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venerdì 19 novembre 2021

Supplica al Santo Padre

 


La Battaglia  Finale del Diavolo

A Sua Santità Papa Benedetto XVI (e, se necessario, al suo successore): Santo Padre, Noi, membri fedeli della Santa Chiesa Cattolica, siamo costretti a  supplicare la Santità Vostra in quanto giudice supremo in materia di  controversie nella Chiesa.

Questa nostra supplica è un atto straordinario intrapreso da Cattolici  che non hanno alcun rappresentante che possa intercedere per loro  dinanzi alla Santità Vostra, durante questa crisi di fede e di disciplina  senza precedenti che ha fatto seguito al Concilio Vaticano Secondo. Questa Supplica è espressione del diritto, dato a tutti i Cattolici  battezzati dal Signore, di poter far ricorso diretto al Sommo Pontefice,  senza bisogno di procedimenti canonici preventivi. (Concilio Vaticano  Primo (1870), Dz. 1830, D.S. 3063; Secondo Concilio di Lione (1274),  Dz. 466; Codice di Diritto Canonico (1983), can. 212 e 1417 § 1)

Le basi per questa Supplica sono contenute nello studio intitolato La battaglia finale del diavolo (BFD), ma possono trovarsi anche nel libro Il  quarto segreto di Fatima di Antonio Socci, le cui conclusioni coincidono  con quelle del BFD e che voi conoscete sicuramente, in quanto noto  e rispettato scrittore Cattolico, al quale avete personalmente inviato  i vostri ringraziamenti per il suo libro ed i “sentimenti che lo hanno  suggerito.” 

Dopo aver esaminato le prove raccolte, siamo giunti alla certezza morale riguardo ai seguenti punti:

Primo, il Messaggio di Fatima è una profezia vitale per i nostri  tempi; la sua veridicità è stata confermata senza ombra di dubbio dalle  straordinarie circostanze della sua rivelazione (tra le quali un miracolo  pubblico testimoniato da più di 70.000 persone), dalla sua approvazione  da parte delle competenti autorità ecclesiastiche, dalla sua accettazione  e dal suo accoglimento all’interno della vita della Chiesa, e grazie alle  stesse affermazioni ed azioni di Papa Giovanni Paolo II, tra le quali  ricordiamo l’istituzione della Festa della Madonna di Fatima, che cade  il 13 maggio nel calendario liturgico della Chiesa. Come Papa, anche  voi avete testimoniato dell’autenticità delle apparizioni di Fatima,  dichiarando nell’anniversario della prima apparizione: 

“Tu hai promesso ai tre bambini di Fatima ‘alla fine, il mio  Cuore Immacolato trionferà’. Che così avvenga!” (Preghiera a  Maria pronunciata da Sua Santità Benedetto XVI il 13 maggio  2009, a Betlemme)

Santo Padre, voi avete anche dichiarato che Fatima “è senza dubbio la più profetica delle apparizioni moderne” (Santuario Nazionale della  Madonna di Aparecida, Brasile, 13 maggio 2007). 


Secondo: Il Segretario di Stato del Vaticano ed alcuni suoi  collaboratori hanno tentato di imporre alla Chiesa una comoda  “revisione” del Messaggio di Fatima, al fine di adattarlo al presunto  “nuovo orientamento” della Chiesa che ha fatto seguito al Concilio  Vaticano Secondo; si tratta di un atto che contraddice completamente  la chiamata, espressa personalmente dalla Santità Vostra, ad  “un’ermeneutica della continuità” tra il Concilio e la Tradizione  Cattolica.  Questo “nuovo orientamento”, che insegue incessantemente  “l’ecumenismo”, il “dialogo” e la diplomazia Vaticana con le forze  secolari, intende negare i contenuti profetici esplicitamente Cattolici  delle apparizioni di Fatima: gli avvertimenti, rivolti alla Chiesa e al  mondo in generale, sulle gravi conseguenze per la vita e l’anima di  milioni di persone qualora venissero ignorati i consigli, le richieste e gli  ordini del Messaggio di Fatima. 

La versione di Fatima sostenuta dal Cardinale Sodano, e da  altri assieme a lui, è incompleta, inesatta e falsa. Questo Messaggio  di Fatima “rivisto”, con la sua speciosa “interpretazione” del Terzo  Segreto e il rifiuto di esaudire alla richiesta della Vergine Maria per la  specifica Consacrazione della Russia, non farebbe altro che nascondere  definitivamente i veri eventi accaduti a Fatima, lasciando i beneficiari  di quel Messaggio - e cioè ogni Cattolico ma anche ogni essere umano  sulla faccia della terra - del tutto all’oscuro sui suoi veri significati e  pertanto in grave pericolo, a causa delle conseguenze che esso predice,  con tutta l’infallibilità della Madre di Nostro Signore. 

In particolare, questa “revisione” del Messaggio di Fatima: 

(a) Tralascia la Consacrazione della Russia, richiesta dalla  Madonna di Fatima, rimpiazzandola arbitrariamente con una  consacrazione del mondo, dalla quale è stato deliberatamente  omesso qualsiasi riferimento alla parola Russia, a causa di futili  motivi politici.

(b) Fa intendere, erroneamente – e contrariamente a ciò che la  Santità Vostra ha affermato il 13 maggio 2009 – che il Trionfo del  Cuore Immacolato sia già avvenuto perché in Russia è cambiato il  regime politico nel 1991; ancor peggio, pretende che quel trionfo non sia altro che il fiat della Vergine Maria, col quale Ella accettò di diventare Madre di Dio, 2.000 anni fa.

(c) Afferma assurdamente che la visione del Terzo Segreto, che vede il Papa e altri membri della gerarchia mentre vengono  giustiziati da un gruppo di soldati tra le rovine di una città semi  distrutta, non raffiguri altro che il Santo Padre mentre scampa ad un tentato omicidio per mano di un singolo attentatore nel  1981. Questo ha indotto e induce tuttora nei fedeli un falso senso di sicurezza, di fronte allo scenario chiaramente apocalittico che viene invece raffigurato in quella visione, e del quale non  abbiamo mai potuto leggere alcuna parola della Madonna a sua  spiegazione – parole che certamente avrebbero evitato queste false  interpretazioni. 

(d) conclude (basandosi su queste “interpretazioni” errate) che gli eventi contenuti nel Terzo Segreto, e quindi il Messaggio di  Fatima in generale, “appartengono al passato”. 


Terzo: Il “nuovo orientamento” rappresenta sostanzialmente il  raggiungimento degli obiettivi dei peggiori nemici dichiarati della  Chiesa, proprio come ci avevano avvertito tanti Papi e prelati prima  del Concilio. Questi obiettivi prevedevano la liberalizzazione e la  “strumentalizzazione” della Chiesa affinché non solo cessasse di opporsi,  ma anzi si aprisse a quel processo di secolarizzazione universale e di  apostasia che ha distrutto gran parte dell’antica Cristianità e che ora  minaccia di porre il mondo intero sotto il giogo di un collettivo secolare  mondiale, all’interno del quale la Chiesa cesserebbe di predicare  apertamente il Vangelo di Gesù e perderebbe ogni propria autorità o  influenza datale dal Signore. 


Quarto: Il nuovo orientamento è parzialmente dovuto a quella  “demolizione dei bastioni” raccomandata da Hans Urs von Balthasar.  Non stupisce il fatto che questa “demolizione” abbia prodotto solo  confusione, perdita di fede e di disciplina, nonché la rovina del  bene della Chiesa e l’inasprirsi della sua crisi – della quale il recente  scandalo sessuale tra i sacerdoti e vescovi è solo una delle innumerevoli  manifestazioni. Persino Papa Paolo VI fu costretto ad ammettere, poco  dopo il Concilio, che: 

“Il fumo di satana è entrato nel Tempio di Dio... l’apertura al mondo è diventata una vera e propria invasione nella Chiesa da parte del pensiero secolare. Siamo stati forse troppo deboli ed  imprudenti”.


Quinto: Lamentandosi delle condizioni in cui versava la Chiesa,  il vostro predecessore Papa Giovanni Paolo II parlò di una “apostasia  silente”, nella sua Ecclesia in Europa, mentre la Santità Vostra ha  personalmente dichiarato che “in vaste zone della terra la fede è nel  pericolo di spegnersi come una fiamma che non trova più nutrimento,”  e che dopo il Concilio Vaticano Secondo “si è smesso di parlare di  certe verità fondamentali della fede, come il peccato, la grazia, la vita  teologale e i novissimi”, e che pertanto la Chiesa soffre a causa di un  “ambiente ecclesiale secolarizzato” e in molti luoghi sembra esservi un  “deserto senza Dio”.


Sesto: Il Cardinale Bertone e i suoi collaboratori, le cui azioni ed  omissioni sono state abbondantemente documentate nel nostro BFD e  nell’opera di Antonio Socci, hanno sacrificato il Messaggio di Fatima,  con i suoi contenuti profetici esplicitamente Cattolici, sull’altare del  nuovo orientamento della Chiesa - tendente al mondo e liberalizzato, ecumenico ed interconfessionale - che quei prelati hanno promosso  senza sosta in nome del Vaticano II. È stato proprio in nome di questo  “nuovo orientamento” che il Cardinale Bertone e i suoi aiutanti, riportati  nel BFD e nell’opera di Socci, hanno impedito sistematicamente che si  compisse la Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria,  da loro falsamente dipinta come un’inutile “provocazione” nei confronti  della “Chiesa” Russo-Ortodossa.


Settimo: Tentando di sostenere la loro falsa interpretazione del  Messaggio di Fatima, gli accusati hanno imposto un vero e proprio  regime di silenzio e segretezza su Suor Lucia, tentando al tempo stesso  di costringerla ad accettare la loro falsa interpretazione. L’accesso a Suor  Lucia non è stato concesso ad alcuna persona imparziale che potesse  indagare, alla fonte, sul suo presunto ed improvviso “cambiamento”  nella propria testimonianza, che era rimasta immutata per più di 60 anni  e che secondo la quale la Vergine di Fatima aveva richiesto solamente la  Consacrazione della Russia, e non del mondo, proprio perché il Signore  desiderava che il mondo sapesse che era stato il potere della Sua grazia,  mediata da Maria, ad aver convertito la Russia alla Fede Cattolica.  Inoltre, quasi tutti i 24 volumi di documenti su Fatima raccolti da  Padre Alonso, che sicuramente rispondono alle tante domande sul Terzo  Segreto e sul Messaggio di Fatima in generale, vengono tuttora tenuti  nascosti e non sono stati pubblicati, a più di 35 anni dalla loro stesura.


Ottavo: Portando avanti la loro “gestione” del Messaggio di Fatima,  i prelati in questione e i loro collaboratori, nonché chi è succeduto loro  nei propri incarichi, agendo sotto gli auspici del Segretario di Stato,  hanno perseguitato e tentato di allontanare Padre Nicholas Gruner  dalla comunità dei fedeli. Padre Gruner rappresenta la legittima  opposizione a questo loro tentativo di disfarsi del Messaggio di Fatima  nel suo significato Cattolico tradizionale. Allo stesso tempo, queste  persone hanno fatto poco o niente per punire i veri nemici della Chiesa,  che si trovano al suo interno, i quali (per richiamare le parole di Papa  Paolo VI) hanno aperto la Chiesa al “fumo di satana” ed hanno portato  “all’invasione della Chiesa da parte del pensiero secolare”. 


Nono: Nel tentativo di coprire la propria complicità in questa  debacle ecclesiastica, prodotta dal “nuovo orientamento” e da tutte  le novità introdotte da quest’ultimo, i prelati Vaticani che abbiamo  identificato in questo libro hanno intenzionalmente e disonestamente  nascosto alla Chiesa e al mondo un testo appartenente al Terzo Segreto  di Fatima. Questo testo, come concludono sia il BFD sia il libro di  Socci, contiene con tutta probabilità le parole mancanti della Vergine,  che fanno seguito all’affermazione incompleta presente nella Quarta  Memoria di Suor Lucia: “In Portogallo si conserverà sempre il dogma  della fede ecc.” – parole che, ne siamo convinti, predicono l’attuale crisi  della Chiesa e forniscono gli strumenti per evitarla o per porvi fine. Santità, anche il Cardinale Eugenio Pacelli, futuro Papa Pio XII,  aveva predetto nel 1931 le condizioni in cui si sarebbe trovata la Chiesa, alla luce del Messaggio di Fatima: 

Sono preoccupato per il messaggio che ha dato la Beata  Vergine a Lucia di Fatima. Questo insistere da parte di Maria, sui  pericoli che minacciano la Chiesa è un avvertimento divino contro il suicidio di alterare la Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima… verrà un giorno in cui il mondo civilizzato negherà il proprio Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Sarà  allora tentata in credere che l’uomo è diventato Dio. Nelle nostre  chiese, i Cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Dio li aspetta. Come Maria Maddalena, in lacrime dinanzi alla tomba  vuota, si chiederanno: “Dove lo hanno portato?”

Santità, ciò che predisse Pio XII si è avverato! Poiché egli predisse  questi sviluppi alla luce del Messaggio di Fatima, essi possono trovarsi  solamente all’interno del Terzo Segreto, visto che le prime due parti del  Messaggio di Fatima non dicono nulla al riguardo. 

Sappiamo anche, Beatissimo Padre, che il Vostro predecessore S.S.  Giovanni Paolo II sembrò fare  riferimento al Terzo Segreto, durante la  sua omelia pronunciata a Fatima il 13 maggio 2000, nella quale avvertiva  la Chiesa di stare in guardia contro la coda del drago che trascina con  sé un terzo delle stelle del Cielo (comunemente interpretate come  le anime consacrate di sacerdoti e religiosi). Come conclude Socci, e  noi concordiamo con lui, sembra che Papa Giovanni Paolo II sia stato  costretto dai suoi consiglieri a limitarsi a questo velato riferimento alla  parte non ancora rivelata del Terzo Segreto, poiché gli hanno impedito  di rivelarlo integralmente sfruttando la malattia che l’aveva ormai  indebolito in profondità.


Decimo: A seguito della pubblicazione del libro di Socci,  avvenuta alla fine del 2006, il mondo Cattolico ha appreso, grazie alla  testimonianza dell’Arcivescovo Loris Capovilla, ex segretario di Papa  Giovanni XXIII – testimonianza che è stata ripresa abbondantemente dai  servizi d’informazione - che esisteva (e probabilmente esiste tuttora) un  plico custodito negli appartamenti del Papa. Questa busta, da lui definita  “Plico Capovilla,” conteneva un testo del Terzo Segreto. Al suo esterno,  l’Arcivescovo aveva scritto il suo nome, il nome di coloro che avevano  letto i suoi contenuti ed il dettato di Papa Giovanni, che esprimeva la sua  volontà di non fornire alcun giudizio su quel testo. Quando gli venne  chiesto da uno studioso di Fatima se questo significasse l’esistenza di  due testi e due plichi differenti, che messi insieme formerebbero l’intero  Terzo Segreto, l’Arcivescovo rispose: “per l’appunto”. Questo plico non  è mai stato mostrato al pubblico, malgrado il Segretario di Stato, che  per anni ha cercato di persuadere i fedeli che niente era stato nascosto,  ne ammetta ora l’esistenza.

Inoltre, Santità, nel tentativo di difendere la propria posizione, il  Cardinale di Stato è stato ospite nel 2007 della trasmissione televisiva Porta a Porta, rivelando in quell’occasione che Suor Lucia aveva preparato due buste differenti, riguardanti il Terzo Segreto, e che ella  aveva scritto all’esterno di ciascuna di quelle buste un identico “ordine  espresso della Madonna”, secondo il quale i contenuti non dovevano  essere rivelati prima del 1960. Tuttavia, il Segretario di Stato aveva  assicurato il pubblico, poco prima, che Suor Lucia gli aveva detto di non  aver mai ricevuto un simile ordine dalla Vergine.

Per questo e per molti altri motivi che allungherebbero inutilmente  questa nostra Supplica, Beatissimo Padre, siamo profondamente  rattristati e preoccupati perché molti fedeli non si fidano più del  Segretario di Stato del Vaticano. Ciò è dovuto al fatto che  sono  ormai convinti che il Cardinale Bertone, con l’ausilio di alcuni suoi  collaboratori, abbia nascosto e stia attualmente nascondendo un testo  del Terzo Segreto che contraddice completamente la sua insostenibile  “interpretazione” della visione. Dobbiamo concordare con la conclusione  di Antonio Socci, la cui reputazione, fedeltà Cattolica e affidabilità sono  ben noti alla Santità Vostra: 

“[C]he vi sia una parte del Segreto non svelata e ritenuta  indicibile è certo . E oggi - avendo deciso di negarne l’evidenza - il Vaticano corre il rischio di esporsi a condizionamenti e ricatti  molto pesanti”

Concordiamo anche con la conclusione di Socci, secondo cui  questo testo non svelato contiene “le parole della Madonna [che]  preannuncerebbero una apocalittica crisi fella fede nella stessa Chiesa a  partire dai vertici,” e che fornisce probabilmente “anche una spiegazione  della visione… (rivelata il 26 giugno 2000).”


Undicesimo: un’evidente cospirazione contro il Messaggio di  Fatima ha privato la Chiesa e l’umanità dei benefici dell’autentico  Messaggio di Fatima, e ha impedito che la Chiesa potesse soddisfare le  richieste della Vergine di Fatima: la Consacrazione della Russia – per  nome – al Cuore Immacolato di Maria, la conseguente conversione della  Russia, il Trionfo del Cuore Immacolato, la salvezza di molte anime e  la pace nel mondo. (“Se le Mie richieste verranno esaudite, molte anime  saranno salvate e vi sarà la pace. … alla fine, il Mio Cuore Immacolato  trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e verrà  concesso al mondo un periodo di pace”.) 

La conseguenza diretta di questi atti e di queste omissioni, da parte  del Segretario di Stato e dei suoi collaboratori, è che la Chiesa ed il  mondo intero hanno patito la perdita di benefici temporali e spirituali  dal valore incalcolabile. Questi benefici possono essere appena intuiti  se si guarda alla miracolosa trasformazione subita dal Portogallo, dopo  la sua consacrazione pubblica al Cuore Immacolato di Maria, avvenuta  nel 1931. Fu il Cardinale Patriarca del Portogallo, insieme a Suor  Lucia, ad dichiarare a quell’epoca che i benefici ottenuti dal Portogallo  avrebbero potuto diffondersi nel mondo intero se anche la Russia fosse  stata consacrata al Cuore Immacolato di Maria.


Dodicesimo: Qualunque siano le motivazioni soggettive dietro ad  un comportamento del genere, i prelati che vi sono coinvolti hanno  oggettivamente commesso contro la Chiesa e il mondo un crimine dalla  portata incalcolabile. La loro revisione del Messaggio di Fatima ci espone  tutti al rischio imminente di guerre, carestie, ulteriori persecuzioni contro  la Chiesa, contro la Santità Vostra e i Vostri Successori, l’annientamento  di molte nazioni e la perdita di milioni di anime – tutte cose che la  Madonna di Fatima ci aveva detto che sarebbero avvenute, qualora non  fossero state onorate le Sue richieste. 

Pertanto, facciamo rispettosamente ma urgentemente ricorso alla  Santità Vostra, supplicandolo affinché prenda i seguenti provvedimenti: 

Primo, consacrare il prima possibile la Russia, per nome, al Cuore Immacolato di Maria insieme a tutti i  vescovi del mondo, in una solenne cerimonia pubblica.

Secondo, far pubblicare integralmente il Terzo  Segreto di Fatima, incluse le parole della Vergine che  descrivono la visione pubblicata il 26 giugno 2000.

Terzo, rimuovere il velo di segretezza imposto sui  messaggi, lettere, documenti e conversazioni registrate da Suor Lucia di Fatima, nonché l’autorizzazione alla  pubblicazione integrale di tutti i 24 volumi di documenti,  riguardanti il Messaggio di Fatima, scritti da Padre Alonso, che sono stati tenuti nascosti sin dal 1975.

Quarto, far cessare la persecuzione contro Padre  Nicholas Gruner, un sacerdote fedele che ha seguito la sua coscienza nel promuovere la causa della Madonna di Fatima.

Quinto, intervenire tempestivamente in Vaticano,  tramite indagini apostoliche e drastiche misure disciplinari per (a) punire i colpevoli, invece degli innocenti; (b)  restaurare la giusta ortodossia all’interno dei seminari; (c)  rimuovere le persone sessualmente deviate dai seminari, dai monasteri, dal clero diocesano e dall’episcopato; e (d) restaurare i tanti elementi della tradizione Cattolica (tra cui la vita tradizionale all’interno dei seminari e la  formazione dei sacerdoti) che sono stati abbandonati per inseguire il “nuovo orientamento” post Conciliare. 

Tra questi, ovviamente, la liturgia tradizionale in Latino  laddove lo storico Motu Proprio Summorum Pontificum, promulgato dalla Santità Vostra il 7 luglio 2007, non venga  implementato o addirittura venga sfidato apertamente.

Sesto, dichiarare, una volta per tutte e con l’esercizio del Vostro infallibile Magistero – se necessario – che né il Vaticano II né alcun pronunciamento papale successivo può né potrà mai alterare in alcun modo ciò a cui devono credere i Cattolici e quello che devono praticare in modo da  professare saldamente l’eterna Fede Cattolica Apostolica, come affermato da tutti i Papi e da tutti i Concili prima del  Vaticano II.

Settimo, l’auspicio che Voi, Beatissimo Padre,  possiate promuovere personalmente le devozioni dei Primi Sabati e la recita quotidiana del Rosario, in tutto il  mondo, per porre fine alla crisi della Chiesa e dell’umanità. 

Questa è la nostra Supplica alla Santità Vostra come Vostri figli  spirituali. In quanto tali, vi chiediamo il pane, non la pietra o lo  scorpione. (Luca 11:11-12) Beatissimo Padre, Vi sottoponiamo questa  nostra Supplica con tutto il rispetto e tutta l’umiltà per il Vostro nobile  ufficio di Vicario di Cristo, ma anche con l’urgenza richiesta dalla  situazione di pericolo in cui ci troviamo. Perché le sofferenze attuali  della Chiesa e del mondo non saranno niente in confronto a quelle che  saremo costretti a patire se non verrà cambiata la rotta intrapresa da  coloro che hanno disprezzato le profezie della Madonna di Fatima. 

I figli umili e devoti di Vostra Santità,

Padre Paul Kramer


martedì 16 novembre 2021

La Battaglia Finale del Diavolo



C’è ancora del tempo per evitare il disastro


È stato proprio un grande papa, San Gregorio Magno, a dichiarare che: 

“È meglio che sorga lo scandalo emerga, piuttosto che la verità venga sepolta”. 

Qualunque sia il nostro ceto sociale o il nostro censo, ciascuno di  noi è un membro della Chiesa militante, un soldato di Cristo. In quanto  tali, abbiamo il dovere di difendere la Chiesa secondo le nostre capacità.  Come disse Papa San Felice III: 

“Non resistere all’errore è approvarlo, non difendere la verità è ucciderla. Chiunque manca di opporsi ad una prevaricazione  manifesta può essere considerato un complice occulto”.

Dovrebbe essere evidente agli occhi di ogni Cattolico, che il tempo  a disposizione dell’elemento umano della Chiesa e della civiltà in  generale sta finendo velocemente. Come disse San Paolo: Dio non sarà  ingannato. Se la storia della salvezza ci insegna qualcosa, è proprio  che quando gli uomini si ribellano a Dio in modo così evidente, come  accade al giorno d’oggi, allora il mondo subisce un castigo divino, tanto  repentino quanto terribile. Il Messaggio di Fatima non è nient’altro  che l’avvertimento dell’imminente castigo che sta per colpire la nostra  epoca, qualora gli uomini non si distolgano dal peccato. 

La Madonna di Fatima ci ha offerto i mezzi per evitare questo castigo  eppure, come abbiamo dimostrato, molte personalità della Chiesa – sia  laici che religiosi, e persino vescovi e Cardinali - hanno disprezzato  questo aiuto divino e continuino a farlo. Proprio come i Re di Francia,  quando si rifiutarono di esaudire la semplice richiesta di Nostro Signore  di consacrare la loro nazione al Suo Sacro Cuore, anche le persone che  controllano oggigiorno l’apparato Vaticano hanno impostato una rotta  che conduce al disastro – ma questa volta assai più grande di quello che  colpì la Francia. 

Siamo tuttavia ancora in tempo per cambiare rotta. È l’estrema criticità  della situazione che ci ha mossi a scrivere questo libro e a descrivere le  azioni di chi non crede a Fatima, nonché le loro tattiche, i loro errori e  tutto ciò che potete fare, anzi che dovete fare, per opporvi ai loro piani.  Abbiamo introdotto il nostro caso alla vostra attenzione non certo per  provocare polemiche o discordie, e neanche solo per la giusta causa che  esso rappresenta, ma sopratutto come atto di misericordia – nei confronti  non solo delle vittime del grave crimine commesso contro Fatima, ma  anche dei responsabili di questa situazione  ai quali, in carità, vogliamo  dare l’opportunità di comprendere la portata di ciò che hanno fatto,  affinché possano cambiare le proprie azioni, pentendosi di esse, prima che sia troppo tardi per loro e per noi tutti. Ricordiamo l’insegnamento  di San Tommaso, al riguardo, già citato nel capitolo precedente: “quando  un suddito ammonisce con carità il suo prelato, non per questo si stima  superiore a lui ma offre solo un aiuto a colui che, stando alla regola di  S. Agostino, ‘quanto più si trova in alto, tanto più è in grave pericolo’...” Gli atti e le omissioni di questi prelati Vaticani e dei loro collaboratori  mettono a repentaglio la salvezza temporale della Chiesa e del mondo,  nonché la salvezza eterna di innumerevoli anime. Come possiamo  rimanere in silenzio di fronte ad un pericolo così grande? Farlo vorrebbe  dire collaborare attivamente a dei peccati oggettivi commessi contro la  Chiesa e l’umanità, a prescindere dalle intenzioni delle persone che ne  sono responsabili. 


Vi chiediamo di emettere un verdetto

Noi crediamo che le prove che abbiamo presentato impongano  un dovere che non può essere ignorato dai Cattolici di buona volontà.  Non è più possibile rimanere neutrali in questo momento così critico  nella battaglia per la Chiesa ed il mondo intero. Vi abbiamo mostrato le  prove, e sono schiaccianti. Dopo averle esaminate, dovete compiere una  decisione. Come disse Suor Lucia: 

“[D]a questo momento in poi dovremo scegliere da che parte  stare: o con il Signore o con il demonio. Non c’è altra possibilità.” Preghiamo affinché la vostra decisione sia quella di unirsi a questo  nostro tentativo, per quanto umile, di porre rimedio ad una situazione  così terribile. Nei sette anni che sono passati dalla prima edizione di  questo libro, abbiamo avuto modo di vedere grandi progressi – persino  degli sviluppi “clamorosi” – che si sono verificati nella vicenda di Fatima.  Eppure, siamo ancora ben lontani dall’ottenere i nostri obiettivi: (1) la  pubblicazione integrale del Terzo Segreto e quindi degli avvertimenti  e consigli vitali che esso certamente contiene; e (2) la Consacrazione  collegiale della Russia ed il Trionfo del Cuore Immacolato, che Socci  descrive giustamente come una vittoria titanica nei confronti del  maligno. Egli la definisce: “un radicale e straordinario cambiamento del  mondo, un capovolgimento della mentalità dominante nella modernità,  probabilmente in seguito a eventi drammatici per l’umanità,” come  profetizzato nel Terzo Segreto.506

Ciò che dicemmo sette anni fa rimane vero anche oggi: noi non  ci consideriamo affatto importanti, nel grande dramma di Fatima, ma  lavoriamo umilmente per la causa della Madonna che, per volere stesso  di Dio, è al centro di quel Messaggio. La Beata Vergine Maria non può  fallire in ciò che ci ha promesso, se solo i Suoi figli - una volta liberati  dagli obiettivi sbagliati di certe persone - faranno quel poco che ci ha  chiesto: “Se le Mie richieste saranno esaudite, molte anime verranno  salvate e vi sarà la pace.... Alla fine, il Mio Cuore Immacolato trionferà”. 

Padre Paul Kramer

sabato 13 novembre 2021

Dobbiamo anche adoperarci attivamente (Ora et Labora)

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


I Cattolici devono ovviamente accompagnare le proprie preghiere  alle buone azioni. Come disse Sant’Ignazio, dobbiamo pregare come se  tutto dipendesse da Dio ed agire come se tutto dipendesse da noi. Quali  sono, ad esempio, le cose che un buon Cattolico può fare secondo le  proprie possibilità?


Come semplici membri laici della Chiesa, possiamo - 

•  Affrontare la crisi conoscendo meglio la nostra Fede, ed informandoci  del Messaggio di Fatima e del suo vero significato;

•  rendere partecipi i nostri fratelli Cattolici, e tutti quelli che  incontriamo, sul legame che esiste tra il Messaggio di Fatima e la  crisi attuale della Chiesa e del mondo;

•  fornire, con le nostre vite, un esempio di fede e di buona morale Cristiana; 

•  insistere, rispettosamente, affinché i vescovi e i parroci locali  insegnino una dottrina Cattolica appropriata e pratichino una liturgia  corretta, ed in particolar modo la Messa in Latino secondo il Motu  proprio Summorum Pontificum di Papa Benedetto XVI, promulgato il  7 luglio 2007, nel quale si dichiara che ogni sacerdote della Chiesa è  libero di celebrare la liturgia tradizionale in Latino, e che i fedeli che  la richiedono hanno il diritto di averla, a prescindere da ciò che possa  pensare il loro vescovo; 

•  sospendere il sostegno finanziario alle parrocchie ed alle diocesi in  cui viene tollerata la corruzione morale e dottrinale, nonché l’abuso  della liturgia – una cosa che molti Cattolici hanno già fatto in risposta  agli scandali sessuali che affliggono oggigiorno il sacerdozio;

•  chiedere la rimozione dei sacerdoti e dei vescovi che siano moralmente  e dottrinalmente corrotti, seguendo il diritto Divino di presentare  una supplica in tal senso alle autorità della Chiesa, tra le quali anche  il Papa, al fine di rettificare le ingiustizie commesse nella Chiesa;

•  pregare e fare in modo che anche altri lo facciano – in special modo il Rosario, che può sconfiggere tutte le eresie e le altre minacce alla  Chiesa; 

•  pregare e fare sacrificio per il Santo Padre, come chiesto da Gesù a  Suor Lucia, affinché il Papa venga infine sollecitato a sconfiggere i  nemici della Chiesa ed esaudire le richieste della Madonna di Fatima.


Come sacerdoti e religiosi, possiamo - 

•  predicare e difendere la Fede Cattolica Romana in senso tradizionale;

•  far conoscere a più persone possibili il Messaggio di Fatima e cosa  esso richiede dalla Chiesa;

•  fornire, con le nostre vite, un esempio di fede cristiana e di buona morale; 

•  chiedere ai nostri superiori, tra i quali il Papa, di onorare il Messaggio  di Fatima e di prendere tutte le azioni necessarie per porre fine alla  crisi morale e dottrinale della Chiesa, inclusa la rimozione delle  persone moralmente e spiritualmente corrotte, che si comportano  come lupi tra il gregge, a prescindere dal loro grado gerarchico.

 

Come giornalisti, scrittori ed editori Cattolici, possiamo - 

•  scrivere la verità su Fatima e diffonderne il Messaggio il più possibile;

•  scrivere la verità sulla crisi della Chiesa e le sue cause di carattere  dottrinale, liturgico e disciplinare, come abbiamo fatto noi in questo  libro;

•  indagare, smascherare e condannare la cospirazione contro Fatima; 

•  pubblicare tutta la verità su Fatima, in qualsiasi forma mediatica sia  alla nostra portata – come abbiamo fatto noi con questo libro e come  ha fatto Antonio Socci nel suo, per il quale (come abbiamo visto)  Papa Benedetto XVI in persona ha espresso il proprio apprezzamento  all’autore, confermando così il diritto dei fedeli di scrivere e di  pubblicare testi sull’argomento. 


Come semplici laici, capi politici, imprenditori,  commercianti, esperti d’economia, diplomatici e  comandanti militari, possiamo: 

•  implorare il Santo Padre affinché si impegni a realizzare il piano Divino per la pace, datoci a Fatima, invece di impiegare le diplomazie  e i trattati orditi da semplici mortali, tra i quali i burocrati del Vaticano  come il Cardinale Sodano ed il Cardinale Bertone, attuale Segretario  di Stato.

•  appoggiare finanziariamente, secondo le nostre possibilità, quegli  apostolati e quelle iniziative apostoliche che promuovono, sostengono  e difendono l’autentico e integrale Messaggio di Fatima.

•  usare la nostra influenza per riuscire a prevalere sui membri della  gerarchia, in modo tale da esaudire le richieste del Messaggio di  Fatima, per il bene del mondo intero.

Padre Paul Kramer

martedì 9 novembre 2021

Che cosa possiamo fare nel frattempo?

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


La Supplica al Santo Padre che abbiamo inserito nel prossimo e  ultimo capitolo di questo libro è un passo importantissimo, al fine di  ottenere l’obbedienza della Chiesa al Messaggio di Fatima e portare  quindi a termine questa grave crisi per la Chiesa. Tuttavia, a meno che non  venga controfirmata e sostenuta da moltissime persone, probabilmente  milioni, che si ergano non solo a parole ma anche nei fatti, firmando  documenti scritti contro le forze nemiche di Fatima presenti all’interno  del Vaticano, non v’è alcuna garanzia che gli uomini che circondano il  Papa gli permettano di leggere una qualsiasi supplica inviatagli dai fedeli.  Per questo motivo, nel frattempo, tutti noi siamo comunque tenuti ad  affrontare personalmente questa crisi. Finché il Papa non prenderà le  opportune decisioni al fine di rispondere agli imperativi del Messaggio di  Fatima, dobbiamo quindi prendere atto della crisi e combatterla al meglio  delle nostre possibilità concrete. Ricordiamo le parole usate dal Cardinale  Newman per descrivere la situazione della Chiesa durante la crisi Ariana: 

La maggior parte dei vescovi fallì nelle sue professioni di Fede. 

… Parlavano vagamente, l’uno contro l’altro; dopo [il Concilio di]  Nicea [325 D.C.], non vi fu più nessuna testimonianza che fosse  salda, invariata e solenne, per almeno sessant’anni. Vennero indetti falsi Concili, vennero nominati vescovi inaffidabili; si era in uno  stato di debolezza, di paura per le conseguenze, di malgoverno, di  allucinazioni, di perdita della speranza quasi in ogni angolo recondito  della Chiesa Cattolica. I pochi che rimanevano fedeli venivano  screditati e mandati in esilio; i rimanenti erano gli ingannatori o gli  ingannati.505

Che cosa possono fare i Cattolici, nello specifico, in questi tempi  così oscuri per la Chiesa, mentre attendono che coloro che la governano  provvedano a rimetterla sulla buona strada? Possiamo fare ciò che è nelle  nostre possibilità, e almeno le seguenti cose:

Innanzitutto, pregare

Per prima cosa, abbiamo il potente strumento della preghiera – ed in  special modo la preghiera più efficace che ci sia, in assoluto: il Rosario.  L’importanza che rivestono il Rosario e le altre preghiere Cattoliche, in  questo scontro, deve essere assolutamente evidenziata. Abbiamo a che fare  con forze e circostanze che, umanamente parlando, sembrano invincibili.  Il nostro Santo Padre è circondato da uomini potenti che, fino ad ora, sono  riusciti ad impedire il compimento del Messaggio di Fatima. Il Papa deve ancora affrontare queste persone e i loro successori dalle stesse opinioni,  perché i nemici all’interno della Chiesa sono ormai un esercito.

Come possiamo sperare, in quanto semplici laici o sacerdoti ordinari,  di poter cambiare l’attuale corso degli eventi che affliggono la Chiesa  e l’umanità? Come possiamo ottenere la Consacrazione della Russia,  quando molti uomini potenti vi si oppongono così strenuamente? Da un  punto di vista umano, non potremmo. Ma grazie al Rosario, possiamo  riuscirvi. Non è forse questo il motivo per cui la Madonna di Fatima,  sapendo bene la situazione in cui ci saremmo trovati, ha chiesto la  recita quotidiana del Rosario? Come ha detto la Madonna, parlando di  Sé in terza persona: “Solo la Madonna del Rosario può aiutarvi!”

Per prima cosa, quindi, pregate il Rosario con l’intenzione del Trionfo  finale della Madonna sulla crisi che attanaglia la Chiesa e l’umanità, per  mezzo del compimento delle Sue richieste di Fatima; fate in modo che  i vostri amici, parenti e vicini preghino con la stessa intenzione. Se  solo il 10 per cento dei Cattolici di tutto il mondo pregasse il Rosario  quotidianamente con questa specifica intenzione, vinceremmo questa  battaglia. La storia riporta il caso dell’Austria: grazie ad una Crociata  per il Rosario alla quale partecipò il 10 per cento della popolazione  austriaca, il popolo austriaco riuscì a scongiurare alla fine della Seconda  Guerra Mondiale - in modo miracoloso e altrimenti inspiegabile -  l’invasione del proprio paese da parte di un’armata Sovietica. È quindi  fondamentale iniziare subito ad organizzare una Crociata per il Rosario  tra i vostri amici, i vostri parenti e i fedeli della vostra parrocchia –  una Crociata per il Rosario al fine di Consacrare la Russia e ottenere il  Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

In aggiunta alla potente preghiera del Rosario, i Cattolici devono  compiere altre opere spirituali, tra le quali le devozioni al Sacro Cuore (i  nove Primi Venerdì, affiggere immagini di Gesù nelle proprie case, visitare  spesso il Santissimo Sacramento) e, ovviamente, praticare le devozioni ai  Primi Cinque Sabati, come richiesto dalla Madonna di Fatima. Usando  questi strumenti, ci faremo spiritualmente carico delle tante bestemmie  e offese pronunciate contro il Signore, specialmente contro il Santissimo  Sacramento, che viene abusato ed oltraggiato innumerevoli volte a causa  della Comunione sulla mano - un vero e proprio simbolo di questa crisi di  fede e disciplina all’interno della Chiesa. Per mezzo di questa riparazione,  otterremo più velocemente il Trionfo del Cuore Immacolato. 

I Cattolici, inoltre, devono anche ricorrere ai sacramentali della  Chiesa, grazie ai quali possono ottenere notevoli favori spirituali, per  se stessi e per il prossimo. Tra questi ricordiamo lo Scapolare Marrone  e lo Scapolare Verde – sacramentali consegnatici dal Cielo stesso,  ma che purtroppo sono stati quasi dimenticati in questo periodo di  disorientamento diabolico per la Chiesa. 

Infine, ovviamente, ciascuno di noi dovrebbe condurre una vita il  più possibile vicina agli ideali Cristiani, ricevendo frequentemente i  grandi Sacramenti della Santa Chiesa Cattolica, la cui grazia ci rafforza in vista delle battaglie che ci attendono, e che ci permettono di non  cadere nell’abisso in cui tanti altri invece sono ormai precipitati durante  questa crisi. 

In breve, per mezzo della preghiera (specialmente del Rosario) e  di una vita sacramentale, dobbiamo fare tutto ciò che è nelle nostre  capacità per riuscire ad essere più osservanti nella fede, facendo sì  che anche altri facciano lo stesso. Perché questo è, in primo luogo, un  conflitto di carattere spirituale, in cui ogni anima è fondamentale ed  ogni anima è a rischio. 

Padre Paul Kramer

venerdì 5 novembre 2021

La Chiesa ha un bisogno urgente di religiosi militanti

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


La Chiesa ha un bisogno urgente di religiosi militanti

Oggigiorno la Chiesa ha un bisogno disperato del sostegno di veri  soldati della fede – uomini in possesso di un’incrollabile militanza  Cattolica senza compromessi, che non abbiano paura di confrontarsi  con le forze del mondo che hanno invaso la Chiesa, mentre coloro che  avrebbero dovuto difenderla, inclusi i prelati del Vaticano, non hanno  fatto (e non fanno) niente per combattere una simile invasione, se non  addirittura incoraggiarla attivamente. La Chiesa ha bisogno di uomini  che agiscano con decisione per spazzar via l’eresie e gli scandali diffusisi  all’interno della Chiesa, invece di opprimere e perseguitare il clero  Cattolico tradizionalista, che rifiuta d’essere “inserito” in quella che il  Cardinale Hoyos aveva definito “la realtà ecclesiale odierna”. La Chiesa  ha bisogno di combattenti spirituali, di uomini che si ergano in difesa  della verità e dei diritti del Signore e della Chiesa, con zelo e carità, e  non di gente che pratica il “dialogo”, “l’ecumenismo” o l’Ostpolitik.

Il Messaggio di Fatima, di per sé, è una chiamata alla guerra  spirituale, ad una battaglia che culmina nella consacrazione e  conversione della Russia e nel trionfo del Cuore Immacolato di Maria.  I prelati del Vaticano che abbiamo identificato considerano queste cose  col disprezzo tipico di chi si ritiene più saggio ed illuminato di tutti di  Santi, i Papi, i Dottori e i martiri della Chiesa Cattolica, la cui militanza  nel corso dei secoli è il testamento vivente delle parole di Gesù: 

“Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato Me. 

Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché  invece non siete del mondo, ma Io vi ho scelti dal mondo, per  questo il mondo vi odia”. (Gi. 15:18-20)

“Non crediate che Io sia venuto a portare pace sulla terra; non  sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a  separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla  suocera. E i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa”. (Mt.  10:34-36)

Per troppo tempo la Chiesa ha sofferto sotto il governo di chi vuol  farci credere che non esiste un conflitto spirituale tra Cristo e la Sua  Chiesa, da una parte, ed il mondo dall’altra. Per troppo tempo è stato  permesso a questi uomini di ricercare e promuovere l’erroneo “ideale”  di una Chiesa che si riconcilia con il mondo, piuttosto di un mondo  che si riconcilia con la Chiesa. Per troppo tempo questi uomini hanno  imposto alla Chiesa il giogo del concetto utopico di pace mondiale tra  tutti gli uomini di qualsiasi religione, o di nessuna in particolare, invece  di quello della vera pace che potrà accadere solamente quando le anime degli uomini saranno state conquistate dalla grazia di Cristo Re, che Egli  concede agli uomini attraverso la mediazione del Cuore Immacolato di  Maria e per mezzo della Santa Chiesa Cattolica Romana. 

Fatima ci mostra la via per ottenere la vera pace mondiale, “la  pace di Cristo nel Regno di Cristo”, come disse Papa Pio XI nella sua  enciclica Quas Primas. Tuttavia, gli uomini che abbiamo nominato e i  tanti altri che sono responsabili della crisi nella Chiesa hanno bloccato  i nostri progressi nell’intraprendere quella strada, esponendo la Chiesa  ed il mondo intero al rischio di una fine catastrofica. Se le vittime  degli scandali sessuali da parte del clero hanno il diritto di chiedere la  rimozione dei prelati, la cui negligenza ha portato a quello scandalo,  allora anche noi abbiamo il diritto di chiedere la rimozione di quei  prelati che hanno organizzato e presieduto agli scandalosi tentativi  di neutralizzare il Messaggio di Fatima. Sono gli uomini che hanno  impedito il compimento del Messaggio di Fatima, e non i normali fedeli  Cattolici, a non aver compreso la situazione. Sono loro ad essere di  vedute limitate, non noi. Sono loro ad essere degli illusi, non noi. Per  tutti questi motivi costoro devono farsi da parte per il bene di tutta  l’umanità.

Padre Paul Kramer


mercoledì 3 novembre 2021

La Battaglia Finale del Diavolo - La rimozione dei prelati ribelli ai nostri giorni

 

La rimozione dei prelati ribelli ai nostri giorni


Cos’ha a che vedere quest‘episodio storico della Chiesa con la  situazione attuale? Quell’aneddoto ci insegna che i laici hanno il diritto  e il dovere di proteggere se stessi da quei prelati ribelli che causano  problemi alla Chiesa e che turbano le anime dei fedeli, a causa della  loro condotta. In questi tempi di crisi senza paragoni nella storia della  Chiesa, non siamo certo i soli a chiedere al Papa una soluzione così  straordinaria.

Già nel marzo 2002 il Santo Padre ha ricevuto una supplica  canonica da parte di svariati fedeli dell’Arcidiocesi di San Antonio,  che chiedevano la rimozione dell’Arcivescovo Flores dal proprio ufficio  poiché questi aveva cercato di coprire atti criminali di abuso sessuale  compiuto da certi sacerdoti omosessuali della sua Diocesi, pagando  inoltre milioni di dollari “per comprare il silenzio” delle vittime di quegli  abusi. La supplica, consegnata al Papa, accusava l’Arcivescovo Flores di  “essere stato palesemente negligente nell’esercizio delle sue funzioni  episcopali, di non essere riuscito ad amministrare correttamente i beni  temporali della diocesi e di aver messo in pericolo la fede della gente che  riponeva fiducia nella sua gestione, permettendo ad alcuni degenerati di  agire incontrastati tra il clero”.503

Allo stesso modo, migliaia di fedeli hanno chiesto la rimozione del  Cardinale Law dall’Arcidiocesi di Boston, per colpa della sua complicità  nell’aver difeso decine di degenerati omosessuali dalla denuncia e dalla  giusta punizione.504 Il Cardinale si è poi effettivamente dimesso. Non si  possono certo definire arroganti i fedeli delle Arcidiocesi di Boston e  di San Antonio, solo perché hanno esercitato il loro diritto canonico e  sacrosanto di chiedere la rimozione di quei prelati i cui atti ed omissioni  hanno recato così tanto danno alla Chiesa e a innumerevoli vittime  innocenti. 

Secondo quale strano metro di giustizia quindi, i prelati che  lavorano in Vaticano dovrebbero essere esenti dal giudizio del Papa  sulle loro azioni? Chiaramente non lo sono. E malgrado l’abuso sessuale  da parte dei pastori della Chiesa nei confronti del proprio gregge, sia  innegabilmente uno tra i peggiori crimini e scandali possibili - tale da  giustificare un movimento laico contro quei preti che hanno commesso  atti così ignobili e contro i vescovi o persino i Cardinali che li hanno difesi - esiste uno scandalo ancor più grande di questo: il disprezzo verso  le richieste che la Madonna di Fatima aveva consegnato alla Chiesa! Se  fossero state esaudite, questo avrebbe impedito non solo lo scandalo  sessuale che oggigiorno consuma la Chiesa dal suo interno, ma avrebbe  anche evitato la crisi attuale della Chiesa e del mondo in generale. E  con questo intendiamo anche lo scandalo di un apparato Vaticano che  non muove un dito per combattere i veri nemici della Chiesa al suo  interno, mentre perseguita il clero tradizionale e fedele per “il crimine”  d’essere troppo Cattolico per la “realtà ecclesiale odierna” – per usare  un‘altra volta la frase del Cardinale Castrillòn Hoyos. La Madonna è  giunta a Fatima per un unico motivo: impedire il crollo della fede e della  disciplina che stiamo purtroppo osservando oggigiorno nella Chiesa.  Tuttavia, è proprio questo il Messaggio che i nemici della Madonna  hanno tentato in ogni modo di seppellire, mentre nulla di concreto  veniva da loro fatto per contrastare la crisi che li circonda. 

L’esempio di San Giovanni Gualberto ci insegna che quando il  Signore dà un segno ad un Suo messaggero, i laici devono credere a  quel segno, anche se i loro superiori gerarchici nella Chiesa decidono  di ignorarlo. È il caso del Messaggio di Fatima, perché non v’è segno  Divino più evidente del grande Miracolo del Sole. Il Messaggio di Fatima  racchiude un chiaro avvertimento contro l’apostasia e le malversazioni  compiute dai vertici della gerarchia Vaticana, nonché la caduta di  molte anime consacrate dal proprio stato di grazia. Siamo testimoni del  compimento di quella profezia, proprio in questo momento. Abbiamo  pertanto il dovere di credere a quei segni Celesti che hanno autenticato  la profezia di Fatima senza alcun ragionevole dubbio, a prescindere da  ciò che possano affermare i detrattori del Messaggio di Fatima presenti  in Vaticano.

Sapendo quello ciò che ci ha detto il Cielo a Fatima, il nostro dovere  di Cattolici è quello di tentare di convincere il Papa affinché rimuova i  consiglieri fraudolenti che lo circondano e di seguire piuttosto i consigli  della Madonna di Fatima. Dobbiamo appellarci al Santo Padre affinché  compia la Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato proprio  come aveva richiesto la Madonna, senza alcuna modifica apportata  dalla diplomazia del Vaticano. Inoltre, dovremmo chiedere al Papa di  rimuovere dai propri uffici, se necessario, qualsiasi prelato del Vaticano  che tentasse di impedire al Papa di portare a compimento le richieste  della Vergine. 

Allo stesso modo, dobbiamo supplicare il Santo Padre affinché  rimuova dai propri incarichi coloro che hanno cospirato al fine  d’impedire la rivelazione integrale del Terzo Segreto di Fatima. È chiaro  che il Terzo Segreto è di importanza fondamentale per comprendere  e combattere la crisi attuale della Chiesa, oltre ad essere una difesa  per tutti noi contro i suoi devastanti effetti spirituali – i crimini infami  commessi da così tanti sacerdoti sono solo una delle manifestazioni  di questi effetti. I fedeli hanno il diritto di sapere ciò che il Cielo ha in serbo per la loro salvezza spirituale. Le azioni coordinate di coloro  che impediscono la piena rivelazione del Terzo Segreto sono offese  gravissime contro la Chiesa e la Beata Vergine Maria, e costituiscono  pertanto un crimine contro Dio Onnipotente. 

Padre Paul Kramer,

lunedì 1 novembre 2021

La Battaglia Finale del Diavolo

 


Le soluzioni alla portata dei fedeli


Cosa cerchiamo dal Santo Padre, come rimedio alle azioni e alle  omissioni delle persone che abbiamo identificato? Le seguenti cose: 


Primo, la Consacrazione della Russia – 

C’è ancora tempo!


Con questo intendiamo esattamente ciò che ha richiesto la Madonna  di Fatima: l’immediata Consacrazione della Russia – per nome e senza  equivoci – al Cuore Immacolato di Maria, compiuta dal Papa insieme a  tutti i vescovi Cattolici del mondo, in una solenne cerimonia pubblica. Dobbiamo supplicare il Santo Padre affinché ordini a tutti i vescovi  Cattolici del mondo, sotto minaccia di scomunica (fatta eccezione per  chi risulti impedito da gravi motivi di salute o perché imprigionato), di  consacrare solennemente, pubblicamente e specificatamente la Russia,  secondo le richieste della Madonna di Fatima, insieme al Papa, nello  stesso giorno ed alla stessa ora specificata dal Santo Padre. 

C’è chi dirà che ormai è troppo tardi per ottenere la Consacrazione e  che quindi è inutile insistere nel richiederla. Non è così. Come ha detto  Nostro Signore a Suor Lucia, nella rivelazione di Rianjo dell’agosto  1931: 

Fate sapere ai Miei ministri, dato che seguono l’esempio del Re di Francia nel non esaudire le Mie richieste, che essi lo seguiranno  nella sventura… Essi [i Ministri della Chiesa Cattolica] non hanno  voluto obbedire alla Mia richiesta. Come il Re di Francia essi si  pentiranno, e obbediranno, ma sarà tardi. La Russia avrà già diffuso i propri errori in tutto il mondo, causando guerre e persecuzioni  contro la Chiesa. Il Santo Padre avrà molto da soffrire.501

Inoltre, come rivelato in quell’occasione da Nostro Signore a Suor  Lucia: “Non sarà mai troppo tardi per fare ricorso a Gesù e Maria”.  Quindi, anche se stiamo soffrendo le conseguenze di questo ritardo  nell’esecuzione dei comandi del Cielo, persino le peggiori tra queste -  compreso l’annientamento di molte nazioni - potrebbero ancora essere  evitate se si obbedisse al più presto al comando di consacrare la Russia,  anche se in ritardo. 

È oltraggioso che il rispetto umano – cioè la paura di offendere i  Russo Ortodossi – abbia impedito fino ad oggi alla Chiesa di realizzare il  piano Celeste per la pace nella nostra epoca. In quanto membri militanti  della Chiesa, non possiamo più permettere a coloro che pretendono  di parlare “in nome del Papa” di dichiarare che “il Papa” considera  compiuta la consacrazione in modo inequivocabile, autorevole e  definitivo. Abbiamo dimostrato come Papa Giovanni Paolo II abbia  affermato pubblicamente l’opposto. Dobbiamo quindi implorare Sua Santità Papa Benedetto XVI di rifiutare i consigli fraudolenti che sono  stati dati a lui e al suo predecessore, e di seguire piuttosto i consigli del  Cielo.


Secondo, la rivelazione completa ed integrale del Terzo Segreto di Fatima

Questa rivelazione deve includere ciò che ormai sappiamo per  certo: il testo con le parole della Beata Vergine che spiegano la visione  pubblicata il 26 giugno 2000. Che questo testo esista è stato provato  con certezza morale assoluta da una montagna di prove, dirette e  circostanziali, ciascuna delle quali indica chiaramente l’esistenza di un  testo mancante, contenente le parole della Madonna, che sarebbe scritto  sotto forma epistolare su di un singolo foglio di carta e composto da 25  righe di testo; questo testo era probabilmente contenuto all’interno del  “plico Capovilla”, custodito a sua volta nell’appartamento del Papa, che  il Segretario di Stato si è sempre rifiutato di mostrare in pubblico. 

La Chiesa e il mondo hanno il diritto di conoscere i contenuti del  Terzo Segreto e gli avvertimenti in esso predetti al fine di sconfiggere  la crisi attuale della Chiesa e “i pericoli che minacciano la fede e la vita  del Cristiano, e quindi (la vita) del mondo”, come rivelato dal Cardinale  Ratzinger nel 1984. Le chiare indicazioni date da Papa Giovanni Paolo  II sul fatto che il Terzo Segreto si riferisce ad una grave apostasia  ed alla caduta delle anime consacrate, così come descritto nel Libro  dell’Apocalisse, ci dice quanto egli fosse costretto dai suoi consiglieri  a non rivelare il Segreto nella sua integralità, ma solo a fornire qua e  là qualche piccolo indizio dei suoi contenuti. Nel frattempo, chi ha il  reale controllo degli affari quotidiani della Chiesa continua a tenere  ben nascosto ciò che il Segreto rivela sicuramente in merito al loro  malgoverno della Chiesa.


Terzo, una chiamata alla recita quotidiana del Rosario

La Madonna ci ha esortati a ricordare ciò che la Chiesa sa bene da  tempo, e cioè che il Rosario è infinitamente più potente di qualsiasi  arma concepita dall’uomo. Non esistono difficoltà che non possano  essere superate o battaglie che non possano essere vinte per mezzo del  Rosario. Se un numero sufficiente di Cattolici pregasse il Rosario con la  giusta partecipazione, i nemici della Chiesa verrebbero prelevati dalle  loro roccaforti e cacciati dalla Chiesa. Come ci ha dimostrato Fatima, è  per volere di Dio se la Vergine Maria si è fatta nostro rifugio e usbergo  in questi tempi oscuri. Durante la più grave tra le sue crisi, la Chiesa  tutta deve fare ricorso alla Madonna, recitando il Rosario ogni giorno. Non solo non dobbiamo e non possiamo più indugiare ancora,  prima di creare una Crociata per il Rosario perpetuo, a tutti i livelli nella  Chiesa e ovunque possiamo, ma dobbiamo anche implorare il Santo Padre affinché ispiri questa campagna in tutta la Chiesa, per mezzo di  encicliche sul Rosario come fece Papa Leone XIII, e con la creazione  di un dicastero presieduto da un Cardinale, che incoraggi la recita  del Rosario per mezzo di varie iniziative in tutta la rete dei santuari  Cattolici e dei sacerdoti Mariani (sia religiosi che diocesani). Queste  iniziative, ovviamente, dovrebbero essere in accordo con l’autentica  dottrina Cattolica e le sue pratiche tradizionali, promuovendo tutti i  grandi privilegi concessi dalla Madonna. 

Il Rosario dovrebbe ovviamente includere la recita della preghiera  richiesta dalla Madonna di Fatima, in aggiunta al semplice Rosario:  “Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno,  porta in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose”. È  sicuramente di rilievo il fatto che, durante l’atto di “affidamento” del  mondo al Cuore Immacolato di Maria, compiuto nell’ottobre del 2000,  la preghiera pubblica del Rosario in Vaticano abbia accuratamente  evitato di recitare proprio quella preghiera, malgrado in quell’occasione  Suor Lucia l’avesse recitata nel suo convento. Un altro segno ancora  di questo “nuovo orientamento”, che aborrisce qualsiasi riferimento  all’inferno o alla dannazione delle anime. 


Quarto, promuovere le devozioni dei Primi Cinque Sabati

Coloro che hanno tentato di “modificare” il Messaggio di Fatima  hanno provato a far passare in silenzio questa parte del Messaggio,  insieme agli altri suoi elementi di carattere esplicitamente Cattolico.  È in questo modo che opera il nuovo orientamento della Chiesa,  sminuendo il concetto stesso dell’uomo che deve compiere riparazione  al Signore e alla Beata Vergine Maria per le bestemmie e gli altri  peccati commessi contro di Lei. (Uno degli elementi chiave, che sono  stati nascosti nella nuova liturgia, è il fatto che la Messa in realtà è un  sacrificio propiziatorio al fine di compiere riparazione al Signore per i  propri peccati, e non semplicemente un “sacrificio di lode”. )

La diffusione della devozione dei primi cinque Sabati è uno dei  rimedi scelti dal Cielo per riportare ai nostri giorni il senso stesso di  riparazione per i peccati commessi dai membri della Chiesa. Chi può  seriamente mettere in dubbio il fatto che la Chiesa debba rinnovare i  propri sforzi, ora più che mai, per offrire riparazione al Signore e alla  Madonna, al fine di fermare l’ira di Dio? Eppure l’ira del Signore è  un’altra di quelle cose di cui non sentiamo più parlare, da parte degli  ecclesiastici moderni. Promuovendo le devozioni dei Primi Cinque  Sabati, il Santo Padre mobiliterebbe nuovamente tutto il potere della  Chiesa al fine di offrire riparazione per i peccati, in questo momento  così critico nella storia dell’umanità. 


Quinto, ristabilire in tutta la Chiesa la devozione al Cuore Immacolato di Maria

Il vergognoso tentativo dell’MDF di ridurre l’unico e solo Cuore  Immacolato a quello di chiunque si penta dei propri peccati, è un tipico  esempio del nuovo orientamento, che rifiuta l’idea stessa del Peccato  Originale, così come quelle dell’inferno e della dannazione eterna.  Una volta divenuto Papa, l’ex Cardinale Ratzinger ha evidentemente  ripudiato il revisionismo teologico presente nell’MDF, avendo dichiarato  – come abbiamo visto nel Capitolo 9 – che: 

Il cuore che più d’ogni altro rassomiglia a quello di Cristo è  senza dubbio il cuore di Maria, sua Madre Immacolata, e proprio per questo la liturgia li addita insieme alla nostra venerazione Tra tutti, solo il Cuore Immacolato di Maria è stato preservato  puro ed immacolato dal Peccato Originale e non è mai stato soggetto  al dominio di Satana. Contemplando la gloria dell’unico e solo Cuore  Immacolato e senza peccato di Maria, veniamo attratti dalla bellissima  dolcezza di Nostra Madre celeste. A Rianjo, è stato proprio Nostro  Signore Gesù Cristo a spingerci a pregare spesso: “Dolce Cuore di  Maria…”. Riflettere sulla Sua bontà, santità e gentilezza, ci ispira con  la speranza nei Suoi meriti e nella Sua intercessione, permettendoci di  avvederci sempre più della nostra miserabile condizione. Grazie a ciò,  siamo in grado di comprendere il bisogno che gli uomini hanno del  Battesimo e degli altri sacramenti della Chiesa, al fine di preservarci in  uno stato di grazia. 

La devozione al Cuore Immacolato di Maria, tipicamente ed  unicamente Cattolica, costituisce un vero e proprio rifiuto del nuovo  orientamento della Chiesa, il cui “ecumenismo” svilisce il dogma  dell’Immacolata Concezione (e dell’Assunzione) a favore del rispetto  umano per la sensibilità dei non-Cattolici. È proprio per questo motivo  che la Madonna di Fatima ci ha detto che Dio desidera stabilire nel  mondo la devozione al Suo Cuore Immacolato. Dio desidera che il mondo  comprenda che la devozione a Maria è necessaria per la salvezza, come  ha dimostrato anche Sant’Alfonso Liguori nel suo libro Le glorie di Maria,  nonché il fatto che solo la Chiesa Cattolica, e nessun altra, è la vera arca  della salvezza. Le parole di Papa Benedetto XVI dimostrano che l’attuale  Santo Padre sarebbe favorevole ad una supplica in tal senso. 


Sesto, la rimozione dai propri incarichi dei Prelati che abbiamo identificato – una misura necessaria al fine di assicurare  l’obbedienza al Messaggio di Fatima

Come abbiamo dimostrato, i prelati del Vaticano che abbiamo  identificato – e principalmente il Cardinal Bertone – hanno complottato e cospirato al fine di sbarazzarsi del Messaggio di Fatima e dei suoi  contenuti più strettamente Cattolici. Costoro hanno alterato il  significato di molte parole della Madre di Dio, hanno nascosto e  distorto molti, se non tutti, gli elementi esplicitamente Cattolici e  profetici del Messaggio, ed hanno infine perseguitato chiunque offrisse  un’opposizione di principio a questo loro piano revisionista, cioè la loro  Linea del Partito su Fatima. Nel compiere queste azioni,  queste persone  hanno già causato alla Chiesa un danno incalcolabile, esponendo  quest’ultima ed il mondo in generale ai pericoli più gravi in assoluto,  cioè la perdita di milioni di anime e l’annientamento di molte nazioni,  che erano stati predetti dalla Madonna di Fatima come conseguenza se  le Sue richieste non fossero state esaudite. Ripetiamo ancora una volta i  suoi terribili ammonimenti: “Se le Mie richieste non verranno esaudite,  la Russia diffonderà i propri errori in tutto il mondo, causando guerre  e persecuzioni contro la Chiesa, i buoni verranno martirizzati, il Santo  Padre avrà molto da soffrire, e molte nazioni saranno annientate”.  Ma la Madonna ha anche promesso che: “Se le Mie richieste verranno  esaudite, molte anime saranno salvate e vi sarà la pace”. 

La linea di condotta che abbiamo analizzato in questo libro, intrapresa  dal Cardinale Bertone ed i suoi collaboratori e da essi ostinatamente  mantenuta, costituisce una minaccia gravissima ed imminente per la  Chiesa ed il mondo, che può portare a danni incalcolabili. Abbiamo  quindi tutto il diritto di supplicare il Santo Padre affinché rimuova dai  loro incarichi quei prelati responsabili di aver “modificato” il Messaggio  di Fatima ed aver nascosto una parte del Terzo Segreto di Fatima, senza  escludere il Segretario di Stato del Vaticano. Qualcuno potrebbe definire  arrogante il fatto che dei semplici laici e sacerdoti possano chiedere  al Papa la rimozione di un qualsiasi prelato di alto rango dal proprio  incarico. Al contrario, è proprio un nostro dovere in quanto Cattolici, a  prescindere dal rango dei prelati in questione.


L’esempio di San Giovanni Gualberto

Un Santo della Chiesa Cattolica ci fornisce l’esempio da seguire  quando i fedeli si trovano a dover affrontare un prelato che costituisce  una minaccia per il bene comune della Chiesa.502 

San Giovanni Gualberto visse nel XII secolo. Non è solamente un  santo ma è anche il fondatore dei Benedettini di Vallombrosa. Nel  vecchio calendario, la sua festa ricade il 12 luglio. L’eroica virtù cristiana  di San Giovanni è dimostrata da come perdonò colui che aveva ucciso  suo fratello. Dopo averne incontrato l’assassino, che si trovava disarmato  ed in trappola in un vicolo cieco, San Giovanni (all’epoca non ancora  monaco) fu mosso a compassione quando l’uomo invocò il perdono in  nome di Gesù Cristo crocifisso, ponendo le braccia a guisa di croce. San  Giovanni perdonò quell’uomo, anche se lo aveva cercato insieme ad un  gruppo di armati allo scopo di ucciderlo e di vendicarsi. Quello stesso  giorno, un Venerdì Santo, San Giovanni vide l’immagine di Cristo su di  un crocifisso prendere vita e girare la testa verso di lui. In quell’istante, il  Signore gli impartì una grazia speciale ed assolutamente straordinaria,  poiché aveva perdonato l’assassino di suo fratello. Fu quel momento di  grazia che indusse San Giovanni a farsi monaco. 

San Giovanni Gualberto è un vero e proprio esempio di carità e  perdono Cristiani. Se ha potuto perdonare l’assassino di suo fratello,  avrebbe potuto perdonare qualsiasi offesa. Fu anche un uomo assai  importante nella gerarchia della Chiesa, avendo fondato un monastero  ed un ordine di monaci che esiste tuttora. L’ordine ha una chiesa a  Roma, Santa Prassede, dov’è custodita la colonna dove venne flagellato  Nostro Signore Gesù Cristo. La chiesa, proprio all’angolo con Santa  Maria Maggiore, contiene inoltre un dipinto di San Giovanni Gualberto,  ritratto nell’atto di perdonare l’assassino di suo fratello – un evento  quindi assai significativo nella storia della Chiesa. 

Tuttavia, malgrado il suo grande esempio di pietà e misericordia  Cristiana e la sua statura nella storia della Chiesa, San Giovanni  Gualberto non esitò a cercare l’allontanamento di un prelato corrotto.  San Giovanni andò in Laterano (dove viveva il Papa prima della  creazione del Vaticano) per chiedere la rimozione dell’Arcivescovo di  Firenze, in quanto indegno del suo ufficio. Le accuse di San Giovanni  si basavano sul fatto che l’Arcivescovo aveva pagato certe persone per  ottenere il proprio incarico. Aveva pertanto comprato la propria carica  ecclesiastica, compiendo il grave peccato di simonia. 

Poiché le autorità del Laterano – tra le quali v’era pure San Pier  Damiani – non facevano nulla per rimuovere quell’Arcivescovo,  giustificandosi con una presunta mancanza di prove, Dio dette a  San Giovanni un‘ispirazione speciale: per poter dimostrare che stava  dicendo la verità sull’Arcivescovo, il Signore gli avrebbe dato un segno.  Uno dei fratelli dell’ordine di San Giovanni, Pietro, che sarebbe passato  alla storia come San Pietro Igneo, avrebbe camminato su una distesa  di carboni ardenti senza riportare alcuna ferita, a testimonianza della  verità dell’accusa di San Giovanni contro l’Arcivescovo. San Giovanni  chiamò attorno a sé tutta la cittadinanza, dicendo loro di costruire un  gigantesco falò, con uno stretto passaggio in mezzo ad esso. Spiegò  ciò che stava per accadere ed il perché. Infine Fratello Pietro, con  santa obbedienza, percorse quello stretto e rovente pertugio, uscendo  dall’altra parte senza riportare alcuna bruciatura. Per questo suo grande  atto di fede, Fratello Pietro venne santificato (il suo giorno di festa  ricade l’8 febbraio nel Martirologio Romano). Quando i fedeli videro  un tale segno miracoloso, insorsero come un’unica entità e cacciarono  letteralmente l’Arcivescovo di Firenze dalla propria città. L’Arcivescovo  dovette fuggire per salvarsi la vita ed il Papa dovette nominare un  sostituto più onesto. 

Padre Paul Kramer

venerdì 29 ottobre 2021

Un mistero di iniquità

 


La Battaglia  Finale del Diavolo


Un mistero di iniquità

Perché questi prelati e coloro che collaborano con loro per la  realizzazione del nuovo orientamento della Chiesa, sono così risoluti nel  non voler rivelare il Terzo Segreto e nell’impedire al Papa e ai vescovi  di compiere quella semplice richiesta della Madonna di Fatima? Perché  smuovono mari e monti per impedire la pronuncia di una singola parola  – Russia– in una consacrazione pubblica di “quella povera nazione”? 

Che cos’avrebbero da perdere (a parte il proprio orgoglio personale)  se rivelassero le parole della Vergine, a spiegazione della visione del  “Vescovo vestito di bianco”, ed esaudissero letteralmente le richieste  della Madonna, senza modifiche o correzioni imposte dalla diplomazia  o dall’ecumenismo vaticani? Niente. E che cos’avrebbero invece da  guadagnarci, insieme alla Chiesa e al mondo? Tutto.

Non esiste alcuna legittima spiegazione per una simile, perversa  opposizione al rimedio che il Cielo ci ha offerto a Fatima. Deve esserci  all’opera qualcosa di innaturale. Senza voler giudicare i motivi soggettivi  delle persone coinvolte, si è portati a ritenere che il loro inesplicabile a  apparentemente immotivato rifiuto di obbedire al Messaggio di Fatima,  sia il risultato di un qualche insidioso intervento diabolico, che ha  influenzato e influenza tuttora le menti, i cuori e le volontà di molti  prelati e persone importanti in Vaticano. Con questo ci riferiamo a ciò  che disse Suor Lucia: un intervento del Nemico, il quale “è in procinto  d‘ingaggiare l’ultima e decisiva battaglia contro la Beata Vergine”.  Come abbiamo dimostrato, questa “battaglia finale” intrapresa dal  diavolo – che costituisce il titolo del nostro libro - è iniziata con la  penetrazione nella Chiesa di quelle forze che cercano da tanto tempo la  Sua rovina. Per questo motivo Papa Paolo VI fu costretto ad annunciare  pubblicamente che “il fumo di Satana è entrato nel tempio di Dio”.  Che ne siano coscienti o meno, i prelati coinvolti in questa controversia  hanno agito in un modo che serve unicamente agli scopi del peggior  nemico della Chiesa. I risultati delle loro azioni parlano da soli. “Dai  loro frutti li riconoscerete”. (Mt. 7:16) Quali sono i frutti del loro  governo nella Chiesa? Guardate le condizioni della Chiesa odierna e  avrete la risposta. 

Insieme a molte altre persone appartenenti alla più alta gerarchia  della Chiesa, questi prelati Vaticani hanno letteralmente cospirato  contro il Messaggio di Fatima e hanno permesso la peggiore crisi di fede  e di morale nella storia della Chiesa. Grazie alla loro affannosa ricerca  di quelle perniciose novità, che sono la causa principale di questa  crisi, costoro disprezzano un precetto del Cielo che permetterebbe di  rimettere in forze la Chiesa e dare pace ad un mondo martoriato dalle  guerre. Invece di ascoltare i consigli della Madonna di Fatima, essi  continuano ad insistere nell’inutile “ecumenismo”, nel “dialogo con le  altre religioni” e “col mondo”; stringono la mano ad uomini sanguinari  come Mikhail Gorbacev, la cui presenza ha profanato il Vaticano proprio  all’indomani del tentativo di “smontare gentilmente” il Messaggio di  Fatima (per usare le parole del Los Angeles Times). Si tratta delle stesse  persone che avrebbero avuto il dovere di promuovere quel Messaggio,  facendolo conoscere e obbedire in tutto il mondo! Mentre queste  persone si intrattengono ormai con le potenze secolari, assieme ai loro  collaboratori, milioni di anime bisognose della luce di Cristo per la  propria salvezza vengono lasciate invece nella più completa oscurità, in  Russia ed in altre parti del mondo.

Negli anni che si sono succeduti sin da quel fatidico 1960 – anni  nel quale il Terzo Segreto avrebbe dovuto essere rivelato – i nemici  della Chiesa hanno gioito nel vederla oramai quasi del tutto incapace di  opporsi ad essi. Per questo hanno protestato vibratamente quando Papa  Benedetto ha fatto un tentativo di restaurare la Chiesa, “liberando” la  Messa in Latino e rimuovendo “la scomunica” contro i vescovi della  Fraternità Sacerdotale di San Pio X. Nel 2009, a sette anni di distanza  dalla prima edizione di questo libro, la situazione della Chiesa non è  cambiata: essa continua a ritirarsi su tutti i fronti, mentre le forze secolari  continuano ad avanzare ovunque contro di lei. Il Cardinale Bertone,  tuttavia, persiste nel suo tentativo suicida di “abbracciare il mondo,”  invece di dimostrare vero e sincero amore nei confronti dell’umanità,  permettendo al Cuore Immacolato di Maria di conquistare dolcemente  il mondo in nome di Cristo Re. Il Cardinale Bertone, attualmente a capo  dell’apparato Vaticano, non vuole che un gesto di militanza Cattolica  – da lui considerato “datato”, per usare una parola tanto cara ai  Modernisti - possa offendere gli Ortodossi della Russia o chiunque altro.  La vile ritirata della Chiesa, da questa battaglia, rinvigorisce i cuori dei  Massoni e dei Comunisti, che si sono impegnati per generazioni nella  speranza di vedere prima o poi la Chiesa ridotta nello stato pietoso in  cui si trova oggi.

Il Cardinale Bertone, l’apparato Vaticano da lui comandato e gli  altri membri della gerarchia coinvolti in questa debacle inimmaginabile  - predetta dal Terzo Segreto – risultano chiaramente schierati: hanno  fatto poco o niente per fermare gli infiltrati che diffondevano nella Chiesa  l’eresia e la corruzione morale, lasciandoli anzi virtualmente impuniti,  e allo stesso tempo hanno perseguitato, denunciato ed ostacolato  qualsiasi Cattolico si opponesse in maniera efficace e legittima alle loro  disastrose politiche di “riforma”, “apertura” e “rinnovamento”. Oltre a  questo, essi hanno anche purtroppo ostacolato, con efficacia, il tentativo  del Papa di restaurare la liturgia Latina, che molti vescovi continuano a  considerare alla stregua di un virus letale! 

Basta considerare che nell’intero mondo Cattolico, che comprende  un miliardo di fedeli, solo quattro persone sono state dichiarate  “scismatiche” dall’opinione “illuminata” della Chiesa odierna: i quattro  vescovi della Fraternità di San Pio X. E questo continua ad essere vero  persino dopo che il Papa ha ormai rimosso la loro “scomunica”. Sembra  ormai che l’unica “eresia”, l’unico “scisma” rimasto tale, sia quello di  opporsi al “nuovo orientamento” della Chiesa, che ha definitivamente  escluso il Messaggio di Fatima nel suo tradizionale senso Cattolico – o  almeno questo è ciò che pensano. 

È questo il “disorientamento diabolico” della Chiesa, che solo  l’obbedienza al Messaggio di Fatima potrà dissipare. E poiché solo il  Papa può guidare la Chiesa all’obbedienza - e con essa tutti i vescovi del  mondo – è quindi al Papa che noi fedeli dobbiamo rivolgerci. 

Padre Paul Kramer