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sabato 1 marzo 2025

Il periodo di lavoro attuale costituisce solo un tempo di preparazione alla lotta futura sotto lo stendardo dell'Immacolata.

 


LETTERA 106  

Ai Chierici militi di Cracovia S.I.G.C.  

Grodno 1 IV 1925  


Cari fratelli!  

 Immerso nei più svariati problemi che si riferiscono al Rycerz, non ho potuto rispondere finora alla consolante lettera sulla vostra attività quali schermidori dell'Immacolata. Anche oggi scrivo solo poche parole.  

 Il periodo di lavoro attuale costituisce solo un tempo di preparazione alla lotta futura sotto lo stendardo dell'Immacolata. È una missione di altissimo valore 

e non è facile. Nella vostra attività, pertanto, dovete porre la massima attenzione anzitutto alla vostra vita interiore. Invano potreste esercitare i vostri intelletti, invano riempireste la mente con innumerevoli, belle e indispensabili nozioni, qualora vi dovesse mancare un interiore, filiale rapporto con l'Immacolata, Madre, Regina, Condottiera e Speranza nostra.  

 Raccomandandovi alla protezione dell'Immacolata, Patrona dell'Ordine, vi chiedo caldamente una preghiera.  

Vostro nel Padre s. Francesco  

Fr. Massimiliano  

domenica 29 dicembre 2024

La invito a donarsi alla Madonna Immacolata, come un bambino alla migliore delle madri

 


LETTERA 101  

A Giuseppe Tomasik S.l.G.C.  

Grodno 23 XI 1924  


Egregio Signore!  

 Dalla sua lettera si può capire che in lei si sta facendo strada un po' di sconforto a causa dell'amputazione e un vivo desiderio di una pronta e completa guarigione. Ed è ben naturale; ma è necessario regolare questo desiderio in modo ordinato e non dimenticare affatto, mentre si prega per ottenere la salute, quello che Gesù stesso nell'orto degli ulivi aggiunse allorché pregò il Padre di liberarlo dall'atroce passione che lo attendeva: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però, non come voglio io, ma come vuoi tu!» (Mt.26,39).  

 E... il calice non si allontanò e Gesù, Figlio di Dio, si sottopose ad una straziante passione. Dio conosce meglio [di noi] ciò che ci è utile: la salute o la malattia, la ricchezza o la povertà, la stima comune o la diffamazione. Nello scoraggiamento si può e si deve pregare, ma soprattutto è indispensabile rimettersi alla Volontà di Dio.  

 In effetti, quanto può durare un'amputazione? Solamente fino alla morte. Ma se questo dovesse accrescere anche di un solo grado la sua gloria in paradiso per tutta l'eternità, allora essa procurerebbe un vantaggio infinito. La vita passa in fretta, anche la sofferenza passa, mentre l'eternità durerà sempre. Ne vale la pena.  

 L'indirizzo di Miejsce Piastowe è: Istituto dei Padri Micaeliti 1 - Miejsce Piastowe presso lwonicz - Provincia di Leopoli.  

 La invito a donarsi alla Madonna Immacolata, come un bambino alla migliore delle madri; a ricorrere con semplicità a Lei in tutte le sue preoccupazioni, sofferenze e tentazioni ed Ella l'accompagnerà felicemente lungo questa breve vita. E. come sarà beata la morte sotto il manto dell'Immacolata! Nessuno di coloro che L'amano si perderà per sempre.  

Coraggio, dunque!  

Con profondo rispetto  

P. Massimiliano  

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 (1) Nell'originale P. Massimiliano scrive: Salesiani.  


domenica 20 ottobre 2024

Occorre lottare con la preghiera, con il buon esempio e la cordialità, con una grande dolcezza e bontà, quale riflesso della bontà dell'Immacolata.

 


LETTERA 97   

A un lettore del Rycerz Niepokalanej, Zawiercie  

Grodno 12 IX 1924  


Egregio Signore,  

La prego di non scoraggiarsi per il fatto che regnano la freddezza e la cattiveria, perché la grazia di Dio, attraverso l'Immacolata, è più forte. Se non vogliono pagare il Rycerz, allora noi volentieri lo manderemo gratis e l'Immacolata provvederà a trovare le offerte per quel luogo da qualche altra parte.  

Lo scopo della Milizia dell'Immacolata è di conquistare il mondo intero, tutti i cuori e ognuno singolarmente per la Regina non solo del cielo ma anche della terra; dare la felicità vera a quei poveri infelici che la cercano nei piaceri effimeri di questo mondo: ecco il nostro scopo.  

 Bisogna conquistare anche Zawiercie all'Immacolata: ecco il suo posto di combattimento. Occorre lottare con la preghiera, con il buon esempio e la cordialità, con una grande dolcezza e bontà, quale riflesso della bontà dell'Immacolata. Quelle persone che cercano la felicità fuori di Dio, sono degli infelici che, avvolti nel peccato e nei vizi, inseguono la felicità cercandola dove non c'è e dove non la possano trovare.     

Inoltre, la medaglietta dell'Immacolata sia l'arma o piuttosto la pallottola di cui ogni milite dell'Immacolata si serve. Uno può essere anche il peggiore di tutti, ma se acconsente a portare su di sé la medaglia miracolosa, bisogna dargliela; noi con vero piacere ne manderemo gratis quante ne occorreranno, e si deve pregare per lui e all'occasione, per mezzo di una buona parola, cercare di portarlo lentamente ad amare con tutto il cuore la Madre Immacolata, a rifugiarsi in Lei in tutte le sue difficoltà e tentazioni. Chi comincia a pregare sinceramente l'Immacolata, dopo poco tempo, soprattutto nella festa di Lei, si lascerà convincere a confessarsi. C'è molto male nel mondo, ma ricordiamoci che l'Immacolata è più potente e «schiaccerà il capo del serpente infernale» [cf.Gn.3,15].  

Per ora non stampiamo esemplari con la scritta «gratis», semplicemente per mancanza di tempo, ma forse riprenderemo di nuovo tale consuetudine. In ogni caso, volentieri manderemo ovunque tutte le copie che saranno necessarie e se qualcuno non ha la possibilità, non paghi. Se però egli ha denaro sufficiente per l'acquavite, allora è evidente che dovrà sacrificare qualcosa, perché altrimenti non apprezzerà il Rycerz e lo butterà via senza leggerlo.  

L'Immacolata le dia la forza mentre combatte per Lei.  

Fr. Massimiliano M. Kolbe  


domenica 1 settembre 2024

Con l'aiuto dell'Immacolata dobbiamo tendere a questo: che i fedeli Cavalieri dell'Immacolata si trovino dappertutto

 


LETTERA 92   

A Giovanni Pawlak, Cracovia S.l.G.C.  

Grodno 22 III 1924  


Egregio Signore!  

 Mi scusi tanto se sono così in ritardo con la risposta, ma in tipografia e in amministrazione c'è una tale mole di lavoro che è difficile liberarsene.  

 L'Immacolata propaga molto la sua Milizia (non organizzata, secondo la pagella d'iscrizione). Finora le due edizioni delle pagelle d'iscrizione, di 5.000 copie ciascuna, si sono esaurite. Siamo dunque oltre 10.000 membri della «guardia del corpo» dell'Immacolata, dato che per la terza edizione delle pagelline ci sono già alcune centinaia di richieste. Anche i parroci si iscrivono alla Milizia e reclutano i loro parrocchiani. - Gloria all'Immacolata!  

 Pure il Rycerz si sviluppa fortemente. Di quest'ultimo numero sono state stampate 6.000 copie e sono già esaurite, anche se in America ne mandiamo pochi esemplari. Per aprile ne stamperemo 7.000. Con l'aiuto dell'Immacolata tutto si aggiusta in modo prodigioso. Ho acquistato ancora cento chilogrammi di caratteri tipografici.  

 A proposito del «Circolo maschile»1. Non avendo trovato posto nel numero di marzo, il «Supplemento dello Statuto» l'ho inserito proprio nel numero di aprile, ampliato di otto pagine.  

 Quanto ad un programma di attività, la precedente esperienza mi ha insegnato a non limitarmi troppo a regole e regolette, ma a dare spazio ad una maggiore spontaneità nei progetti e nei propositi. È soprattutto la conformità alla Volontà dell'Immacolata il segreto del successo; preghiera, dunque: l'umile, fiduciosa ed amorosa preghiera infonde lume all'intelletto e dà forza alla volontà. L'Immacolata stessa rimuove gli impedimenti.  

Quanto alla sala di lettura, secondo me forse sarebbe meglio se qualche ragazzo o qualche signora potessero prestare servizio; i membri della Milizia, invece, siano l'anima di tutto, ma all'esterno si ostentino il meno possibile. Non siano conosciuti da alcuno. Così sarà possibile introdursi in molti luoghi, dove a viso aperto, l'ingresso sarebbe totalmente sbarrato.  

 Con l'aiuto dell'Immacolata dobbiamo tendere a questo: che i fedeli Cavalieri dell'Immacolata si trovino dappertutto, ma specialmente nei posti più importanti, come: 1) l'educazione della gioventù (professori di istituti scientifici, maestri, società sportive); 2) la direzione dell'opinione delle masse (riviste, quotidiani, la loro redazione e diffusione, biblioteche pubbliche, biblioteche circolanti, ecc., conferenze, proiezioni, cinematografi, ecc.); 3) le belle arti (scultura, pittura, musica, teatro); e infine 4) i nostri militi dell'Immacolata divengano in ogni campo i primi pionieri e le guide nella scienza .(scienze naturali, storia, letteratura, medicina, diritto, scienze esatte, ecc.). Sotto il nostro influsso e sotto la protezione dell'Immacolata sorgano e si sviluppino i complessi industriali, commerciali, le banche, ecc.  

In una parola, la Milizia impregni tutto e in uno spirito sano guarisca, rafforzi e sviluppi [ogni cosa] alla maggior gloria di Dio per mezzo dell'Immacolata e per il bene dell'umanità.  

 Con profonda stima  

P. Massimiliano  

 

Cordiali saluti al signor Presidente e agli altri membri.  

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(1) Dal gennaio 1920 P. Massimiliano aveva iniziato ad iscrivere i laici alla M.I. Due anni più tardi a Cracovia sorse il «Circolo maschile della M.I.». P. Massimiliano, con la collaborazione della presidenza, elaborò lo statuto particolare del circolo, che fu approvato dalle autorità ecclesiastiche e in seguito da quelle civili (P. Alfonso Kolbe, Notatki o M.I., p. 53-54). Giovanni Pawlak era segretario del circolo.  

giovedì 15 agosto 2024

È di Lei, evidentemente, che il diavolo ha molta paura.

 


LETTERA 90  

A un lettore del Rycerz Niepokalanej  

Grodno 21 I 1924 


Egregio Signore!  

 A causa del gran sovraccarico di lavoro non ho potuto rispondere alla sua lettera fino a questo momento.  

 L'Immacolata la benedica nella maniera più generosa per la zelante diffusione del Suo Regno, perché dove Ella prende possesso, ivi sicuramente si affermerà anche il Regno del sacratissimo Cuore di Gesù.  

Quanto al Rycerz, durante tutto l'anno 1925 (1) lei riceverà 20 numeri completamente gratis, perché uno dei lettori ha fatto un'offerta per alcune decine di numeri per tutto l'anno.  

Non si preoccupi, per ora!  

 È pure degno di lode il progetto di aprire una biblioteca nell'ospedale.  

 Quanto ai libri di cui mi parla, essi sono di una collana ebreo-protestante; sono capaci, nell'uno e nell'altro volumetto, di inchinarsi alla Chiesa fino a terra, ma questo non impedisce loro di affermare, in altri opuscoli della stessa collana, che il diavolo non esiste, che non c'è neppure il paradiso e che la religione ebraica è la migliore. Conosco la collana. Naturalmente, della santissima Vergine Maria, nostra Mammina Immacolata, nemmeno una parola. Perché, ad esempio, nella narrazione, anche se in verità del tutto ineccepibile, si evitano accuratamente le tanto numerose apparizioni della Madonna? È di Lei, evidentemente, che il diavolo ha molta paura. In cambio di questi libretti, gliene spedirò altri due, secondo il suo desiderio, se mi sarà possibile.  

Augurando la benedizione dell'Immacolata, rimango  

P. Massimiliano  

 

 PS - I foglietti non li abbiamo stampati a causa della gran mole di lavoro.  

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(1) L'anno indicato nel testo e la data della lettera non corrispondono; mancando l'originale è difficile precisare se l'errore sta nella data della lettera (1924) o nel testo (1925).  

martedì 30 luglio 2024

Ma la speranza è nell'Immacolata.

 


LETTERA 89   

A P. Alfonso Kolbe, Leopoli S.l.G.C.  

Grodno 12 XII 1923  

 

 

Caro fratello!  

E così, la mia lettera, nella quale avevo accluso pure tutte quelle mandatemi da P. Cornelio, è andata perduta? In essa ti facevo sapere che avevo ricevuto anche due dollari e che sono d'accordo con quanto è sfato stabilito, ecc. L'avevo spedita ai primi di dicembre... Per quanto ricordo, avevo accluso, secondo il desiderio che P. Cornelio mi aveva espresso una volta in una lettera, anche altre due offerte per celebrare altrettante ss. Messe secondo l'intenzione dell'offerente (le avevo ricevute a Varsavia da P. Norberto per 1.000.000 e per 850.000 [marchi] e immediatamente avevo trasformato i soldi in carta da stampa). In essa ti pregavo pure di informarmi nel caso che P. Cornelio non avesse potuto accettarle a favore del Rycerz. Ah! in essa scrivevo ancora che ho parlato con P. Norberto e che pure lui è con noi. E poi non ricordo altro.  

 Per quanto riguarda la tua ultima lettera, che l'Immacolata ti ricompensi per l'aiuto finanziario1. Al presente una balla di carta costa già sui 30.000.000 [marchi] e forse anche di più. Anzi, lo Przeglad Papierniczy2 annuncia un grande aumento dei prezzi della carta e nello stesso tempo prevede la caduta di molti periodici; ma la speranza è nell'Immacolata.  

 Sono anch'io del parere che il problema di adeguare le Costituzioni al Codice e al nostro tempo è una cosa importantissima, perché, se saranno «fatte bene», regoleranno il resto. Inoltre, trovo il problema della povertà molto scottante, perché in realtà le tenute agricole forse non ci aiutano troppo.  

Finisco, perché debbo affrettarmi a correre alla posta. Per quanto riguarda il parroco di P. Venanzio3, gli avevo già scritto ed avevo ricevuto da lui una lunga e bella lettera ancora a Cracovia; la mandai al P. Provinciale [P. Luigi Karwacki] con gli altri documenti. Giustamente uno (credo proprio P. Floriano) ha pure osservato che l'ambiente che circondava P. Venanzio - i novizi - dà veramente inizio al rinnovamento4.  

 Ti chiedo scusa per la confusione che c'è in questa lettera, ma forse più avanti ti scriverò con maggiore tranquillità. 

Ti chiedo una preghiera, affinché io non ostacoli l'Immacolata e collabori efficacemente con voi.  

Tuo fratello  

Massimiliano  

 

PS - Nella lettera precedente avevo aggiunto anche una lista di indirizzi di nostri padri zelanti che amano la «osservanza».  

 Perciò, se quella lettera non è ancora arrivata, ti invierò nuovamente gli indirizzi.  

 

 PS - Il manoscritto annunciato sulla busta non c'era dentro.  

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(1) Le offerte raccolte nella chiesa dei Frati Minori Conventuali di Leopoli nell'ultimo giorno della novena dell'Immacolata Concezione e da persone private (lettera di P. Alfonso del 9 XII 1923). - (2) Przeglqd Graficzny i Papierniczy (Rassegna grafica e cartaria) - settimanale di informazione per l'industria grafica, libraria e affini - cf. SK 72, nota 1. - (3) Il parroco di Kamionka Strumiflowa, parrocchia d'origine di P. Venanzio Katarzyniec, era don Giovanni Czyrek. - (4) Alcuni dei religiosi ricordati alla nota 2 della lettera n. 88 avevano fatto il noviziato sotto la guida di P. Venanzio.  

lunedì 3 giugno 2024

Quando l'Immacolata vuole, sviluppa ogni cosa. Gloria a Lei!

 


LETTERA 76  

A P. Alfonso Kolbe, Nieszawa S.I.G.C.  

Grodno 7 II 1923  

 

Caro fratello!  

I Ho spedito i 10 numeri richiesti. L'Immacolata guida le cose in modo imprevedibile, tanto che da diverse parti fluiscono domande in richiesta di più numeri.  

 Il denaro e l'articolo con la poesiola sono arrivati in convento. Il tuo articolo è già nella colonna metallica e aspetta ancora i suoi simili per essere installato sotto i cilindri. Per quanto riguarda la caratteristica degli articoli, ultimamente il Rev.mo P. Provinciale1 mi ha scritto: «Il culto verso la Madonna santissima si intrecci come un filo d'oro in ogni articolo, nella nostra bella lingua polacca». Teniamoci pertanto a questo principio, perché è la nostra Mammina Immacolata che lo vuole. L'Immacolata ti ricompensi per la collaborazione che mi dai con la tua penna.  

 Ah! io ho la memoria corta; quindi, per quanto riguarda i libri che appartengono al Terz'Ordine, so soltanto che si trattava proprio di un buon numero.  

Quando l'Immacolata vuole, sviluppa ogni cosa. Gloria a Lei!  

Tuo  

Fr. Massimiliano  

 

Durante le vacanze fa' un salto fin qua e così vedrai la macchina tipografica, la cucitrice e altre meraviglie.  

 I caratteri sono di piombo, antimonio e di altri componenti (foche d'acciaio). Quindi non so a che cosa potrebbero servire le monete di ferro.  

 È assai comodo per me se ricevo i soldi direttamente a mano, come finora. 

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(1) P. Luigi Karwacki scrisse questa direttiva a P. Massimiliano in data 17 I 1923. 


venerdì 17 maggio 2024

Ho parecchio lavoro, ma l'Immacolata mi dona anche la salute per poterlo compiere.

 


LETTERA 75   

A P. Alfonso Kolbe, Nieszawa S.l.G.C.  

Grodno 25 I 1923  


Caro fratello!  

 Ho appena ricevuto la lettera «con il sostentamento spirituale e materiale»1 per il Rycerz; ti rispondo subito, includendo i fogli di propaganda da affiggere alle porte: danno indicazioni sul contenuto e invogliano all'acquisto [della rivista].  

 Ho parecchio lavoro, ma l'Immacolata mi dona anche la salute per poterlo compiere. Sono appena tornato da Varsavia, dove mi sono recato per acquistare la carta per il Rycerz per tutto l'anno in corso; ho speso più di 2 milioni di marchi. Dal primo [febbraio] la carta aumenterà del 70-75%; perciò sono riuscito a ottenere sette balle di carta solo con la promessa di un rosario alla Mammina ss. e di un «Si quaeris»2 per ognuna. A Norberto, che era andato prima di me; gli avevano già detto che non ce n'era. Sto acquistando ancora caratteri e materiale tipografico.  

 Iddio ti ricompensi per la tua collaborazione con gli articoli e per la sollecitudine nel trovar denaro.  

 Oh! se P. Bonaventura si scuotesse un po' dal suo letargo letterario e prendesse la penna in mano!  

 Finisco perché ho ancora un bel mucchio di corrispondenza da sbrigare.  

Ricordati di me nella s. Messa. Tuo fratello  

Massimiliano  

  

«Salutationes» al P. Guardiano [P. Stanislao Czelusniak]; saluti a P. Gaetano ed anche, a Michele.  

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(1) Allusione alla lettera di P. Alfonso, in data 22 I 1923, da Nieszawa: «Ti mando per ora quello che tengo sotto mano: un po' di rinforzo materiale e spirituale e fa' ciò che credi: cambia, aumenta o accorcia, dàllo alle stampe o cestinalo»; e più oltre: «PS - In questa somma, 2.000 [marchi] c'è l'abbonamento (del quale non hai più bisogno di preoccuparti) ed il resto proviene dalla vendita delle singole copie». - (2) È l'inizio di una preghiera responsoriale a s. Antonio di Padova.  


mercoledì 1 maggio 2024

«Iddio ti ricompensi attraverso l'Immacolata»

 


LETTERA 74  

A P. Alfonso Kolbe, Nieszawa S.l.G.C.  

Grodno 19 I 1923  


Caro fratello!  

 È da parecchio che non ti scrivo, ma non ne ho avuto il tempo. P. Gaetano ti racconterà come vanno da noi le cose e quel che succede nella tipografia; credo che non si dimenticherà di parlarti della macchina cucitrice che costa un milione di marchi.  

 Quei due numeri sono già stati spediti; se per caso non fossero arrivati, fammelo sapere e li spedirò di nuovo.  

 «Iddio ti ricompensi attraverso l'Immacolata» dell'offerta di un dollaro per la celebrazione di una s. Messa, perché adesso sto comperando a poco a poco i caratteri e gli accessori per la macchina; quindi i soldi vanno e vengono. In questi giorni ho ricevuto 30 lire da Roma, da parte di P. Serafino [Majcher], mentre P. Lorenzo [Cyman] mi ha mandato dall'America lo chèque di 100 dollari americani che mi aveva promesso. Inoltre, il Rev.rno P. Provinciale [P. Luigi Karwacki] non vuole che io saldi i debiti [con questi soldi], anzi ha permesso di contrarne di nuovi, per il completamento della tipografia e per l'acquisto della carta.  

Ho ricevuto denaro per più di 15.000 [marchi]. Termino perché è già l'una e mezza di notte. Ti chiedo una buona preghiera all'Immacolata.  

Tuo 

 Massimiliano 

  

PS - Quanto alla redazione non è stato stabilito ancora nulla. Io, da parte mia, perdo quasi tutto il tempo in mezzo ai problemi amministrativi e tipografici. Ma l'Immacolata pensa anche a questo.  


lunedì 22 aprile 2024

L'Immacolata manda il denaro in modo addirittura sorprendente

 


LETTERA 72   

A P. Alfonso Kolbe, Nieszawa S.l.G.C.  

Grodno 18 XII 1922  


Caro fratello!  

 Scusami della cartolina poco chiara che ti ho spedito ieri; il fatto è che dovevo scrivere a Poznari, ma mi sono sbagliato. Sicuramente il Rycerz è già arrivato; in caso contrario, scrivi subito un reclamo, così non ci sarà bisogno di francobolli.  

 «Iddio ti ricompensi per mezzo dell'Immacolata» per gli auguri; te li ricambio, soprattutto per quell'ultima parte.  

Sono stato assente da Grodno per due settimane, perciò c'è stata un po' di confusione. Aiutami con la penna come ti è possibile. L'Immacolata manda il denaro in modo addirittura sorprendente, tanto che, nonostante le numerose e ingenti spese, relative anche all'acquisto della macchina, sto più o meno in piedi. Ho comperato i caratteri (per 350.000 [marchi]) in contanti, mentre per la macchina il P. Provinciale [P. Luigi Karwacki] mi ha prestato 1.500.000 [marchi]1.  

Ti chiedo un ricordo nella s. Messa.  

Fr. Massimiliano  

  

Zdzislaw ha deciso di dire addio all'Ordine; del resto era soltanto terziario.  

 PS - Devo comperare ancora caratteri per circa 500.000 marchi.  

 Saluti cordiali al M. Rev.do P. Guardiano [P. Stanislao Czelusniak] e a P. Silvestro; e «Buone Feste».  

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(1) Si era in periodo di grande svalutazione del marco polacco. Come esempio si può riferire il fatto che una copia del RN nel gennaio 1923 costava 100 marchi, in giugno 500, in dicembre dello stesso anno ben 20.000 marchi! Con la riforma monetaria del 1 V 1924 attuata dal ministro Grabski, il marco polacco fu sostituito con lo zloty e fu stabilito il cambio seguente: 1 zl. per 1.800.000 marchi! In seguito ad una ulteriore svalutazione, provocata dalla crisi economica, generata a sua volta dalla riforma monetaria, ai primi mesi del 1926 la «Banca di Polonia» riuscì a fissare il cambio di 1 dollaro USA a 8,91 zl. - cf. Enciclopedia Italiana Treccani, XXVII, p. 748 alla voce Polonia.  


giovedì 18 aprile 2024

Gloria all'Immacolata per questa grazia ottenuta

 


LETTERA 71   

A P. Alfonso Kolbe, Nieszawa S.l.G.C.  

Grodno 17 XII 1922 1  


Caro fratello!  

 Questa volta non sono stato io ad effettuare la spedizione; per questo ci sono stati alcuni disguidi. Ti prego di inviare al più presto quei 100 esemplari a Varsavia a P. Rainerio.  

Durante il lavoro di spedizione sono corso a Leopoli e a Cracovia (passando anche da Varsavia) in cerca di una macchina tipografica. E finalmente la macchina è già acquistata; la stanno imballando a Cracovia, mentre i caratteri li ho portati con me da Varsavia. - Gloria all'Immacolata per questa grazia ottenuta in occasione della solennità dell'8 dicembre.  

Scrivi ora quanto ti viene in mente, mandamelo e io lo stamperò.  

Ti prego di mandarmi anche [l'articolo] per il Rycerz, secondo la promessa. Ti chiedo un ricordo nella s. Messa.  

Tuo F M. 1  

Massimiliano  

  

PS - Mi affretto, perché ho lavoro fin sopra i capelli.  

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(1) La data è stata stabilita sulla base del timbro postale e della lettera n. 72.  


mercoledì 13 marzo 2024

«Iddio ti ricompensi per mezzo dell'Immacolata»

 


LETTERA 68   

A P. Alfonso Kolbe, Nieszawa S.l.G.C.  

Cracovia 8 X 1922  

 

Caro fratello!  

 Ti scrivo una cartolina di edizione M.I. per non spendere troppo e per ricordarti e chiederti se non sia possibile spedirvi un buon numero delle nostre cartoline.  

 Le memorie sul nostro santo [P. Venanzio Katarzyniec] - e di esse il buon Dio ti ricompensi di cuore - sono state lette pubblicamente durante la ricreazione dei chierici, però non riesco a trovare la poesia a cui accenni all'inizio, senz'altro sta ancora a Nieszawa in attesa di compassione.  

 P. Gerardo è tornato da casa. Si trova con noi P. Bernardino Rizzi; è giunto pure Fr. Elia, mentre Fabiano si è recato ai Leopoli per il noviziato.  

 In tipografia1 ho pagato il 50% in più e mi hanno consolato dicendomi che in questo mese dovrò pagare almeno un altro 50% di più. 

Sono stato a Grodno per esaminare le possibilità tipografiche di quella città2. Forse acquisteremo una macchina da stampa.  

Tuo fratello  

Massimiliano M.  

 

Speriamo che quella poesia arrivi al più presto.  

 «Iddio ti ricompensi per mezzo dell'Immacolata» per gli auguri.  

Il libro in francese su Gemma Galgani l'ho comperato con i soldi che mi aveva dato il P. Guardiano3 precedente. Me lo ha portato Wacio. Domanda al P. Guardiano se avanza delle pretese su di esso.  

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(1) La tipografia Czas [Tempo] di Cracovia, dove furono stampati tutti i numeri del RN che uscirono a Cracovia (I-X 1922). - (2) P. Massimiliano si era recato a Grodno il 4 X 1922 in relazione alla decisione del P. Provinciale, P. Luigi Karwacki, di trasferire la sede del RN a Grodno. Il P. Provinciale così scrive negli atti della visita canonica (Acta Coadunatac. Prov., p. 235, Cracovia 25 IX 1922): «Durante la visita ho trasferito tutta la redazione, insieme con P. Massimiliano, al nostro convento di Grodno, dove avrà un locale più adatto, maggior disponibilità di tempo e maggior facilità con le tipografie; forse si riuscirà ad aprire in quel convento, in società con altri, una nostra tipografia: se riuscissimo ad averla, si potrebbe comporre da soli tutto il giornaletto e stamparvi le altre nostre cose. La stampa, infatti, nelle comuni tipografie, di fronte alle pretese enormemente esagerate dei compositori, sta diventando in questi tempi quasi impossibile». Ai primi di ottobre il Guardiano di Grodno, P. Tommaso Wilusz, si incontrò con il P. Provinciale e si giunse così alla decisione definitiva del trasferimento. - (3) Il superiore uscente di Nieszawa era P. Clemente Zylka; gli succedette P. Stanislao Czelusniak, Dopo il nome di Wacio (Wadaw Kubacki, proveniente da Nieszawa), P. Massimiliano aveva scritto: «da parte della signora Kamiriska», che poi ha cancellato.  

martedì 20 febbraio 2024

Il pastore protestante [Krenz] sta leggendo la biografia di Gemma Galgani. Preghiamo molto per lui, perché la sua conversione può attirare anche molti altri.

 


LETTERA 65  

A P. Alfonso Kolbe, Cracovia S.l.G.C.  

Nieszawa 18 X 1921 1 


Caro fratello!  

 Ringraziandoti per le notizie e per gli auguri, rispondo a quanto mi chiedi.  

1) Per le facoltà bisogna scrivere a Roma in due posti, cioè: a) Chiesa del Transito di s. Giuseppe - Porta Trionfale - Roma; e b) Suore del s. Cuore - Via Villini - Roma. Per la prima facoltà si accetta personalmente l'obbligo di celebrare una s. Messa all'anno nel giorno stabilito, che può essere precisato nella lettera, applicando «per i moribondi» (i particolari sono spiegati nel libretto di cui P. Giacinto e P. Maestro [P. Czeslaw Kellar] sono in possesso). Bisogna accludere 50 centesimi per la pagella d'iscrizione. Nel secondo luogo, invece, ci si iscrive alle «Vittime d'amore» e si recita, secondo la breve formula che si trova nella pagellina d'iscrizione, l'atto di accettazione di tutte le sofferenze che la vita ci offrirà con spirito di «vittima d'amore». Il foglietto di P. Giacinto o di P. Maestro spiegherà il resto. Con questo si ottengono le varie facoltà elencate sulla pagellina d'iscrizione.  

 2) Il pastore protestante [Krenz] sta leggendo la biografia di Gemma Galgani. Preghiamo molto per lui, perché la sua conversione può attirare anche molti altri.  

Attualmente si trova qui il Rev.mo P. Provinciale [P. Luigi Karwacki]. Probabilmente domani partirà per Toruri, per prendere visione del progetto della nostra chiesa. Il piano di restauro del convento di Nieszawa è già elaborato. La metà del tetto è già rinnovata e il lavoro procede senza sosta, anche se la spesa è rilevante.  

Dato che il Rev.mo P. Provinciale mi ha pregato di continuare ad occuparmi anche in seguito delle cause dei nostri religiosi morti in concetto di santità, dei Venerabili e Beati, anche se non di tutti e con tutto l'impegno necessario, a causa del mio stato di salute non ancora perfetto, perciò desidererei almeno portare a termine la piccola biografia di P. Venanzio. Per questo pregherei che qualcuno (forse Fr. Cristoforo, se ha fatto qualcosa a Kalwaria) mi faccia sapere con precisione che cosa hanno messo insieme in merito i chierici a Kalwaria, che cosa hanno trovato di ciò che riguarda il defunto P. Maestro, dove si trova il materiale e che cosa hanno fatto.  

 A P. Domenico un cordialissimo «Iddio lo ricompensi» per gli auguri. Come va la salute di Fr. Bonaventura? Può darsi che presto arrivi anch'io2.  

 M'ha scritto Franco, in risposta agli auguri per il suo onomastico.  

Ti chiedo una preghiera. Tuo fratello  

Fr. Massimiliano M. Kolbe  

 

Saluti ai Padri Giacinto, Domenico, Norberto, Samuele, Giorgio, Gerardo, a Fr. Bonaventura e ai chierici, soprattutto a quelli della M.I.  

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(1) Il giorno 18 X 1921 il P. Provinciale si recò in visita al convento di Nieszawa; la data della lettera è stata stabilita in base a tale indicazione. -(2) «Verso la fine di ottobre del 1921 ricevetti l'obbedienza per Cracovia e mi trasferii colà il 3 novembre. A Cracovia trovai che il gruppo dei laici della M.I. era in stato di abbandono, perché non c'era nessuno che se ne occupasse, ma in compenso, sotto la direzione di P. Bonaventura Podhorodecki, la vita della M.I. tra i chierici studenti si sviluppava con grande fervore. Rinacque l'idea di stampare una rivista, tanto più che a Nieszawa, durante la visita del P. Provinciale, si era parlato nuovamente della pubblicazione e perfino della tipografia» - articolo Garstka uispomniee o RN [Una manciata di ricordi sul RN]. L'idea di pubblicare una rivista mariana era stata appoggiata da P. Venanzio Katarzyniec, il quale, ancora il 3 VI 1920 aveva scritto a P. Massimiliano: «Mi sono rallegrato molto nel sapere che lei intende stampare una rivistina che sia l'organo della Milizia dell'Immacolata. Naturalmente do il mio appoggio con tutta l'anima [...]. Tuttavia, se il mio consiglio meriterà qualche attenzione, sono del parere che sia bene far uscire questo nostro periodico al più presto possibile». E in seguito: «Non ho ancora scritto l'introduzione per la rivistina della MJ., ma lo scriverò non appena mi sarò ristabilito in salute» - P. Alfonso Kolbe, Zebrane ulomki ziycia O. Wenantego Katarzynca franciszkanina, Niepokalanòw 1931, p. 101. Il progetto della rivista per il movimento della M.I. fu realizzato nel gennaio 1922 - cf. SK 67, nota 2; 989B, in data 11 VII 1923.  


domenica 28 gennaio 2024

Se tale è la Volontà di Dio

 


LETTERA 64

A P. Luigi Karwackì, Leopoli S.l.G.C.  

Nieszawa 16 VIII 1921  

 

 

Reverendissimo Padre Provinciale  

 Secondo il suo desiderio, espresso nella lettera del 12 VII, mi sono recato a Toruri per la causa del Servo di Dio Giovanni Lobdowczyk e ho potuto constatare che ivi è proprio del tutto dimenticato. Nessuno ha saputo dirmi qualcosa di lui: né il parroco della chiesa che un tempo  era dei nostri frati, né le religiose, né un altro parroco (che abita di fronte alle religiose). Quest'ultimo mi consigliò di rivolgermi al segretario della biblioteca della «Società scientifica». Purtroppo non lo abbiamo trovato in casa (mi accompagnava P. Alfonso) e le circostanze non ci hanno permesso di fare ulteriori ricerche.  

 Tornato in convento, ho trovato nel Manuale dei Novizi1 (L. Caratelli M[inistro] G[enerale]), al capitolo «Religiosi morti in fama di santità» nel secolo XIII, al n. 52: «B. Giovanni Loberdank di Thorn, prussiano; +9 ottobre 1264 a Culma, e quivi sepolto nella nostra chiesa, dai luterani poi profanata insieme al corpo del beato (Wadding)». Sicuramente si tratta di lui; dunque, secondo il Wadding2, è già beato ed era sepolto a Chelmno, dove i protestanti profanarono le sue spoglie e la chiesa. È mai possibile, dunque, che non si possa trovare qualche indizio di lui? La cassa del convento, nella previsione del restauro del tetto, non mi permette di fare ulteriori indagini a Chelmno in merito a questa causa.  

 In occasione della prima Messa di P. Alfonso - alla quale ho partecipato - al paese natale, visitai anche la tomba del Venerabile P. Raffaele Chyliriski ed ho constatato che anche lì non si fa nulla per la sua causa. Il P. Guardiano [P. Ferdinando Swierczyriski] dapprima mi disse che lui si occupava dei peccatori e non dei santi, ma poi, quando gli ho accennato che pensavo di stampare un foglietto con una piccola biografia del Servo di Dio, si mostrò sinceramente soddisfatto. Gli altri Padri e Fratelli accolsero volentieri l'idea di collaborare per raccogliere notizie di grazie ricevute per intercessione del Ven. P. Raffaele. Ho chiesto a P. Edoardo di raccogliere le testimonianze a questo riguardo con le firme di coloro che hanno assistito a tali fatti straordinari o ne hanno sentito parlare.  

Alla presente accludo la piccola biografia del Ven. P. Raffaele scritta da P. Alfonso, che ho fatto venire a Nieszawa per questo motivo, e chiedo il permesso di stamparla in un formato simile al volantino su Gemma [Galgani]. A Leopoli non c'è forse un ritratto migliore del Ven. P. Raffaele? Quanto alle spese di stampa, nella «Ksiçgarnia Powszechna» o nella «Drukarnia Diecezjalna» mi è stato detto che un foglietto stampato come quello di Gemma, con la tiratura di 20.000 copie verrebbe a costare un marco per ogni esemplare; in numero minore sarebbe più caro. Credo che 20.000 copie, con una opportuna pubblicità, si diffonderebbero presto. Si potrebbe anche far conoscere il Ven. P. Raffaele ai nostri polacchi d'America e di Romania e forse in altri paesi.  

Io sono del parere che per l'efficienza della diffusione della devozione ai nostri francescani conventuali polacchi sarebbe necessaria una «cassa della Postulazione», poiché in caso contrario la situazione finanziaria del convento ostacola, ritarda e paralizza l'attività; del resto non è possibile che un solo convento riesca a coprire le spese di lavoro per tutti i nostri Servi di Dio; secondo il menzionato Manuale, infatti, ce ne sono circa 25; considerando i gruppi [ad esempio, di martiri] come unità singole. Una fonte di entrate per la cassa potrebbero essere le relative pubblicazioni ed offerte dei fedeli; tale cassa potrebbe servire anche per coprire le spese di beatificazione e canonizzazione. Le casse attuali (ad esempio a Lagiewniki) sono inattive, perché nessuno si occupa seriamente di questo.  

 La cosa migliore, però, potrebbe essere che nella nostra Provincia fosse nominato uno dei Padri più anziani, esperto ed intraprendente, come formale «postulatore provinciale». Suo compito sarebbe di occuparsi con vero zelo di tutti i nostri Servi di Dio, di studiare accuratamente lo stato attuale di tutte le cause, conoscere le difficoltà e superarle, guidare tutta l'azione metodicamente, sistematicamente, saggiamente ed energicamente, all'occasione istituire il processo diocesano (can. 2038-2064), preparare un materiale critico e ben ordinato per il nostro postulatore a Roma, e - prendendo con vivo interesse le informazioni sullo stato e l'andamento della causa -incoraggiarlo [-> il postulatore di Roma] a «non differire le cause dei nostri». È evidente che gli italiani possono fare a meno del postulatore provinciale, poiché il postulatore generale (attualmente l'arcivescovo Jaquet) e il vicepostulatore (il P.M. Laner) si recano personalmente sul posto, esaminano i testimoni, preparano le biografie, ecc.; da noi, invece, non viene nessuno dei due, perché la strada è lunga e costosa. Per questo si può spiegare anche il fatto che attualmente è stata portata avanti solo la «conferma del culto» di un italiano (terziario dei tempi di s. Francesco3); la causa del P.M. Bonaventura Fasani4 (come mi disse il vicepostulatore) va avanti bene; la causa di una monaca5 (credo italiana), della quale il vicepostulatore ha scritto la biografia (per quanto mi ricordo) dà buone speranze, ecc., mentre le nostre cause aspettano misericordia.  

A volte sento dire che non ci sono i miracoli, ma forse soltanto perché noi non ci informiamo; mi è stato detto, per esempio, che a Lagiewniki i sacerdoti (probabilmente secolari) non diedero ascolto a una signora che si era presentata per deporre su una grazia ricevuta per intercessione del Ven. P. Raffaele. Dopo una dimostrazione simile, evidentemente gli altri si limitano a ringraziare privatamente Dio e il suo Servo. Del resto, i nostri non sono tanto conosciuti, perciò sono pochi anche quelli che li invocano.  

Evidentemente, questo postulatore dovrebbe tenere una fitta corrispondenza sia con i luoghi dove si trovano i sepolcri dei nostri Servi di Dio, come pure con il nostro postulatore a Roma e qualche volta recarvisi personalmente, il che comporta spese non piccole, per coprire le quali è proprio necessaria una particolare cassa della postulazione, del cui uso, come pure di tutta l'attività, egli renderebbe conto ogni anno al P. Provinciale, o ogni anno e mezzo al Capitolo o al Definitorio (oppure ogni 3 anni secondo la durata del suo incarico). - Le parole finali della piccola biografia messe tra parentesi prevedono la eventuale istituzione di una postulazione provinciale con sede stabile.  

 Forse queste sono utopie della fantasia di un giovane, ma mi pare che in questa maniera le cause dei nostri Servi di Dio procederebbero speditamente (se tale è la Volontà di Dio), e chissà quante autentiche vocazioni susciterebbe tra la gioventù polacca la fama delle loro virtù e della loro venerazione. Non potrebbe lei, Rev.mo P. Provinciale, se lo crede opportuno, parlare di questo problema durante il Capitolo?  

Chiedendo la serafica benedizione  

Fr. Massimiliano M. Kolbe  

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(1) LORENZO CARATELLI, Manuale dei Novizi e Professi Chierici e Laici Minori Conventuali sopra la Regola, le Costituzioni, le memorie e le funzioni dell'Ordine, coll'aggiunta del Catechismo di Roma e d'alcune preghiere, Roma 1897. Il titolo completo del capitolo è: Religiosi del nostro serafico Ordine morti con fama di santità, p. 203- 223. - (2) Luca Wadding, storico francescano (1588-1657). - (3) Si tratta, forse, del B. Lucchesio da Poggibonsi, primo terziario francescano. - (4) B. Francesco Antonio Fasani, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, beatificato il 15 IV 1951. Il nome «Bonaventura», usato da P. Massimiliano, è un errore. - (5) La Serva di Dio Maria Satellico, clarissa del secolo XVIII - P. FRANCESCO LANER, La Venerabile Serva di Dio Maria Crocifissa Satellico monaca clarissa, Roma 1918.  


venerdì 5 gennaio 2024

Anche in questo si può ben notare la Provvidenza divina

 

LETTERA 63   

A P. Alfonso Kolbe, Cracovia S.l.G.C.  

Nieszawa 29 VI 1921  

 

 

Caro fratello!  

 Ho già inviato a Roma una lettera come dimostrazione che sono ancora vivo1.  

 Quanto alla richiesta per la celebrazione di una s. Messa, da parte di Fr. Lodovico Sobieski M.C. (non Sobuski), me l'aveva fatta lui stesso scrivendomi a Zakopane; ma siccome col passar dei mesi non avevo ricevuto «l'offerta della s. Messa», gli ho risposto che non l'avevo ancora celebrata, perché quel «regalo» (come mi aveva scritto in precedenza nella lettera) di certo era andato perduto da qualche parte; di conseguenza lo invitavo a reclamare presso l'ufficio postale. Così ora o il reclamo ha avuto il suo esito, oppure mi ha mandato per la seconda volta quei due dollari. Le intenzioni sono solo due (2). Ecco il testo della lettera di Fr. L. Sobieski: «Con il permesso e per la bontà del P. Rettore [P. Stefano Ignudi] le mando l'offerta per due (2) ss. Messe, perché siano celebrate, una per mio fratello defunto e la seconda per ottenere grazie particolari e per una buona riuscita, secondo l'intenzione dell'offerente». Anche in questo si può ben notare la Provvidenza divina: in questo modo ti è stato agevolato il viaggio in occasione della prima Messa solenne. Quanto a me, il P. Guardiano [P. Clemente Zylka] mi lascerà venire molto volentieri. Del resto c'è ancora tempo fino «alla metà delle vacanze», quindi potremo ancora prendere accordi per lettera e forse anch'io sarò completamente sfebbrato. Di questo passo raggiungerò in breve tempo le dimensioni di una botte e questo dovrebbe accelerare il completamento della cura.  

 Qualche giorno fa ti ho inviato una lettera con gli auguri per te e per gli altri «neo-sacerdoti»2; sicuramente il P. Maestro [P. Czesfaw Kellar] te l'avrà consegnata subito dopo l'ordinazione.  

Può darsi che Fr. Lodovico abbia inviato quelle due intenzioni in riconoscenza per essermi occupato della spedizione dei libri in polacco agli americani di origine polacca del nostro collegio. Infatti, in quella stessa lettera mi ringrazia, in base a quanto gli avevo fatto sapere, del mio interessamento presso un Padre, perché procurasse i libri e li spedisse (da Cracovia) dietro il consenso e il suggerimento del P. Guardiano [P. Mariano Sobolewski] che di questo mi aveva scritto a Zakopane. Nel frattempo, passando per Cracovia, ero venuto a sapere che non era stato fatto ancora nulla, perché la libreria non si assume la responsabilità per il recapito dei libri. Potresti occuparti un po' tu di questa cosa, se ti è possibile (dopo aver terminato l'anno scolastico) e informarti se, per esempio, le suore Nazaretane, che spesso vanno a Roma, possono recapitare questi libri; oppure si può tentare di spedirne uno e, se arriva, allora mandare anche gli altri in piccole quantità. Il P. Guardiano, come ho già detto, ha già dato il suo permesso. Si tratta di qualche buona predica in polacco e un po' di letteratura (Sienkiewicz, Mickiewicz, ecc.). Si accontentano anche di libri usati e pagano con dollarini (domandano subito la «ricevuta»). Fammi sapere se si può fare qualcosa in merito e, se lo sai, come sono arrivati quei due dollari (forse per posta).

Termino perché sta per finire il foglio e raccomando fervidamente me stesso e il mio giovane pastore protestante [Krenz] insieme con le sue pecorelle, il direttore della scuola e quegli altri poveretti che sono lontani dalla s. Chiesa. Prego di annoverarli tra i raccomandati della M.I.  

Tuo fratello  

Fr. Massimiliano M. Kolbe  

 

Dietro raccomandazione del Rev mo P. Provinciale [P. Luigi Karwacki], mi ha scritto il focolare M.I. di nuova fondazione dei nostri seminaristi di Leopoli. Varrebbe la pena mandare loro, quando si presenti una buona occasione (non per posta, perché si perderebbe) almeno una serie delle “Conferenze apologetiche» ed un po' di altri doppioni adatti [a loro].  

Cordiali saluti al M. Rev.do P. Maestro. Saluti cordiali alla mamma.  

 Se mi mandi ancora 3 o 4 immaginette, allora potrei darne una anche al mio giovane pastore.  

 Delle immagini, una l'ho mandata al P. Rettore a Roma e l'altra a Fr. L. Sobieski, che ha mandato i 2 dollarini.  

 Saluto cordialmente tutti i neo-sacerdoti, i membri della M.l. e gli altri chierici. - Si ricordino qualche volta pure di me nella preghiera ed anche del mio giovane pastore e di tutta la sua «combriccola».  

 Sono stato da don Helbich3 a Grabkòw presso Wlodawek: l'ho trovato logorato dalla persecuzione moscovita e dal lavoro. È stato molto contento.  

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(1) «Scrivi immediatamente a P. Massimiliano che... P. Ignudi, allarmato per la notizia della sua presunta morte, informa con un doloroso "proh dolor!", di aver perfino celebrato una s. Messa per la pace della sua anima. Informi, perciò, il suo P. Rettore sul suo stato di salute, perché si rallegri». Questa la raccomandazione che P. Mariano Sobolewski, Guardiano di Cracovia, aveva dato a P. Alfonso (lettera   di P. Alfonso a P. Massimiliano in data 24 VI 1921). Nel giugno 1921, non si sa come, giunse a Roma la notizia della morte di P. Massimiliano. È stato facile prestar fede alla falsa notizia, dato che molti sapevano del suo precario stato di salute. Il Rettore del collegio serafico internazionale, P. Stefano Ignudi, secondo l'uso, aveva fatto celebrare una s. Messa in suffragio di P. Massimiliano e sulla Cronaca del Collegio Serafico di S. Teodoro dei Frati Minori Conventuali, in data 14 VI 1921 scriveva di suo pugno il seguente necrologio, in lingua italiana: «Giugno 14 - Oggi è stata cantata Messa di Requie, in terzo, per l'anima di P. Massimiliano Raimondo Kolbe della provincia di Polonia, alunno di questo Collegio: morto per tisi il... Fu un angioletto, un santino, pieno di fervore e di zelo; uno degli alunni più osservanti, edificanti e anche negli studi uno dei migliori che abbia avuto questo Collegio. Quivi istituì fra i più volonterosi una associazione divota di preghiere per la conversione dei peccatori, specialmente dei nemici più infesti alla Chiesa, frammassoni, ecc., in onore dell'Immacolata, sotto il titolo: Militia Immaculatae Conceptionis B.M.V., che dura ancora. Laureato in Filosofia all'Università Gregoriana, in Teologia in questo Collegio 22 luglio 1919. Sacerdote il 28 aprile 1918. Lasciò il Collegio 23 luglio 1919». Nel posto vuoto (per la data della morte) P. Ignudi in seguito scrisse: «Non è morto! fu notizia falsa». - (2) Insieme con P. Alfonso Kolbe erano stati ordinati sacerdoti: P. Norberto Uljasz, P. Samuele Rosenbaiger, P. Gerardo Domka, P. Giorgio Wierdak, P. Domenico Bednarz. - (3) Don Adalberto Helbich era stato amico della famiglia Kolbe ancora negli anni 1907-1908: fu il primo parroco della parrocchia della B.V. Maria a Pabianice, eretta nel 1907.  


venerdì 1 dicembre 2023

L'Immacolata mi ha dato un po' di chiarezza di pensiero e tutto è andato liscio.

 

LETTERA 61   

Ai chierici militi di Cracovia S.l.G.C.  

Nieszawa 10 VI 1921  

 

 

Cari «Commilitones»,  

 Conformandomi al desiderio del Rev mo P. Provinciale [P. Luigi Karwacki], qui non mi occupo della causa della M.I., non organizzo nulla, anche se più di qualche volta mi viene una forte tentazione. Vicino vi è una scuola (con circa 400 bambini); nella cittadina, il «circolo della gioventù» (cattolica) è quasi inesistente e al presente riduce la propria attività ai soli balli; l'attività del Terz'Ordine è quasi spenta.  

Ma la cosa migliore è l'obbedienza. Agisco pertanto come un semplice membro della M.I. ed anche in questo limitatamente, per non ostacolare la cura. Venendo a Nieszawa, in treno, ho avuto occasione di parlare con diverse persone e chiarire le loro idee. Mentre mi recavo a Wlodawek (per chiedere la facoltà di confessare) nella carrozza mi sono trovato, tra l'altro, in compagnia di un ebreo (civile, senza le ciocche rituali di capelli), di una giovane ebrea (vestita elegantemente), di un protestante, di un cattolico del Caucaso e di altre persone. Ho indirizzato volutamente la conversazione su un tema religioso, senza però stancarmi troppo, perché lasciavo che discutessero tra di loro; mi limitavo unicamente ad intervenire là dove era necessario e a volte cercavo di chiarire nel modo migliore una cosa o l'altra. L'Immacolata mi ha dato un po' di chiarezza di pensiero e tutto è andato liscio. La giovane ebrea ha riconosciuto con facilità, contro i protestanti, che una fede soltanto può essere buona; quando si è parlato di cattivi cattolici, si è riconosciuto che un buon cattolico è migliore di un buon incredulo, ecc. Alla fine del viaggio, mentre si arrivava in stazione, ho preso la parola io e, per concludere la conversazione, son passato dalla legge di natura, dalla elezione di Israele e dal protestantesimo fino al cattolicesimo, dando pure delle brevi motivazioni; ho raccomandato infine la preghiera come mezzo per riconoscere la verità. Quando già stavo sul marciapiede, uno dei compagni di viaggio (il cattolico) mi ha riferito che, quando sono uscito dalla carrozza, l'ebreo (o il protestante) aveva esclamato:  

«Che saggio prete!». Può darsi che l'Immacolata abbia cominciato ad aprire una breccia nella loro anima. Raccomando perciò tutti i miei compagni di viaggio alle preghiere della M.I. (domando di collocarli tra i «raccomandati»).  

 Mi sono dilungato troppo, perciò ora cercherò di concludere rapidamente.  

 Anche qui, talvolta, riesco ad avvicinare alcune anime che evitano il confessionale, con qualche stratagemma. Del resto, Gesù stesso ha esortato: «Siate prudenti come i serpenti» [Mt 10,16]. L'Immacolata manda certe anime oneste, veri Militi, le quali, con un pizzico di furbizia ne conducono altre al confessionale. Una volta, una persona venne da me mentre stavo in confessionale e, indicandomene un'altra, mi disse: «Quella vorrebbe confessarsi, ma si vergogna». Evidentemente, poi, mi è bastato fare «benevolmente» un cenno con la mano, perché quella si avvicinasse ed incominciasse la confessione.  

 Ho fatto anche una visita al pastore protestante [Krenz] del luogo, con il pretesto di voler conoscere come si insegna nella sua università (a Dorpat), poiché «ogni università protestante ha un proprio orientamento». Sapevo che è piuttosto sostenuto (vorrebbe che fosse il sacerdote per primo a fargli l'inchino); mi sono presentato (come s. Paolo «cittadino romano» [cf. Atti 16,37; 22,25]) come professore di storia della Chiesa e gli ho detto che quest'anno desideravo commentare più ampiamente il protestantesimo, perciò volevo raccogliere fonti. - Lo spazio finisce, quindi debbo concludere. - 

In breve citai qualche passo della sacra Scrittura, e soprattutto: «Tu sei Pietro e su questa pietra ecc.» [Mt 16,18], che lo fece riflettere. Tant'è vero che uscì con questa espressione: «Può darsi pure che Cristo abbia voluto scegliere Pietro come capo visibile». Promise di venire da me in giardino, ma finora non si è fatto vedere. Perciò, pregate molto per lui e consideratelo tra i «raccomandati».  

Nel Padre san Francesco  

Fr. Massimiliano M. M.I. 


giovedì 16 novembre 2023

Potrebbe risvegliare chissà quante vocazioni assopite.

 


LETTERA 60   

A Fr. Alfonso Kolbe, Grodno S.l.G.C.  

Zakopane 19 IV 1921  

 

Caro fratello!  

Ho saputo da Cracovia, dal P. Maestro [P. Czesfaw Kellar], che P. Venanzio è morto1. Ritengo che tutti vedano in lui un religioso modello. Per questo non sarà fuori luogo raccogliere alcune testimonianze (documenti) e, se il Rev.mo P. Provinciale [P. Luigi Karwacki] lo permetterà, scrivere una sua biografia2, soprattutto per i laici, dato che talvolta essi hanno le più strane idee su quel che succede «dietro la porta di un convento» e non mancano coloro che pensano che, in pratica, i frati non osservano ciò che le loro regole prescrivono, perché è impossibile. Pertanto una breve biografia chiarirebbe molte idee e potrebbe risvegliare chissà quante vocazioni assopite. Quindi, ti pregherei, nei momenti liberi, di scrivere fatti concreti e parole, il più fedelmente possibile, del tuo defunto Maestro. Lo stesso facciano i suoi compagni P. Floriano e P. Cornelio. La presentazione dei fatti e delle parole può essere illustrata sotto diversi titoli, per esempio, riguardanti la fede, la speranza, l'amor di Dio e del prossimo, l'abnegazione di sé, l'obbedienza, l'umiltà, lo zelo nel compimento dei doveri, la sollecitudine per salvare e santificare le anime, la semplicità, la prudenza, la forza d'animo nelle avversità ecc., la mortificazione, la pazienza ecc. Tutto questo, però, senza trasgredire i tuoi doveri, nei momenti liberi.  

 Può darsi che fra poco io possa partire da Zakopane, perché il medico mi ha consigliato di trascorrere l'estate in campagna.  

Sempre tuo  


Fra Massimiliano  

Ricordati di me nelle tue preghiere. Saluti ai PP. Floriano e Cornelio.  

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(1) P. Venanzio Katarzyniec, maestro dei chierici novizi, morì di tubercolosi il 31 III 1921 a Kalwaria Padawska, all'età di 31 anno. È in corso il processo di beatificazione. - (2) P. Alfonso Kolbe scrisse una biografia di P. Venanzio Katarzyniec dal titolo Zebrane ulomki z zycia O. W enantego Katerzynca, franciszkanina, Niepokalanòw 1931. 

venerdì 27 ottobre 2023

Lasciamo tutto all'Immacolata. Qualche volta occorre pregare secondo questa intenzione, tuttavia lasciamo fare a Lei e a Lei sola tutto quello che vuole

 


LETTERA 59   

A Fr. Alfonso Kolbe, Grodno S.I.G.C.  

Zakopane 25 III 1921  


Caro fratello!  

 Ho ricevuto oggi la cartolina con gli auguri. Ricambio di cuore e che Dio ti ricompensi!  

 Mi riempie di gioia il fatto che tu ti stia avvicinando sempre più all'altare; non so se potrò essere presente alla tua ordinazione1, in quanto il medico mi ha consigliato di trascorrere l'estate in campagna e quindi di ritornare di nuovo a Zakopane. Poi finalmente mi dirà che cosa dovrò fare in seguito. Probabilmente dopo un breve soggiorno qui, potrò riprendere il lavoro. Per il momento la ferita ai polmoni non si è ancora cicatrizzata.  

 Il M. Rev.do P. Maestro [P. Czeslaw Kellar] mi ha scritto dello zelo di Fr. Bonaventura per la M.I.  

 Il Rev.mo P. Segretario Generale [P. Ernesto Franciosi] mi consigliava, quand'ero a Roma, di diffondere la M.I. tra i laici e di darmi da fare, in seguito, per ottenere l'approvazione e le indulgenze per mezzo dei vescovi. Dal momento che ora si sono sviluppate alcune associazioni protestanti (soprattutto la YMCA2 e la YWCA) gli ho scritto chiedendogli se non sia giunto il tempo di iniziare a Roma le pratiche a tale scopo. In merito a questo mi ha risposto di aver trattato la questione con il Rev.mo P. Generale [P. Domenico Tavani]; essi hanno concluso di fare il possibile, per il momento, di ottenere l'approvazione da parte dei vescovi; in seguito «si vedrà come procedere»: vale a dire, ci penserà il Rev.mo P. Generale. Lasciamo tutto all'Immacolata. Qualche volta occorre pregare secondo questa intenzione, tuttavia lasciamo fare a Lei e a Lei sola tutto quello che vuole, poiché la Milizia è «dell'Immacolata».  

Tuo fratello  

 P. Massimiliano M. Kolbe M.I.  

«Buone Feste» a P. Floriano e a P. Innocenzo.  

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(1) P. Alfonso Kolbe ricevette l'ordinazione sacerdotale il 29 VI 1921. - (2) La Y MCA (Young Men's Christian Association) è l'associazione della gioventù fondata a Londra nel 1884 da G. Williams; la YWCA (Young Women's Christian Association) è il ramo femminile di tale associazione. Ambedue hanno la medesima origine, il medesimo scopo e i medesimi metodi. La loro ideologia religiosa fu condannata dalla santa Sede con decreto del s. Officio del 5 XI 1920.