RIVELAZIONI
DELLA SORELLA DELLA NATIVITÀ.
PRIMA PARTE.
Riassunto della Vita
della Sorella della Natività,
e delle
circostanze riguardanti
le sue Rivelazioni.
18 Jeanne le Royer, nota in Religione Sorella della Natività, figlia di René le Royer e di Marie le Sénéchal, venne al mondo, secondo l'estratto del suo battesimo, il 24 gennaio 1731, nel villaggio di Beaulot, parrocchia di La Chapelle-Janson, situato dalla parte di Lorient, a due leghe dalla città di Fougères, diocesi di Rennes, in Bretagna. Fu, il giorno dopo la sua nascita, battezzata in chiesa dal vicario della parrocchia.
19 Ci istruirà lei stessa sulle circostanze della sua infanzia e di tutta la sua vita, per quanto avranno a che fare con il suo interno; ma seguendo il percorso di tutti i Santi, si mostrerà solo dal lato più svantaggioso; non parlerà di se stessa se non per umiliarsi attraverso la confessione pubblica e esagerata dei suoi difetti, dei suoi vizi e dei suoi peccati: se è costretta a far conoscere anche i favori che ha ricevuto dal cielo, sarà solo per tremare riguardo al conto che dovrà rendere, per farci notare quanto la grazia abbia dovuto fare per vincere la malvagità e guarire la corruzione del suo cuore; infine, ritornando incessantemente nel fondo del suo nulla, riporterà tutto a colui solo a cui la gloria è dovuta.
20 Ecco l'idea che ci darà di se stessa alla fine della sua raccolta; ma prima di ascoltare la sua testimonianza, prima ancora di entrare in alcun dettaglio sui suoi racconti, mi sembra indispensabile far conoscere almeno qualcosa della sua vita esteriore, sulla testimonianza delle persone che hanno vissuto con lei; è dalla loro bocca soprattutto che trarrò tutto ciò che voglio dire, e spero che il pubblico mi sarà grato per una piccola supercheria che questa umile fanciulla avrebbe avuto difficoltà a perdonarmi durante la sua vita, se Dio avesse permesso che ne avesse avuto conoscenza.
21 Nata da genitori cristiani, come è facile congetturare, Jeanne le Royer aveva come succhiato con il latte questa Fede viva e operante, questo zelo per la santa legge, questa pietà tenera e filiale, questo timore e questo amore del Signore che hanno sempre contraddistinto i veri figli di Dio, e la prova meno equivoca della loro predestinazione. Questo era, a grandi linee, tutto ciò che poteva ereditare dai suoi poveri genitori. Ma che i doni del cielo sono una ricca successione, e che coloro che ne hanno parte possono facilmente fare a meno di tutto il resto!
22 Questa prima disposizione di una grazia preveniente ebbe molto da soffrire, per un certo tempo, dall'attacco delle passioni e dalla contagione del cattivo esempio; ma la grazia la riportò sempre verso il fine dove Dio la voleva. Fin da piccola aveva sentito un'attrazione così viva per dedicarsi a Dio nella ritiratezza, che, per rispondere alla sua vocazione, superò tutti gli ostacoli che il demonio, il mondo, la carne e tutti i pericoli della sua condizione poterono opporle in seguito.
23 Dalla narrazione che deve farci, sembra che il favore del suo buon angelo, e soprattutto la sua grande fiducia verso la Madre di Dio, le siano stati di aiuto in molte occasioni; sembra anche che di tutte le devozioni che le sono state impresse nell'anima, quella al Santissimo Sacramento dell'altare sia sempre stata la più tenera e la più viva, e che il suo amore per la persona adorabile di Gesù Cristo sia sempre stato, nel suo cuore, proporzionato, se così si può dire, ai favori che ne ha continuamente ricevuti. Beata l'anima che sa mantenere con il suo Dio questa dolce corrispondenza di tenerezza reciproca, questo delizioso commercio d'amore che fa il paradiso della terra! È ciò che si è visto nelle Caterina e nei Bernardini di Siena, nelle Maddalene di Pazzi, nelle Teresa, nelle Gertrude, nelle Angèle di Foligny, nei Filippo di Néry, nei Francesco d'Assisi, nei Francesco Saverio, nei Francesco di Sales, e in tantissimi altri santi, in proporzione del grado della loro santità, e secondo le vie diverse per cui è piaciuto a Dio farli camminare.
24 Giovane, robusta, di figura piacevole e di statura vantaggiosa, dotata peraltro di un buon cuore, di un’anima naturalmente sensibile e retta, di un carattere dolce e socievole, la giovane le Royer poteva senza dubbio aspirare, come un’altra, a un partito vantaggioso secondo la sua condizione; così si presentarono un certo numero di pretendenti per i quali non provava ripugnanza; ma non si poté mai giungere a un impegno positivo, si trovò sempre qualche ostacolo imprevisto che disorientava tutte le misure. Il divino sposo che aveva mire su di lei ordinava diversamente; la chiamava, attraverso le prove e per vie non comuni, alla perfezione di uno stato più sublime. Il cielo la destinava a cose più grandi delle cure di un ménage, ed era per farne un modello dello stato religioso, che la Provvidenza, che aveva vegliato su di lei fin dalla culla, la conduceva come per mano in mezzo ai pericoli di un mondo corrotto, facendole evitare mille naufragi, e rompeva costantemente tutto ciò che si opponeva ai suoi disegni.
25 All’età di quindici o sedici anni la nostra virtuosa villanella perse un padre che amava teneramente, e la cui morte le causò un dolore sensibile; disillusa da allora della vanità del mondo, di cui aveva sperimentato i pericoli in alcune circostanze, pressata inoltre di rispondere a delle luci interiori per cui Dio la attirava a sé in modo poco comune, si rimproverò di aver tanto esitato; cedette alla grazia, e per troncare ogni tentazione verso il mondo, si consacrò totalmente a Dio con il voto di una castità perpetua che fece in presenza e sotto gli auspici della Regina delle Vergini.
26 Non si proponeva allora che di restare con sua madre, per nutrirla col suo lavoro e assisterla fino alla fine dei suoi giorni. Ma questa fine era più vicina di quanto pensasse, poiché ben presto i funerali di questa donna cristiana vennero a rinnovare il dolore che la morte di suo marito aveva causato nel cuore della loro figlia. Dopo questa nuova ragione di lasciare il mondo o di allontanarsene sempre di più, poiché non aveva più alcuna risorsa, né quasi alcun legame che potesse trattenerla, Jeanne desiderava ardentemente trovare in qualche casa religiosa un posto da serva, per mettere più al sicuro sia la sua salvezza che il suo voto di continenza; ma, essendo sconosciuta a tutti, privata, di conseguenza, di ogni raccomandazione e di ogni mezzo umano, non osava portare così lontano le sue pretese.
27 Si contentò quindi di parlarne a Dio nella preghiera e mise tutto nelle mani di colei che aveva ricevuto la sua consacrazione: prostrata davanti alla sua immagine, come ci dirà, pregò la Santa Vergine di ottenere da suo figlio la grazia e i mezzi per essere costantemente fedele al dedicamento che gli aveva fatto di tutta se stessa, e di cui lo aveva fatto lei stessa il depositario. Una preghiera, al contempo così semplice e così fervente, non poteva rimanere senza effetto. Colei a cui era rivolta non ha mai tradito la fiducia riposta in lei. Ecco un ulteriore particolare: da quel momento la Santa Vergine sembrò prendersi carico di negoziare la questione, o piuttosto di condurre lei stessa l'esecuzione; presto si ebbe motivo di accorgersi che la questione era in troppo buone mani per non essere, prima o poi, coronata di successo.
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