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mercoledì 15 dicembre 2021

I SEGNI DI DIO

 


"Poi preso un pane, rese grazie, lo spezzo' e lo diede loro dicendo: "Questo e' il mio corpo che e' dato per voi; fate questo in memoria di me". Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: "Questo calice e' la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi". 

(Luca 22,19

 

IL MIRACOLO EUCARISTICO DI LANCIANO 

 

"In questa citta' di Lanciano, circa gli anni 700 di Nostro Signore, si ritrovo', nel monastero di S. Legonziano, ove abitavano Monaci S. Basilio, oggi detto di S. Francesco, un Monaco, il quale, non ben fermo nella fede, letterato nelle scienze del mondo, ma ignorante in quelle di Dio, andava di giorno in giorno dubitando, se nell'Ostia consacrata vi fosse il vero Corpo di Cristo, e cosi'  nel vino vi fosse il vero Sangue. 

Tuttavia, non abbandonato dalla divina grazia del continuo orare, costantemente pregava Dio che gli togliesse da cuore questa piaga, che l'andava avvelenando l'anima, quando il benignissimo Iddio, Padre di misericordia e d'ogni nostra consolazione, si compiacque levarlo da si' oscura caligine, facendogli quell'istessa grazia, che gia' comparti' all'Apostolo S. Tommaso. 

Mentre, dunque, una mattina nel mezzo del suo sacrificio, dopo aver proferito le santissime parole della consacrazione, più che mai si trovava immerso nel suo antico errore, vide (oh favor singolare e meraviglioso!) il pane in Carne e il vino in Sangue converso. Da tanto e cosi' stupendo Miracolo atterrito e confuso, stette gran pezzo come in una divina estasi trasportato; ma, finalmente, cedendo il timore allo spirituale contento, che gli riempiva l'anima, con viso giocondo ancorche' di lacrime asperso, voltatosi alli circostanti cosi' disse: "O felici assistenti, ai quali il Benedetto Dio, per confondere l'incredulita' mia, ha voluto svelarsi in questo SS.mo Sacramento e rendersi visibile agli occhi Vostri. Venite, fratelli, e mirate il nostro Dio fatto vicino a noi. 

Ecco la Carne e il Sangue del nostro dilettissimo Cristo. 

A queste parole corse l'avido popolo con devoto precipizio all'Altare e tutto atterrito cominciò non senza gran copia di lacrime a gridare misericordia. 

Sparsa  la fama di cosi' raro e singolare Miracolo per tutta la Citta', chi potrebbe dire gli atti di compunzione che grandi e piccoli frettolosamente accorsi cercavano iscoprire, altri confusi con devote voci invocavano la divina pieta', altri percotendosi il petto si chiamavano in colpa dei commessi errori, altri, con sommessi accenti ed interrotti sospiri, si chiamavano indegni di mirare cosi' prezioso tesoro; altri, finalmente con tacito e riverente silenzio ammiravano, stupivano, lodavano e ringraziavano il Benignissimo Dio ch'avesse voluto sottoporre al senso mortale la Sua immortale ed incomprensibile Maesta'". lxviii 

 

Naturalmente tale fatto prodigioso e' stato indagato anche dalla scienza ed il risultato si può cosi' riassumere. 

"1° La carne Miracolosa e' stata identificata come Cuore per i suoi componenti miocardici, endocardici, vascolari ematici e nervosi. 

2° Il Sangue e' stato riconosciuto veramente tale, sebbene profondamente modificato nei suoi aspetti, in base alla identificazione della emoglobina con cromatografia in strato sottile. 

3° La carne ed il Sangue Miracolosi appartengono, con identificazione sierologica, alla specie umana. 

4° E' identico nelle due Reliquie il gruppo sanguigno (AB) identificato con il metodo di Fiori e coll. (1963).

5° Il tracciato elettroforetico delle proteine seriche, ottenuto concentrando il liquido di eluizione del Sangue Miracoloso, si ripropone per un profilo normale, essendo presenti tutte le frazioni proteiche e nella quantita' propria dei soggetti sani. 

6° I minerali del Sangue Miracoloso sono risultati ridotti, ma notevolmente aumentato rispetto alla norma, il calcio. 

Questa riduzione quantitativa dei minerali può essere spiegato in base agli "scambi" stabilitisi fra il Sangue Miracoloso e la parete del calice del calice di antico vetro nel quale e' rimasto contenuto per molti secoli; mentre per l'aumentato calcio si può pensare che polvere muraria ricca di tali sali sia filtrata nel calice attraverso il coperchio che chiudeva imperfettamente la apertura. 

I rilievi morfologici accertati sul Cuore Miracoloso di Lanciano quali l'assottigliamento del tessuto nella zona centrale, e il maggior spessore e il sollevamento in pieghe circolari concentriche in periferia e la presenza di N. 14 fori circolari, a corona sul margine esterno, inequivocabile segno del passaggio dei chiodi, esigono un chiarimento della loro genesi. 

A tal fine, e' da ricordare che il tessuto muscolare cardiaco normale, al pari di tutti i muscoli scheletrici, va incontro dopo la morte al "rigo mortis", che nel caso del Cuore Miracoloso, cosi' distaccato dal viscere, portava ad un accartocciamento. 

E' allora ragionevole pensare che per opporsi a tale deformazione, i Monaci Basiliani del tempo procedettero a fissare il Tessuto Miracoloso su legno a mezzo di chiodi disposti a corona sul margine esterno (n. 14 fori), ma il tessuto, fissato ai margini, si ritrasse dal centro, qui assottigliandosi, verso la periferia, qui sollevandosi in pieghe circolari pur dovendosi riferire la ampia lacerazione presente nella Reliquia, ad una cavita' ventricolare. 

Da tutto ciò deriva che il Cuore miracolosamente apparso in un giorno del lontano VIII secolo sull'altare della piccola chiesa dei Ss. Legonziano e Domiziano tutt'ora esistente, era allo stato vivente e come tale e' andato soggetto alla rigidita' cadaverica. 

D'altra parte, anche la presenza dell'endocardio e delle trabecole carnee in altro studio accertati  portano a riconoscere una parete di ventricolo cardiaco, e più esattamente del sinistro, in base al rilevante spessore del miocardio. 

E' anche da dire che tutti gli accertamenti fatti sul Cuore e sul Sangue Miracolosi non hanno mai portato al riconoscimento di materiali estranei destinati alla mummificazione, e pertanto si esclude la possibilità di un falso "pro fide" operato in antico". lxix  

 

"Le strabilianti conclusioni vengono in qualche modo anticipate da due messaggi telegrafici che lo scienziato (prof. Linoli) invia ai frati. 

Il primo, datato 11 dicembre 1970, dice: "In principio erat Verbum et Verbum Caro Factum est"- In principio era il Verbo e il Verbo si e' fatto Carne-. 

Il secondo dell'11 febbraio 1971 aggiunge: "Ulteriori ricerche consentono affermare presenza di tessuto muscolare striato del cuore. Alleluja". lxx 

di Arrigo Muscio

 

lunedì 18 ottobre 2021

I SEGNI DI DIO

 


IL MIRACOLO PIÙ GRANDE 

 

[1]Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato.  

[2]Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro;  

[3]ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.  

[4]Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti.  

[5]Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?  

[6]Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea,  

[7]dicendo che bisognava che il Figlio dell'uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno».  

[8]Ed esse si ricordarono delle sue parole. 

[9]E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri.  

[10]Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli.  

[11]Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse. 

[12]Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno di stupore per l'accaduto. 

[13]Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus,  

[14]e conversavano di tutto quello che era accaduto.  

[15]Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro.  

[16]Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo.  

[17]Ed egli disse loro: «Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste;  

[18]uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?».  

[19]Domandò: «Che cosa?». Gli risposero: «Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo;  

[20]come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso.  

[21]Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.  

[22]Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro  

[23]e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.  

[24]Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto». 

[25]Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti!  

[26]Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».  

[27]E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.  

[28]Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.  

[29]Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro.  

[30]Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.  

[31]Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista.  

[32]Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?».  

[33]E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro,  

[34]i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone».  

[35]Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. 

[36]Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».  

[37]Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma.  

[38]Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore?  

[39]Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho».  

[40]Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.  

[41]Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?».  

[42]Gli offrirono una porzione di pesce arrostito;  

[43]egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. 

[44]Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi».  

[45]Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse:  

[46]«Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno  

[47]e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme.  

[48]Di questo voi siete testimoni.  

[49]E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto». 

[50]Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse.  

[51]Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo.  

[52]Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia;  

[53]e stavano sempre nel tempio lodando Dio. 

(Luca 24,1 seg.) 

 

"Ora, se si predica che Cristo e' risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo e' risuscitato! Ma se Cristo non e' risuscitato, allora e' vana la nostra predicazione ed e' vana anche la nostra fede. Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perchè contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se e' vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo e' risorto; ma se Cristo non e' risorto, e' vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.  (1 Corinzi 15,13 seg.) 

Il miracolo più grande e' la risurrezione di Gesù che, in ogni messa, viene vivo in mezzo a noi come duemila anni fa. Il veggente di Fatima Francesco lo chiamava, riferendosi all'Eucarestia, Gesù "nascosto". L'episodio dei discepoli di Emmaus ci conferma l'intuizione di quel bambino. Se non  vediamo Gesù con gli occhi "umani", non per questo non e' vivo ed "operante" in mezzo a noi. Il Signore ci ha regalato alcuni miracoli che rafforzano la nostra fede nella reale presenza eucaristica di Gesù. Conviene riportarli per dimostrare che il Signore attribuisce importanza ai "segni" che invece noi, nei nostri tempi, ci dimentichiamo di richiedere...favorendo gli interessi di satana. 

di Arrigo Muscio

 

giovedì 19 agosto 2021

I SEGNI DI DIO

 


DOMINIO SULLA CREAZIONE 

 

La tempesta sedata. 

 

[23]Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono.  

[24]Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva.  

[25]Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!».  

[26]Ed egli disse loro: «Perché avete paura, uomini di poca fede?». Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia.  

[27]I presenti furono presi da stupore e dicevano: «Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?». (Matteo 8,23 seg.) 

[22]Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla.  

[23]Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù. 

[24]La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario.  

[25]Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare.  

[26]I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «E' un fantasma» e si misero a gridare dalla paura.  

[27]Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura».  

[28]Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque».  

[29]Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.  

[30]Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!».  

[31]E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». 

[32]Appena saliti sulla barca, il vento cessò.  

[33]Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!». (Matteo 14,22 seg.) 

Questi miracoli confermano la suprema autorità di Dio su tutta la Creazione descritta nella Genesi. Dio, in Gesù, sottomette a se' ogni manifestazione naturale. La Madonna, con il miracolo del sole a Fatima, ci ricorda l'eterna verita' delle parole bibliche: cioè che quanto riportato nella Genesi (fiat...) non è simbolico, come qualche teologastro lxvii vorrebbe farci credere, bensì si tratta di un'opera dimostrativa della potenza di Dio. Anche Gesù, con il famosissimo miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, testimonia la potenza creativa di Dio, dal nulla.  Ma molti preferiscono seguire le teorie di qualche scienziato e teologo massoni.  

Arrigo Muscio

 

giovedì 5 agosto 2021

I SEGNI DI DIO

 

AUTORITÀ SULLA MORTE 


"La morte e' stata ingoiata per la vittoria. 

Dov'e', o morte, la tua vittoria? 

Dov'e', o morte, il tuo pungiglione?" 

(1 Corinzi 15,54 seg.) 

 

[1]Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella.  

[2]Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato.  

[3]Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, il tuo amico è malato». 

[4]All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato».  

[5]Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro.  

[6]Quand'ebbe dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel luogo dove si trovava.  

[7]Poi, disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!».  

[8]I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?».  

[9]Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo;  

[10]ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce».  

[11]Così parlò e poi soggiunse loro: «Il nostro amico Lazzaro s'è addormentato; ma io vado a svegliarlo».  

[12]Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se s'è addormentato, guarirà».  

[13]Gesù parlava della morte di lui, essi invece pensarono che si riferisse al riposo del sonno.  

[14]Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto  

[15]e io sono contento per voi di non essere stato là, perché voi crediate. Orsù, andiamo da lui!».  

[16]Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!». 

[17]Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era gia' da quattro giorni nel sepolcro.  

[18]Betània distava da Gerusalemme meno di due miglia  

[19]e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello.  

[20]Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa.  

[21]Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!  

[22]Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà».  

[23]Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà».  

[24]Gli rispose Marta: «So che risusciterà nell'ultimo giorno».  

[25]Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà;  

[26]chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?».  

[27]Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo». 

[28]Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: «Il Maestro è qui e ti chiama».  

[29]Quella, udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui.  

[30]Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro.  

[31]Allora i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono pensando: «Va al sepolcro per piangere là».  

[32]Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!».  

[33]Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse:  

[34]«Dove l'avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!».  

[35]Gesù scoppiò in pianto.  

[36]Dissero allora i Giudei: «Vedi come lo amava!».  

[37]Ma alcuni di loro dissero: «Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?». 

[38]Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra.  

[39]Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni».  

[40]Le disse Gesù: « Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?».  

[41]Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato.  

[42]Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato».  

[43]E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!».  

[44]Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare». 

[45]Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui.  (Giovanni 11,1 seg.) 

 

Con questo straordinario miracolo il Signore Gesù dimostra che nulla gli e' impossibile; anche resuscitare chi,  morto da quattro giorni, mandava gia' cattivo odore. Se molti meditassero su tale potere, non si dispererebbero allorche' se stessi od un loro familiare si ammala gravemente in quanto: "Figlio, non avvilirti nella malattia, ma prega il Signore ed egli ti guarira'" (Siracide 38,9)-"E Gesù disse al centurione: "Va', e sia fatto secondo la tua fede" (Matteo 8,13). "Cari figli! Oggi voglio rivolgervi questo invito: PREGATE, PREGATE, PREGATE! Nella preghiera conoscerete la gioia più sublime e la via d'uscita da ogni situazione che vi sembra impossibile (Medjugorje 28.3.1985)!"-"Cari figli! Anche oggi vi invito alla conversione totale: essa è difficile per tutti coloro che non hanno scelto Dio. Vi invito, cari figli, a convertirvi totalmente a Dio. Dio può darvi tutto quello che gli chiedete; ma voi cercate Dio solo quando vengono malattie, problemi, difficoltà, e pensate che Dio è lontano da voi e che non vi ascolta e non esaudisce le vostre preghiere. No, cari figli, questo non è vero! Se voi state lontani da Dio, non potrete ricevere grazie, perché non le cercate con fede ferma. Io prego per voi ogni giorno e desidero avvicinarvi a Dio sempre più, ma non posso se voi non lo desiderate. Perciò, cari figli, mettete la vostra vita nella mani di Dio. Vi benedico.(Medjugorje-25.1.1988) 

Ricordo che un medico, da me intervistato, lxvi racconto'  un episodio in cui un giovane era stato vittima d'un grave incidente stradale. La situazione era disperata. Il medico, da vero credente, invito' i familiari del giovane a rivolgersi a Dio con la preghiera e lui stesso, durante una Messa, affido' il caso al Signore ed alla Madonna. Il ragazzo guari'. Il Signore e' "Lo stesso ieri, oggi e sempre!" (Ebrei 13, 8) 

di Arrigo Muscio

 

venerdì 18 giugno 2021

I SEGNI DI DIO

 


AUTORITÀ SU TUTTE LE MALATTIE 

 

[1]Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva.  

[2]Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi».  

[3]E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve.  

[4]Poi Gesù gli disse: «Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro». 

[5]Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava:  

[6]«Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente».  

[7]Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò».  

[8]Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.  

[9]Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa». 

[10]All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande.  

[11]Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli,  

[12]mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti».  

[13]E Gesù disse al centurione: «Và, e sia fatto secondo la tua fede». In quell'istante il servo guarì. 

[14]Entrato Gesù nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva a letto con la febbre.  

[15]Le toccò la mano e la febbre scomparve; poi essa si alzò e si mise a servirlo. 

[16]Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la sua parola e guarì tutti i malati,  

[17]perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: 

 

Egli ha preso le nostre infermità 

 e si è addossato le nostre malattie. (Matteo 8,1 seg.) 

 

[11]In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla.  

[12]Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei.  

[13]Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!».  

[14]E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!».  

[15]Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre.  

[16]Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo».  

[17]La fama di questi fatti si diffuse in tutta la Giudea e per tutta la regione. 

[18]Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamò due di essi  

[19]e li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?».  

[20]Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?».  

[21]In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi.  

[22]Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella. (Luca 7,11)  

 

Gesù, continuando ad operare prodigi e guarigioni, prosegue e perfeziona l'opera degli antichi profeti. Come abbiamo visto nella prima parte del libro, lo Spirito Santo mostra al mondo che ogni malattia  e' vinta da Dio. La malattia e' una  conseguenza del peccato originale e del peccato individuale: "Non provocate la morte con gli errori della vostra vita, non attiratevi la rovina con le opere delle vostre mani, perchè Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza; le creature del mondo sono sane, in esse non c'e' veleno di morte, ne' gli inferi regnano sulla terra, perchè la giustizia e' immortale" (Sapienza 1,12 seg.)- "Si', Dio ha creato l'uomo per l'immortalita'; lo fece a immagine della propria natura. Ma la morte e' entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono" (Sapienza 2,23). Non c'e' un solo esempio evangelico in cui Gesù rifiuta la guarigione a chi gliela chiede con vera fede. Domanda solo, per portarci poi in paradiso: "Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta." (Matteo 6,23) 

Anche in questo caso la trascuratezza di tale insegnamento divino ha comportato in molte persone ammalate lo scoraggiamento, l'idolatria (ricorso ai maghi e c.) lxi e, in parecchi casi, il suicidio; atteggiamenti forieri, nella stragrande maggioranza dei casi, salvo pentimenti nell'ultimo istante di vita, di passaggio all'inferno "E la Madonna continuo': "Sacrificatevi per i peccatori, e dite molte volte, specialmente ogni volta che fate qualche sacrificio: O Gesù, e' per amor vostro, per la conversione dei peccatori ed in riparazione per i peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria." Dicendo queste ultime parole, apri' di nuovo le mani, come nei due mesi precedenti. Sembro' che il riflesso penetrasse la terra e vedemmo come  un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell'incendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso ne' equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e riluttanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri carboni roventi. Spaventati, come per chiedere aiuto, alzammo gli occhi alla Madonna che ci disse con bonta' e tristezza: "Avete visto l'inferno, dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle Dio, vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Se faranno quello che io vi diro', molte anime si salveranno ed avranno pace. La guerra sta per finire. Ma, se non smetteranno di offendere Dio, nel pontificato di Pio XI ne comincera' un'altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che e' il grande segno che Dio vi da', che punira' il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa ed al Santo Padre. Per impedirla, verro' a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato, e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se ascolteranno le mie richieste, la Russia si convertira' e ci sarà pace. Se no, spargera' i suoi errori nel mondo, suscitando guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avra' molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente il mio Cuore Immacolato trionfera'. Il Santo Padre mi consacrera' la Russia che si convertira', e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace. In Portogallo si conservera' sempre il dogma della fede; ecc. Quando reciterete il rosario, dopo ogni mistero dite: O Gesù Mio! Perdonateci, liberateci dal fuoco dell'inferno, portate in cielo tutte le anime specialmente quelle che più ne hanno bisogno". lxii 

 

[10]Una volta stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato.  

[11]C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.  

[12]Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei libera dalla tua infermità»,  

[13]e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. 

[14]Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato».  

[15]Il Signore replicò: «Ipocriti, non scioglie forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?  

[16]E questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott'anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?».  

[17]Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute. (Luca 13,10) 

 

Il Signore ci ha anche insegnato che alcune malattie derivano direttamente da infestazioni e possessioni diaboliche...per cui nessuna medicina giova. Solo la preghiera , i Sacramenti (Eucarestia, Confessione, Unzione degli infermi ecc.), i Sacramentali (acqua benedetta, in particolare di Lourdes, di Caravaggio, di Fatima; l'olio benedetto da un sacerdote ecc.); la meditazione  della Bibbia e l'osservanza dei comandamenti  allontaneranno satana, renderanno efficaci le medicine e "vaccineranno" le persone contro la molteplice attività del demonio. lxiii 

La trascuratezza di tale insegnamento eterno comporta per molte persone la continua peregrinazione da un medico all'altro e da un ospedale all'altro...senza risultato alcuno.  Se infatti una malattia e' provocata dal demonio e' chiaro che nessuna cura può giovare in quanto la causa della medesima e' satana stesso. Occorre quindi, per guarire, liberarsi dal demonio. lxiv Soprattutto con la conversione, la preghiera ed i Sacramenti, altrimenti: "Quando lo spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi cercando sollievo, ma non ne trova. Allora dice: Ritornero' alla mia abitazione, da cui sono uscito. E tornato la trova vuota, spazzata ed adorna. Allora va, si prende sette altri spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora; e la nuova condizione di quell'uomo diventa peggiore di prima" (Matteo 12,43 seg.)- "...Ecco che sei guarito; non peccare più, perchè non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio". (Giovanni 5,14) lxv 

"Cari Figli. 

Anche oggi gioisco della vostra presenza qui. 

Vi benedico con la benedizione materna e intercedo per ciascuno di voi presso Dio. Io vi invito nuovamente a vivere i miei messaggi e a metterli in pratica nella vostra vita. 

Sono con voi e vi benedico tutti di giorno in giorno. 

Cari figli, questi tempi sono tempi speciali; e' per questo che io sono con voi, per amarvi e proteggervi; per proteggere i vostri cuori da satana e avvicinarvi tutti sempre di più a Mio Figlio Gesù. 

Grazie per aver risposto al mio invito".  

(Medjugorje-25 giugno 1993) 

di Arrigo Muscio

mercoledì 21 aprile 2021

I SEGNI DI DIO

 


AUTORITÀ SUI DEMONI 

 

[21]Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare.  

[22]Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi.  

[23]Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare:  

[24]«Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio».  

[25]E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci da quell'uomo».  

[26]E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.  

[27]Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!».  

[28]La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea. (Marco 1,21) 

 

Tramite l'autorità sui demoni Gesù manifesta al mondo l'infinita superiorita' di Dio su satana "Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potra' danneggiare" (Luca 10,19). Il mancato utilizzo, nel corso dei secoli e specialmente in questi ultimi tempi, di tale potere da parte dei discepoli di Gesù ha favorito immensamente il potere del demonio che fa credere o di non esistere o di essere, come potenza, uguale a Dio lv . Del resto se sono pochi quelli che dimostrano, tramite gli esorcismi, di sottometterlo nel nome di Gesù e' ovvio che satana tende a farla da padrone con il risultato  che "...Dodici milioni di italiani consultano un "operatore magico" almeno una volta all'anno e sono circa seicento i gruppi e le congreghe a sfondo magico nel nostro paese". lvi 

 

[14]E giunti presso i discepoli, li videro circondati da molta folla e da scribi che discutevano con loro.  

[15]Tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo.  

[16]Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?».  

[17]Gli rispose uno della folla: «Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto.  

[18]Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti».  

[19]Egli allora in risposta, disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me».  

[20]E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando.  

[21]Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia;  

[22]anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci».  

[23]Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede».  

[24]Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità».  

[25]Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più».  

[26]E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «E' morto». (A questo proposito circolano "strane" teorie che serpeggiano ad arte in certi gruppi di preghiera. Allorche' qualcuno, dopo un'imposizione delle mani effettuata da personaggi carismatici -Padre Jozo, Padre Betancourt, Padre Tardiff ecc.- cade a terra, lo si considera "nel riposo dello Spirito". La Bibbia, nel passo sopraccitato, c'insegna il contrario! E' lo spirito di satana che cade "a terra" davanti all'autorità di Dio. Ma questo fatto da' fastidio ai "suoi amici"! NDA).   

[27]Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi.  

[28]Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?».  

[29]Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».(Marco 9,14) lvii 

 

Con queste parole il Signore c'insegna che la preghiera e' superiore all'esorcismo in quanto, se e' in grado di scacciare  il demonio in casi in cui neppure gli apostoli, per la loro poca fede, sono riusciti ad allontanarlo, a maggior ragione potra' scacciare i demoni "minori". Molti Salmi e lo stesso Padre Nostro insistono sul maggior valore della preghiera rispetto all'esorcismo. Non dobbiamo dimenticare che Lucifero stesso in più esorcismi, in cui anch'io ero presente lviii , confermo' che la preghiera più efficace contro di lui e' la Santa Messa, seguita dal Rosario intero (più valido del bastone di Mose'). lix 

"Cari figli! Oggi vi invito ad entrare in lotta contro Satana per mezzo della preghiera, particolarmente in questo periodo. Adesso Satana vuole agire di più, dato che voi siete a conoscenza della sua attività. Cari figli, rivestitevi dell'armatura contro Satana e vincetelo con il Rosario in mano. 

Grazie per aver risposto alla mia chiamata!" (Messaggio della Madonna - Medjugorje Giovedì 8.8.1985.) - "Cari figli! Oggi, come non mai, vi invito alla preghiera. Che la vostra preghiera sia preghiera per la pace. Satana e' forte e vuole distruggere non solo la vita umana, ma anche la natura e il pianeta su cui vivete, perciò cari figli, pregate per poter essere protetti, mediante la preghiera, con la benedizione della pace di Dio. 

Dio mi ha mandata tra voi per aiutarvi. 

Se volete, aggrappatevi al Rosario, giacche' solamente il Rosario può ottenere il miracolo nel mondo e nella vostra vita. 

Io vi benedico e rimango con voi, finche' Dio lo vorra'. 

Grazie perchè voi non tradirete la mia presenza qui. 

Grazie perchè la vostra risposta serve al bene e alla pace. 

Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio della Madonna- Medjugorje  25 gennaio 1991) 

 

"Cari figli! Anche oggi desidero invitarvi alla preghiera e all'abbandono totale a Dio. Sapete che vi amo e per amore vengo qua per mostrarvi la strada della pace e della salvezza delle vostre anime. Desidero che mi obbediate e non permettiate a Satana di sedurvi. Cari figli, Satana è forte, e per questo chiedo le vostre preghiere e che me le offriate per quelli che stanno sotto il suo influsso, perché si salvino. Testimoniate con la vostra vita e sacrificate le vostre vite per la salvezza del mondo. Io sono con voi e vi ringrazio. Poi nel cielo riceverete dal Padre la ricompensa che vi ha promesso. Perciò, figlioli, non preoccupatevi. Se pregate, Satana non può intralciarvi minimamente, perché voi siete figli di Dio e Lui tiene il suo sguardo su di voi. Pregate! La corona del Rosario sia sempre nelle vostre mani, come segno per Satana che appartenete a me. 

Grazie per aver risposto alla mia chiamata!" (Messaggio della Madonna - Giovedì 25.2.1988) lx 

di Arrigo Muscio

mercoledì 3 marzo 2021

I SEGNI DI DIO

 


GESÙ 

"Vi sono falsi maestri di vita che, numerosi anche nel mondo contemporaneo, propongono alla gente e specie ai giovani obiettivi che non solo non saziano, ma spesso acuiscono ed esasperano la sete che brucia nell'animo dell'uomo. 

La vita e' segnata dal peccato e insidiata dalla morte, nonostante la sete di bonta' che pulsa nel nostro cuore e il desiderio di vita che percorre le nostre membra. Per poco che l'uomo sia attento a se stesso e agli scacchi dell'esistenza, scopriamo che tutto dentro di noi ci invita a superare la tentazione della superficialita' e della disperazione. Vi sono falsi maestri di vita e profeti ingannatori che riescono ad abbindolare una grande quantita' di uomini, donne e giovani. 

Anzitutto i maestri di origine orientale, ormai largamente diffusi in Occidente, che insegnano a uscire dal corpo, dal tempo e dallo spazio per poter entrare nella vita vera. Condannano la creazione e, in nome di uno spiritualismo ingannevole, conducono migliaia di giovani sulle strade di una impossibile liberazione, che li lascia più soli, vittime della propria illusione e del proprio male. Una seconda categoria e' quella dei maestri dell'attimo fuggente: invitano ad assecondare ogni istintiva propensione o brama e cosi' fanno cadere l'individuo in un'angoscia piena di inquietudine accompagnata da pericolose evasioni verso fallaci paradisi artificiali come la droga (la "comunione" di satana, NDA l ). 

In terzo luogo vi sono i maestri che collocano il senso della vita esclusivamente nella ricerca del successo, dell'accaparramento del denaro, nello sviluppo delle capacita' personali senza riguardo per le esigenze altrui ne' rispetto per i valori, talora neppure per quello fondamentale della vita. 

Quelle proposte dai falsi maestri sono risposte fallaci. Resta il fatto che la storia e' segnata dalla spasmodica ricerca di qualcosa o qualcuno che sia in grado di liberare l'uomo dalla morte e di assicurargli la vita, nonostante i momenti di crisi e stanchezza, di delusione e frustrazione. Quest'esperienza di insoddisfazione ha tanti riflessi nella letteratura e nel cinema, nella musica e nell'arte. 

Alla luce di un simile travaglio e' più facile comprendere le particolari difficolta' degli adolescenti e dei giovani che si avviano con cuore trepido a quell'insieme di promesse affascinanti e di oscure incognite che e' la vita. 

Di fronte alla vacuita' di queste esperienze e alla nullita' di queste risposte dev'essere riproposta la figura di Cristo, venuto per dare risposta definitiva all'anelito di vita e di infinito iscritto nel cuore umano; venuto incontro agli uomini per guarire malati e sofferenti, per liberare gli indemoniati e risuscitare i morti: Cristo si e' donato sulla croce ed e' risuscitato manifestandosi come autore e il Signore della vita. E la vita e' ciò che l'uomo non vorrebbe assolutamente perdere, ciò che costituisce la sua attesa, il suo desiderio, la sua speranza: nessuna parola come il termine vita riesce ad assumere in maniera pregnante ciò a cui l'uomo aspira: vita indica la somma dei beni desiderati e ciò che li rende possibili, acquisibili, duraturi. E Cristo si avvicina a ciascuno per proporre la speranza che non inganna: e' la via per entrare nella vita" li . 

(Giovanni Paolo II) 


Gesù che, mediante segni e prodigi, ha "..compiuto cose che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere" (Giovanni 21,25) e' venuto a dimostrare, a chi vuol credere, che "Uno solo, infatti, e' Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti" (1 Timoteo 2,5). I segni ed i prodigi che Lui ha operato servono a testimoniare il Suo potere sopra ogni cosa:"Perchè nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; ed ogni lingua proclami che Gesù Cristo e' il Signore, a gloria di Dio Padre" (Filippesi 2,10/11). 

Gesù rimprovera invece chi non vuol credere alla sua predicazione e di conseguenza ai suoi prodigi lii con le seguenti parole che debbono fa riflettere: "Perchè non potete dare ascolto alle mie parole, voi che avete per padre il diavolo liii , e volete compiere i desideri del padre vostro..." (Giovanni 8,43) 

"Non abbiate paura dinanzi ai poteri di questo mondo, non indietreggiate dinanzi alle critiche ne' davanti alle incomprensioni..L'occultamento della vera dottrina, il silenzio su quei punti della rivelazione cristiana che oggi non sono ben accetti alla sensibilita' culturale dominante, non rappresentano il cammino verso un autentico rinnovamento della chiesa, ne' per preparare tempi migliori di evangelizzazione e di fede" liv . 

Giovanni Paolo II 


di Arrigo Muscio

 

martedì 29 dicembre 2020

I SEGNI DI DIO

 


ALTRI MIRACOLI DI ELISEO 

"[1]Un uomo di Dio, per comando del Signore, si portò da Giuda a Betel, mentre Geroboamo stava sull'altare per offrire incenso.  

[2]Per comando del Signore, quegli gridò verso l'altare: «Altare, altare, così dice il Signore: Ecco nascerà un figlio nella casa di Davide, chiamato Giosia, il quale immolerà su di te i sacerdoti delle alture che hanno offerto incenso su di te, e brucerà su di te ossa umane».  

[3]E ne diede una prova, dicendo: «Questa è la prova che il Signore parla: ecco l'altare si spaccherà e si spanderà la cenere che vi è sopra».  

[4]Appena sentì il messaggio che l'uomo di Dio aveva proferito contro l'altare di Betel, il re Geroboamo tese la mano dall'altare dicendo: «Afferratelo!». Ma la sua mano, tesa contro di quello, gli si paralizzò e non la potè ritirare a sé.  

[5]L'altare si spaccò e si sparse la cenere dell'altare secondo il segno dato dall'uomo di Dio per comando del Signore.  

[6]Presa la parola, il re disse all'uomo di Dio: «Placa il volto del Signore tuo Dio e prega per me perché mi sia resa la mia mano». L'uomo di Dio placò il volto del Signore e la mano del re tornò come era prima. (1 Re 13,1 seg.) 

 

Ho cercato di dimostrare, riportando numerosi miracoli "inediti" per molti cristiani, che anche nell'Antico testamento il Signore ha operato un gran numero di  prodigi e miracoli, cioe' segni della Sua presenza, che hanno accompagnato la vita dei Suoi profeti. 

Gesù e gli apostoli continuarono e continueranno (anche  ai nostri giorni - Padre Betancourt, Padre Tardiff ecc.) in seguito a predicare ed a operare;  i numerosi segni straordinari dimostravano e dimostrano, a chi vuol credere, che il Regno di Dio esiste ed e' tra noi: "..Ma se io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Dio, e' certo giunto fra voi il Regno di Dio" (Matteo 12,28). 

Sicuramente molti si saranno chiesti:"Ma qual'e' il Regno di Dio tra noi?". 

La risposta ce la da' un racconto per bambini. Del resto Gesù ha esclamato: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchè hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli" (Matteo 11,25). 

"Una notte un bambino sogno' il paradiso. Aveva sentito dire tante volte che il paradiso si trova lontano, oltre l'aria e le nuvole, che quella notte sogno' un'isola bellissima, sospesa fra le nuvole, con un giardino e una chiesina sopra un'altura. Nei prati intorno pascolavano gli agnelli. 

Nella chiesina abitavano certamente Gesù, la Madonna, gli Angeli e i Santi. 

Stranamente, il bambino camminava sull'erba, ma non aveva ombra: il suo corpo era trasparente. Neppure gli agnelli potevano vederlo, altrimenti gli sarebbero andati incontro belando oppure, impauriti da quella presenza estranea, sarebbero scappati. 

A un tratto egli senti' una voce che gli diceva: "Io sono San Pietro e vedo benissimo la tua anima. Perchè sei venuto?" 

"Sono venuto perchè desideravo tanto vedere il paradiso" - rispose il bambino. E aggiunse: "Peccato che sia cosi' lontano, altrimenti verrei più spesso". 

"Non c'e' bisogno di venire fin quassu' da vivi" - gli disse San Pietro. "Il paradiso e' molto, molto più vicino agli uomini di quanto essi non credano: e' nei cuori puri e sinceri, nelle case di chi si vuol bene, e' dentro il tabernacolo di tutte le chiese". 

Quelle parole resero felice il bambino, che si sveglio' a un tratto, ritrovandosi nella sua camera. Allora si alzo', corse dalla mamma e abbracciandola le disse: "Sai, noi siamo in paradiso perchè ci vogliamo bene". 

La mamma sorrise e lo strinse più forte a se'". xlviii 

"Cari figli, oggi invito tutti voi che avete sentito il mio messaggio della pace a realizzarlo con serieta' e amore nella vita. Sono molti quelli che pensano di fare tanto perchè parlano dei messaggi, ma non li vivono. Io vi invito, cari figli, alla vita e al cambiamento di tutto ciò che e' negativo in voi, perchè tutto si trasformi in positivo e in vita. 

Cari figli, Io sono con voi e desidero aiutare ciascuno di voi a vivere e con la vita a testimoniare la bella notizia. Cari figli, Io sono con voi per aiutarvi e per condurvi al cielo. In cielo c'e' la gioia: attraverso di essa potete gia' vivere il cielo sin da ora. 

Grazie per aver risposto alla mia chiamata". (Medjugorje-25 maggio 1991) - "Cari figli! Invito ognuno di voi a cominciare a vivere nell'amore di Dio. Cari figli, voi siete pronti a commettere il peccato e a mettervi nelle mani di Satana, senza riflettere. Io invito ciascuno di voi a decidersi coscientemente per Dio e contro Satana. Io sono vostra Madre; perciò desidero condurvi tutti alla santità completa. Desidero che ognuno di voi sia felice qui sulla terra e che ognuno di voi sia con me in cielo. Questo è, cari figli, lo scopo della mia venuta qui e il mio desiderio. 

Grazie per aver risposto alla mia chiamata!". (Medjugorje- Lunedì 25.5.1987) 

La veggente Viska di Medjugorje, riferendo le parole della Madonna, afferma che sia il Paradiso sia l'inferno gia' esistono su questa terra. Nell'al di la' si perfezionano: in modo meraviglioso, inesprimibile ed inconcepibile per chi va in Paradiso ed in tormenti inimmaginabili per chi va a tenere compagnia al diavolo. 

In un esorcismo, col permesso del sacerdote,  in nome di Dio  chiesi all'anima dannata che possedeva una giovane a che legione infernale appartenesse. Mi rispose decisa: "A quella dell'odio!". 

Una famiglia che prega unita il Rosario, che medita la Sacra Bibbia giornalmente accompagnandola con la preghiera (non sarà mai compresa l'importanza di tale lettura per difenderci dai teologastri! Ricordo che un seguace di questi disse, durante un pellegrinaggio, che occorreva pubblicare un condensato della Bibbia perchè fosse  più facilmente compresa. 

Costui dimenticava l'importanza dello Spirito Santo, vero Maestro di comprensione: "E quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto rimane in voi e non avete bisogno che alcuno vi ammaestri; ma come la sua unzione vi insegna ogni cosa, e' veritiera e non mentisce, cosi' state saldi in lui, come essa vi insegna" -1 Giovanni 2,27- ), che frequenta assiduamente i Sacramenti (Eucarestia e Confessione), che vive i messaggi della Madonna, e' gia' su questa terra in paradiso. Una famiglia, invece, corrosa dall'odio, in cui non vi e' spazio per Dio, in cui si divorzia, si abortisce ecc., e' gia' all'inferno. 

di Arrigo Muscio

 

lunedì 12 ottobre 2020

I SEGNI DI DIO

 


ALTRI MIRACOLI DI ELISEO 

***

"[1] Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri che introdurranno eresie perniciose, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina.  

[2]Molti seguiranno le loro dissolutezze e per colpa loro la via della verità sarà coperta di improperi.  

[3]Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna è gia' da tempo all'opera e la loro rovina è in agguato" (2 Pietro 2,1 seg.). 

  

"[11]Vidi poi salire dalla terra un'altra bestia xlvi , che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, che però parlava come un drago.  

[12]Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita.  

[13]Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini.  

[14]Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta.  

[15]Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia.  

[16]Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte;  

[17]e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.  

[18]Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei. (Apocalisse 13,11 seg.) 

"[20]Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti con i quali aveva sedotto quanti avevan ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo." (Apocalisse 19,20 seg.)  

 

"[9]Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano.  

[10]Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia;  

[11]né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti,  

[12]perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te." (Deuteronomio 18,9 seg.) 

"[1]Eliseo aveva detto alla donna a cui aveva risuscitato il figlio: «Alzati e vattene con la tua famiglia; dimora fuori del tuo paese, dovunque troverai da star bene, perché il Signore ha chiamato la carestia, che verrà sul paese per sette anni».  

[2]La donna si era alzata e aveva fatto come aveva detto l'uomo di Dio. Se ne era andata con la sua famiglia nel paese dei Filistei, per sette anni.  

[3]Al termine dei sette anni, la donna tornò dal paese dei Filistei e andò dal re a reclamare la sua casa e il suo campo.  

[4]Il re stava parlando con Ghecazi, servo dell'uomo di Dio, e diceva: «Narrami tutte le meraviglie compiute da Eliseo».  

[5]Costui stava narrando al re come aveva risuscitato il morto, quand'ecco si presenta al re la donna a cui aveva risuscitato il figlio, per riavere la sua casa e il suo campo. Ghecazi disse: «Re, mio Signore, questa è la donna e questo è il figlio risuscitato da Eliseo».  

[6]Il re interrogò la donna, che gli narrò il fatto. Il re l'affidò a un funzionario dicendo: «Restituiscile quanto le appartiene e la rendita intera del campo, dal giorno del suo abbandono del paese fino ad ora». 

[7]Eliseo andò a Damasco. A Ben-Hadàd, re di Aram, che era ammalato, fu riferito: «L'uomo di Dio è venuto fin qui».  

[8]Il re disse a Cazaèl: «Prendi un dono e và incontro all'uomo di Dio e per suo mezzo interroga il Signore, per sapere se guarirò o no da questa malattia».  

[9]Cazaèl gli andò incontro prendendo con sé, in regalo, tutte le cose più squisite di Damasco, con cui caricò quaranta cammelli. Arrivato, si fermò davanti a lui e gli disse: «Tuo figlio, Ben-Hadàd, re di Aram, mi ha mandato da te con la domanda: Guarirò o no da questa malattia?».  

[10]Eliseo gli disse: «Và a dirgli: Tu guarirai; ma il Signore mi ha mostrato che egli certamente morirà».  

[11]Poi, con sguardo fisso, si irrigidì a lungo; alla fine l'uomo di Dio si mise a piangere.  

[12]Cazaèl disse: «Signor mio, perché piangi?». Quegli rispose: «Perché so quanto male farai agli Israeliti: brucerai le loro fortezze, ucciderai di spada i loro giovani, sfracellerai i loro bambini, sventrerai le loro donne incinte».  

[13]Cazaèl disse: «Ma che sono io tuo servo? Un cane potrebbe attuare questa grande predizione?». Eliseo rispose: «Il Signore mi ha mostrato che tu diventerai re di Aram».  

[14]Quegli si separò da Eliseo e ritornò dal suo padrone, che gli domandò: «Che ti ha detto Eliseo?». Rispose: «Mi ha detto: Certo guarirai».  

[15]Il giorno dopo costui prese una coperta, l'immerse nell'acqua e poi la stese sulla faccia del re che morì. Al suo posto divenne re Cazaèl. (2 Re 8,1 seg.) 

 

"[14]Quando Eliseo si ammalò della malattia di cui morì, Ioas re di Israele, sceso a visitarlo, scoppiò in pianto davanti a lui, dicendo: «Padre mio, padre mio, carro di Israele e sua cavalleria». 

 [15]Eliseo gli disse: «Prendi arco e frecce». Egli prese arco e frecce.  

[16]Aggiunse al re di Israele: «Impugna l'arco». Quando il re l'ebbe impugnato, Eliseo mise la mano sulla mano del re,  

[17]quindi disse: «Apri la finestra verso oriente». Aperta che fu la finestra, Eliseo disse: «Tira!». Ioas tirò. Eliseo disse: «Freccia vittoriosa per il Signore, freccia vittoriosa su Aram. Tu sconfiggerai, fino allo sterminio, gli Aramei in Afek».  

[18]Eliseo disse: «Prendi le frecce». E quando quegli le ebbe prese, disse al re di Israele: «Percuoti con le tue frecce la terra» ed egli la percosse tre volte, poi si fermò.  

[19]L'uomo di Dio s'indignò contro di lui e disse: «Avresti dovuto colpire cinque o sei volte; allora avresti sconfitto l'Aram fino allo sterminio; ora, invece, sconfiggerai l'Aram solo tre volte». 

[20]Eliseo morì; lo seppellirono. All'inizio dell'anno nuovo irruppero nel paese alcune bande di Moab.  

[21] Mentre seppellivano un uomo, alcuni, visto un gruppo di razziatori, gettarono il cadavere sul sepolcro di Eliseo e se ne andarono. L'uomo, venuto a contatto con le ossa di Eliseo, risuscitò e si alzò in piedi. (2 Re 13,14). 

 

Una lunga tradizione c'insegna che le reliquie dei santi operano, se utilizzate con devozione, prodigi xlvii . Io stesso ricordo l'importanza delle medesime durante gli esorcismi e le varie esclamazioni di satana, tramite la persona indemoniata: "Togli quel chiodo! Brucia!". Più volte Lucifero, colpendomi la mano che gli appoggiava  sulla testa una reliquia di santi,  la fece volar via...senza romperla. In un altro episodio morse la teca, composta in parte di vetro ed in parte di metallo, con tale violenza da incidere il metallo, ma, inspiegabilmente, senza rompere il vetro ben più fragile. 

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di Arrigo Muscio