devozioni, e certamente nessun ‘presunto’ consiglio dal Cielo.”
“Tale è questo pensare, che essi hanno le risposte e credono di essere salvati. Ma nello stesso respiro, essi si lasciano sfuggire ciò che e ovvio – la possibilità di diventare santi ed entrare nel Regno sulle ali dell’amore e dell’umiltà. Sì, è una cosa molto pericolosa essere soddisfatti di se stessi – di essere spiritualmente compiaciuti. È un segno per il Cielo che si è interessati alla salvezza soltanto alle proprie condizioni”.
“Fate attenzione a ciascuna di queste trappole che Satana pone a voi.”

1 luglio 2002 – Come può il popolo di Dio combattere il male che ha avvolto i suoi tentacoli attorno alla nostra società
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Oggi la coscienza del mondo è diventata ottusa – cioè spiritualmente cieca. È come se una forza abbia una stretta sul cuore del mondo che gli impedisce di discernere il male”.
“Tutto ciò che attira l’attenzione dei media: terrorismo, violenza, aborto, pedofilia, omosessualità e persino femminismo liberale sono spiriti maligni. Coloro che praticano queste cose stanno cooperando con Satana. Voi non leggerete ciò sui giornali né lo sentirete alla televisione, perché la spinta è oggi quella di affrontare il problema (se è visto come un problema), e non la causa di esso che è il male stesso.
“Come può il popolo di Dio combattere il male che ha avvolto i suoi tentacoli attorno alla nostra società – anche alle nostre chiese e seminari? Chiamala così com’è. Non siate condiscendenti con il male essendo muti o accettando la terminologia che Satana ispira, quale: stile di vita alternativo, planned parenthood (catena di cliniche per aborti americana), linguaggio inclusivo, libertà di scelta e altro ancora. Mostrate il male per quello che è.
“Pregate il Rosario – l’arma preferita contro Satana. Non è un caso che anche molti di coloro che abbracciano questi spiriti maligni anche si oppongono al Rosario. Fare ore sante di adorazione. Ogni ora santa indebolisce il regno di Satana. Fate dire Messe per coloro che cooperano con il male. La Messa è la preghiera più potente”.
“Soprattutto, non tacete. Siate una forza vocale contro Satana nel mondo di oggi.”

24 luglio 2002 – Dio, sapete, non è mai ingannato dalla pretesa esteriore
Giunge San Tommaso d’Aquino. È in piedi accanto a una scala. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Oggi sono venuto per darvi questa illustrazione del viaggio di un’anima nella Quarta Camera del Divino Amore. La scala rappresenta la Terza Camera dei Cuori Uniti che è la perfezione della virtù. Ogni gradino è una virtù. Le ringhiere laterali a cui l’anima deve tenersi per salire questa scala rappresentano l’umiltà e l’amore. Ogni virtù è legata in modo stretto alla Santa Umiltà, il Santo Amore. Se essa non lo è, diventa instabile e s’indebolisce. La virtù stessa diviene falsa. L’anima che sta cercando di salire, scivola facilmente all’indietro.”
“Vi do questa grafica per mostrarvi quanto siano importanti l’umiltà e l’amore nella vita spirituale. Dio, sapete, non è mai ingannato dalla pretesa esteriore. Egli vede chiaramente in ogni cuore. Infatti, l’umiltà è sapere che non siete altro che quello che siete agli Occhi di Dio. Il vero Santo Amore ama la Divina Volontà di Dio nel momento presente. Nessuna di queste virtù può essere acquisita attraverso l’intelletto, ma soltanto nel cuore; cioè, voi non siete affettuosi e umili pensando di esserlo. Queste virtù giungono attraverso la cooperazione dell’anima con l’azione della Divina Volontà nella sua vita. Entrambe queste virtù richiedono una diminuzione dell’amore a se stessi. Più l’anima perde la vista di sé, più Dio riempie il vuoto.”
“Queste due virtù lavorano insieme nel cuore per condurre l’anima nella Quarta Camera. Una non può lavorare senza l’altra. Senza di esse le altre virtù non entrano nel cuore”.
“Vi rivelo ciò per facilitare la salita. Pregate per essere sempre aperti alla Volontà di Dio per voi”.

26 luglio 2002 – Descriverò per voi l’anima amorevole e umile come un obiettivo a cui tendere
Arriva San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sono venuto in lode a Gesù, nato Incarnato. Affinché l’anima faccia un’ascesa costante sulla la scala della virtù, deve avere le mani saldamente piantate su entrambi i corrimano della scala – il Santo Amore e la Santa Umiltà. Mentre sale, essa si alza più in alto su ogni lato per tirare sé stessa verso il passo successivo. Questa azione rappresenta l’impegno più profondo dell’anima per l’amore e l’umiltà”.
“Descriverò per voi l’anima amorevole e umile come un obiettivo a cui tendere. Tale anima pone sempre Dio al primo posto, davanti a sé e al prossimo. Per farlo, i suoi pensieri, le sue parole e le sue azioni sono volti a compiacere il massimo oggetto del suo amore. Attraverso l’amore di Dio, l’anima ama il suo prossimo, vedendo la creazione di Dio nel suo prossimo. Per amore del cielo, cerca di superare l’amore disordinato di sé. Questa azione abbraccia l’umiltà”.
“L’anima umile considera tutti gli altri più santi di lui. Essa conosce il suo posto davanti a Dio e cerca di compiacere Dio. Non cerca difetti negli altri, ma cerca il bene. Essa è sottomessa alla Volontà di Dio in tutte le cose e in ogni modo. Essa usa i beni del mondo per dare gloria a Dio. Nel fare ciò, non considera il costo per se stessa. Questo significa che non guarda a come ogni cosa influisce su di lei. I suoi pensieri, le sue parole e le sue azioni sono rivolti a Dio, non a sé stessa e al mondo. In sostanza perde di vista sé stessa. Non si preoccupa per la sua reputazione nel mondo, ma solo della sua relazione con Dio”.
“Questi corrimani (della scala) del Santo Amore e della Santa Umiltà non sono sempre facili da tenere saldi. Satana cerca di ungerli con le sue tentazioni in modo che l’anima perda la presa. È solo con l’aiuto della grazia del Cuore della Nostra Madre Celeste che l’anima può anche riprendere la salita. Se la mano dovesse scivolare da una parte o dall’altra, la Madre Celeste è lì, a rimettere la mano – dito per dito – di nuovo dove essa era.

7 settembre 2002 – Se volete conoscere il Cuore di Dio, ascoltate e seguite questi Messaggi
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli recita le Lodi Divine; poi dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Tutte le lodi siano date a Gesù. Sono venuto a chiedere a coloro che ascoltano questi Messaggi riguardo alle Camere dei Cuori Uniti di smettere di giudicare il messaggero e di vivere il Messaggio. Chi tra voi, dopo tutto, si ritiene degno di ricevere un tale messaggio. In Verità, nessuno è degno. Tuttavia, questo Messaggio è stato dato liberamente al mondo attraverso l’Amore e la Misericordia di Dio. La scelta che Egli fece riguardo al Suo messaggero, anche se apparentemente improbabile, tuttavia è una scelta di Dio”.
“Se volete conoscere il Cuore di Dio, ascoltate e seguite questi Messaggi che vi guidano al Suo Cuore. Se volete sapere come sarete giudicati per tutta l’eternità, leggete i Messaggi. Se volete diventare santi, aderite a questi Messaggi fino a quando il vostro cuore è uno con essi.
“Nessuno può veramente seguire questo cammino spirituale senza essere attirato dentro la Divina Volontà di Dio, e senza essere attirato verso una vita profondamente sacramentale”.
“Guardate oltre ogni difetto che percepite riguardo alla scelta di Dio del Suo messaggero. Dopo tutto, Dio non può errare. Guardate oltre la mancanza di approvazioni da alti poteri (della gerarchia ecclesiastica) che, in Verità, non sono necessari per il vostro credere in questa Rivelazione. In futuro, quando arriveranno le approvazioni, voi avrete perso un’occasione d’oro per diventare migliori spiritualmente – perfino santi”.

22 settembre 2002 – Sono venuto ad aiutarvi a comprendere la differenza tra la presunzione e la speranza
Giunge San Tommaso d’Aquino. Si inchina al Tabernacolo e dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Sono venuto ad aiutarvi a comprendere la differenza tra la presunzione e la speranza. Esse sono opposte.”
“La presunzione dà per scontata – la grazia. La persona presuntuosa pensa di avere ciò che non ha. Non concede, nel suo cuore, spazio all’azione della Divina Volontà di Dio. Sarebbe come una nave catturata in un mare turbolento che pensa di essere attraccata (al molo) in sicurezza.
“La speranza, d’altra parte, è una virtù che pratica la fede in attesa. La persona che spera crede che Dio possa compiere qualsiasi cosa se è la Sua Volontà di volerlo fare. Egli affida i suoi bisogni e le sue richieste al Signore e gli permette di rispondere come Egli Vuole. Nella speranza, egli può anche ringraziare Dio in anticipo per qualsiasi decisione Divina essa possa essere. La differenza è: non presume la risposta alla sua richiesta. Egli sarebbe (come) la nave persa in mare, che prega con fede in attesa di trovare un porto sicuro”.
“È molto importante rendersi conto che Satana può imitare qualsiasi dono dello Spirito Santo. La persona presuntuosa crede che ogni ispirazione provenga da Dio e non mette alla prova lo Spirito. Ricordate, l’unica virtù che Satana non può imitare è l’umiltà, perché non la capisce nemmeno. Quindi, nell’umiltà, siate certi di non presumere di avere un certo dono o virtù.”

22 settembre 2002 – Sono venuto ancora una volta per discutere con te della differenza tra la speranza e la presunzione
Giunge San Tommaso d’Aquino. Si inchina verso di me dicendo:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù sempre presente nel tuo piccolo cuore quando abbracci il Santo Amore (Holy Love ).”
“Sono venuto ancora una volta per discutere con te della differenza tra la speranza e la presunzione.”
“La virtù della speranza procede da un cuore pieno di Santo Amore, Santa Umiltà e Santa Fiducia. Un tale cuore è in grado di sperare basandosi sulla fede che Dio desidera solo ciò che è il meglio per lui”.
“La presunzione si basa sulla superbia. L’anima presuntuosa considera tutte le cose attraverso gli occhi del disordinato amore di sé. Egli può presumere che sarà salvato anche se conduce una vita impenitente di peccato. Crede che riceverà la salvezza alle sue condizioni, non a quelle di Dio. Tale anima confida solo in sé stessa e non fa concessione alcuna per Volontà di Dio”.
“Ci sono (persone) oggi nel mondo – anzi in posti prominenti, che credono di avere certe virtù o addirittura certi doni dello Spirito Santo. Ma, ancora una volta vi dico che ciò che non si basa sull’umiltà del cuore è una contraffazione di Satana.”

25 settembre 2002 – Sono venuto ad aiutarvi a comprendere meglio l’abbandono fiducioso
San Tommaso d’Aquino viene e dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Sono venuto ad aiutarvi a comprendere meglio l’abbandono fiducioso. Ancora una volta vi ricordo che l’umiltà e l’amore sono il fondamento della fiducia. Quando vi fidate, credete che nessun danno verrà a voi al di fuori della Volontà di Dio. Capite che la Volontà di Dio per voi è sempre la vostra salvezza. Quando vi arrendete alla Volontà di Dio, questo significa che rinunciate alla vostra volontà. Quindi, nell’abbandono fiducioso, voi avete fiducia che la Volontà di Dio è sempre il meglio per voi, e arrendete i vostri desideri e opinioni riguardo al risultato di qualsiasi situazione, cioè, lasciate fare a Dio.”

7 ottobre 2002 – La Santa Madre mi ha inviato a parlarvi del Rosario
Giunge San Tommaso d’Aquino. Si inchina davanti al tabernacolo e dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. La Santa Madre mi ha inviato a parlarvi del Rosario. Alcune persone – anche i leaders della Chiesa, lo minimizzano. Ma il potere del Rosario non è cambiato nel corso dei secoli. Se lo pregaste di più, l’aborto sarebbe riconosciuto per ciò che è. L’accettazione dell’aborto da parte dei leader di qualsiasi paese mette il paese in pericolo; soltanto per questo peccato si hanno guerre, disastri naturali, confusione politica e collasso economico.”
“La devozione al Santo Rosario pone l’anima sotto la protezione della Beata Madre – di sicuro un luogo nel quale chiunque dovrebbe cercare di essere in questi tempi. Portare con voi il Rosario è un segno per Satana che appartenete a Maria”.
“La meditazione sui misteri del Rosario avvicina l’anima di più a Gesù, e lo porta lontano dal peccato. Il Rosario è un’arma decisiva contro il regno di Satana in questo mondo.”
“Una volta che l’anima inizia la recita quotidiana del Rosario, la Beata Madre lo segue – cercando la sua santità e il suo più profondo impegno per la preghiera”.
“Rendete noto questo.”

21 ottobre 2002 – Parliamo della paura
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Parliamo della paura. Se il cuore è pieno di Santo Amore (Holy Love), in esso non c’è spazio per la paura. La Scrittura lo cita: ‘Non abbiate paura; solo credete. (Marco 4:40). La profondità con cui uno ama Dio è la profondità della sua fiducia. Allora, vedete che le imperfezioni verso il Santo Amore aprono la porta alla paura.”
“Oggi, quelli che dipendono su se stessi e sul mondo che li circonda hanno tutte le ragioni per avere paura – per se stessi in quanto non sono capaci di nulla di buono. Piuttosto, tutto il bene viene da Dio. Le anime che non amano abbastanza profondamente non possono comprendere i modi con cui Dio risponde alle preghiere e diventano impazienti nell’aspettare i tempi di Dio.”
“Le anime che non pregano e non vedono la mano di Dio in ogni svolta degli eventi sono quelle che hanno paura, che incolpano e che non possono perdonare. Forse ne avete conosciute alcune di queste.”
“Perciò, il comprendere ogni cosa nel regno spirituale ruota intorno alla profondità del Santo Amore nel cuore.”

2 novembre 2002 – Ciò che si oppone all’amore di Dio e del prossimo è sempre radicato nell’amore eccessivo di sé.
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Sorellina (alla veggente), ascolta e comprendi che la sostanza di ciò che è nello spirito del cuore è sempre il Santo Amore e/o il Divino Amore; o è tutto ciò che si oppone. Ciò che si oppone all’amore di Dio e del prossimo è sempre radicato nell’amore eccessivo di sé. La persona cede alle tentazioni perché vede che esse lo beneficheranno in qualche modo. Pertanto, egli ama il peccato più di Dio e del prossimo, e si pone al primo posto davanti al Santo Amore.
“Così, quando vi viene chiesto di pregare con il cuore, dovete pregare con il Santo Amore nel vostro cuore”.
“Rendete noto questo.”

11 novembre 2002 – Sono venuto ad aiutare ognuno a vedere che il vero nemico è ciò che si oppone al Santo Amore nel cuore
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Sono venuto ad aiutare ognuno a vedere che il vero nemico è ciò che si oppone al Santo Amore nel cuore. È sempre insidioso – a volte anche rivestito di rettitudine. Ma la causa è sempre l’interesse personale, l’amore di sé, sopra e davanti a Dio e al prossimo. Esso può giungere al cuore come critica negativa verso gli altri – presto generando imperdonabilità – poi amarezza. L’amore di sé invita l’anima a criticare gli altri, tenendosi così in maggiore stima. Può essere amore ai beni materiali, sensualità o persino amore per la propria opinione che allontana il Santo Amore dal cuore”.
“Ma dove inizia il cancro che esaurisce il Santo Amore, è sempre il disordinato amore di sé. Ecco perché il processo di conversione inizia sempre con l’amare Dio più di sé stessi. È questo amore che apre il cuore alla Fiamma del Santo Amore.”

13 novembre 2002 – Il Santo Amore – che è il Cuore Immacolato di Maria, è la porta d’accesso alla Nuova Gerusalemme
Giunge San Tommaso d’Aquino. Egli dice:
San Tommaso D'Aquino - Santo Amore *Holy Love)
“Sia lodato Gesù. Vi prego di comprendete, piccola (alla veggente), il Santo Amore – che è il Cuore Immacolato di Maria, è la porta d’accesso alla Nuova Gerusalemme. Allora comprendi che la Nuova Gerusalemme è il Divino Amore, il Sacro Cuore di Gesù. Il Divino Amore, il Cuore del nostro Salvatore, è il regno che viene.”
“Queste verità restano molto al di sopra di te. Forse in questa vita non riuscirai mai ad afferrarle. Quando tu preghi perché venga il regno “sulla terra come è in Cielo”, stai pregando perché ogni cuore entri nel Divino Amore. Facendo un passo oltre – il Divino Amore è l’unità con la Divina Volontà di Dio. Così il regno a venire è lo stabilirsi della Divina Volontà di Dio regnante in ogni cuore.”
“Ecco un altro precetto. Non puoi separare il Divino Amore dalla Divina Volontà di Dio. Sarebbe come cercare di separare il bianco dal tuorlo dopo che l’uovo è stato strapazzato.
“Il cuore umano che vive spiritualmente di concerto con il Divino Amore è consumato dalla Fiamma del Divino Amore fino a quando non si è uno. Forse potreste paragonare le note di una sinfonia al cuore che vive nel Divino Amore. L’intera orchestrazione è la Volontà di Dio e sarebbe impossibile separare le note da essa.
“Allora, ti ho dato molto da contemplare.”
Mi benedice e sorride.

O Madre amorosissima



O Madre mia dolcissima, i bambini hanno sempre sulle labbra il nome della mamma e in ogni pericolo subito la chiamano. O Madre amorosissima, questo tu desideri: che io come un piccolo bambino sempre ti chiami, sempre ricorra a te. Lascia che continuamente t'invochi e ti dica: Madre mia, Madre mia amabilissima! Questo nome tutto mi consola, m' intenerisce, mi ricorda d'amarti, mi spinge a confidare in te. Madre mia: così ti chiamo, così voglio sempre chiamarti, così ti voglio amare. Rendimi santo, come tu sei santa; rendimi un figlio degno dite. Mi affido a te, o Maria, mio rifugio e mio amore. L'unica mia speranza è Gesù tuo Figlio, e, dopo Gesù, sei tu Vergine Maria. Amen.


2 maggio 2020 – Continuate ad essere luce in mezzo alla copertura di tenebre di Satana



"Questi sono tempi di incertezza. Non solo a causa di questo virus che sta facendo sentire il suo peso, ma anche a causa di trame nefaste nel cuore degli uomini"


Ancora una volta, vedo una Grande Fiamma che ho conosciuto essere il Cuore di Dio Padre. Egli dice:

“Questi sono tempi di incertezza. Non solo a causa di questo virus che sta facendo sentire il suo peso, ma anche a causa di trame nefaste nel cuore degli uomini. Così tanto potrebbe e può accadere di cui l’uomo non può pianificare. Il rilascio di questo virus è soltanto uno di queste trame. Pertanto, vi dico solennemente, la migliore preparazione per l’ignoto è la preghiera del cuore per (avere) la forza interiore. Tale preghiera è unità con una forza che l’uomo non può mettere insieme attraverso sforzi umani.”
“Satana sta perdendo il suo slancio mentre sempre più e più cuori retti portano alla luce le sue azioni per ciò che sono. Figli, continuate ad essere luce in mezzo alla copertura di tenebre di Satana. Voi siete i Miei strumenti e le Mie armi quando siete ciò (luce nelle tenebre).”
Leggi 1 Tessalonicesi 5:4-8
Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobrii. Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano, sono ubriachi di notte. Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza.
Holy Love

IL MISTERO DEL SANGUE DI CRISTO



L'anima che soffre in Lui...

O misteri di Dio nella santificazione delle anime! O bontà sovrumana nella disposizione delle nostre intime pene!
Gesù m'insegna che non si può salire ai Misteri della gloria se non per quelli della Croce; che più l'anima è unita per il patimento a Gesù, e meglio si dispone alla luce del prodigio della misericordia; che per salire occorre sprofondarsi così nell'affanno e nel dolore; che nessuna forza è più valida per la santità come quella del sacrificio; che finché l'anima contempla solo esternamente la Croce è avvolta dallo splendore del Mistero, ma quando è portata nelle piaghe, inabissata in quella del Costato, partecipe degli intimi patimenti della Redenzione, è resa simile alla Vittima Augusta e perciò fatta degna di ricevere i frutti preziosi della divina carità.
M'insegna che i doni dello Spirito Santo non sono che la rivelazione del suo Cuore, la disposizione per avvicinarmi a Lui, per conoscerlo e per amarlo, e se l'anima è già in Lui per l'immolazione, questi doni le sono partecipati con sovrabbondante misura.
Essi hanno per iscopo la glorificazione di Gesù nell'estensione del suo Regno, nella corrispondenza della sua carità, nell'unione alla sua vita di amore.
L'anima che soffre in Lui, che è avvinta per una grazia speciale alle piaghe intime del suo Cuore, non solo intuisce tutte queste verità, ma vive in esse una sublime vita soprannaturale.

Soffrendo con fede e con rassegnazione, contemplando i patimenti di Gesù e adorando la sua Volontà, l'anima purifica continuamente se stessa, ogni imperfezione è lavata nel Sangue prezioso, ogni sospiro, ogni lagrima, tutto è avvalorato dai meriti della Passione, e la purezza, la perfezione, la virtù acquistata con mezzi così efficaci e potenti la dispongono alla vita del Cielo che pregusta nella visione dell'intelletto, e nell'arcana soavità del cuore, nella perenne elevazione dello spirito che è il dono più sublime della carità del Signore. q. 1: 20 maggio

SR. M. ANTONIETTA PREVEDELLO

IL MITO “Don Milani”



La scuola popolare “a-religiosa e a-politica” come funzionava? Che scopi si poneva e con quali metodi? Lasciamo la parola a don Milani:

«L’esperienza fatta nella Scuola Popolare ci dice che quando un giovane operaio o contadino ha raggiunto un sufficiente livello di istruzione civile, non occorre fargli lezione di religione per assicurargli l’istruzione religiosa»18

I metodi di insegnamento erano:


«Io, a scuola, sputtàno sempre tutto quello che mi passa per il capo, senza badare se c’é presenti vecchi o bambini, DC o PC»19.



In altro luogo ribadisce: «Coi ragazzi, dunque, che da sei anni frequentano ogni sera la nostra scuola popolare, io posso benissimo permettermi di dire le cose più sporche ed eretiche, perché la conoscenza fatta in sei anni della mia fede e ortodossia non si disfa in una sera. Chi mi ha conosciuto cattolico (...) se mi vede eliminare un crocifisso, non mi darà mai dell’eretico, ma si porrà piuttosto la domanda affettuosa del come questo atto debba essere cattolicissimamente interpretato cattolico»20.


Per l’avversione al Crocifisso e al suo dovere di insegnare religione, don Milani era stato punito dal card. Elia Dalla Costa con una “vacanza” in Germania. Don Milani non negava il fatto, ma adduceva i “suoi” risultati: «Il numero dei giovani che frequentano i Sacramenti e il loro venirci da sè, senza organizzazione né invito né occasione festiva o periodica, prova che l’influenza della scuola é stata profondamente religiosa anche senza quel contorno esteriore (cioé il Crocifisso)»21

Per don Milani non ci si deve preoccupare troppo dell’insegnamento religioso, perché é tanto difficile che uno cerchi Dio se non ha sete di conoscere. Egli afferma: 

«In sette anni di scuola popolare, non ho mai giudicato che ci fosse bisogno di farci anche la dottrina. E neanche mi sono preoccupato di far discorsi particolarmente pii o edificanti»22.

Per quanto si riferisce al proprio apostolato, confessa di non fare «Con convinzione altro che la scuola». E ne dice il perché: «Non é che io abbia della cultura una fiducia magica, come se fosse una ricetta infallibile, come se i professori universitari fossero automaticamente tutti più cristiani e avessero il Paradiso assicurato, mentre il paradiso fosse precluso agli indotti pecorai di questi monti. È che, i professori, che vogliono, possono prendere in mano un vangelo o un Catechismo, leggerli e intendere. Dopo, poi, potranno fare il diavolo che vorranno: buttarli dalla finestra o metterseli in cuore; s’arrangino, se sceglieranno male sarà peggio per loro»23.


Per fare scuola, dice don Milani, non ci si deve preoccupare di “come farla” ma di “come bisogna essere” per far-la. A scanso di equivoci specifica: 

«bisogna aver le idee chiare in fatto di problemi sociali e politici. Non bisogna essere interclassisti, ma schierati»24.

Bisogna saper toccare l’amor proprio degli operai, bisogna saper stimare e vedere «Splendere su di loro e sulla loro classe, come tale, una vocazione storica di classe-guida, che proviene direttamente da Dio e che a Dio li condurrà»25.

I nuovi preti dovranno “impegnarsi”, a tempo pieno, “a difesa della conculcata dignità umana” dei lavoratori, per colpire “al cuore le cause e le premesse” che hanno generato la loro schiavitù26. Sopra di loro dovrà pesare «L’imperativo morale di non partecipare alla responsabilità di un sistema sociale che é riuscito ad ammantare d’orpello democratico lo schiavismo di un tempo».

Per don Milani, “la chiave di volta dell’intera lotta sociale” sarebbe “la lotta sindacale”. Secondo don Milani, da un prete che fa dello sciopero l’arma migliore del proprio apostolato e che si libera della cultura sbagliata, che gli ha dato la Chiesa, facendolo allontanare dai poveri; da questo prete, gli operai “son disposti ad accettare di tutto”: a ritornare alla Chiesa e soprattutto arrendersi “nelle mani del loro prete per lasciarsi costruire da lui”27. Questo sarebbe il segreto della scuola a-confessionale che don Milani propone per avvicinare “i lontani” e per convertire i comunisti. In altri termini, il prete per convertire i comunisti dovrebbe convertirsi al comunismo! E guai a non pensarla come lui! In una sua stupefacente dichiarazione, infatti, afferma: 

«Se qualche professore storce il naso, gli diremo che amava i signorini della media di ieri, che hanno la cultura come privilegio di pochi; gli diremo che stia attento, perché quando andremo al Governo, quelli come lui li manderemo in Siberia»28.


Mentre per il card. Elia Dalla Costa, l’azione pastorale del sacerdote doveva essere diretta a smascherare il disegno dei comunisti di far apparire possibile “la conciliazione del comunismo con la fede e la vita cristiana”, per don Milani, invece, l’azione apostolica del prete doveva essere diretta a istruire e guidare i lavoratori alla distruzione dell’attuale ordinamento sociale per crearne un altro, dove sia loro riservato in esclusiva il ruolo di “classe-guida”.

IL NUOVO PRETE

Per don Milani, per recuperare la pecorella smarrita, si dovrebbe sposare la causa di chi l’ha rapita! Ma Cristo non disse ai primi apostoli: “Andate e predicate al mondo le trullagini e le trullerie che vi frullano in mente!”. Risorto, comparve loro, e, dopo aver conferito lo Spirito Santo a ciascuno di essi, disse: 

«Mi é stato dato ogni potere in cielo e in terra. Come il Padre ha mandato Me, così Io mando voi. andate e predicate il vangelo a tutte le genti, insegnando loro ad osservare tutte le cose che Io vi ho comandato di osservare».

Il prete, per essere prete, deve essere un “alter Christus” per continuarne la divina missione. Con tale qualifica é anche operaio, ma purché lavori nella vigna del Signore senza pretendere di fare l’agitatore sociale o il sindacalista rivoluzionario. È, soprattutto, maestro, purché insegni il rispetto e l’osservanza della legge di Dio senza pretendere di seminar tra i poveri l’odio di classe. Il prete ha una sacra consegna che in nessun modo e per nessuna ragione può disattendere: 

quella di render migliore la gente al punto di farla degna del regno dei cieli. 

A lui é affidata una moneta di inestimabile valore, l’unica valida e necessaria all’acquisizione della bontà: che poi é la vera ricchezza del ricco e del povero, l’unica veramente degna di essere custodita come tesoro senza prezzo.

Don Milani, invece, la pensava diversamente! Quel che conta per lui era trovare un’alternativa all’insegnamento religioso, che riteneva di aver trovato nell’insegnamento della cultura civile. In altri termini: per acquisire un sufficiente patrimonio di cultura religiosa non va studiato il catechismo, ma va studiato l’abaco e il sillabario. Sicuro di sè, scrive: «L’abisso d’ignoranza religiosa degli adulti del nostro popolo prova che il molto catechismo che ricevono i ragazzi non lascia nessuna traccia di sè al di là dell’età infantile». Il problema dell’istruzione religiosa agli adulti va affrontato in modo radicale; ecco la sua soluzione: 

«È nostra opinione che la sua soluzione dipenda oggi strettamente dalla soluzione di quello dell’istruzione civile. E il motivo é che, dopo tutto, l’istruzione religiosa che occorre per vivere da buon cristiano é, in fondo, poca cosa. Se la sua diffusione nel nostro popolo é stata finora una chimera non é per la sua intrinseca difficoltà, ma solo per la mancanza del mezzo indispensabile, cioé un minimo di preparazione linguistica e logica». Se ciò fosse vero, si dovrebbe affermare che per gli analfabeti non vi é possibilità di salvezza!


Ma lui conclude che per assicurare una sufficiente istruzione religiosa non occorrono lezioni di religione, ma solo istruzione civile, istruzione profana, istruzione a-religiosa. Al più, occorrerà qualche predicozzo domenicale e un pizzicotto per turbare la coscienza “verso i problemi religiosi”. A suo dire, «Quando poi sia nato questo minimo d’interesse e contemporaneamente sia stato raggiunto quel minimo di livello intellettuale e culturale che occorre per intender la parola, allora bastano e avanzano dei buoni vangeli domenicali in forma catechistica, dei libri e qualche spiegazione che il giovane stesso si darà cura di chiedere al sacerdote»29.

Quindi, non il pastore deve cercare le pecorelle, ma le pecorelle il pastore. Esattamente il contrario di quanto aveva insegnato Cristo!
Neppure le manifestazioni di culto pubblico, verso i sacri riti e particolarmente verso le processioni eucaristiche, trovavano l’approvazione di don Milani.

Con riferimento alla processione del Corpus Domini, scrive: 

«Della Processione il Signore non ha parlato. È un’invenzione d’uomini. una piccolissima cosa. Non é necessaria»30. 

La stessa cosa si potrebbe dire di ogni altra manifestazione pubblica di tutti i contenuti del Rituale della Chiesa. Una fede “che osserva il rito” soltanto, per don Milani non ha nulla di cristiano. Per lui «una famiglia modello, l’unica del popolo in cui si dica ancora ogni sera la Corona (del rosario), dove c’é una vecchietta che va a messa ogni giorno e c’é i Santi a tutte le pareti, dove si sa storie di preti .., dove però la Comunione é ridotta ferreamente alla Pasqua e la Confessione s’intende solo per quella»; una famiglia siffatta é addirittura “diabolica”31. Ora, che in una famiglia come questa vi possano essere cose degne di riprensione, rientra nell’ordine naturale delle cose, ma che debba essere addirittura diabolica perché vi si osservano i precetti della Chiesa, questo é il colmo sulle labbra di un prete!

Don Milani divide i cattolici in “realmente cattolici” e in “cattolici perché solo battezzati”. Anche i doveri li distingue in riservati ai soli “realmente cattolici” e in riservati ai “cattolici perché solo battezzati”. Al riguardo scrive: «L’atteggiamento del cappellano fu caratterizzato da una distinzione tra obblighi dei parrocchiani realmente cattolici e obblighi dei parrocchiani cattolici solo perché battezzati». E ne dà ragione asserendo che: 

«Non si può imporre agli uni e agli altri la stessa legge»32.

Si direbbe meglio se si dicesse che la Chiesa é di tutti, e particolarmente dei peccatori, perché gli strumenti di salvezza che possiede, i Sacramenti, sono soprattutto per i peccatori. Cristo non é venuto a salvare i giusti, ma i peccatori. Dividere il gregge cristiano in buoni e poco buoni, in cristiani autentici e in cristiani perché solo battezzati, come pure immaginare che ci siano per gli uni doveri obbliganti che non obbligano gli altri, é recare grave offesa a quella sublime pastorale che la bontà del redentore ci ha lasciato in eredità!

Quanti, sacerdoti o laici, che non la pensavano come lui, venivano respinti come “rognosi fascisti”; aveva una specie di ossessione che lo portava a considerare quanti, preti o laici, non condividevano le sue idee, un branco di spioni che tramavano la sua rovina; mentre per i Superiori, Arcivescovo compreso, e per la Curia fiorentina, riservava quella considerazione che si usa avere per una combriccola di malandrini che si fa forte con le delazioni e le calunnie delle malelingue!

Racconta mons. Luigi Stefani, testimone di una conferenza tenuta nella sala del Consiglio comunale di Calenzano il 17 novembre 1962, sul tema della “non violenza”: «Finita la conferenza, sulla quale non ebbi niente da eccepire, prese la parola don Milani che disse testualmente: «Il professore ha parlato bene, ma non ha detto altre cose molto importanti. Non ha detto, per esempio, che la Chiesa Cattolica ha le mani insanguinate; che la Chiesa Cattolica fu perseguitata per tre secoli, ma che ha perseguitato per diciassette secoli. Non ha detto che alcuni cardinali e vescovi sono responsabili dei gravi mali che pesano sul mondo operaio; non ha detto che le strutture della Chiesa Cattolica devono essere spazzate per il bene dell’umanità”, e così via! Don Milani parlò per un quarto d’ora, sputando veleno sulla Chiesa cattolica con altre frasi irripetibili. All’iniquo intervento, reagii con forza invitando quel prete, se avesse avuto un minimo di pudore, di dichiararsi fuori della Chiesa e di non ingannare spudoratamente coloro che vedevano in lui ancora un sacerdote. Non mi rispose. Mi risposero i comunisti che gremivano la sala comunale di Calenzano; mi risposero con minacce; ma ci fu anche qualcuno che commentò: 

“Certo, si rimane allibiti a sentir parlare così un prete”»!33

Don Milani non si é mai sentito in obbligo di obbedire: per lui non obbedire era giusto e bello.

Egli proclamava: 

«L’obbedienza non é ormai più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni»34. 

Ma il personale convincimento, quando non é arbitrio, é presunzione. Né l’arbitrio né la presunzione possono giustificare la disobbedienza alle leggi. Ma la spavalda vanteria con la quale don Milani si dichiara “severamente ortodosso e disciplinato” al punto che nessuno lo può accusare “di eresia o di indisciplina”, denuncia la debolezza della sua certezza nella sicurezza dei propri convincimenti. Non si spiegherebbe, altrimenti, la sua ricerca affannosa di un avallo di cattolicità per il suo apostolato. Nel frattempo, questo riconoscimento se lo dava da solo: «Io faccio il parroco e come bene! E poi faccio il maestro e come bene! E amo i miei superiori e confratelli fino al punto di lasciarli cacare sul mio onore a loro piacimento!»35.

Ancora indispettito dal forzato esilio in Germania, don Milani pensava certo al card. Elia Dalla Costa anche quando ricordava «La diabolica usanza moderna di considerare soavemente profumate anche le merde dei geni e dei santi»!36

La malafede di don Milani si deduce dal fatto che il primo a non credere all’onestà e alla rettitudine cattolica della pastorale che propugnava, era proprio don Milani stesso! Non si capisce altrimenti come avrebbe potuto confessare all’amico Meucci che lo scopo del suo discorso era sempre rivolto «Unicamente ai preti e che tutta l’attenzione va concentrata nel trovare il cunicolo segreto sotterraneo sentimentale e psicologico abbastanza da penetrare nella roccaforte del timore dell’eresia, della prudenza ecc; senza che si destino le sentinelle che i preti, in genere, portano dentro di sé». Tanto meno si capirebbe come avrebbe potuto confidare alla madre che sarebbe riuscito a perfezionare il libro (“Esperienze Pastorali”) in modo tale da evitare la condanna», se non avesse avuto netta la persuasione che era cattolicamente condannabile!

DON MILANI E IL COMUNISMO

Dal 1846, epoca in cui Papa Pio IX condannò la dottrina del comunismo come “nefanda e sommamente contraria al diritto naturale”37, alla dichiarazione della Conferenza Episcopale Italiana del 13 dicembre 197538, la Chiesa ha sempre proclamato che “non si può essere simultaneamente cristiani e marxisti”.

Nel maggio 1931, nel cortile di S. Damaso, agli operai convenuti da ogni parte del mondo, Pio XI disse: 

«Proclamiamo che il socialismo, sia considerato come dottrina, sia come fatto storico, sia come azione (...) non può conciliarsi con i dogmi della Chiesa cattolica: propugna, infatti, un concetto di società quanto mai contrario alla verità cristiana»39.

In un’altra enciclica, ove si parla di comunismo, lo stesso Pontefice, con linguaggio veramente profetico, ammonisce: 

«Per la prima volta nella storia del mondo stiamo assistendo ad una lotta freddamente voluta e accuratamente preparata dell’uomo contro tutto ciò che é divino. Il comunismo é per sua natura antireligioso»; e oltre: «Il comunismo é intrinsicamente perverso (...), e non si può ammettere in nessun campo la collaborazione con esso da parte di chiunque voglia salvare la civilizzazione cristiana»40. 

Don Milani, invece, ritiene necessario sposare la causa del marxismo e uniformare la pastorale della Chiesa ai puri canoni suggeriti dall’analisi marxista, e assumere la lotta di classe come sicuro metodo per rimettere le cose a posto. A suo dire, il povero é povero perché spogliato dalla malvagità dei ricchi: é analfabeta, perché la società si é rifiutata di istruirlo. Sempre a suo dire, “l’attuale ordinamento sociale” non avrebbe nulla di cristiano; e tale sarebbe perché i metodi pastorali usati dalla Chiesa avrebbero avuto il risultato di schierare i preti contro i poveri.

del sac. dott. Luigi villa                                                         “Chiesa viva”  Aprile 2020