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sabato 19 agosto 2023

Cosa fare con questi diavoli - IL MALEFICIO

 


COME OPERA SATANA 


IL MALEFICIO


«Il maleficio è l'arte di nuocere agli altri con l'intervento di satana». Questa è la classica definizione riportata anche nei libri di teologia. Viene chiamato anche volgarmente «fattura» perché opera per mezzo di oggetti opportunamente preparati e confezionati a questo scopo, con dei riti che si tramandano da secoli. Alcuni autori, e forse a ragione, distinguono i due termini dando alla parola «maleficio» un senso più ampio e alla parola «fattura» uno più ristretto. Assecondando una consuetudine assai diffusa, riportata anche in alcuni dizionari della lingua italiana, per ragione di praticità, in queste pagine i due termini vengono alternativamente usati con lo stesso significato.


Approfondiamo la conoscenza di questa diabolica realtà esaminandola nei suoi quattro aspetti fondamentali. 

 

La richiesta 

II maleficio viene fatto solo su richiesta. Ci deve essere una persona che voglia colpire un'altra persona. Si reca dagli operatori e precisa: «Voglio che tale persona non abbia pace» - «Voglio che sia colpita da una serie di malattie» - «Voglio che gli affari gli vadano a rotoli» - «Voglio che lasci la moglie per venire con me» - «Voglio che lasci la sua ragazza per unirsi con me» - «Voglio che la sua famiglia sia distrutta» - «Voglio che sia colpita a morte» e simili. 

Nel mondo della magia, esiste un colorito linguaggio dei modi con cui operare il male: 

 maleficio amatorio, che dà luogo a un intenso senso di attrattiva, di amore o di odio verso una persona, a seconda che si voglia legare due persone in amore, o al contrario sciogliere un legame di amore già esistente, come tra sposi o fidanzati; 

 maleficio venefico, cioè velenoso che ha lo scopo di avvelenare psicologicamente la vita di una persona con una catena di sofferenze fisiche, danni morali e materiali; 

 maleficio di legamento, che agisce, usando una similitudine umoristica, come la fasciatura entro cui sono avvolte le mummie egiziane: un avvolgimento, che rende difficile il muoversi, l'operare, per qualsiasi cosa si voglia fare. 

È sorprendente come questo linguaggio si ritrovi nel Vangelo. 

Luca racconta: « Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato. C'era là una donna che aveva da diciotto anni UNO SPIRITO CHE LA TENEVA INFERMA; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: 'Donna, sei libera dalla tua infermità'; e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio» (Lc 13, 10-13). 

Questo avvenne un giorno di sabato, rigorosamente dedicato al riposo, perciò il capo della sinagoga fece una vibrata protesta alla quale Gesù replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che SATANA HA TENUTA LEGATA diciott'anni, non doveva ESSERE SCIOLTA DA QUESTO LEGAME in giorno di sabato?» (Lc 13, 15-16). 

Il testo è così chiaro che stavo per scrivere che Gesù sfasciò una «fattura di legamento». Ma non l'ho fatto, perché le previsioni meteorologiche sul nostro lavoro sono tutt'altro che incoraggianti, ed è meglio perciò essere prudenti, cercando di evitare di irritare la pelle delicata di certi biblisti moderni. Tuttavia è chiaro che in questo campo anche la terminologia si tramanda di millennio in millennio, con buona pace della cultura moderna che assicura i suoi dicendo che è solo roba da medioevo. 

Il maleficio di omeopatia o transfert. Consiste nel prendere un oggetto, come la fotografia della persona o pupazzetti di creta, cera, stoffa, e agire su di essi infilzandoli con spilli, coltelli nei punti su cui si vuole colpire la vittima. Il principio dell'omeopatia in questo caso è: quello che faccio su questi oggetti avvenga sulla tua persona. 

Le persone colpite in genere avvertono bene nel loro corpo la presenza di questi spilli invisibili. Vengono naturalmente colpite le parti più delicate e sensibili al dolore, come la testa, la spina dorsale e, nelle donne, gli organi genitali e il seno. Mi disse un giorno una signora: «Mi sento il seno come un grattacacio». 

Maleficio di putrefazione. In questo caso il materiale fatturato si seppellisce perché gradualmente vada in putrefazione, scatenando nella persona designata una malattia che conduce a un deperimento progressivo, fino alla morte. 


Le tecniche sono molto varie, ma il metodo di operare è sempre sostanzialmente identico. Si accorda il prezzo e l'operazione ha inizio. 

 

L’oggetto 

L'azione spirituale e invisibile delle forze del male che devono eseguire tale commissione, non può arrivare al soggetto se non per mezzo della materia, cioè di un oggetto materiale. 

Questo è un punto fondamentale: come non si può andare da Roma a Milano senza un mezzo di locomozione, macchina-treno-aereo, così è impossibile che la maledizione eseguita nel laboratorio di magia, colpisca la vittima senza che un oggetto caricato di tale maledizione lo raggiunga. 

Per intenderci meglio, ricordiamo le parole che satana mi disse nel primo esorcismo: «Cristo ha il suo regno, io il mio regno». I demoni scimmiottano e ricalcano le vie del regno di Dio. Gesù ha stabilito di trasmetterci la grazia, che è una realtà spirituale invisibile che ci trasforma e ci salva rendendoci figli di Dio, attraverso i sacramenti, ognuno dei quali ha un segno visibile. 

Il battesimo, il primo dono di grazia, si amministra con l'acqua: elemento materiale che diviene veicolo dell'invisibile realtà spirituale per cui diveniamo figli di Dio. 

Dice mons. Balducci: «Come infatti Dio ha voluto legare la distribuzione della grazia e quindi della nostra salvezza a dei segni sensibili, i sacramenti, così il demonio, scimmiottatore della divinità, fa dipendere da determinati elementi sensibili il suo intervento per la rovina dell'uomo» (C. Balducci, Il diavolo, cit, p. 312). 

Quali materiali vengono usati per questo? 

E’ quasi impossibile dirlo, tanto è ampio il ventaglio delle cose alle quali ricorrono: sangue di animale essiccato, sangue di mestruazioni, polveri di ossa di uomini o di animali, terra di camposanti, ritagli minuscoli di stola liturgica, erbe, foglie, rametti secchi, piume, fili di vario spessore, pezzetti di legno, piccoli pezzi di carta con antichi brani di formule magiche fotocopiate, ritagli di fotografie, pupetti o bare mortuarie di cera, di stoffa o di creta; poi polveri, tante polveri in genere di colore grigio che vengono diffuse su cuscini, zerbini, tappeti, bambole, animali di peluche, o sopra gli architravi delle porte; macchie di sangue su vestiti di spose, su lenzuola e coperte; piccole croci su tende da finestre o sui muri. 

E scusate se ho dimenticato qualcosa. 

Mi fu portato una volta un piccolo involucro ben sigillato, lo aprii con le forbici alla presenza degli interessati. Tra l'altro vi trovai un impiccolimento di cm. 2x3 della foto di nozze dello sposo con la sposa, ai quali il maleficio era diretto. 

A volte si trova in casa o nelle vicinanze qualche feticcio molto vistoso, che i romani chiamano «er papocchio». Questi strani oggetti di dimensioni molto visibili, hanno lo scopo più che altro di intimidire, come vedremo in seguito. 

 

La fatturazione dell'oggetto 

Con questo termine s'intende il modo con cui l'oggetto viene caricato della potenza di fare del male. 

Non è che si sappia molto dei particolari di questo rito. Si sa però con certezza che ci sono dei veri «riti», cioè qualcosa come le liturgie che si celebrano nelle nostre chiese, ma al negativo: invece di adorare e supplicare il Signore Dio, si adorano e si invocano gli spiriti del male. 

Questi riti avvengono nelle case e negli uffici degli stregoni, che fanno preghiere e cerimonie, che si prolungano per diverse ore e per diversi giorni, fino a quando gli oggetti non si impregnano di una carica di negatività, che potremmo chiamare, con termine improprio, una radioattività che poi agisce sul destinatario del maleficio. 

Approfondiamo per il momento il senso di queste cerimonie e cerchiamo di capire perché satana di questi riti è profondamente «ghiotto». Il fatto che tanti uomini lo adorino come si adora Dio, che chiedano a lui delle «grazie», che si affidino alla sua potenza e supplichino il suo intervento, lo fanno sentire per qualche momento un autentico rivale del vero Dio, al quale si voleva sostituire con la sua ribellione e dal quale è stato sprofondato nella totale disperazione. 

La più grande soddisfazione che può gustare nella sua dannazione è proprio quella di usurpare per sé l'adorazione dovuta al vero Dio. Fu così sfacciato da chiederla anche a Gesù: «Tutto questo ti darò, se prostrandoti mi adorerai» (Mt 4, 9). È come uno schiaffo che può dare a Dio quando, non solo i fattucchieri ma anche le lunghe file di persone che vanno da loro, si affidano con atti di culto e con sicura fiducia a lui, snobbando «Colui» che «ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito per la loro salvezza» (Gv 3, 16). 

I riti debbono essere lunghi e durare parecchi giorni, perché anche lui esige dai suoi ministri quello che il Signore suggerisce ai credenti, di «chiedere con insistenza» (Lc 2,8). 

 

L'oggetto a contatto con la vittima 

Qui la selva dantesca diventa ancora più scura, si direbbe che è come andar di notte. Chi ha resistito fin qui, concedendoci una certa credibilità, ora probabilmente cederà. 

Premetto che gli oggetti per poter agire debbono essere il più possibile «fisicamente vicini» alla vittima designata. Va notata una sottile differenza, sperimentata da moltissime persone che frequentano i maghi. In genere questi danno una bustina di plastica, a volte chiamata «talismano», che ingannevolmente dovrebbe liberarli da ogni male; agli uomini prescrivono di portarla nel portafoglio, perché l'ha sempre a contatto nella tasca dei pantaloni, alle donne dicono invece di appuntarla con una spilla in uno degli indumenti intimi, perché la borsa a volte la portano, a volte la lasciano e non sempre è fisicamente aderente a loro. 

Una volta fissato questo punto, scatta la drammatica domanda: ma come fanno a fare arrivare nelle case e addirittura dentro al corpo delle persone il materiale preparato nei loro laboratori? 

La testa e lo stomaco sono sempre i punti maggiormente colpiti perciò: 

 oggetti strani e svariati si trovano spessissimo nei cuscini del letto, sopra i quali si tiene appoggiata pesantemente la testa durante tutte le notti. Così durante le ore del sonno il capo riceve il continuo martellamento di influssi malefici; 

 allo stomaco si arriva facendo ingerire qualcosa di solido o liquido, in genere di minuscole proporzioni che poi rimane stabilmente nello stomaco stesso, per colpire dall'interno tutto l'organismo. 

Come dunque si arriva a questo? 

Si sa che quando possono, lo fanno attraverso persone interessate a collaborare o per mezzo di manovalanza pagate. È facile, per esempio, per far arrivare qualcosa allo stomaco, invitare a un pranzo la persona che si vuole colpire od offrire bibite, pasticcini o anche regalare dolciumi e cibi da consumare a casa. 

Ma quando ciò non è possibile, l'operazione avviene per via preternaturale, cioè per opera degli spiriti stessi. Perché non sembri incredibile, facciamo subito degli esempi. 

 Per ciò che riguarda i cuscini, riporto due casi paradigmatici. 

Fui invitato da un parroco ad andare in una famiglia dove avvenivano fatti così strani, che ne stava parlando ampiamente anche la stampa. La più colpita era una ragazza di circa quattordici anni. Tra le altre cose chiesi che aprissero il cuscino sul quale dormiva: era fatto di ritagli della plastica che serve per le imbottiture. I ritagli erano di sei o sette colori diversi, un po' come le spugnette che si usano in cucina. Appena aperto vidi che la sorella più grande allibì per quello che stava vedendo. Le chiesi spiegazioni e mi disse: «Questo cuscino l'ho preparato io poco tempo fa: ho comperato alcuni metri di questa plastica, l'ho ritagliata con le forbici e ci ho formato tutti e quattro i cuscini per la mia famiglia, il colore naturalmente era unico». Aprimmo allora gli altri tre cuscini e i ritagli erano tutti dello stesso color crema sporco, come normalmente è questo tipo di prodotto. Chi poteva dunque umanamente cambiare in tanti colori quei ritagli del primo cuscino che abbiamo aperto? È chiaro che il colore di questa materia può essere dato solo al momento della fabbricazione. 

Più di una volta mi è stato riferito di un mago che va nelle case, indica sui materassi a molle un punto dove con un coltello si deve fare un taglio di apertura. Lui si toglie la giacca, si rimbocca le maniche della camicia fin sopra il gomito, infila la mano nuda tra le molle e da lì tira fuori una bambola o altri oggetti strani. È mai possibile, che senza alcun segno esterno di lesione, qualcuno abbia potuto inserire oggetti di un certo volume tra le molle del materasso? 

 Veniamo alle bevande o ai cibi ingeriti che rimangono nello stomaco. Se è possibile in qualche modo averli fatti ingerire, come si può spiegare che, contro ogni legge di natura che fa passare di volta in volta ciò che si ingerisce dallo stomaco all'intestino, queste piccole porzioni di cibo o di liquido una volta arrivate allo stomaco, vi rimangono ferme anche per molti anni per compiere la loro azione malefica? Eppure chi vive dentro questo ambiente non ha dubbi: questa lunghissima permanenza, anche di anni, esiste e lo attestano continuamente le persone colpite basandosi sulle loro sofferenze. 

Il mondo degli spiriti è invisibile, quindi indimostrabile, ma gli oggetti fatturati sono visibili e molti dei fatti che li riguardano non possono avere spiegazioni umane. Dice un vecchio principio della filosofia che «contro i fatti non valgono gli argomenti» e perciò qui o si ammette l'opera di presenze invisibili, o si devono scioccamente negare i fatti constatati. 

Questa esposizione così diffusa provoca naturalmente molti interrogativi che servono per chiarire meglio la consistenza del maleficio. Veniamo perciò alle domande. 


3.  DOMANDE SUL MALEFICIO 

DOMANDA: Hai detto sopra che tra le commissioni che vengono affidate ai maghi c'è anche quella di far morire una persona. La nostra società è diventata tanto sensibile nei confronti di tutto ciò che può togliere la vita alle persone; si lotta per abolire la pena di morte, a volte per salvare una vita si mettono in atto operazioni costosissime. È possibile che queste persone, che hanno rapporti con gli spiriti, possano uccidere delle persone e continuare a vivere e a camminare in mezzo a noi tranquillamente e impunemente? Ti senti di affermare che possono realmente far morire della persone? 

R. - In effetti questo dei fattucchieri è il modo più vigliacco che esista per colpire il prossimo: ho detto il più vigliacco perché trattandosi di operazioni spiritiche e quindi invisibili, non possono essere in nessun modo perseguite e punite. Svolgendo questo ministero, ho sentito una infinità di cose, ma non mi risulta di un solo caso in cui ci sia stata una denuncia contro costoro; né mi risulta che esista al mondo un codice di diritto che preveda reati dovuti all'azione degli spiriti. Del resto l'opinione pubblica si tranquillizza dicendo che sono tutti imbroglioni. 

È vero dunque che possono far morire? 

In genere si è un po' cauti nell'ammettere questa possibilità, anche se personalmente credo che la prudenza sia eccessiva perché sono sicuro che questo avvenga con una certa frequenza. E mi spiego. 

Chi ricorre a questa gente pone una precisa richiesta e il mago assicura che verrà realizzata, anche se mente, perché sa che ci può essere un ostacolo. Pur impartendo l'ordine con precisione, attenendosi alla richiesta, può trovare difficoltà per la religiosità delle persone alle quali è diretto. 

Per evitare un lungo e difficile discorso, ricorriamo a una immaginaria scala dei valori in percentuale. 

Due sono le scale: 

 la prima scala è sulla capacità di conseguire l'effetto voluto dall'operazione magica. Se viene richiesto al mago di far morire una persona, è certo che otterrà l'effetto completo? Calcoliamo la possibilità di riuscita da zero a cento: per cento si intende che la persona morirà, per zero che non gli farà niente. 

 La seconda scala è sulla religiosità della persona che dovrebbe essere fatta morire. Consideriamo il valore della sua religiosità da zero a cento, a secondo della fede e della pratica religiosa. 

Ed ora vediamo il rapporto inversamente proporzionale fra queste due scale di valori: se la commissione di morte è indirizzata a una persona che religiosamente è zero, otterrà il cento di quello che si ripromette, cioè la persona incontrerà la morte poco dopo. Se la persona che dovrebbe morire ha una pratica religiosa modesta che possiamo definire come 30%, la pena di morte si realizzerà per il 70%, cioè starà male, molto male, forse finirà in una carrozzella, ma non morirà. Se invece ha una pratica religiosa molto impegnata, diciamo un 80% di religiosità, la pena lo colpirà solo per il 20%, cioè un po' di malessere, qualche fenomeno fisiologicamente un po' strano, ma niente di più. 

Penso che ora sia chiaro: più è alta la difesa spirituale che il maleficio trova nella persona da colpire, più si abbassa la possibilità che si realizzi quanto il mago aveva chiesto con i suoi riti. 

La difesa spirituale è una barriera che si compone di risorse spirituali che si integrano e si sommano: la preghiera personale, quella dei familiari, quella di persone buone o di anime consacrate a Dio alle quali ci si può rivolgere, il far celebrare qualche santa Messa, il prendere delle benedizioni, il pellegrinaggio a qualche Santuario (dove specialmente ci sono i corpi di santi). Ma anche cose più modeste, che pure si sommano: la catenina al collo con il Crocifisso o altra immagine religiosa benedetta, i santini nel portafoglio, l'adesivo religioso in macchina, acqua santa e sale e olio esorcizzati come vedremo più avanti. Questa spiegazione naturalmente, vale per ogni maleficio e per ogni tipo di infestazione diabolica. Fanno eccezione soltanto le infestazioni diaboliche che Dio ha permesso in alcuni santi. Qui ci limitiamo a parlare dei casi comuni. 

Sacerdote Esorcista Raul Salvucci 

domenica 19 febbraio 2023

Cosa fare con questi diavoli

 


COME OPERA SATANA 


«L'INFERNALE COMMEDIA» DELLE FORZE DEL MALE 


«Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura... E quanto a dir qual era è cosa dura». 

Le parole con cui Dante inizia la Divina Commedia, si adattano perfettamente per cominciare la difficile e scabrosa esposizione della «Infernale Commedia» con cui satana e i suoi ministri operano nel mondo. 

Di tutta la trattazione questo è il punto più imbarazzante: 

 perché la descrizione dei particolari attraverso cui opera la magia è così lontana dalla comune mentalità dei figli di questa società, che una pedante descrizione di essi può creare un generale discredito su tutto il discorso già difficilmente avviato; 

 perché la descrizione dettagliata degli effetti, attraverso i quali l'azione malefica si manifesta e si riconosce, può creare facilmente false e rovinose suggestioni. 

Tuttavia bisogna addentrarsi con coraggio in questa «selva oscura» di dantesca memoria. 

 

DOMANDA: Se è vero che tali operazioni malefiche, così nascoste e incomprensibili, esistono, nasce spontanea una certa paura, come per l'AIDS. La gente ordinariamente si domanda: è possibile sapere per quali vie passa il contagio e quindi mettersi eventualmente al riparo con delle difese, oppure se ne può rimanere colpiti senza sapere niente e senza poter fare niente per evitarlo? 

R. - In effetti sono moltissime le persone, che vivendo in qualche modo in contatto con queste penose realtà, si pongono queste domande e sono alla ricerca di una risposta chiara. 

Ci sono dei disturbi ordinari che hanno forma leggera e che chiamiamo abitualmente «tentazioni»; ci sono anche interventi straordinari e distruggenti, che arrivano all'uomo in due modi diversi: 

 il primo modo è quello voluto dall'uomo quando lo ricerca con le sedute spiritiche, accetta di diventare medium, pratica il rapporto con lo spirito guida, si presta alla scrittura automatica, chiama i morti. 

A queste forme va aggiunto anche il ricorrere ai maghi per far del male agli altri, ordinando la fattura. Non si può entrare nella bottega di satana, commissionare e pagare per colpire delle persone con odio e cattiveria e poi rimanere indenni dal contagio. Noi incontriamo persone che si sono rovinate perché sono state dai fattucchieri per far del male ad altri. Avviene come con la mafia: si può chiedere un intervento e ottenere aiuto e protezione, ma da quel momento si è schedati. 

Con questi contatti gli spiriti acquisiscono sulle persone una specie di diritto di possessione che aumenta, con il progredire della pratica. Si creano dei legami spirituali così forti che, sebbene alcuni decidano di spezzarli, non trovano la forza necessaria per farlo; soprattutto viene ostacolato ogni contatto con i ministri della Chiesa, poiché potrebbe favorire la loro liberazione. 

Una volta venne da me una signora per confessarmi la sua pluriennale attività di medium. Questo aveva procurato riflessi negativi sulla figlia, fin quasi a distruggerla: era depressa, non usciva più di casa, stava sempre male. Poiché praticava la scrittura automatica, si rivolse allo spirito guida per sapere cosa doveva fare per salvare la figlia. Tirò fuori dalla borsa una grossa agenda e mi fece vedere la risposta che lo spirito guidando la sua mano le aveva fatto scrivere: «Bisogna che vai subito da don Raul». 

Questa sorprendente indicazione non era per aiutarla, ma aveva un duplice scopo: il primo era quello di confermarla nell'inganno col quale l'aveva sempre assicurata che lui era «uno spirito buono»; il secondo era quello di portare uno scarico di negatività nel mio studio. Per l'onestà richiesta dal mio ministero, l'accolsi con amore e la pregai di ritornare alle nostre preghiere e di continuare il discorso; però, come prevedevo, l'ho rivista solo una volta per un'ora di adorazione e poi è scomparsa. 

Evidentemente, dopo tanti anni che la teneva in pugno, lo spirito del male poteva permettersi anche il lusso di mandarla inutilmente da me, per i suoi scopi. In questi casi, come è chiaro, non si è colpiti all'insaputa. Per evitare certe conseguenze, non bisogna praticare queste cose. 

 Il secondo modo è quello subìto dall'uomo attraverso la ultra millenaria pratica del maleficio, chiamata anche fattura. Chi vuol fare del male a una persona va da maghi e fattucchieri e, dietro un congruo compenso in denaro, commissiona loro di colpire la persona voluta attraverso i loro poteri occulti. In questi casi ordinariamente il male si subisce senza rendersene conto e senza possibilità di impedirlo. 

È però possibile la liberazione, specie per i credenti e i praticanti, perché l'amorosa Provvidenza di Dio, che veglia su tutte le creature, ha le sue vie infinite per portarli gradualmente alla salvezza: anche queste modeste pagine sono destinate a inserirsi dentro queste misteriose vie che portano alla liberazione. Cerco di trattare con ampiezza questo argomento. 

Sacerdote Esorcista Raul Salvucci 

mercoledì 28 settembre 2022

Cosa fare con questi diavoli

 


IL RAPPORTO CON I MEDICI 

Per queste situazioni il rapporto con i medici offre sempre grandi difficoltà, perché per un innato orgoglio della loro professionalità, ordinariamente non ammettono la possibilità che entità invisibili possano nuocere alla salute dell'uomo. In un argomento così complesso faccio soltanto alcune considerazioni che ritengo fondamentali: 

1 - L'esorcista deve avere coscienza che la collaborazione del medico è indispensabile perché in effetti, una benedizione non risana eventuali disfunzioni fisiologiche di cui può soffrire la persona con cui tratta. Dato che le forze invisibili del male attaccano sempre sul punto debole del fisico e della psiche, la collaborazione con il medico, e spesso anche con lo psicologo, è necessaria. 

2 - Se però questa collaborazione è impossibile, come avviene ordinariamente, l'esorcista non deve mai sostituirsi al medico, suggerendo di eliminare alcune medicine o di smettere di andare da tal medico: si assumerebbe una grave responsabilità sia sul piano civile, perché potrebbe essere passibile di denuncia, sia sul piano morale, perché interferirebbe su un settore che non conosce, con probabili danni fisici al paziente. 

Conviene spiegare bene alle persone come funziona e come opera l'azione distruttrice delle forze del male, lasciando poi all'interessato di giudicare con il suo buon senso e con la luce che viene dalla preghiera, fino a che punto realmente la cura del medico giova alla salute. 

3 - Ho trovato tuttavia alcuni medici che sono aperti a questi problemi: a volte mi hanno inviato i loro pazienti, a volte li hanno accompagnati personalmente, chiedendo anche spiegazioni. 

Dove si trova un vero muro di incompatibilità, peggiore di quello ora abbattuto a Berlino, è con gli psichiatri, perché tra noi e loro c'è una opposta visione di fondo. Prendiamo il caso frequentissimo di un soggetto scosso psicologicamente dalle forze del male, con segni strani ed esplosivi, insonnia e incapacità di portare avanti qualsiasi lavoro, depressione e voglia di non uscire di casa, bisogno di rimanere attaccato al letto e simili. Lo psichiatra lo porta in clinica, lo imbottisce di psicofarmaci, lo stordisce e lo riduce come una mummia ambulante. Poi dice soddisfatto che comincia a stare meglio perché si è calmato. Un passo più avanti c'è la pace suprema dei camposanti. 

L'esorcista invece sa che questa invisibile forza che scuote il soggetto e lo disorienta è di ordine esterno e spirituale, perciò soltanto con una forte efficienza fisica, oltre che con la preghiera, può reagire e scrollarsi di dosso simili influssi negativi. Sport, passeggiate, una buona nutrizione, piccoli impegni, uscire dal proprio ambiente, frequentare la vita sociale sono i migliori rimedi. Prostrarlo invece e addormentarlo con gli psicofarmaci significa agevolare alle forze del male il compito di sopraffare completamente questi soggetti. L'Oscar a chi sarà capace di trovarci un solo piccolo punto di incontro... 

4 - Nonostante tutto io credo che, con l'evoluzione della mentalità culturale, quando il valore supremo sarà l'uomo da salvare e non gli orgogli di casta, si arriverà a questa collaborazione rispettosa. Dobbiamo lottare per questo traguardo. 

Per questo è utile riportare il pensiero del notissimo e illustre scienziato, il prof. Emilio Servadio, esperto di psicanalisi, presidente onorario della Società Psicanalitica Italiana e studioso di ogni manifestazione di carattere paranormale. Intervistato dal giornalista Renzo Allegri in una inchiesta riguardante gli esorcismi tra l'altro ha detto: «Ci sono però individui con problemi assai più complicati e manifestazioni patologiche inspiegabili e a volte spaventose, che non siamo in grado di classificare e tanto meno di curare. Di fronte a questi casi la scienza profana si ferma, non indaga perché non sa in quale direzione procedere, e si rifiuta di formulare ipotesi. Ma gli psichiatri e gli psicanalisti più aperti, intuiscono di trovarsi di fronte a fenomeni che oltrepassano i confini della scienza medica per inoltrarsi in zone inesplorabili dalla ragione umana. Hanno coscienza di non poter far niente e capiscono che è doveroso lasciar il campo a teologi ed eventualmente anche agli esorcisti. Io ritengo che, effettivamente, la scienza deve riconoscere i propri limiti». (R. Allegri, in «Gente», 30 dicembre 1984, p. 113). 

È esattamente quello che ci auguriamo anche noi. 

Nei giorni 23-25 settembre 1988 si tenne a Perugia un Convegno di Medici Cattolici promosso dall'Associazione Terapeuti Cattolici (ACT) del Rinnovamento nello Spirito. Uno dei relatori, il dott. Michele Leonardi di Bari, nella sua interessantissima relazione esaminò alcuni casi di guarigioni straordinarie, tra cui quella di un sacerdote canadese di Quebec, dell'età di 31 anni, guarito improvvisamente e inspiegabilmente da un cancro primitivo al fegato. Ne dedusse poi una riflessione che merita grande attenzione, anche rispetto ai casi che tratta un esorcista: «Quando il medico, dopo aver compiuto tutti gli accertamenti possibili, si rende conto che il fatto non può essere spiegato dalla scienza medica, allo stato attuale delle conoscenze, deve ammettere onestamente che tutto ciò oltrepassa le frontiere del razionale e i meccanismi biologici noti. 

Il medico deve inoltre sapere che in ciascun corpo malato esiste anche l'indecifrabile, illeggibile in termini scientifici, invisibile alla sperimentazione, inaccessibile alla più fine investigazione positiva. Il medico dovrebbe avere l'umiltà di riconoscere i limiti delle proprie tecniche nello studio dell'uomo e tener sempre presente che l'uomo non è solo corpo, ma è insieme corpo, anima e spirito. E allora perché non dare spazio onestamente al concetto molto importante che la malattia è una cosa, e un'altra cosa è l'essere umano che la porta e che la vive? 

Se la prima merita il dispiegamento di tutte le risorse della scienza attuale, l'uomo per se stesso merita certamente di più. Merita il rispetto, in una certa libertà di approccio della ricchezza più splendente dell'uomo: la sua libertà. L'uomo merita quindi il rispetto della sua libertà: libertà di credere, di operare, di confidare nella potenza divina» (Dalla registrazione effettuata durante il Convegno). 

Sacerdote Esorcista Raul Salvucci 

domenica 3 luglio 2022

Cosa fare con questi diavoli - L'IMBROGLIO DI CHI SFASCIA LE FATTURE

 


SOLO GESÙ SCONFIGGE SATANA 


L'IMBROGLIO DI CHI SFASCIA LE FATTURE 

Spiegata la prima verità fondamentale che «solo Gesù ci salva», passiamo alla seconda verità, anche essa fondamentale, che «maghi e affini» non sfasciano, ma confermano il male delle presenze spiritiche. 

 

DOMANDA: Si sa che è costume molto diffuso ormai ricorrere a maghi, cartomanti, parapsicologi e compagnia. Quando si è convinti d'essere colpiti da fatti strani e inspiegabili, si cerca la salvezza rivolgendosi a costoro. Essi spiegano che è stato fatto a loro del male, ma danno garanzia di essere in grado di liberarli. 

Si fanno pagare somme a volte veramente rilevanti e assicurano che sono quelli che sfasciano le fatture, ma non le fanno e confermano l'asserzione dando anche acqua o sale benedetti, qualche santino o medaglietta. È vero che hanno questa facoltà di liberare da ogni influsso malefico o è un imbroglio? 

R. - In effetti è un colossale imbroglio che frutta miliardi, nella gran parte dei casi al di fuori di ogni controllo fiscale e i malcapitati stanno peggio di prima. 

Ci può aiutare a capire questa situazione una composizione sceneggiata. 

Siamo in una bella piazza con colonnati laterali: sulla destra sostano due ragazzi innamorati. Per aiutare la memoria diamo loro due nomi che iniziano con la prima lettera dell'alfabeto: Armando e Anna. Si vogliono bene, stanno bene insieme. 

Dall'altra parte nella piazza c'è un giovane solitario, Zeno, che è triste, senza amore, e guarda con invidia Armando e Anna. Un giorno Zeno prova ad avvicinare Anna, poi ci riprova con insistenza. Anna entra in crisi, dichiara ad Armando di voler prendere qualche tempo di libertà per riflettere, poi un giorno Armando la vede uscire serena e felice con Zeno. 

Alla disperazione di Armando viene incontro un'amica con la quale si è confidato. In una via adiacente alla piazza c'è il Mago d'Oriente: «Va' da lui - gli suggerisce l'amica - ha dei poteri magici ed è capace di far tornare Anna da te. Lo ha fatto con molti altri, lo può fare anche con te». 

Il Mago d'Oriente chiede un milione per l'operazione: «Io spero - dice - di far tornare Anna da te, quantomeno la farò star male talmente da non andare più con Zeno, poi con il tempo potrà tornare da te». In effetti Anna incomincia a soffrire di fenomeni stranissimi, tanto che i medici non ci capiscono niente e le medicine non servono a nulla. 

Un'amica le dà un suggerimento: «All'angolo della piazza c'è la Maga Sibilla. Ti debbono aver fatto qualcosa di male e lei è capace di liberartene». La Maga Sibilla riceve Anna e le spiega subito: «Armando il tuo ex ragazzo, ti ha fatto una fattura perché l'hai lasciato. Io sono una che le fatture non le fa, ma le sfascia. Mi dai un milione e mezzo, ti metti addosso negli indumenti intimi questa bustina di plastica, io poi farò degli scongiuri e tu sarai liberata». 

Lasciamo gli innamorati alla loro vicenda e ci poniamo la domanda fondamentale: ce la farà veramente la brava Maga Sibilla a liberare Anna? 

Proviamo a ragionare: i poteri che ha Sibilla provengono dalla stessa fonte dalla quale provengono i poteri del Mago d'Oriente, cioè dal commercio con gli spiriti del male. Anche Gesù nel Vangelo dice che ogni regno in se diviso finisce nella rovina. Non è possibile che chi ha ottenuto dei poteri con le forze del male ci possa fare del bene, nuocendo all'altro che è a servizio degli stessi padroni. 

Spiego ai miei pazienti: se tu ricevi la Comunione dal tuo parroco, Gesù ti fa dono del suo amore, se tu la ricevi da me, anche se non conosco il tuo parroco, Gesù ti ripete il suo dono, se vai al Santuario di S. Antonio di Padova e un religioso che non conosciamo ti dà la Comunione, Gesù ti dà ancora il suo dono di vita e di amore: perché noi sacerdoti siamo tutti ministri dell'amore di Cristo, dovunque ci troviamo. Così è per gli operatori del male: dovunque si trovino e comunque operino, sono sempre ministri di satana, che non può fare altro che il male. 

Ma se questo discorso fosse troppo teologico, ne facciamo anche un altro più concreto e più accessibile per questa società così materialistica. 

Se la Maga Sibilla avesse liberato Anna, avrebbe messo in difficoltà l'altro, il Mago d'Oriente, perché aveva intascato un milione (per di più senza ricevuta fiscale) e chi ha pagato vuol vedere gli effetti promessi. Inoltre sappiamo che una persona colpita da questo tipo di male non si ferma mai a un solo mago: vengono da me persone che ne hanno passati dieci, quindici, venti e anche di più: se avesse guarito Anna, avrebbe spezzato questo giro infernale di disgraziati che fanno la via Crucis di maghi e fattucchieri. Armando per colpire Anna aveva dato un milione al Mago d'Oriente, ma Anna probabilmente dopo il milione e mezzo dato alla Sibilla, avrebbe girato ancora, arrivando magari a dare altri dieci milioni, sommando le parcelle di tutti. Di persone che globalmente hanno pagato somme ingenti ne incontro moltissime. Armando, il commissionatore, ha dato un milione, Anna, la colpita, potrebbe averne dati dieci a questa gente. La ricchezza di questi speculatori non viene da chi va da loro per la commissione, ma dai poveretti che sono colpiti. Il 70% di questo fiume di soldi che gira in questi ambienti è costituito da quelli dei colpiti: se fosse vero che ognuno sfascia quello che ha fatto l'altro, questa categoria di persone non esisterebbe più. Si pensi, per esempio, alle fatture a morte per le quali si pagano 20 milioni di cui una metà subito, l'altra metà a morte avvenuta. È pensabile che un altro mago sfasci la fattura facendo perdere al collega 10 milioni? 

Solo chi è completamente estraneo a questa realtà può illudersi che ci sia chi fa e chi sfascia. Tutti fanno e tutti fanno finta di sfasciare, così si tiene in piedi il giro commerciale. 

 

DOMANDA: Si sa che maghi e fattucchieri lavorano moltissimo, spesso le loro sale di attesa sono gremite di gente. Possibile che tutte queste persone vadano da loro, pagando somme cospicue, per ottenere niente, anzi per peggiorare la loro situazione, come tu dici? 

R. - Questa domanda è veramente di grande interesse e rispondo con tre precisazioni. 

1 - Queste persone hanno veramente poteri paranormali, quindi vedono ciò che noi ordinariamente non possiamo vedere; quando si presenta da loro una persona dicono cose che impressionano il cliente: tu ti senti così e così, questo è cominciato due anni e mezzo fa, perché ti è stata fatta una fattura dal tale, per tale motivo ecc... Questo in genere è tutto vero e la persona che arriva disorientata e spaventata si sente capita in tutto e già questo è un primo motivo di forte aggancio. 

2 - Fa parte del sistema un fenomeno chiamato «effetto sospensione». Per un po' di tempo, in genere per qualche mese, sospendono completamente, d'accordo con le forze del male, tutti gli effetti negativi del maleficio. Così si rendono credibili e dispongono i clienti a pagare. 

3 - Nel frattempo, dando piccoli oggetti da portare addosso o da tenere a casa o dando da bere qualcosa o in altri modi simili, riconfermano quello che ha fatto il primo mago, così che in seguito, passato l'effetto sospensione stanno peggio di prima. Non si sa quante persone ho ricevuto le quali, dopo aver passato tanti fattucchieri, sono venute da me. Riflettendo dopo avere ascoltato la spiegazione di questo diabolico meccanismo, hanno confessato: «È vero, dopo che siamo stati da loro ci sembrava di star meglio, ma in realtà la nostra situazione è gradualmente peggiorata». 

Per un momento di relax, racconterò quella che ritengo la più buffa fra le tante cose strane che questa gente costringe a fare ai loro clienti, almeno, fra tutte quelle che finora ho sentito. 

Venne da me un signore di mezza età visibilmente sconvolto, e mi disse: «A casa mi succede il finimondo, ho chiamato un mago e dopo aver visitato la mia casa ha detto: qui è stata fatta una grandissima maledizione e per liberarvi c'è solo un mezzo: fate celebrare duecento messe, in duecento camposanti diversi, da duecento preti diversi. Tu mi devi aiutare, perché io duecento preti dove li vado a trovare?». Gli risposi: «E io, con questi chiari di luna, dove vuoi che trovi uno squadrone di duecento preti da spedire in duecento camposanti?». 

 

DOMANDA: Ma allora, al di fuori di chi ha un preciso incarico dalla Chiesa, non vi è nessuno che possa aiutare chi soffre di questi disturbi? 

R. - Dato che questo male è così diffuso e la Chiesa è stranamente così restia a dare incarichi specifici ai suoi ministri, si può ritenere che la Provvidenza amorosa di Dio intervenga con doni particolari elargiti a delle buone persone. Sono dei "carismi" che ricevono alcuni fedeli di sicura vita spirituale, attraverso i quali hanno sensibilità di capire se, e fino a qual punto, una persona è veramente colpita dalle forze del male e qualche volta con le loro preghiere possono dare un valido aiuto per la liberazione. Questo lo spiegherò quando parlerò della «preghiera di liberazione» che possono fare tutti i fedeli e del carisma dei sensitivi. 

Ma bisogna essere molto attenti: la falsità di coprirsi con immagini sacre non ha limiti e si ricorre alle forme più incredibili. Un famoso mago della mia zona invitava i clienti a prendere l'acqua santa presso un convento di suore in un paese lontano 25 Km. Le suore, felici che tanta gente chiedesse una cosa così buona, la facevano benedire in continuazione dal Parroco. Una mia telefonata ha aperto gli occhi alle incaute religiose e l'imbroglio è finito. 

Posto dinanzi a un bel piatto di funghi, del quale mi spiegano che posso essere sicuro al 98% che siano buoni, ma che resta un 2% di possibilità che siano velenosi, io elimino quel piatto e mangio tranquillamente una porzione di patate. Il rischio di rimanere imbrogliati è enorme. Prima di fidarsi bisogna avere sicure garanzie. 


Flash - IL GRANCHIO DEL MONSIGNORE 

« Dopo avere senza alcun esito consultato, a seconda del tipo di disturbi, o il medico o il neurologo o lo psicologo o lo psichiatra, si provi ad avvicinare un sensitivo o chi viene indicato comunemente ancora come mago, purché persona seria, onesta e di cui ci si possa fidare. Nel caso esista un maleficio, gli si può chiedere come rimediarvi o di provvedere lui stesso, qualora lo faccia o almeno lo possa fare in modo lecito; e ciò, al limite, anche se si prevedesse che lo farà con un nuovo maleficio, poiché tale previsione non rende illecito il ricorso» (C. Balducci Il diavolo, Piemme, Casale Monferrato 1988, p. 326). 

Siamo all'assurdo. Un mago dovrebbe, con una fattura da farsi col potere di satana, distruggerne un'altra già fatta con lo stesso potere. Un sacerdote dovrebbe aver letto l'insegnamento di Gesù nel Vangelo: «Ma egli, chiamateli, diceva loro in parabole: "Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi".» (Mc 4, 23-24). 

È un controsenso, o come direbbe Trilussa: «Un granchio a secco e grosso assai». Consigliare una cosa del genere è immorale e rovinoso. 

Mons. Corrado Balducci ha dichiarato più volte che non ha mai fatto un esorcismo. Perciò, come capita con frequenza, quando mi domandano che penso dei suoi libri, sono solito rispondere: «Per me, il libro di un demonologo che non ha mai fatto esorcismi è come un libro sui problemi della maternità scritto da una zitella». 

Sacerdote Esorcista Raul Salvucci 

martedì 16 novembre 2021

SOLO GESÙ SCONFIGGE SATANA - SUL CALVARIO GESÙ HA SCONFITTO SATANA DEFINITIVAMENTE

 


Cosa fare con questi diavoli 


SUL CALVARIO GESÙ HA SCONFITTO SATANA DEFINITIVAMENTE 


Questa è la prima verità. 

Riuscire a portare le persone sofferenti davanti a Gesù Crocifisso, educarle a fermarsi lì, per assorbire lentamente, attraverso la fede e la preghiera, i raggi benefici di salvezza che scaturiscono dalla croce, non è facile, anche perché le persone colpite da queste oppressioni cercano affannosamente la liberazione magica e immediata. Ma questo lavoro di convinzione va decisamente affrontato se vogliamo riportare nella serenità dei figli di Dio i fratelli tormentati da satana. 

Una serie di riflessioni su alcuni brani del Vangelo dai quali risulta con indiscutibile evidenza che sul Calvario è avvenuto lo scontro definitivo tra Cristo e satana, con il trionfo completo di Gesù contro le forze del male, è di fondamentale importanza per convincersi che, solo affidandoci senza riserve al Signore Gesù, possiamo essere salvati dagli attacchi del maligno. 

Partiamo, per questa ricerca, da un brano singolare e un po' misterioso preso dalla prima lettera ai Corinzi di san Paolo, che abbiamo già citato poco sopra: 

«Parliamo di una sapienza divina, misteriosa che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla, se l'avessero conosciuta non avrebbero crocifisso il Signore della Gloria» (1 Cor 2, 7-8). 

 

DOMANDA: Questa affermazione che fai con tanta sicurezza, che la morte di Cristo sia stata architettata ed effettuata dalle forze diaboliche, suona un po' strana per i cristiani che, normalmente, hanno sempre attribuito la passione e la morte di Gesù alla cattiveria e alla perfidia dei Giudei. La frase di san Paolo che hai citato per la seconda volta, ha anche un riscontro in quello che dicono i Vangeli? 

R. - Certo che ha un riscontro e lo dimostro subito con una carrellata di otto brani presi dai Vangeli. 

Ma è necessario premettere un chiarimento. 

Come spiega il Papa nell'enciclica Dominum et vivificantem (nn. 38-39) il peccato ebbe una origine esterna all'uomo per mezzo di satana, ma è da addebitarsi anche alla responsabilità dell'uomo stesso, che diede il suo consenso e in qualche modo partecipò anche alle motivazioni addotte dal serpente che lo tentò. La passione e la morte di Gesù furono causate sia dalla cattiveria degli uomini che dalla regìa perversa di satana. Poiché in queste pagine si vuole mettere in luce l'azione delle potenze malefiche nella storia dell'umanità, la ricerca che segue documenta il contributo del demonio al dramma del sacrificio di Gesù sulla croce. 

Prima delle citazioni del Vangelo, credo sia opportuno dire che questa verità è chiaramente affermata in una nota della autorevole Bibbia di Gerusalemme, ormai così diffusa anche in Italia. 

Nella nota a Giovanni 2, 13 si legge: 

«La passione è un dramma in cui si trova impegnato il mondo invisibile: dietro agli uomini agisce la potenza diabolica». 

E veniamo ai brani evangelici, riportandoli in ordine cronologico in rapporto alla passione: 

1 - Il Vangelo di Luca parte da lontano. Dopo aver raccontato la tentazione a Gesù da parte di satana, al termine dei quaranta giorni di digiuno, fa questa precisazione: «Il diavolo, dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, si allontanò da Gesù, per ritornare al tempo fissato» (Lc 4, 12), cioè il tempo della Passione. 

2 - Il Vangelo di Giovanni, al termine del capitolo in cui si parla della istituzione dell'Eucaristia, dice che Gesù dichiarò agli Apostoli: «A voi dodici, non vi ho forse scelto io? Eppure uno di voi è un diavolo! - Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti stava per tradirlo» (Gv 6, 70). 

3 -Veniamo alle ore cruciali della passione: Luca ci avverte che Giuda si accorda con i sommi sacerdoti, spinto da satana stesso: «Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota che era nel numero dei dodici. Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti sul modo di consegnarlo nelle loro mani» (Lc 22, 3). 

4 - Ha inizio l'ultima cena, Giovanni ci avverte che satana si era ormai impossessato di Giuda: «Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota di tradirlo, Gesù si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse» (Gv 13, 2). 

5 - Durante la cena Gesù svela il traditore offrendogli un boccone di pane. L'evangelista annota: «Allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Preso il boccone subito uscì. Ed era notte» (Gv 13, 27.30). 

6 - Durante il lungo colloquio dell'ultima cena, Gesù preannuncia: «Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe di questo mondo» (Gv 14, 30). 

7 - Prima di uscire dal Cenacolo e avviarsi all'Orto degli ulivi, Gesù avvertì Pietro e gli altri apostoli dell'attacco che stavano per subire da parte del demonio: «Pietro, Pietro, ecco satana sta per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli» (Lc 37, 21-22). 

8 - Dopo il bacio del tradimento da parte di Giuda, Gesù dichiarò che quanto stava avvenendo si spiegava col fatto che era giunto il momento in cui si lasciava la libertà alle potenze diaboliche di agire contro di lui: «Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre» (Lc 22, 53). 

Questa lunga serie di brani evangelici ci inchiodano di fronte a una indiscutibile realtà: è stato satana colui che ha progettato e portato a compimento la passione e la morte del Signore Gesù. I sommi sacerdoti, gli uomini del Sinedrio, Pilato, la folla che grida «crocifiggilo» non sono che marionette nelle sue mani. 

Abbiamo iniziato questa ricerca con una precisa affermazione della Bibbia di Gerusalemme, la chiudiamo con le parole di uno dei più grandi biblisti viventi, il gesuita Ignace de la Potterie: «Giuda, si direbbe, diventa la personificazione di satana, la potenza delle tenebre». 

E, più avanti, precisa ancora meglio: « Questi esempi mostrano che, per l'autore del quarto Vangelo, Giuda era diventato la personificazione della potenza delle tenebre, proprio perché satana era entrato in lui» (I. de la Potterie, La Passione di Gesù Cristo secondo il Vangelo di Giovanni, Paoline, Cinisello Balsamo 1988, pp. 38-39). 

Fermiamoci un momento nella contemplazione della passione e morte di Gesù che si consuma sul Calvario. È il punto centrale di tutto questo capitolo; dice un canto del Rinnovamento nello Spirito: «Fissa gli occhi su Gesù, da lui non distoglierli più. Apri il tuo cuore a Gesù: è venuto a salvarti morendo per te». 

Su quel monte è avvenuto il più colossale scontro della storia, quello definitivo: Gesù ha vinto per sempre, satana è stato sconfitto per sempre. La vittoria di Gesù ha segnato la salvezza completa dell'uomo. 

L'uomo d'oggi, nel paniere degli ingredienti che possono costituire la sua salvezza, ci mette tante cose: denaro, successo, macchine, ville, piatti speciali, vestiti firmati e altro: ma la cosa più importante gli sfugge, la salvezza che Gesù ci ha donato. 

Quando ricevo persone nel mio studio per queste situazioni, le invito a guardare il grosso crocifisso dietro la mia scrivania e dico: «Non verrai fuori da questa situazione finché non capirai che lui solo ti può salvare». Mi guardano con gli occhi smarriti come se parlassi di un atterraggio di dischi volanti nel cortile attiguo al mio studio. 

Eppure chi è colpito dalle invisibili forze del male non ha scelta: o riscopre la salvezza che ci viene dall'incontro con Gesù o va di male in peggio. 

Per approfondire questa riflessione ricorriamo ad un esempio: Ritorniamo alla guerra del '15-'18, quando si combatteva con le trincee contrapposte. Nella trincea italiana erano annidati i soldati che sparavano contro gli austriaci e viceversa. Non c'era zona neutra: gli uni erano schierati contro gli altri. 

Così è dopo il sacrificio di Cristo: alla Chiesa è stato donato l'infinito valore della passione e morte del Signore, perché lo utilizzi in redenzione e salvezza per tutti gli uomini, operando così fa arretrare il potere di satana nel mondo. Satana dalla sua parte lotta perché l'uomo rimanga nelle tenebre sotto il suo dominio. Non c'è terra di nessuno: da una trincea si lotta per la salvezza dell'uomo, dall'altra per la sua definitiva rovina. Qui bisogna porsi una domanda fondamentale: maghi, fattucchieri, cartomanti, indovini, parapsicologi, medium, guaritori ecc., hanno veramente dei poteri paranormali ma non hanno avuto né autorità né investitura dalla Chiesa, che sola possiede la salvezza di Cristo; da chi e da dove attingono questi poteri straordinari? Non c'è dubbio: li attingono dal contatto con gli spiriti del male. Ha detto Gesù: «Chi non è con me è contro di me, chi non raccoglie con me, disperde». 

Per approfondire il discorso gettiamo uno sguardo indiscreto nel mondo del l'occultismo, per vedere con chiarezza come funziona il colossale imbroglio di coloro che dicono di sfasciare le fatture. 

Sacerdote Esorcista Raul Salvucci 

venerdì 8 ottobre 2021

Cosa fare con questi diavoli

 


LO SPIRITISMO 

DOMANDA: Poco fa hai parlato di sedute spiritiche, di messe nere e cose simili. Si può dire che queste cose si praticano ancora? 

R. - È poco affermare che si praticano ancora oggi: bisogna dire che si vanno estendendo in modo impressionante. Questa società, che affoga ormai nella piatta realtà materialistica, cerca compensazione al bisogno di valori di ordine spirituale con le più svariate forme di contatto con l'occulto. Un mio collega esorcista, che insegna religione alle scuole superiori della sua grande città, capoluogo di regione, ha tentato un piccolo sondaggio per sapere quanti tra gli studenti hanno fatto in qualche modo esperienze in questo campo. Ne ha avuto un esito sconcertante per l'altissimo numero di risposte positive. Se la Chiesa volesse, attraverso gli insegnanti di religione, potrebbe avere una documentazione valida sull'orientamento della nuova generazione verso queste esperienze: ma, probabilmente, queste cose è più comodo ignorarle. 

Alcune pratiche si vanno diffondendo come particolarità dei nostri tempi: per esempio l'uso di chiamare anime di congiunti: genitori, marito, moglie, figli, nel desiderio di poter avere un contatto con loro e sapere come si trovano, o molte altre forme di contatto continuativo con lo spirito guida e la pratica della scrittura automatica. 


DOMANDA: Qual è la differenza tra le sedute spiritiche e le messe nere? 

R. - Il mondo dell'occulto è un campo dalle infinite differenziazioni; personalmente, riguardo alle messe nere, non ho una specifica competenza, né è il caso di parlarne qui. Fisso soltanto alcuni punti: 

- le sedute spiritiche in genere servono a evocare gli spiriti o le anime dei morti per parlare con loro, rivolgere domande e averne risposte; 

- le messe nere sono cose invece molto più spinte: si tratta di autentici riti liturgici in onore di satana, si usano paramenti liturgici neri, c'è sempre di mezzo un'orgia sessuale con orgasmi e abomini di vario genere, si usano oggetti sacri del culto, quasi sempre ostie consacrate e, in qualche caso, sono celebrate da sacerdoti spretati. Dovendomi interessare di recente a un caso di una paurosa ossessione, sono venuto a conoscenza che la persona colpita era stata consacrata a satana, durante una messa nera celebrata da uno spretato. 


DOMANDA: Qual è il giudizio della Chiesa, riguardo a tutte queste forme che possiamo globalmente chiamare spiritismo? 

R. - La Chiesa da sempre, e a più riprese, ha condannato ogni contatto con gli spiriti; sotto qualsiasi forma esso avvenga. Del resto la condanna sta già nei primi libri della Bibbia, come abbiamo esposto sopra. Vogliamo tuttavia citare alcuni precisi documenti su questo argomento. 

Un decreto del Santo Uffizio del 4 agosto 1865 dichiarò illecita, eretica e scandalosa la pratica di evocare i morti, ricevere responsi, ecc.. Il l ° febbraio 1887 la Santa Penitenziaria proibì di assistere anche passivamente alle consultazioni spiritiche. Forse più importante degli altri documenti è la risposta che il Santo Uffizio, il 24 aprile 1917, diede al seguente interessante quesito: 

«Se sia lecito, con l'intervento di un medium o senza, servendosi o non servendosi dell'ipnotismo, assistere a qualunque seduta spiritica, anche a quelle che presentano apparenza di onestà o di pietà, e interrogare le anime o gli spiriti, sia ascoltando le risposte o solo guardando anche con la riserva di non voler aver nulla a che fare con gli spiriti maligni». 

Risposta completamente negativa, approvata personalmente dal Papa Benedetto XV. 

Ma la condanna più autorevole, chiara e aggiornata è quella che è contenuta nel nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica (Editrice Vaticana, 1992) a p. 527, articoli 2116 e 2117. 

«2116. Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che "svelino" l'avvenire. La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium, occultano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l'onore e il rispetto, congiunto al timore amante, che dobbiamo a Dio solo». 

«2117. Tutte le pratiche di magie e di stregoneria con le quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio ed ottenere un potere soprannaturale sul prossimo - fosse anche per procurargli la salute - sono gravemente contrarie alla virtù della religione. Tali pratiche sono ancor più da condannare quando si accompagnano ad una intenzione di nuocere ad altri o quando in esse si ricorre all'intervento dei demoni. Anche portare gli amuleti è biasimevole. Lo spiritismo spesso implica pratiche divinatorie o magiche. Pure da esso la Chiesa mette in guardia i fedeli. Il ricorso a pratiche mediche dette tradizionali non legittima né l'invocazione di potenze cattive, né lo sfruttamento della credulità altrui». 

Noi che ci occupiamo di questo settore per incarico della Chiesa non abbiamo dubbi: sempre e in ogni forma è satana che si maschera sotto forma delle anime invocate, per poter entrare in contatto con gli uomini e così poterli colpire. 

Sono stato mandato una volta in casa di una signorina che viveva sola. Stranissimi fenomeni, come impronte bruciate di mani, oggetti che si spostavano ecc., le rendevano la vita impossibile. Mi raccontò che dopo la morte della madre che viveva con lei, per vincere la solitudine, essendo pratica di sedute spiritiche, aveva cominciato a chiamare con frequenza lo spirito della madre in casa. Le chiesi se la madre fosse religiosa: mi rispose che andava tutti i giorni a Messa ed era morta serenamente ricevendo anche l'Unzione degli infermi. Le feci capire che non era possibile che quella presenza che ora le rendeva la vita un inferno potesse essere lo spirito della madre, con la quale si amava tanto e che ora viveva nella luce di Dio. Infatti, dopo averla invitata a promettere che avrebbe smesso questa pratica, feci un bel esorcismo e non ha avuto più alcun fastidio. 

Per noi è inconcepibile pensare che i nostri fratelli morti nella pace di Dio possano manifestarsi in sedute spiritiche: o sono gli spiriti del male o utilizzano le anime di persone morte in disgrazia di Dio che sono nelle loro mani. Al di là della precisa condanna della Chiesa, debbo far presente, come pastore, il gran numero di persone che hanno perduto il loro equilibrio mentale, che hanno distrutto le proprie famiglie, le proprie aziende, per aver partecipato a tali sedute. Qualsiasi contatto con gli spiriti è sempre rovinoso: chi tocca i fili muore. Per di più, in molti casi le conseguenze si scaricano sui figli e a volte anche sui figli dei figli. 

Si riscopre a volte, dopo anni di situazioni strane e difficili che hanno accompagnato un lungo periodo di vita, che la causa di tanti piccoli o grandi mali proviene dalla partecipazione a sedute spiritiche fatte magari per gioco o per passatempo negli anni spassosi degli studi universitari. In questi casi bisogna confessarsi e prendere benedizioni. 

Ogni partecipazione a sedute spiritiche lascia sempre una qualche traccia nella vita. Uomo avvisato... 

Sacerdote Esorcista Raul Salvucci 

lunedì 30 agosto 2021

IL PATTO TRA SATANA E L'UOMO

 


Cosa fare con questi diavoli 

DOMANDA: Come si fa a diventare maghi o fattucchieri? Basta che una persona lo desideri o lo chieda? Ci sono delle regole, delle consacrazioni? 

R. - Il mondo dell'occulto è impenetrabile e prospera in base alla capacità di nascondersi. 

È difficile dire come avviene che satana collabori con l'uomo e l'uomo con satana. Tuttavia qualcosa si può dire con una certa sicurezza. È fondamentale fare prima una distinzione fra due categorie di persone: veri professionisti, che agiscono con proprietà ed efficienza e il sottobosco degli improvvisatori che a volte sono autentici imbroglioni. 

Veniamo ai professionisti e fissiamo tre punti: 

1 - Uno dei modi di accesso a questa categoria avviene attraverso la consacrazione, che viene fatta con lunghi riti, durante una riunione di maghi già esperti. Questi incontri avvengono di preferenza in luoghi adatti, già utilizzati da secoli per questi scopi. Con la consacrazione l'adepto riceve ordinariamente un libretto chiamato del «comando» o del «potere». I «libretti originali» sono antichissimi. Per testimonianza di chi li ha visti, hanno un formato non molto grande, la copertina nera, le pagine interne ingiallite dai secoli, la scrittura difficilmente leggibile e contengono antichissime formule magiche di riti e di preghiere per entrare in contatto con gli spiriti. 

Sembra che se ne rifacciano anche riproduzioni moderne, ma con lunghi riti, in appositi luoghi, con la partecipazione di un cospicuo numero di maghi di alto rango. 

2 - Un altro modo, forse anche il più frequente, è il passaggio del potere e del libretto da una persona all'altra. Si ritiene che ogni mago prima di morire debba passare il compito a un'altra persona che gli viene indicata dallo spirito stesso. Quando ero giovane sacerdote, e nulla poteva far prevedere il ministero che mi sarebbe stato affidato, ebbi, per motivi particolari, una confidenza sicura a questo riguardo. Uno di questi operatori, infatti, mi raccontò: 

«Lavoravo in un'azienda come autista. Un giorno, mi chiamò d'urgenza il titolare e mi chiese di accompagnarlo al suo paese di origine, perché il padre versava in condizioni gravissime. Entrai anche io nella camera dell'infermo. Prima che ripartissimo, l'anziano genitore, che non avevo mai visto prima, chiese a tutti di uscire perché voleva parlare da solo con me. Mi spiegò che aveva un "libretto del potere" che doveva lasciare a qualcuno prima di morire e che lo spirito gli aveva rivelato che ero io la persona alla quale doveva essere dato. Così avvenne e da quel momento mi sentii investito da poteri eccezionali che hanno cambiato la mia vita». 

3 - È certo che i professionisti si riuniscono spesso per potenziare la loro opera malefica. Per operare qualche colpo grosso, concelebrano i riti malefici insieme. È difficile invece dire se ci sia una specie di albo professionale al quale tutti siano iscritti con gruppi di circoscrizioni ben definite. Cioè non si sa bene se le riunioni siano sporadiche secondo la necessità o se siano sistematiche e per tutti. A uno dei più grandi esorcisti viventi, un giorno, satana, per bocca dell'indemoniato, disse: «Ti ritieni tanto potente contro di me, ma che credi di farmi: io ho duemila gruppi organizzati che operano in tutta Italia». 

Satana è il padre della menzogna, ha detto Gesù, e non è facile distinguere la verità dalla falsità nelle affermazioni che fanno gli indemoniati durante l'esorcismo. Personalmente do un mio giudizio: se si tratta solo di coloro che fanno i fattucchieri, che operano cioè per colpire su commissione le persone, il numero dei gruppi è esagerato, ma se satana, oltre a questi, intendeva parlare anche di tutti i gruppi che si riuniscono per sedute spiritiche, messe nere e simili, il numero di duemila gruppi per l'Italia, è adeguato. Ci sono poi gli improvvisatori, gli imbroglioni, i collaboratori di bassa taglia: un esercito che cresce di giorno in giorno. 

Si sa infatti che molti dei più potenti, sia per estendere in zone più vaste la loro attività, sia per potersi nascondere meglio, fanno uso di manovalanza: persone che, per modesti compensi, prendono commissioni e le riportano, si incaricano di collocare feticci fatturati, di spargere polveri, ecc... Alcuni, pagando poco, si fanno dare dai professionisti istruzioni e materiale, poi tentano di agire anche loro e fanno quel che possono, sempre facendo riferimento e restando alle dipendenze dei professionisti. 

Una cosa è certa: satana non ha preoccupazione di preparare a lungo e con tanti studi e meditazioni i suoi ministri, come fa la Chiesa per i suoi sacerdoti. Si tratta di distruggere con un torrente di odio e cattiverie; e chiunque in qualsiasi modo può dare una mano, e accetti così di legarsi alle forze del male, è sempre ben accolto. 


DOMANDA: Ma perché gli uomini ricorrono ad un'azione così ripugnante come quella di fare un patto con satana? 

R. - Perché in effetti il patto con satana conferisce poteri spettacolari e dà modo, quindi, di far soldi e di potersi togliere molte soddisfazioni. Quello che satana fece balenare a Cristo al termine del suo digiuno sul monte, lo ripropone in termini reali all'uomo che accetta di vincolarsi a lui. 

Così dice il Vangelo: «Il diavolo lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, disse: 'Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo'. Gesù gli rispose: 'Sta scritto: solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai' » (Lc 4, 5-8). 

«Lo condusse in alto» (cioè una posizione al di sopra degli altri) e «ti darò tutto» sono promesse affascinanti ieri come oggi. Coloro che ricevono tale investitura sono molto stupiti dalle grandi capacità nuove che acquistano. Molti emarginati diventano qualcuno... 

 

DOMANDA: E satana perché si adatta a diventare strumento di male in mano agli uomini? 

R. - Gli spiriti cattivi ricercano tutte le vie per avere il contatto più diretto possibile con le creature umane, per toglierle dalla salvezza di Cristo. Intanto agganciano saldamente, per il tempo e per l'eternità, quelli che si consacrano a lui, poi, per mezzo loro, possono proiettarsi addosso ad altri uomini, portandoli, attraverso un'ininterrotta catena di sofferenze, alla disperazione, durante questa vita e possibilmente per la vita eterna. 

Chi non capisce la frenesia di satana di sfruttare ogni mezzo per colpire i figli di Dio, non potrà mai penetrare nella conoscenza piena di questa realtà. Mentre i bontemponi, nella chiesa e fuori, si dibattono nell'amletico interrogativo se il diavolo esista ancora o non esista più, satana irrompe tranquillamente nella vita degli uomini. 

Sacerdote Esorcista Raul Salvucci 

domenica 1 agosto 2021

LA COLLABORAZIONE DEGLI UOMINI

 


Cosa fare con questi diavoli 


DOMANDA: È possibile che Dio permetta a satana di generare tante sventure e tanti mali sull'uomo? 

R. - Questa è la domanda che angoscia e rende incredule tante persone coinvolte in questi inspiegabili drammi di distruzione. Me lo chiedono tante volte: «É possibile che Dio permetta che facciano tutto questo? Non posso credere a queste cose, perché mi sembra impossibile che Dio le possa permettere». 

La spiegazione viene guardando l'uomo, e non satana. 

Dio ha concesso all'uomo una libertà senza limite per fare il bene e anche il male. L'uomo, come vediamo anche oggi, può in mille modi colpire un altro uomo: delitti, rapimenti bombe, inquinamento, lotte, guerre, torture... e può anche servirsi di satana per colpire i fratelli. 

La grande verità: satana fa strage tra gli uomini perché questi lo invocano, ci si mettono in contatto, si donano a lui, partecipano alla sua potenza. 

Il contatto tra l'uomo e satana è cosa vecchia quanto l'uomo: avvenne per il primo peccato con Adamo ed Eva nel paradiso terrestre e non si è più interrotto. 

 

DOMANDA: Oggi con la grande evoluzione dell'uomo, con il progresso della scienza e della tecnica, queste cose sembrano del tutto superate. Ormai si dice, è «roba da medioevo» e fare questi discorsi vuol dire far ripiombare l'uomo nei secoli oscuri di un'epoca sorpassata. Non ti pare? 

R. - Chiunque dice «roba da medioevo» è un ignorante. E mi spiego subito prima che questo termine sembri offensivo per qualcuno. 

Entriamo per un momento nei più antichi millenni della storia che conosciamo. Apriamo prima di tutto la Bibbia. Ascoltiamo la forza che hanno queste sei espressioni bibliche prese dai primi cinque antichissimi libri della Bibbia, chiamati Pentateuco che si ispirano agli insegnamenti di Mosè, vissuto verso il 1400 avanti Cristo: 

«Non lascerai vivere colei che pratica la magia» (Es 22, 17). 

«Non praticherai alcuna sorte di divinazione e di magia» (Lv 19, 26). 

«Non vi rivolgerete né a negromanti né a indovini; non li consultate per non contaminarvi in mezzo a loro» (Lv 19, 31). 

«Se un uomo si rivolge ai negromanti o agli indovini per darsi alle superstizioni dietro a loro, Io volgerò la faccia contro quella persona» (Lv 20, 6). 

«Se un uomo o una donna in mezzo a voi, eserciteranno la negromanzia o la divinazione, dovranno essere messi a morte con la lapidazione» (Lv 20, 27). 

«Non si trovi in mezzo a voi chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti e gli indovini né chi interroghi i morti: perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore» (Dt 18, 10-12). 

Prendiamo ora una altro brano dalla Bibbia, che si situa in epoca molto posteriore, ai tempi della deportazione e dell'esilio del popolo ebraico in Babilonia (597-538 avanti Cristo). 

Il libro di Isaia parla per bocca di un profeta che viveva da deportato in mezzo ai deportati. Come risulta dal contesto, conosceva benissimo fiumi, canali, tesori e idoli della potente nazione babilonese e fa una durissima e sarcastica requisitoria contro quel popolo per la pratica diffusissima e la fiducia smisurata che riponeva nella magia. 

«Ma ti accadranno queste due cose, d'improvviso, in un sol giorno; perdita dei figli e vedovanza piomberanno su di te, nonostante la moltitudine delle tue magie, la forza dei tuoi molti scongiuri... Si presentino e ti salvino gli astrologi che osservano le stelle, i quali ogni mese ti pronosticano che cosa ti capiterà. 

Ecco, essi sono come stoppia: il fuoco li consuma; non salveranno se stessi dal potere delle fiamme. Non ci sarà brace per scaldarsi, né fuoco dinanzi al quale sedersi. Così sono diventati per te i tuoi maghi, con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza; ognuno se ne va per suo conto, nessuno ti viene in aiuto... Sta pure ferma nei tuoi incantesimi e nella moltitudine delle magie...» (Is 47, 9-15). 


Riflettiamo ora su questi brani della Bibbia: 

1 - I primi testi presi dal Pentateuco hanno avuto una redazione definitiva circa 500 anni avanti Cristo, ma la loro composizione scritta è iniziata almeno 1000 anni avanti Cristo e si ispirano alle diposizioni del grande condottiero Mosè, che in alcuni casi prescriveva addirittura la pena di morte per chi operava queste pratiche. 

Ci dobbiamo chiedere: ma da dove questo popolo aveva appreso tutte queste forme spiritiche? La risposta non è difficile: questo popolo era fuggito dall'Egitto, dal grande impero dei Faraoni. Questa civiltà, una delle più antiche che conosciamo, aveva avuto inizio circa 4000 anni avanti Cristo e la storia dice che la magia era dominante nella cultura di quel popolo, soprattutto nella corte imperiale. 

2 - II secondo brano preso da Isaia proietta una chiara visione della penetrazione della magia nella vita dell'altra grande cultura di quei tempi lontani. La civiltà assirobabilonese risale a 3500 anni avanti Cristo. 

Dice l'autorevole Bibbia di Gerusalemme, commentando Isaia 2, 6: « La divinazione è stata molto praticata nell'antico Oriente e lo fu anche in Israele malgrado le condanne». 

Pensiamo perciò di poter affermare che già 6000 anni fa esisteva il rapporto degli uomini con gli spiriti. 

3 - Ma all'estensione del tempo bisogna aggiungere l'estensione nello spazio: il medioevo, sorto dopo la caduta dell'impero romano, abbraccia solo, molto limitatamente, una parte del centro Europa, mentre i fenomeni di spiritismo e di magia si riscontrano ancora oggi in tutto il mondo. 

Sappiamo dai missionari degli stregoni di tribù primitive; sappiamo dei grandi centri che si trovano nell'America Latina, che addirittura sono mete di attrattiva turistica. 

Sono abbastanza diffusi oggi libri e opuscoli del vescovo mons. Emanuele Milingo, figlio di una tribù di primitivi dello Zambia. Sono impressionanti le descrizioni che vi si leggono sui riti e i poteri magici degli stregoni di quei villaggi. 

Don Gabriele Amorth, nel suo noto libro, ripete un paio di volte che gli esorcismi più difficili che ha dovuto fare erano su persone che provenivano dal Brasile o dall'Africa. 

Secondo la nostra visione, maturata da lunghe esperienze in questo settore, siamo giunti a una precisa convinzione: dal primo cedimento di Adamo e di Eva, satana non ha più abbandonato la stirpe umana, in ogni luogo e in ogni tempo. 

La conferma autorevole a questa visione ci viene da importanti parole tratte dal documento del Vaticano II. La Chiesa nel mondo contemporaneo (più conosciuta con il titolo latino Gaudium et spes), che è di vasta apertura e dovrebbe essere accettato anche dagli ecclesiastici più esigenti. 

«Tutta intera la storia umana è infatti pervasa da una lotta tremenda contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata fin dall'origine del mondo, destinata a durare, come dice il Signore, fino all'ultimo giorno» (Gaudium et spes 37). 

Dunque tutta la storia umana è contaminata dall'infiltrazione di satana. 

Liquidare con la frasetta: «È roba da medioevo» questa grande realtà documentata dalla storia, sin dalle più antiche civiltà fino a oggi, e dalla sua operatività in ogni parte del mondo, è un atto colossale di ignoranza e siccome l'ignoranza si medica studiando i problemi, basta prendere anche una modesta enciclopedia... 

Sacerdote Esorcista Raul Salvucci