Apparizioni a Ghiaie
LE APPARIZIONI
Gli interrogatori di Bettina e Severa
Per una conoscenza più completa della prima apparizione, aggiungo gli interrogatori di Bettina e Severa.
Don Italo Duci, curato di Ghiaie, il 21 marzo 1946, interrogò separatamente prima Bettina Masper e poi Severa Marcolini, per incarico di monsignor Bramini avvocato difensore delle apparizioni.
Riporto gli interrogatori dal libro La fonte sigillata, Roma 1955, pp. 61-65, di Domenico Argentieri:
"D. Ricordi il 13 maggio 1944 quando tu eri a raccogliere i fiori con Adelaide?
R. Sì.
D. Tu avevi già fatto un buon mazzo e a un certo punto ti rivolgesti all'Adelaide per chiederle se anche lei ne avesse raccolti tanti: è vero che l'Adelaide non si muoveva?
R. Sì.
D. Che era diventata come livida (morela)?
R. Sì.
D. Che in una mano stringeva i fiori raccolti, ed ogni poco incrociava le braccia sul petto?
R. Sì.
D. È vero che tu la chiamavi e lei non rispondeva?
R. Sì.
D. Che allora tu avesti paura e chiamasti la Severa?
R. Sì.
D. Perché avevi paura?
R. Credevo che si sentisse male.
D. È vero che quando sei ritornata vicino all'Adelaide con la Severa, l'Adelaide era sempre là, in piedi, livida e non dava retta?
R. Sì.
D. Quanto tempo l'Adelaide stette in quelle condizioni?
R. Quasi dieci minuti.
D. È vero che dopo un poco l'Adelaide tornò in sé, ma tremava tutta, e balbettava parole che non si capivano?
R. Sì.
D. È vero che tu e la Severa accompagnaste l'Adelaide fino alla carriola, ve l'adagiaste sopra e la conduceste verso casa?
R. No. L'accompagnai alla carriola, ma salì da sola.
D. Non poteva l'Adelaide andare da sola alla carriola e salirvi da sola?
R. Sì, poteva anche da sola.
D. E perché?
R. Ma per fare più presto.
D. Non disse allora l'Adelaide che si sentiva male?
R. No.
D. Ci volle molto tempo prima che l'Adelaide si riprendesse completamente?
R. Subito.
D. E dove vi trovavate quando l'Adelaide si riebbe proprio del tutto?
R. Al portone della cascina Torchio.
D. È vero che tu Bettina le chiedesti che cosa le fosse accaduto, e che lei ti disse di aver visto la Madonna, e che la Madonna le aveva detto di andare giù per altre otto volte di seguito a quell'ora, che poi, se avesse fatto la brava, l'avrebbe mandata suora?
R. Sì.
D. Allora l'Adelaide ha detto subito anche a te di avere visto la Madonna?
R. Non subito, ma prima alla Severa.
D. Allora, quando più tardi lo disse alla Severa che era rimasta sola con lei, era la seconda volta che lo diceva?
R. No, era la prima volta.
Così depose la Bettina. Sentiamo ora la Severa.
D. Ricordi quel pomeriggio del 13 maggio 1944 quando andasti a raccogliere fiori per la Madonna insieme con l'Adelaide, con Bettina e altre bambine?
R. Sì.
D. È vero che mentre stavi cogliendo i fiori è corsa vicino a te la Bettina impaurita?
R. Sì.
D. E che cosa ti disse?
R. L'Adelaide la se sent mal.
D. È vero che poi vi siete avvicinate insieme all'Adelaide?
R. Sì.
D. È vero che l'Adelaide era là in piedi vicino alla siepe, livida in volto, che guardava fisso al cielo?
R. Sì.
D. È vero che tu e la Bettina la chiamavate e lei non vi dava retta?
R. Sì.
D. Ma gridavate forte o parlavate sottovoce?
R. Sottovoce.
D. È vero che l'Adelaide teneva le braccia incrociate sul petto, poi le distese, poi le incrociò di nuovo?
R. Non so.
D. L'avete chiamata molte volte?
R. Molte volte.
D. E lei non vi rispondeva mai?
R. No.
D. Non disse che si sentiva male? Non si mise a piangere? A chiamare la mamma?
R. No.
D. È vero che tu l'hai anche presa per un braccio e l'hai scossa forte?
R. Sì.
D. È vero che lei non sentiva ancora e non si mosse per niente?
R. Sì, solo dopo dieci minuti.
D. Dopo quanto tempo ritornò in sé?
R. Dopo dieci minuti.
D. È vero che anche quando si riebbe, si reggeva a stento, faceva fatica a stare in piedi?
R. No, era spaventata.
D. È vero che tu e Bettina la sorreggeste fino alla carriola e la metteste voi a sedere su di essa?
R. No, camminava da sola, andò da sola fino alla carriola. D. Quando si riebbe proprio del tutto?
R. Di lì a un momento, quando saltò fuori dalla carriola. D. E neppure allora disse che si era sentita male?
R. No.
D. E quando disse che aveva visto la Madonna? quando c'era ancora la Bettina, cioè appena si fu riavuta?
R. No, ma quando non c'era più Bettina.
D. O quando la Bettina se ne era andata ed eravate voi due sole?
R. Sì.
D. È vero che tu le domandasti: che cosa avevi? che cosa hai visto? Ti sentivi male? Hai visto il diavolo, gli angeli, la Madonna?
R. Sì.
D. Hai detto proprio tutte quelle parole?
R. Sì.
D. E hai proprio nominato per ultimo la Madonna?
R. Sì.
D. E l'Adelaide che cosa ti rispose, e con quali parole?
R. Rispose nulla, ma rideva.
D. È vero che tu volesti che l'Adelaide giurasse?
R. Sì.
D. Temevi che dicesse bugie?
R. Sì.
D. L'avevi trovata altre volte bugiarda l'Adelaide?
R. Qualche volta.
D. E giurò davvero?
R. Sì.
D. Che cosa disse?
R. Giuro.
D. È vero che quando l'Adelaide ti disse di avere visto la Madonna, parlava lentamente, in modo incerto, come se ti prendesse in giro?
R. Sì."
Gli interrogatori firmati da Bettina, da Severa, da don Italo Duci e da Ottavia Zampatti, mamma di don Italo, sono terminati. A mano a mano che le domande e le risposte si susseguono rapide e precise, aumenta nel lettore la convinzione dell' autenticità dell'apparizione.
Severino Bortolan
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