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lunedì 22 aprile 2024

Non uscire per nessuna ragione, di aspettare tre giorni,

 


RICHIAMI  DI  AMORE  E  DI  DOLORE 


(9 marzo 2020) 

Stasera a Messa, Gesù mi ha fatto uscire da me stessa e mi ha portato a V.! Sì, V., l’ho riconosciuta dal lungomare... Ad un certo punto dal mare sono uscite tante, ma tante lucertole grandi come grosse iguane; correvano sulla terra ferma e invadevano la città. Allora Gesù mi ha mostrato che uguali stavano arrivando dalla parte interna, dalla parte dei monti, e si riversavano in tutta la regione. Ad un certo punto siamo finiti in una chiesa, piccola, con il tetto alto. C’era poca luce, solo candele; faceva freddo, che si vedeva l’alito. L’altare era illuminato, c’erano 15-20 persone, non di più. Il sacerdote stava di spalle e aveva una di quelle casule antiche, tutte ricamate,  che finivano all’altezza di metà coscia. Io ho chiesto a Gesù perché ci fossero così poche persone e Lui mi ha risposto che gli altri erano morti, morsi dalle lucertole, che li avevano morsi e mangiati... Si sentivano migliaia di animali che correvano sul tetto, sulle pareti, sulle finestre e porte... Ad un certo punto il sacerdote alza il calice e si fa un silenzio profondissimo, dentro e fuori, e Gesù mi ha detto di rimanere dentro la chiesa, di non uscire per nessuna ragione, di aspettare tre giorni, all’alba del quarto giorno potevamo uscire, e ha aggiunto di non temere e di usare la luce delle candele poiché erano molte! 

Sono rimasta allibita. Quando sono ritornata in me era ora di fare la Comunione e ho sentito proprio il mio corpo ritornare fisicamente dove era prima! 

venerdì 29 marzo 2024

Continuano a scegliere Barabba. Cosa ho fatto al mio gregge? Sono Io forse un cattivo pastore o è il mio gregge che corre verso i dirupi e non ascolta più la mia Voce?

 


RICHIAMI  DI  AMORE  E  DI  DOLORE 


(7 marzo 2020) 

“Figlioletta mia, dì a tutti di pregare intensamente, supplicare   ed implorare davanti al mio Sacramento Eucaristico. Se voi    vedeste cosa vi aspetta, passereste tutto il vostro tempo pregando, digiunando e piangendo su voi stessi, ma c’è chi vi illude che tutto va bene... «pace, pace, ma pace  non c’è!» 

Questa notte ho sofferto tanto e il mio tormento è stato alleviato da poche anime amanti che hanno supplicato il Padre offrendo le mie pene atroci, ma sono troppo poche queste anime. Satana vi sta mangiando e divorando. Fuggite, figli, fuggite dal mondo e dalla carne, rifugiatevi in Me e nel Cuore Immacolato di mia Madre.   Non trascurate i miei appelli d’amore, perché presto sarete raggiunti dalla mia Giustizia... Figli miei, satana avrà un tempo per ergersi sopra ogni cosa e voi giacerete inerti e inermi sotto l’acido del suo odio: sarete martirizzati, cacciati, considerati mostri, vi cercheranno per mettervi a morte. Non crediate ai falsi profeti che vi annunciano pace e bene e un infinito amore; ci sarà morte e distruzione. Non vi dico questo per terrorizzarvi, ma perché vi decidiate a combattere veramente. 

Sappi, figlia mia, che continuano a scegliere Barabba. Cosa ho fatto al mio gregge? Sono Io forse un cattivo pastore o è il mio gregge che corre verso i dirupi e non ascolta più la mia Voce? 

Lasciano entrare il mercenario senza scrupoli e lo osannano come Re, vogliono buttarmi via, Mi considerano inutile, troppo antico per soddisfare le loro brame di libertà e potere. Figli, chi vi ha bendato gli occhi in questo modo indegno? Perché vedete vita ciò che è solo morte? 

Continuate a spartirvi le mie vesti sull’altare del sacrificio, mostrate le mie vesti, e poi, per gioco, ve ne impossessate... Se non fosse stato per la mia dolcissima Madre, Mi avrebbero lasciato nudo inchiodato alla croce!  

Chi si veste di bianco dovrebbe vestirsi di sacco e cenere per implorare il mio perdono! 

Celebrano la mia morte e resurrezione sull’altare dicendo che è di forma incruenta... Menzogna! Stanno crocifiggendo Me insieme al mio popolo, stanno straziando le mie Carni, è così violento e spietato! Sul panno bianco non vedete il mio Sangue perché vi dicono che non c’è e che è solo un simbolo, ma se guardaste   meglio e con fede vedreste innalzarsi una croce insanguinata e il mio petto squarciato... 

Gli idoli sono entrati nei loro cuori e Mi barattano per pochi spiccioli di potere e benessere... Ah, figlio ingrato, Io sono nato in una povera grotta e sono morto su un letto di sangue, non ho mai avuto dove reclinare il mio capo, vivendo per i miei figli, amandoli fino alla fine..., e tu, chi sei, consacrato al Dio vivente, per vivere in una comoda e lussuosa casa piena di agi e di lascivia quando il mio popolo muore di stenti? Come nei giorni di Madian ti distruggerò,   ti tratterò come Gezabele, e le tue carni saranno divorate là dove  hai affamato il mio popolo! 

Hanno fatto entrare il turpe peccato nella mia casa e non hanno nulla da dare in cibo ai miei figli, deturpano la mia Parola, la distorcono per apparire più buoni e santi, più comprensivi e moderni, ma la loro ipocrisia supera ogni limite. 

Sono stanco di avere misericordia, sfinito di essere chiamato ad uno spettacolo da circo. Guardo i miei figli ignari e li vedo tutti con una grossa pietra legata al collo, pronti per essere gettati in acque putride e infide per morire, ma cantano loro una canzone allegra e  li illudono di potermi trovare, ma non li stanno conducendo a Me, bensì all’incubo infernale...  

Figli, fermatevi, siete voi stessi che date potere ai vostri nemici rifiutando la mia vera Parola e la mia potente Croce, fermate  questa lugubre processione, allontanatevi dai mercenari di morte, cercatemi là dove IO SONO e venite, rimanete sotto la mia Croce con mia Madre. Lei vi condurrà al sepolcro e aspetterà con voi il mio ritorno; marciate con Lei come un esercito compatto. Io vi precederò nella mia nuova casa, semplice, povera, umile, ma bella   e luminosa... 

Attenti all’impostura satanica, guardate bene i loro volti e ascoltate le loro melliflue parole, non fidatevi, pregate, pregate ed implorate la luce per vedere la verità, ormai troppo nascosta per apparire così com’è ai vostri occhi... Non distraetevi, non spostate   il vostro sguardo da Me Crocifisso, nascondetevi nelle mie piaghe.   I miei nemici chiamano vita ciò che vita non è, e morte ciò che vi salva. Satana vi odia immensamente perché Io vi amo, lui vuole darvi la morte eterna vestita di scarlatto e convincervi che Io vi abbia tradito, abbandonato, e che vi ho promesso la felicità per poi negarvela   e cacciarvi nelle tenebre.  

La grande prostituta seduta sulla bestia si presenta a voi bella     e suadente come veleno mortale... Attenti, non dategli ascolto, prendete il mio Vangelo e seguitelo, non cambiate strada, non fatemi dire  e insegnare ciò che non ho mai detto né mai insegnato. Sappiate che chi fa questo e chi segue questo sarà cacciato dal mio ovile e sprofondato all’inferno, perché poteva conoscere e non volle, poteva sapere e non credette, poteva fare e non operò. 

Satana vi convince di accettare e obbedire ai vostri superiori,   ma Io e soltanto Io sono il vostro superiore. Leggete il Vangelo, imparatelo a memoria e non fate nulla che sia differente da ciò che Io dissi. Le mie parole sono spirito e vita e mai saranno cambiate per causa di interpretazioni personali di falsi dottori e falsi profeti,  o dettate dalle insidie del mondo. 

La terra Io l’ho creata per voi e dovete amarla, ma come cosa mia e non come un idolo insulso. Non esiste la «madre terra», di madre ne avete una e solo una ed è la Regina del Cielo. Non confondete la casa con il padrone della casa... Rinunciate a tutto ciò che è facile: IO SONO semplice, ma mai facile come il mondo vuole mostrarvi, dicendovi che la mia Misericordia è un sacco dove mettere ogni sorta di rifiuti. 

La mia Misericordia è puro amore, ma non è servizio, non servitevi di lei per illudervi. Ora voi sapete quello che fate, perché Io sono venuto e ho parlato. Se non fossi venuto e non avessi parlato, il vostro peccato sarebbe minimo, ma Io sono venuto e vi ho lasciato tutto; ora il vostro peccato rimane e se non verrete con il cuore contrito e un animo pentito, non troverete che giustizia e Giustizia divina. Non immaginate quanto sia penetrante; lo è tanto da giungere nei più profondi interstizi dei vostri inganni e illusioni. 

Figli, rimanete con mia Madre, Lei adesso è l’unico porto sicuro, è l’unica stella che vi guida nell’oscurità della notte, è l’unica missionaria, profeta e condottiera. Arruolatevi nelle sue schiere, la vittoria sarà certa!!!  Ecco, IO ve l’ho detto!” 


Io non so perché Gesù mi dica e mi mostri tutte queste cose che sono dolorose da ascoltare e vedere. Io non sono nessuno e non posso fare nulla, se non parlare a chi mi voglia ascoltare. Mando tutto questo a te, Padre, spero che ci sia qualcuno che ascolti. 

Con affetto filiale 

FIAT  NUNC  ET  SEMPER 


O Gesù, sono sconcertata, le tue parole mi investono come un turbine e non posso tacere, scrivo e scrivo tutto quello che proferisci, ma a chi lo dirò?  Chi mi ascolterà?? 

“Scrivi e consegna, parla di Me, arruola per mia Madre e non temere, chi non ti crede e non ti ascolta è a Me che non crede e che non ascolta” 

mercoledì 27 marzo 2024

Continuano a vestirmi da re di burla, si prendono gioco di Me, specialmente i miei consacrati.

 


(5 marzo 2020) 

Oggi è un giorno di tristezza, Gesù continuamente viene e si mostra sofferente ma quest’ultima volta, si è fatto vedere seduto su di un masso, con un mantello rosso sulle spalle che sembrava più uno straccio che un manto, la corona di spine che ricopriva tutto il suo santo Capo, sembrava un cappello di tortura mortale! 

Le mani erano gonfie e tutte intrise di sangue, il viso di profilo era mesto, il capo reclinato in avanti. L’ho visto ridotto tutto una piaga     e ad un certo punto mi ha chiamata con voce fioca e mi ha detto: “Figlioletta mia, continuano a vestirmi da re di burla, si prendono gioco di Me, specialmente i miei consacrati. A chi ho affidato il mio gregge? A mercenari usurpatori, lupi famelici, indegni dell’abito che già non mettono più. Vieni, vieni con Me, ti mostrerò un po’ il mio dolore...” 

Gesù mi ha portata in una strada molto affollata, era una strada stretta, piena di case da un lato e dall’altro, erano case illuminate, porte aperte e molta gente uscendo ed entrando nelle case. Non capivo cosa fosse. Andando avanti, c’erano uomini che entravano nelle case con soldi nelle mani e poi uscivano con delle donne sempre più giovani vestite in modo molto volgare e succinto, e Gesù mi ha detto: 

“Ecco il regno di mammona, ecco il suo spirito: prostituzione, adulterio, pedofilia, l’abominio assoluto, uomo con uomo e donna con donna, uomini con bambini non più innocenti, ma marchiati dall’orrore della violenza e della lussuria. Figlia mia, questo è il peggiore dei mercati, qui si vende, si smercia, si compra carne umana e si vendono le anime al demonio, che le divora senza pietà... Nelle stanze nascoste c’è un mercato di false speranze e menzogne infernali. Usano le visioni sataniche per illudere i miei poveri figli: oggetti, animali, idoli, cose senz’anima, tutto per conoscere il futuro che non appartiene loro, ma anche per usare i poteri occulti per spargere le tenebre, l’unico vero dono del demonio..., e si credono figli generosi che aiutano coloro che sono smarriti; è vero, li aiutano perché pagati dal loro padre, assassino fin dal principio. 

Vieni, ti mostrerò altre cose...”  

Siamo entrati in una stanza con un grande armadio alla parete, ho visto vari libri uno sull’altro, credo messali ed altro e ho capito che doveva essere tipo una sacristia. Ad un certo punto si è aperta una porta e sono usciti due giovani vestiti da sacerdoti, non so dire se fossero tali o solo seminaristi, ma si sono salutati baciandosi sulla bocca, ho avuto una stretta al cuore violenta. Poi sono entrata dentro un’altra stanza in penombra; c’era un sacerdote con una grande croce al collo, seduto con un bambino più o meno di 6-7 anni seduto sulle ginocchia, ma era nudo e molto triste, ho chiuso gli occhi per non vedere, ma Gesù mi ha detto che voleva mostrarmi altro... 

Sono entrata in una specie di cappella quadrata e c’erano 12 persone con un cappuccio bianco sulla testa, erano vestiti elegantemente e avevano una specie di grembiule bianco ricamato sul davanti, e poi ho visto uno di loro con i simboli dei faraoni d’Egitto nelle mani, incrociava a forma di X le braccia sul petto, tutti guardavano nella stessa direzione, e fuori da una finestra davanti a loro stava sorgendo il sole all’orizzonte quando tutti si sono inginocchiati, cantando con parole che non capivo, e Gesù mi ha detto: “Ecco l’abominio nel luogo sacro, ecco lo spirito idolatra che vuole sedersi sul mio trono. Guarda, figlia, guarda e ricorda cosa accade nella mia Casa, nel silenzio dei loro intrighi mortali. Voi state aspettando la profezia di Daniele, ma ecco, è già qui...”  

Io ho esclamato: “Gesù, perché non distruggi tutto questo che sta usurpando ciò che è sacro ed è Tuo?” Gesù mi ha risposto: “L’albero ha ancora tre tempi per dare frutti buoni, ma continuano ad essere odio e impudicizia, sarà orrore per tutti gli abitanti della terra, ma conserverò il germoglio di Iesse perché fiorisca a suo tempo, dopo aver purificato la mia vigna! Cosa dovevo fare nella mia vigna che non ho fatto? Figli ingrati, quanto addolorate il mio Cuore!” 

O Gesù, che pena infinita! Quanto soffri, e i miei fratelli dove andranno? Cosa posso fare per lenirti tutto questo dolore e per aiutare i miei fratelli che sono tuoi?  Dimmi, Gesù... 

“Vieni, figlioletta, vieni, ho ancora altro da mostrarti. Anche    gli animali vengono usati per i loro turpi piaceri: che dolore, figlia mia! A chi ho dato il Sangue e la mia vita, la mia creatura, si profana anche con le bestie e non capisce che è satana che la induce a questo, convincendola a vivere una libertà lontana da Me, che è  solo un’infame menzogna!” 

Poi Gesù mi ha mostrato uomini con armi in mano, prendere a forza molti bambini e metterli dentro una specie di camion, accatastati uno sull’altro, come se fossero stracci infetti; poi sono arrivati dei ragazzini dentro una camionetta militare; avevano al massimo 12-13 anni e avevano fazzoletti rossi al collo o in testa; erano armati con grosse armi e avevano negli occhi il terrore e l’odio più sfrenato. 

Gesù mi ha detto: “Ecco il mercato della morte, ecco la scuola dell’odio, ma saranno trattati come Datan, li ripudierò come i figli  di Eli, mercanti di turpi commerci e di povere anime...” 

Questa sera, durante la Santa Messa, Gesù ha permesso che avessi una visione costante, la stessa immagine è rimasta fissa davanti a me per quasi tutto il tempo della Santa Messa. 

Ho visto un sacerdote vestito di rosso scarlatto con una fascia rossa alla vita, l’abito lungo e una croce strana e grande al collo. Aveva il viso senza occhi, né naso, né orecchie, ma solo una bocca semi aperta. Accanto a lui c’era un altro uomo con un cappuccio bianco a punta sulla testa e il viso coperto; aveva un mantello scuro e una specie di piccolo grembiule bianco davanti, con uno stemma cucito sopra, aveva le braccia incrociate sul petto, aveva nella mano destra un teschio e sulla mano sinistra una corda legata a forma di cappio.  Ecco, questa immagine è rimasta davanti ai miei occhi fissa, ma mi procurava un forte senso di nausea. Ho avuto la sensazione reale che satana sia molto forte e che la sua rabbia e il suo odio presto si scateneranno come non è mai accaduto prima... 

domenica 26 novembre 2023

“Per tre tempi potrai continuare a spigolare”.

 


(1° marzo 2020) 

Oggi  durante la recita dei misteri luminosi, Gesù mi ha portata in un grande campo, non riuscivo a vedere dove terminasse, si vedeva chiaramente che era terminata da poco la raccolta del grano. 

Ho visto una giovane Donna, vestita con un abito celeste-verde chiaro, aveva il capo coperto da un panno bianco per proteggersi dal sole molto caldo, aveva una sacca a tracolla di stoffa dentro la quale metteva alcune spighe di grano  che raccoglieva in terra e ho sentito la sua tenera voce, molto soave quasi come una carezza e mi ha detto: “Sono la nuova ed anche l’ultima spigolatrice, raccolgo le spighe che sono avanzate dalla grande raccolta, ho molto lavoro da fare, vuoi  aiutarmi?” 

Io, senza rispondere ho iniziato ad aiutarla... Poi lei è andata dentro una grande casa di legno e ha parlato con il padrone del campo. Lei era arrossata per la fatica e aveva le mani ferite, graffiate, e ha implorato il padrone del campo di darle un po’ più di tempo per poter raccogliere quante più spighe possibili. Il padrone del campo ha fatto un sospiro e le ha risposto: “Per tre tempi potrai continuare a spigolare”. 

La donna è rimasta molto felice ed è tornata nel campo e Gesù mi ha detto: “Quella giovane Donna è la Ruth degli ultimi tempi, è mia Madre, che con tanto amore vuole salvare tutti i figli suoi per Me. Aiuta tua madre, aiutala per Me! Il tempo che Lei ha a disposizione non è un tempo messianico come fu quello che il fattore ricevette  dal padrone della vigna per concimare quell’albero di fichi che non dava frutti e che il padrone voleva tagliare e gettare via. Lei ha un tempo umano a disposizione, quindi, intendi bene, figlia, tre tempi, sono realmente tre tempi! Quando questo tempo finirà, il campo sarà bruciato per essere purificato e così sarà reso più fecondo per  il futuro e per le nuove semine. Scrivi, figlia mia, scrivi tutto quello che ti ho mostrato”. 

Poi Gesù mi ha detto: “Figlioletta mia, ascolta bene e intendi: dovrete rimanere in questo grande paese, che diventerà il nuovo Monte Sion per la salvezza degli uomini e la Gloria di Dio. Qui arriveranno dall’oriente e dall’occidente, qui verranno i miei figli..., questa è la terra della Santa Croce!” 

Questa sera prima della Santa Comunione, Gesù mi ha detto: “Parla ai tuoi fratelli e dì loro che la tentazione più grave, quella che addolora il mio Cuore e che è per voi la più pericolosa, quella tentazione che voi non riuscite moltissime volte a superare e vi lasciate trascinare nel baratro del peccato, questa tentazione è la seconda tentazione che il demonio volle farmi del deserto, è la tentazione dell’ESSERE, tentazione che più cela la vostra umana volontà, il pericolo più grande non è possedere, avere tutto, godere delle cose umane, non è nemmeno il denaro, questo è un idolo creato da un mostro che è il vero despota su di voi, questo mostro    si chiama «POTERE». Fu la sete di questo potere che condusse Adamo a desiderare di essere come Dio, credendo di poter essere capace di discernere ciò che è bene e ciò che è male. 

Vedi, bambina mia, si può arrivare a fare a meno di un cibo prelibato, di cose che riempiono i vostri vuoti interiori a causa della ferita del peccato originale che ha creato un abisso nel cuore umano, per cui da pieno che era per puro dono divino si è trasformato in un vuoto mortale... Potete anche arrivare a rinunciare all’AVERE, al POSSEDERE, anche al DESIDERARE. Molti uomini seguaci di filosofie umane, riescono a fare questo e anche bene, ma rinunciare ad ESSERE significa rinunciare alla propria libera volontà, che rappresenta il sacrificio più duro e difficile che la creatura possa compiere. 

Pregate, pregate molto per resistere a questa tentazione e potervi così allontanare dall’inganno della vostra volontà umana. Dopo la caduta, quella volontà che Io avevo creato libera e piena di luce, per essere lo specchio della Mia sulla terra, perse la sua libertà, perse la sua luce e non fu più capace di nutrirvi, ma solo di infettarvi. Così la vostra volontà iniziò ad essere sempre in contrasto con la Mia. Anche quando voi, rassegnati, volete FARE la mia Volontà, la vostra si sottomette, pur rimanendo differente e così non vi svuotate, non vi liberate. Chi è veramente libero? Quel figlio che Mi lascia libero di agire in lui e con lui senza nessun limite, svuotandosi        di sé stesso e facendo vivere in lui solo la mia Volontà, che continuamente crea e ricrea e mai si stanca, desiderosa di donare tutto alla sua amata creatura”. 

mercoledì 27 settembre 2023

Ho visto improvvisamente, alcune figure vestite con paramenti sacerdotali simili a quelli dei cardinali della nostra chiesa ed uno di loro, con gli occhiali, ha tentato di buttare Gesù giù dal burrone.

 


Questa sera durante la Santa Messa, Gesù è venuto durante la lettura del libro della Genesi. 

Si è presentato vestito solo con la tunica rossa senza mantello, le mani legate davanti, era tutto lacero e stava sul ciglio di un alto burrone, dietro di Lui, ho visto improvvisamente, alcune figure vestite con paramenti sacerdotali simili a quelli dei cardinali della nostra chiesa ed uno di loro, con gli occhiali, ha tentato di buttare Gesù giù dal burrone. Non riuscivo a credere a quello che vedevo, e Gesù mi  ha detto: “Mi stanno riportando di nuovo sul ciglio del dirupo         di Nazareth, da dove volevano già gettarmi di sotto, ma non ci riuscirono. Ora i miei più fedeli lo stanno facendo di nuovo, solamente che il silenzio dei giusti, la loro paura, permette ai miei nemici di assalirmi e buttarmi di sotto. Tutto questo in una piccola città dove Io ho vissuto tanto tempo... 

Perché ho permesso questo? Perché quando mostrerò a coloro che sono stati tra le fila dei giusti, tutte le loro mancanze, capiranno cosa sia stata la mia solitudine in mezzo a figli  che non sono stati capaci di difendermi. Può chi ama veramente non dare la propria vita per salvare e proteggere chi ama? 

Sappiatelo, figli paurosi e deboli, quando si chiuderanno le porte del palazzo dove si celebrerà la grande festa, voi sarete coloro che sono potuti entrare perché il vostro vestito era bello ed elegante,    ma poi sarete scacciati perché, anche se bello ed elegante, il vostro vestito non era il vestito della mia festa e da Me voluto, e dove andrete sarà pianto e stridore di denti. 

Ecco, Io ve l ’ho detto prima che accada, svegliatevi, prendete la vostra spada, non abbiate paura di seguirmi nel cuore del deserto. Io ho vinto tutte le tentazioni, andrò davanti a voi per aprirvi la strada, ma guai a voi se non avrete avuto il coraggio e la fede per seguirmi... 

Non vi lamentate per la mancanza delle cipolle d’Eg itto, chiedete l’acqua pura e il pane della vita e fortificatevi come fece il mio Elia, per essere miei guerrieri e poter affrontare i nemici che abitano la terra che Io vi ho promesso; essi sono spiriti dell’aria che faranno di tutto per impedirvi di conquistare la nuova Gerico, ma ricordate: solo al grido di battaglia insieme ai sacerdoti coraggiosi del popolo, le sue mura crollarono, gridate dai tetti quello che avete ascoltato   in segreto, andate oltre il deserto senza paura, là troverete la nuova fiamma che arde ma non brucia sul monte di chi ama, non siate come Cam e suo figlio Dan, sareste maledetti e non benedetti dal Padre mio. 

Attenti, figli, attenti!!! Aprite gli occhi, non siate ciechi per volerlo essere, non trovereste misericordia”. 

Non so dire tutto quello che Gesù mi ha mostrato, molte cose sono state una dopo l’altra molto veloci, che hanno lasciato nella mia anima e nel mio cuore una grande pena e il desiderio ardente di aiutare Gesù. 

Il Signore si rivela alla mia povera e fragile anima in un modo   che non so e non posso spiegare, è molto al di là di ciò che le parole, se pur le più belle e appropriate, possano rivelare... 

Poi, quasi di seguito, ho visto Gesù ed io piccolina ero tra le sue braccia, camminavamo sotto il colonnato di San Pietro e non c’era anima viva. Man mano che Gesù passava, io vedevo le colonne  cadere a terra una dopo l’altra, frantumandosi, e alla fine siamo arrivati davanti alla porta centrale della basilica che era chiusa. C’era un silenzio mortale. Io ho detto a Gesù: “Gesù, cosa facciamo qui? La chiesa è chiusa, andiamo via...”, ma Gesù mi ha risposto: “Tra poco, vedrai”. 

Ad un certo punto qualcuno ha iniziato ad aprire la grande porta, si sentiva il rumore delle varie serrature e quando la porta è stata aperta con fatica perché pesante, ho visto un vecchietto, magro, un po’ curvo, vestito tutto di bianco che aveva un lieve sorriso sul volto addolorato, prima che potesse aprire tutta la porta, stando ancora dentro la chiesa, qualcuno gli ha sparato alle spalle ed io ho visto il suo petto aprirsi ed un fiotto di sangue uscire, si è accasciato a terra ed è morto. Allora Gesù ha gridato: “Voi, come tanti Giuda, lo avete ucciso come avete ucciso tanti innocenti tra il vestibolo e l’altare. Tornerò con la mia Croce che cadrà su di voi e vi annienterà, andate nel fuoco eterno che già da lungo tempo vi aspetta, maledetti dal Padre mio!  Non vi conosco, allontanatevi da Me!” 

Non avevo mai sentito Gesù dire parole simili, quando Lui pronuncia parole così severe, sembra che tutto tremi ed è come se ogni cosa si piegasse fino a terra in segno di adorazione... 

Stavo ancora pensando a quelle parole di Gesù quando Lui si è fatto vedere sulla sfera della terra e mi indicava un punto dell’universo dove una grandissima croce luminosa risplendeva di una luce che non era luce terrestre, era una luce quasi incandescente che nessuno sulla terra potrebbe ricreare, e mi ha detto: “Tornerò presto, tornerò con  la mia Croce luminosa con la quale purificherò il mondo.” 

Continuando le visioni, Gesù m i ha mostrato l’altare della basilica di San Pietro e in basso, davanti alla tomba della Stella Polacca,       ho visto il Papa in ginocchio, piangere amaramente, l’ho visto lateralmente, aveva il volto vicino alle mani con le dita incrociate,   era Papa Luciani,  Gesù lo ha chiamato “il mio povero figlio!” 

Varie altre cose il Signore ha mostrato alla mia anima, ma non so trovare bene le parole per descriverle... Durante la consacrazione, Gesù mi ha mostrato un luogo ampio, sembrava un campo, ma era recitato da un basso muretto; c’era una luce molto tenue, ma non era né luce di sole, né luce di lampada. Gesù stava in alto come in una sfera di luce incandescente, e davanti a Lui ho visto centinaia di donne con un manto scuro che copriva le loro teste. Avevano un abito chiaro e una corda alla vita. Tenevano nelle braccia tanti bambini che dormivano, bambini di pochi mesi di vita, e queste donne erano     tutte madri che piangevano molto, affrante, chiedendo perdono e misericordia al Signore per la vita dei loro figli.  

Ma Gesù mi ha detto: “Vedi queste madri? Tutte hanno il volto  di mia Madre che soffre e piange ed implora in ognuna di loro, e Mi supplica di avere misericordia per i figli degli uomini. Aiutala, figlioletta mia, aiuta mia Madre a salvare anime, a salvare i figli miei. Mia Madre soffre per ognuno di voi come voi non potete capire, perché è un dolore divino e non umano. 

Lei è vostra Madre e vuole salvare tutti i suoi figli; quanto piange e implora per voi! Per amore suo continuo a dare tempo, ma troppi figli ignorano il dono del tempo, ignorano la loro Madre Santa e pietosa, troppi non la degnano neanche di minima considerazione, offendendola con pensieri e parole terribili, fino a crederla e tacciarla da idolo, da spirito satanico. Lo Spirito Santo reclamerà giustizia per la sua Sposa e mai saranno perdonati coloro che  hanno peccato contro di Lui! Figli che non credono nella perdizione eterna  e  s’ingannano  terribilmente. 

Figlia, scrivi tutto questo e ricorda a tutti che chi non ama mia Madre, non Mi ama, e chi Mi cerca mai Mi incontrerà, incontrerà solo il demonio vestito da angelo puro e santo, che li convince a cercare la felicità nelle loro vite e a chiedere, chiedere, ma hanno rifiutato la mia Croce. Non ho mai promesso felicità nella vita terrena, ma vogliono farmi passare per un mercante che vende a poco prezzo tanta merce falsa e indegna... 

Non è più tempo per i discorsi intellettuali e teologici. D’ora in poi, come non mai, gli uomini, o stanno con Me e mia Madre, o stanno con il mondo e satana. 

Il Padre Celeste è profondamente offeso per gli oltraggi che troppi fanno a mia Madre. Ella è la primogenita delle anime immacolate e pie che vedranno l’immensa luce della gloria divina, perché si saranno lasciate purificare dal fuoco dell’Amore materno di Dio. 

Mio Padre volle mia Madre prima della Creazione, sognò questa Madre pura ed umile, docile e obbediente, che avrebbe per prima rinunciato alla sua volontà umana per vivere totalmente nella e per la Volontà Divina. Mia Madre è la genitrice dei figli che tornano nella Trinità Santissima, sono stati esuli lontani dalla Famiglia Divina, ma ora devono ritornare per chiudere l’abbraccio trinitario, che per puro ed immenso amore ha amato e scelto una semplice creatura Madre del Figlio Primogenito, che è stata resa Madre dei figli redenti dal mio Sangue prezioso, e Lei condurrà tutti questi figli all’eterna divina luce. Lei è la condottiera dell’esercito divino, schiaccerà la superbia satanica e il suo Cuore Immacolato trionferà dando ai suoi figli il latte del puro amore... 

Questa Sposa immacolata, quando è rifiutata, offesa, allontanata e infangata con i giudizi corrotti di anime perdute nell’inganno satanico, le sue lacrime di dolore materno sono offerte alla Trinità Santa e lo Spirito di Dio mai scenderà là dove non incontra le sembianze e l’amore dell’Immacolata sua Sposa. Figli, non lasciatevi ingannare, ascoltate questa Santissima Madre e lasciatevi riconciliare attraverso di Lei con l’Amore trinitario dal quale voi siete usciti. Dovete ritornare nella luce, gloria e grazia della Triade Eterna e Divina. Là è la vostra vera patria, la vostra vera casa, là terminerà il vostro esilio. 

Io sono la Porta delle pecore, ma mia Madre è colei che apre questa porta, attraverso la quale potrete ritornare nell’ovile divino. Figlioletta mia, ricordi la Porta Bella a Gerusalemme? Sai perché è chiusa? Gli uomini dicono che sarà riaperta quando Io tornerò a giudicare il mondo e che sarà attraverso questa porta che «IO SONO» si mostrerà nella sua Gloria; ma questo solo in parte è vero. Quella Porta chiamata Bella o d’oro o della misericordia è mia Madre, la bella Creatura Immacolata che come porta d’oro introduce il Figlio Redentore per richiamare a sé i figli che sono stati salvati dal Sangue dell’Agnello Immacolato. 

M ia Madre è la Porta Bella, la Porta d’Oro, la Porta della Misericordia, perché attraverso di Lei si entra sempre nella mia Santa Sposa, la mia Chiesa! Attraverso mia Madre potrete essere curati, accolti, abbracciati, salvati dall’Amore divino di Dio trinitario. Lei è la Porta più vicina al Tempio, la porta che vi immette sicuri nel Cuore di Dio. Non cercate altre porte, altre entrate. Perché percorrere strade lunghe, difficili e insidiose? Avete in dono questa Madre purissima, passate attraverso il suo Cuore Immacolato come veri figli che amano la propria madre e troverete quella luce immensa che è la Luce della Gloria del Padre. 

Le armate delle tenebre temono terribilmente la Santa Vergine. Combattete con Lei, è il suo piede che schiaccerà la testa, il potere   e l’inganno di satana. Lei ha formato gli Apostoli degli ultimi tempi     e continua a formarli, ma dovete seguirla. 

Figlia, sai perché Io ho permesso che satana entrasse nell’Eden? Dal mio eterno Divin Volere uscì la necessità di provare la fedeltà e l’obbedienza di Adamo e di Eva. Io li avevo creati per la Grazia, la Luce, l’eternità; erano nati per non morire mai. Questo era ciò che Io desideravo, ma l’uomo doveva affrontare la prova. Ciò che Io volevo donar loro era tropo grande ed eterno, dovevo provare il loro amore e loro stessi dovevano sperimentare la prova per conoscersi. È per questo che di fronte alla grazia con cui Adamo ed Eva     erano stati creati volli contrapporre l’assoluta tenebra, l’assoluta disobbedienza; per questo permisi a satana di introdursi nell’Eden. 

L’uomo peccò perché non mi amò abbastanza da credere nel mio Amore per lui. Fu attratto dalla vanità, dalla superbia di voler essere dio di se stesso, conoscere ciò che lui non poteva scegliere, perché creatura, e non solamente disobbedì alla mia Volontà, ma tradì la mia Parola e dalla stessa fu scacciato. L’invidia di lucifero infettò il cuore umano e fu per la stessa invidia che l’uomo perdette il dono dell’immortalità e precipitò nello stesso modo del suo tentatore, ma la mia Misericordia ed il mio Amore, al quale Io sono sempre fedele, non permise che questa tenebra escludesse l’uomo per sempre   dalla mia Grazia, e fu così che feci passare quest’ultima attraverso  il Cuore Immacolato di Colei che chiamavo dall’eternità ad essere Madre della Grazia Divina che avrebbe riscattato i miei figli, cioè coloro che si sarebbero lasciati redimere dal mio Sangue in una nuova ed eterna alleanza tra l’Amore divino e l’amore umano. E Chi chiamai a tessere questa unione fu mia Madre, la giovane e vergine sposa del Re. 

(29 Febbraio 2020) 


domenica 27 agosto 2023

La mia Chiesa è ancora una volta spaccata in due, quello che vi dicono sono menzogne dietro le quali c’è l’inferno con le sue legioni, la mano assassina di satana...

 


(25 Febbraio 2020) 

Questa sera, durante la consacrazione, Gesù mi ha fatto letteral- mente uscire da me stessa e mi ha portato in un luogo scuro, in penombra; poi ho visto un altare e l’interno fatto a forma di croce. Ho capito che fosse una chiesa, in realtà una basilica. Improvvisamente ho visto tanti calici, sia sull’altare che sul pavimento, sparsi per tutta la chiesa: erano calici rovesciati a terra e tanto sangue versato, e mentre Gesù mi diceva di guardare e capire, è iniziato un terribile temporale ed un fulmine è entrato attraverso una finestra grande e laterale della chiesa; aveva la forma di un arco medioevale, e ha spaccato l’altare e il pavimento fino alla porta d’entrata e si è sollevata tanta polvere.  

Gesù ha gridato: “Figlia, figlia mia, la Chiesa, la mia Chiesa è ancora una volta spaccata in due, quello che vi dicono sono menzogne dietro le quali c’è l’inferno con le sue legioni, la mano assassina di satana... Ah, Germania, Germania, quanto mi fai soffrire, quanto mi hai fatto piangere a causa delle tue filosofie,  idee  e  fedi  sataniche...!”

E ho visto e sentito Gesù singhiozzare e piangere in modo accorato. Che pena e dolore è il vedere Gesù piangere e soffrire, è  uno strazio dell’anima!!!  

Prima della Santa Messa, pregando, mi aveva già portata su di   una montagna alta, molto alta. Era freddo lassù e mi aveva detto di guardare in basso. C’era una coltre scura e densa come una bruma plumbea che arrivava circa a metà della montagna, non si poteva vedere nulla, e Gesù in piedi accanto a me mi ha detto: “Guarda la terra, guarda, figlia: il mondo è immerso nell’oscurità e manca l’aria per respirare e i miei poveri figli stanno morendo soffocati dai fumi dell’inferno. Prega, bambina, prega molto, ripara per i tuoi fratelli perché sono miei ed Io soffro tanto...” 

Poi una figura luminosa, quasi incandescente, ma che vibrava nell’aria, mi ha detto: “Alza i tuoi occhi e guarda verso oriente, e aspetta il fuoco freddo: arriverà, arriverà presto!” 

Poi, sempre durante la Messa, ho visto ancora Gesù in piedi su di un’altura vasta che aveva tante case, chiese e strade, e ha gridato con una voce simile ad un forte tuono: 

“ Roma, Roma, quante volte ho voluto che tu fossi la luce del mondo e invece ti sei trasformata in una prostituta idolatra!    Dentro la mia casa accade ciò che descrisse bene il profeta Ezechiele: uomini, ministri dell’altare che voltano le spalle allo stesso e alla mia croce, e adorano e si prostrano davanti al sol nascente come fosse un dio, tutti rivolti verso oriente... Serpenti, vipere velenose dalle lingue bugiarde, avete ingannato e abbandonato le mie pecore, quelle che vi avevo affidato, e le avete spinte giù dai burroni e non vi siete curati di andare a salvarle, ma avete gioito... Roma, Roma, pensi che sarai trattata come figlia prediletta e onorata dall’Eterno? Sarai distrutta, la terra si spaccherà e cadrai su te stessa, sei piena  di vermi e rifiuti! Solo il fuoco può purificarti. Urla, urla pure di dolore, ma sarai come Rachele, che non vuole essere consolata.” 

Io ho detto: “Signore, pietà e misericordia, abbi pietà, Signore, non distruggere la tua Chiesa...” 

“La mia vera Chiesa è piccola e ha paura, ma Io la salverò!!!” 

Poi mi ha mostrato un masso roccioso, una roccia biancastra: un agnellino stava sdraiato sulla cima e aveva il petto squarciato e il    suo sangue scendeva sulla bianca roccia; aveva la testa reclinata all’indietro e belava, belava. Ritto dietro di lui ho visto un pellicano, l’ho riconosciuto dal becco con il quale feriva e apriva il suo petto e   con il suo sangue nutriva i suoi 5 piccoli. 

Una voce tonante mi ha ripetuto: “Guarda, figlia prediletta, guarda e dillo ai miei ministri dell’altare, ai miei sacerdoti, dillo, dillo, non tacere, dì loro di non togliersi gli abiti sacri, preghino giorno e notte, chiamino il popolo a pregare e ad adorare il Santissimo Sacramento, non c’è tempo da perdere. La Madre sarà sempre con loro se saranno fedeli e l’angelo non li colpirà...” 

Poi mi sono ritrovata in ginocchio; si stava iniziando la preghiera del Padrenostro e così mi sono alzata, ma sono rimasta finora con   una sensazione di dolore e sgomento. È molto doloroso, quasi insopportabile vedere Gesù piangere e soffrire. 

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Tre giorni fa, ho sofferto molto e mi sono sfogata con Gesù dicendogli che da troppo tempo e per troppo tempo, Lui non mi aveva mai più permesso di avere qualcuno, un Padre o un direttore spirituale che mi aiutasse nel discernimento, che mi aiutasse a capire e mi confermasse o no ciò che vivo con Gesù da 32 anni... Ho detto al Signore che ho tanta paura che quello che sento, vedo, scrivo non venga da Lui. Cosa Gli costava mettermi accanto in questi anni qualcuno che mi aiutasse anche nella fede? E se tutto questo fosse una mia creazione mentale o una psicosi o, peggio, il nemico stesso travestito da angelo di luce? 

Dopo Padre Raffaele e Padre Casimiro, all ’inizio di tutto questo, non ho più potuto parlarne con nessuno. Quante persone hanno avuto locuzioni e visioni, ma sempre hanno avuto qualcuno, un Padre che   le guidasse, io no... 

Gesù stesso ha detto: “Guai a coloro che profetizzano nel mio Nome, ma che Io non ho inviato” Sarà che posso aver timore di sbagliare? Gesù è rimasto molto triste, mi ha chiesto il perché Lui non mi bastasse, ma non è questo; chiaro che mi basta, ma sono io che  non mi fido di me! Poi Gesù non si è fatto vedere per due giorni! Solamente una volta è venuto mezzo nudo, solo, con i fianchi cinti, legato, tutto ferito e gonfio e infreddolito, ma poi era sparito, lasciandomi con molta pena. 

Ieri sera durante la Santa Messa è venuto vestito con la sua tunica rossa, tutto legato, con corde e catene, tutto bagnato, aveva il viso tumefatto, gli occhi ed un labbro gonfi e violacei, era scalzo e tutto spettinato, sporco e maleodorante...  Poi mi ha mostrato per 3 volte i soldati che lo gettavano giù dal piccolo ponte che stava sul fiume Cedron in acque sporche, putride e puzzolenti. Poi lo ritiravano su e   lo picchiavano di nuovo, gli tiravano i capelli e la barba, la catena intorno al collo la tiravano tanto che credevo morisse soffocato, gli hanno sputato varie volte in faccia e spingendolo di qua e di là, l’hanno portato fino alla casa di Hanna. Io non capivo il perché Gesù mi si mostrasse in quel modo pietoso e come lo avessero ridotto in quelle circostanze, mi ha solo detto: “Sto soffrendo molto, molto, sono stanco, consolami, piccola mia.” 


domenica 6 agosto 2023

“Quello che vedi riflette l’anima del mondo. Ci sarà molto più dolore che all’epoca del Diluvio, ma Io ho una nuova Arca con la quale salvare i miei figli”.

 


Oggi, durante il cenacolo di preghiera e la S. Messa, Gesù è venuto varie volte e mi ha mostrato tante cose. È difficile esprimere ciò che ho sentito nel cuore, una grande pena. L’ho supplicato di dirmi cosa io potessi fare per aiutarlo e lenire il suo dolore. 

La prima volta mi ha mostrato una città piccola e una piazzetta,    al centro della quale c’era una chiesa antica con le porte centrali aperte. Non c’era nessuno; solamente due persone vestite con una tuta azzurra, che deponevano tanti cadaveri, l’uno accanto all’altro, cominciando dall’abside della chiesa, e poi in tutta la piazza. Gesù era lì e piangeva silenziosamente. 

Subito dopo mi ha mostrato un grande prato verde con tanti croci bianche nel terreno. Erano tutte tombe, e Gesù mi ha detto: “Figlioletta mia, soffro tanto. Il dolore che mi provoca punire le mie creature è molto intenso”. Ed io gli ho chiesto: “Gesù, perché devi punire? Abbi misericordia ancora una volta”. E Gesù mi ha risposto: “Tutto questo lo richiede il diritto della mia Giustizia, ma il mio Cuore si riempie di amarezza. Rimani qui, abbracciami e non lasciarmi solo”…  

Poi Gesù è venuto con un vestito tutto lacero e sporco, e stava in piedi davanti al Trono dell’Eterno e implorava il Padre di guardare Lui, il suo dolore e le sue piaghe, e non dare così sfogo all’Ira divina. Poi è rimasto in ginocchio per un po’, pregando a testa bassa, quasi bisbigliando… All’improvviso è venuto un vento molto forte, che caricava tanta polvere che quasi oscurava la luce con un pulviscolo rossastro. L’aria era quasi irrespirabile. Gesù si è alzato e, rivestito di abiti sacerdotali, è andato verso il Trono celeste, salendo otto scalini grandi. Dietro di Lui è venuta la Regina Addolorata, si è inginocchiata e supplicava e piangeva, ma dai suoi occhi uscivano lacrime di sangue; implorava misericordia e pregava intensamente, offrendo le preghiere e le sofferenze anche dei suoi figli. 

Poi mi ha detto: “Vieni, vieni a vedere…” Mi ha mostrato un tabernacolo aperto e dentro, sentendo una grande pena, ho visto il suo Cuore trafitto a metà e pieno di spine… Pulsava lentamente e c’erano angeli inginocchiati che offrivano il loro amore. 

Poi mi sono ritrovata sul ciglio di una scogliera molto alta e Gesù stava seduto sul limite. Pioveva e il cielo era cupo e minaccioso. Sotto, le acque del mare erano furiose, scagliandosi contro le rocce, e il vento era gelido e molto forte. Ed io ho chiesto a Gesù perché stesse lì e perché tutto fosse così tetro e minaccioso, e Lui mi ha risposto: “Quello che vedi riflette l’anima del mondo. Ci sarà molto più dolore che all’epoca del Diluvio, ma Io ho una nuova Arca con la quale salvare i miei figli”. 

Alla fine della Santa Messa, poco prima della benedizione finale, con mio stupore grande, è venuto San Giuseppe e mi ha donato un pane rotondo, e mi ha detto: “Prendi questo pane, figlia, conservalo, perché verrà un tempo, ed è presto, in cui cercherete il Pane vero, ma non lo troverete”. Io ingenuamente gli ho chiesto come potessi conservarlo, e lui mi ha risposto di tenerlo nel mio cuore perché è il Pane del Settimo giorno. Il suo viso era serio, mi ha benedetto ed è sparito. 

Ho l’animo carico di dispiacere e di pena. Quando queste visioni finiscono rimango in silenzio e sembra che dentro di me tutto si fermi. Le immagini passano, ma la pena rimane e sento un grandissimo bisogno di pregare con Gesù e tenerlo stretto a me, di non lasciarlo solo, di consolarlo, di stare con Lui e in Lui e amarlo con tutta la forza del mio povero cuore… So che Gesù e Maria stanno soffrendo tanto  per le anime che si perdono. Farei qualunque cosa per alleviare questo dolore ai loro Cuori, ma lo strazio della perdita delle anime è atroce, noi non possiamo capirlo.

(23 Febbraio 2020) 


venerdì 30 giugno 2023

“Sai cosa è tutto questo e cosa sia questo odore fetido che senti? È la coltre putrida del peccato: ecco come sta la terra”…

 


Oggi, durante l’adorazione, Gesù mi ha detto: “Vieni, voglio mostrarti  una  cosa”. 

Mi ha portato in un luogo con poca luce, una grande distesa coperta di una melma nera e piena di rifiuti, di sporcizia, e mi ha detto: “Sai cosa è tutto questo e cosa sia questo odore fetido che senti? È la coltre putrida del peccato:  ecco come sta la terra”… 

Poi mi ha mostrato in alto il Cielo aperto e una luce immensa, e mi ha detto: “Tutti dovrete comparire davanti al Trono dell’Eterno. Vieni, ti mostrerò qualcosa…” 

Mi ha portato davanti ad una scala fatta con tanti pioli di legno,     e mi ha detto: “Sali, devi salire, e dì ai tuoi fratelli che devono sforzarsi e devono salire in alto, più in alto. Ora è tempo di amare di più, è tempo di perdere la vita per trovarla. Non abbiate paura di salire sulla croce: è la scala perfetta per la Vita eterna, per la salvezza, per incontrarsi con l’eterno Amore che vi darà la Vita vera. Salite, salite, non c’è tempo da perdere…” 

Poi ho visto Gesù rannicchiato dentro al Tabernacolo, solo, in silenzio, triste e afflitto, e l’ho visto così perpetuato in tanti, tanti tabernacoli, e un angelo mi ha detto: “Guarda, figlia benedetta,  guarda come sta il Redentore!  Amatelo, amatelo e confortatelo…” 

22 Febbraio 2020

domenica 28 maggio 2023

La creatura si è troppo immersa nelle tenebre lugubri del peccato che uccide l’anima e danna per l’eternità…

 


(21 Febbraio 2020) 

Oggi ho sofferto molto. È impossibile spiegare come, ma Gesù mi ha mostrato una cosa; è venuto a chiamarmi e mi ha detto: “Vieni, devo mostrarti una cosa”. 

Ho visto una coppa molto grande, piena fino all’orlo di un liquido denso, ma era sangue. Sotto questa coppa c’era un manto azzurro disteso, che la sorreggeva. E Gesù mi ha detto: “Questa che vedi è    la coppa dell’Ira di Dio. Solo mia Madre riesce ancora a sostenerla con il suo manto, ma, figlioletta mia, è troppo colma… Voi non conoscete i peccati che si commettono in ogni istante e non potete capire l’oltraggio che viene fatto alla Maestà Divina. La creatura si è troppo immersa nelle tenebre lugubri del peccato che uccide l’anima e danna per l’eternità… Figli miei, non vi rendete conto della gravità in cui giacciono le anime vostre. Pochi, troppo pochi brillano ancora come luci nell’oscurità. La superbia acceca la mente e divora il cuore… Pregate, pregate, pregate, riparate, voi  che potete; fate penitenza con coraggio, amore e fermezza, non stancatevi. Ancora potete offrire sacrifici d’amore per aiutare mia Madre a salvare tanti figli. Siate docili e compite opere di misericordia. La mia Volontà è su di voi; vi aspetto per farvi entrare in Me e donarvi una nuova vita, quella divina”. 

Dopo mi son sentita una nullità, così stupida, inu tile e incapace… Vorrei solo entrare in Gesù e sparire dentro di Lui senza più vita, libertà e volontà… Non riesco ad essere come Lui vorrebbe. Sono troppo appiccicata al mondo, alle persone, alle situazioni. Vorrei tuffarmi nel Cuore di Cristo e sparire! 

domenica 12 marzo 2023

Lei come Madre vuole salvarli, poiché ognuno di loro è una spina atroce nel mio e nel suo Cuore.

 


(19 Febbraio 2020) 

Gesù mi ha detto: «È mio desiderio donarvi un Giglio puro e profumato, perché mia Madre mi ha chiesto questo per amore vostro, e questo Giglio altro non è che amore. 

Figlioletta mia, la Regina del Cielo e della Divina Volontà ti ha donato una piccola chiave d’oro e tu l’hai osservata senza capire bene cosa fosse o rappresentasse. Ora ti spiego:  

Tutti i miei figli e figlie che hanno nelle loro famiglie o conoscono loro fratelli ciechi e sordi a causa del peccato, con i loro cuori duri e traviati dal male, e vorrebbero con tutto il cuore che     la mia Misericordia li raggiungesse e li toccasse per ricondurli     alla luce della fede vera, possono recitare con fede e amore una coroncina che mia Madre offre con tutto l’amore del suo Cuore Immacolato, per aiutare i figli che Io le ho affidato e che sono  molto lontani, e che per questo La fanno soffrire molto. 

Lei come Madre vuole salvarli, poiché ognuno di loro è una spina atroce nel mio e nel suo Cuore. 

Questa preghiera è una piccola chiave d’oro, molto preziosa ed unica. Dì ai tuoi fratelli di non trascurarla né di accoglierla come una tra le tante altre preghiere. Questa preghiera esce proprio dal Cuore di mia Madre ed è come quel salvagente che si getta in mare per aiutare chi sta affogando.» 


RECITARE (dopo aver acceso una candelina bianca benedetta, come segno della nostra vigilanza nella fede e nell’amore) il Credo,   il Padrenostro, l’Avemaria e il Gloria. 

Sui grani piccoli: “Sia lode e gloria al tuo Cuore Addolorato ed Immacolato, o Mamma del bell’Amore” (10 volte) 

Sui 5 grani grandi: una Salve Regina. 

Alla fine RECITARE: “Oh Vergine Santa, tu sei la Madre del bell’Amore e del timore, della conoscenza e della Santa Speranza eterna, sei donata a tutti i tuoi figli, a coloro che sono scelti da Lui, Signore e Re di eterna Misericordia”. Una Salve Regina. 


Si può dire questa coroncina in qualunque momento del giorno o della notte, ma se fosse possibile, recitarla anche e soprattutto nel- l’ora della Madre, alle 5 del pomeriggio e/o alle 5 del mattino. 

venerdì 6 gennaio 2023

Quello era ciò che rimaneva dopo 2000 anni

 


(16 Febbraio 2020) 

Io non so perché, ma Gesù mi sta bombardando di visioni spirituali ogni volta che mi metto a pregare, o durante l’adorazione, o durante  la Messa. È un tempo molto forte, non è mai stato così. 

Oggi per ben 5 volte ha visitato l’anima mia con visioni spirituali molto profonde. Lui vuole che io te le dica ed eccomi qua a farlo. 

Nella prima mi ha mostrato un uomo vestito di bianco che camminava piano ansimando con una pesante croce sulla spalla destra e aveva in mano un rosario… Camminava arrancando sulla salita di un lato di una collina non molto alta, dietro la quale ho visto alte fiamme e ho sentito qualcuno gridare: “Roma va a fuoco!!! La città  è distrutta!” Poi quest’uomo, che sembrava anziano, è caduto faccia     in avanti per il troppo peso, e poco dopo qualcuno da dietro gli ha sparato vari colpi di arma da fuoco. 

La seconda è stata questa: mi ha mostrato un mare in tempesta,     il cielo cupo e un forte vento. C’erano due barche, una più grande e l’altra minore, che le si stava avvicinando minacciosa, fin quando si sono scontrate e la barca più piccola è stata frantumata, ma anche l’altra era ben colpita, anche se è riuscita a navigare ancora nel mare in tempesta. 

La terza è stata questa: io stavo camminando sulla spiaggia –avevo circa 5 anni. Ad un certo punto ho visto una grande rete da pesca. Camminando ancora ho incontrato un ragazzo seduto sulla sabbia,  che cuciva una parte di questa rete; poi ho capito che era Gesù. Mi ha guardata e mi ha sorriso; poi mi ha chiesto se volevo aiutarlo a riparare la rete. Io gli ho risposto che non sapevo come fare e Lui mi ha risposto di fare quello che faceva Lui. Ma ad un certo punto ho visto le sue mani e avevano le stimmate che hanno cominciato a sanguinare. Allora io gli ho chiesto se gli facessero male e Lui ha risposto, con un lieve sorriso, che è da molto tempo che sanguinano. Allora ho preso un pezzo di panno, l’ho diviso in due e gli ho fasciato una e poi l’altra mano, e Lui mi ha ringraziato. 

La quarta è stata così: Lui ed io camminavamo su un terreno. Lui era triste e non parlava; mi teneva per mano ed era molto silenzioso. Ad un certo punto mi ha detto di guardare dietro di me e ho visto una grande distesa. Da un lato, per un largo spazio, c’erano scheletri tra   la terra e i sassi, teschi e ossa sparsi. Da un’altra parte c’erano poche persone inginocchiate che pregavano; erano religiosi vestiti di azzurro chiaro, alcuni di grigio e altri di bianco. Da un’altra parte c’erano alcune persone che in piedi parlavano tra di loro senza curarsi di nulla. E Gesù ad un certo punto mi ha detto che quello era ciò che rimaneva dopo 2000 anni, e poi abbiamo continuato a camminare in silenzio… 

L’ultima è quella che più mi ha toccato, tanto che ho sentito tan to ribrezzo che mi veniva da vomitare. Durante la Consacrazione mi è venuto davanti Gesù, con le mani legate davanti a Sé, con il viso tutto coperto di sputi maleodoranti. Aveva tutta la faccia completamente sporca di catarro giallo e di saliva, una puzza terribile, persino dentro la bocca, sulla barba, sui capelli, sugli occhi gonfi e pieni di lacrime.   I capelli tutti scapigliati, appiccicati alla pelle del viso, e mi ha chiesto con una voce fioca ma tranquilla, di pulirlo e di aiutarlo, di scansargli i capelli, che gli davano fastidio; ma sopportava tutto con estrema calma, quasi una serenità… Ma quella vista, quella puzza…, che orrore!!! Ho sentito qualcosa di acre, erano tutti quelli sputi. Povero Gesù, povero amore mio! Avevo voglia di piangere e gridare, ma ho aperto gli occhi e ho visto che ero circondata da gente e si stava dando il segno di pace. Questa visione mi ha sconvolto e mi è rimasta dentro l’anima finora. Non so che dire. Credo che ognuno possa capire il significato di tutto questo. Io non so a chi dirlo. Lo dico a te, ma credo che molti dovrebbero sapere per capire, pregare e convertirsi, finché c’è tempo ancora… 


venerdì 11 novembre 2022

Quanto duri sono i cuori dei miei figli, sono giudici spietati.

 


(13 Febbraio 2020) 

Oggi stavo in adorazione, sola nella cappella della chiesa dedicata alla Madonna della Salute, quando Gesù ha voluto sfogarsi, è venuto dentro di me e mi ha detto: 

“Bambina mia, sono affranto, stanco e addolorato. Ti prego, consolami, fammi riposare nel tuo cuoricino. Quanto duri sono i cuori dei miei figli, sono giudici spietati. Mia Madre, Madre addolorata, mi chiede anime, anime, ma quante anime si staccano da Me per precipitare nella dannazione eterna e, con tutti i miei richiami e stratagemmi d’amore e favori spirituali e doni di luce e fede, non desistono, non si fermano. Sono costretto a lasciarle andare a causa delle loro libere scelte. La libertà Io l’avevo donata all’uomo per vivere in libertà l’Amore del Padre e non per uccidersi! 

Non sanno quanto sono ingannati, vedono polvere di stelle, ma in realtà è solo sabbia del deserto che offusca i loro occhi! 

Mia Madre mi chiede costantemente di darle ancora tempo per chiamare e salvare anime e donarmele, ma il tempo è finito, è finito! 

Vedi, bambina, e cerca di capire: quando Io mi sono incarnato uscendo dalla potenza d’Amore trinitaria, sono nato, ho vissuto, ho dato compimento alla mia venuta, alla mia opera, e poi, dopo la mia atroce passione, sono morto in croce, e quando questo è successo, la mia vita strettamente umana è finita, il tempo in cui il mio popolo era stato visitato era concluso. 

Anche ora, il tempo si è concluso e non ci sarà un altro tempo della mia Misericordia. Lo avete sottovalutato, ignorato e deriso, credendo alle favole di un Dio senza Giustizia. 

Ora vostra Madre vi ha insegnato e vi chiede costantemente di pregare, pregare, pregare, digiunare e fare penitenza, riparando i peccati, perché tutto questo, offerto con cuore umile e sincero, crea come una rete di salvataggio per le anime e aiuta il progetto d’amore materno della Regina Celeste. 

Non cullatevi sapendo che alla fine il Cuore Immacolato di mia Madre trionferà per decreto eterno, perché fino a quel tempo molte anime si saranno perse irrimediabilmente... 

Molti di voi obbediscono alla Regina Celeste e vivono molte pratiche, pietose solo in apparenza, perché le vivono per loro stessi e per le loro esigenze. Questo non vale né serve a nulla, dovete fare quello che la Madre Immacolata vi chiede, offrendolo per la salvezza dell’umanità e non per voi... 

Ciò che è in Me è il profondo, divino ed eterno Amore per i miei figli, per le anime da Me volute. Ecco cosa può uscire ancora da Me, questo amore che piange e che soffre, ma che salva, se voi con amore e compassione vi unirete ai miei dolori e a quelli di mia Madre per tessere quest’ultima rete per salvare anime, che tanto, tanto dolore e abbandono mi costano...” 

 

“Figlioletta mia, molti tuoi fratelli che si dicono e si sentono miei, vanno dicendo che non possono aiutare, soccorrere, amare il povero, il reietto, l’abbandonato, il malato, il deforme, perché fare questo non è il loro carisma, il loro dono, ipocriti! 

Chi ha concesso questi carismi e doni, non sono forse Io, il Signore di tutto e di tutti? Se Io amo tutti i miei figli, soprattutto i più poveri di spirito e di vita, i più malati nell’anima e nel corpo, i miei figli che si consegnano ai vizi e per questo perdono ogni dignità e si abbandonano a vivere sulla strada o altri li abbandonano alla violenza della strada stessa, chi credete di essere voi che non vi donate come cibo per i più bisognosi? Credete così di amarmi e obbedire a ciò che Io desidero da voi? 

Vi nascondete dietro le vostre pigrizie spirituali e le vostre paure per giustificare le vostre assenze e le vostre negligenze per i bisogni dei vostri fratelli. Io questo non l’ho mai fatto, né insegnato, né voluto, e quindi voi, che vi considerate fedeli a Me e al mio Vangelo,  siete fedeli a voi stessi e a quello che vi fa più comodo. 

Io sono un Dio che ha amato tanto le sue comodità e le cose più facili e belle, che è nato in una spelonca umida e fredda, è fuggito esule in terra straniera, ha vissuto nel silenzio e nella povertà, ha evangelizzato senza mai fermarsi e senza avere dove posare il capo ed è morto inchiodato ad una croce d’amore e di dolore, abbandonato quasi  da  tutti  i  miei, ignorato, bestemmiato, accusato  e denigrato, ecco quali sono state le mie comodità! 

Vergognatevi, figli ipocriti! Ora, rinunciate a voi stessi e a quello che voi volete essere e fare, e seguitemi sulla via del mio amore e   del mio dolore. 

Arriverà un tempo, ed è già qui, in cui mi cercherete ma non mi troverete, e soffrirete e vi morderete le mani per quanto tempo avete sprecato, illudendovi con le favole e le dottrine facili e umane. Vorreste vedere un solo momento mio, ma non lo vedrete ed il sacro Cibo vi mancherà. Se non avrete diviso il vostro pane con l’affamato, il vostro vestito con l’ignudo e il vostro amore con i bisognosi, non troverete il cibo della vita che solo Io posso darvi. 

Ritornate a Me, figli che avete dimenticato come si ama veramente, ritornate a Me e fate tutto quello che Io vi dirò. Non potete insegnare l’amore ed essere miei testimoni se amate chi è come volete voi, amatevi come Io vi ho amati e vi amo. Solo così chi vi vedrà, vedrà il mio volto e il mio cuore, è lui che continua a dare vita a tutto, convertitevi all’amore, al mio amore. Io vi ho mostrato la strada, camminate veloci e non fermatevi. La mia porta stretta vi aspetta e per entrare dovete assottigliarvi così tanto che dovrete far rimanere in voi solo l’essenza dell’amore. 

Sono addolorato. Vieni, piccoletta mia, lasciami sfogare in te, lasciami riposare, desidero poggiare il mio capo sul tuo cuoricino, non temere, abbracciami e dammi un bacio...” 

Dopo la consacrazione, durante la Santa Messa, Gesù è tornato tutto infreddolito, mi faceva tanta tenerezza, non sapevo come riscaldarlo, e Lui mi ha detto: “Il freddo che sento è il freddo di  tanti, troppi cuori, non sai quanti e quanti di loro sono dei miei ministri, freddi, indifferenti, sporchi, sembrano salme già in decomposizione!” 

Gli ho dato il mio cuore ed il mio sangue per riscaldarlo, ma Lui  se n’è andato lasciandomi triste, molto triste. 


domenica 9 ottobre 2022

Il mondo piangerà, gli uomini si perderanno e rimarranno ciechi, si sentiranno straziati, ma molti ancora non ricorreranno a Me…

 


(11 Febbraio 2020) 

Oggi, durante la Messa, Gesù mi ha portata in un luogo un po’ strano: c’era una grande casa, bella, con varie finestre aperte ed anche porte finestre decorate con fiori, ma le finestre erano spaziose e ben aperte. Gesù stava dentro la casa, girando da una stanza all’altra, e fuori passavano molte persone, giovani, anziani, bambini, donne, uomini, tante persone diverse tra loro che lo salutavano, gli sorridevano, lo chiamavano per dirgli ‘ciao’, gli mandavano baci. Chi gli mostrava la Bibbia o libretti di preghiere, chi aveva il velo in testa, chi si fermava a fare una preghiera, molti erano felici, altri piangevano e altri erano un po’ indifferenti ma gentili... Gesù li guardava tutti e    li ascoltava, ma era sempre più triste e mi ha detto:  

“Bambina mia, tutti si mostrano, mi chiamano, mi cercano, ma nessuno entra in casa per stare con Me! Nessuno vuole darmi il suo amore e la sua vita, nessuno vuole condividere con Me un momento di intimità, tutti rimangono fuori e credono così di aver fatto una cosa buona, nessuno mi vuole veramente! Io sono in questa casa tanto grande, piena di stanze meravigliose, ma nessuno vuole entrare e fermarsi con Me, tutti hanno fretta, paura, pigrizia, distrazione, molto poco amore per Me... Io sono un mendicante d’amore, sto sempre intorno alla mia creatura perché mi parli e mi dia il diritto di Creatore, la circondo di attenzioni, la chiamo in mille modi diversi e la prego di accorgersi di Me che desidero darle la vita vera, la gioia più grande e la vera libertà nella mia Divina Volontà, ma sono solo, mi sento abbandonato e rifiutato, il mio Amore divino rimane sospeso e la creatura rimane nel freddo della sua volontà... Mi amano come vogliono loro e non come Io desidero essere amato. Per questo, tu non lasciarmi solo, amami e rimani con Me, abbracciami e scambiamoci amore. Vieni tra le mie braccia e dormi vicino al mio Cuore, consolami perché sono molto stanco e piango per quello che dovrò fare. Pochi mi credono, ma vedranno la mia mano posarsi su di loro. Il mondo piangerà, gli uomini si perderanno e rimarranno ciechi, si sentiranno straziati, ma molti ancora non ricorreranno a Me… Vieni, stiamo insieme e prega con Me questa notte, perché è di notte che soffro di più!” 


martedì 13 settembre 2022

Se mi lasciate entrare e mi lasciate il diritto di Creatore quale Io sono, non lascerò più sospeso l’Eden che è in voi e già su questa terra vivrete un soffio di Paradiso.

 


CONFIDENZE  DI  GESÙ 

AD  UN’ ANIMA  BAMBINA 

PER  QUESTO  NOSTRO  TEMPO 


(6 Febbraio 2020) 

Oggi Gesù mi ha portata giù, in fondo all’anima mia, e mi ha mostrato una cosa bellissima: 

“Figlioletta mia, dentro di ognuno di voi la mia potenza creatrice ha messo una grotticella come quella in cui Io sono nato al mondo, e dentro questa grotticella c’è una laguna cristallina di acqua viva   e lucente. Quest’acqua vi dà luce, una luce che è divina in voi, che illumina la vostra anima e disseta il vostro spirito.  

In ognuno di voi c’è un Eden che Io non ho distrutto, ma ho solo sospeso, ed è sospeso dentro di voi. 

Se mi lasciate entrare e mi lasciate il diritto di Creatore quale Io sono, non lascerò più sospeso l’Eden che è in voi e già su questa terra vivrete un soffio di Paradiso. 

Ricordatevi sempre che l’anima che mi ama sarà amata dal Padre mio e Noi scenderemo e dimoreremo in quell’anima e le daremo amore, luce e pace, e nell’eccesso del nostro Amore, quando sarà totalmente abbandonata tra le mie braccia, le daremo il supremo dono della nostra Divina Volontà, così come la possedeva Adamo quando fu creato solo per amore. 

Chi non mi ama e, ancora di più, chi ama solo sé stesso e la propria volontà sarà preda delle tenebre, chi non riconosce la mia Passione, Morte e Resurrezione e crede in dottrine umane, frutto dell’invidia del vostro nemico, non avrà parte con Me, perché Io sono venuto e ho parlato e ho rivelato la verità del Padre. Chi non crede in Me, pur avendo ascoltato la mia parola, non crede in Colui che mi ha inviato e fa di Lui un bugiardo, e non avrà la salvezza. 

Non fatevi ingannare: la Giustizia Divina esiste, rifugiatevi nella mia Misericordia fino a quando la incontrerete, non deviate dalla strada che vi ho mostrato e riconducete i vostri fratelli all’amore   del mio Sacro Cuore che tutto ha deciso e accettato, è Lui che vi     ha salvati. Fate penitenza, umiliate le vostre anime, i vostri cuori     e i vostri corpi davanti all’Eterno. Pentitevi con cuore sincero e ritroverete la strada per il mio e vostro Eden, per giungere alla vostra unica e vera casa, la casa del Padre.”