domenica 31 marzo 2019

AMORE E MISERICORDIA



"Che gioia, Dio mio, quando si è persuasi che tu stai non solo vicino, ma addirittura dentro di noi e che eserciti in noi la tua azione con paterna sollecitudine; allora sì che ci doniamo a te con dolce e sicura fiducia e mettiamo nelle tue mani tutte le nostre cose e la cura di esse, e in noi divampa il fuoco consumatore che è alimentato solo dal tuo puro amore".

Serva di Dio Madre Speranza di Gesù

SPIRITO SANTO



Vieni, o Amore Eterno, che (appunto perchè sei amore) non puoi fare a meno d'effondere nei cuori le fiamme della tua carità, ah! vieni e accendi nel freddo cuor nostro quel fuoco di paradiso, che alimenta ogni virtù e matura in noi i frutti della grazia. 

L‟anticristo assumerà l‟incarico, poiché sarà invitato a fare così



Miei cari figli, state attenti ai segni dei tempi, allorché l‟anticristo si insedierà nella Chiesa di mio Figlio sulla terra, in un modo chiaramente visibile a tutti voi. 

Non crediate, neanche per un momento, che l‟anticristo si precipiti contro la Chiesa di mio Figlio, prendendola aggressivamente, con la forza. Ispirato e guidato dall‟ingannatore in persona, l‟anticristo assumerà l‟incarico poiché sarà invitato a fare così.  

Tutti gli adattamenti apportati ai messali della Chiesa, saranno presto resi noti e la spiegazione data, sarà che essi riflettono il mondo moderno e perciò, devono divenire inclusivi, allo scopo di adattarsi alle altre religioni e culti vari. Nel momento in cui la Vera Parola di Dio e gli Insegnamenti di mio Figlio Gesù Cristo, verranno cambiati, diverranno aridi, poiché essi non rifletteranno la Verità, trasmessa al mondo da mio Figlio. 

L‟anticristo, in un primo tempo diverrà popolare, grazie alle sue abilità politiche; in seguito, egli sposterà la propria attenzione verso le varie religioni, ma il suo interesse principale si focalizzerà sul Cristianesimo. Il Cristo è il suo più grande nemico e l‟oggetto del suo odio, di conseguenza il suo obiettivo finale sarà quello di distruggere la Chiesa di mio Figlio. Essa verrà smantellata in vari modi, prima che a lui, l‟anticristo, venga chiesto di farne parte. Egli verrà coinvolto nel processo decisionale del piano orchestrato per lanciare la nuova, unica, religione mondiale. Tutti questi cambiamenti, allorquando la Chiesa avrà pubblicamente proposto l‟unificazione di tutte le religioni, avranno luogo prima che l‟anticristo prenda il suo posto sul Trono di mio Figlio, sulla terra; da quel momento la via sarà sgombrata per la bestia, affinché possa camminare liberamente nella Chiesa di mio Figlio dove gli verrà accordato un posto d‟onore. Infine, sarà annunciato che egli diverrà il leader dell‟unico ordine mondiale ed avrà luogo la sua sfarzosa incoronazione. 
Questo avvenimento sarà visto in tutto il mondo e seguito da politici, dignitari, e celebrità varie; nel momento in cui la corona verrà posta sulla sua testa, sarà come se, l‟ultimo chiodo, fosse stato conficcato nel Corpo di mio Figlio: in quel giorno, la Chiesa Cattolica verrà profanata e molti vescovi e sacerdoti fuggiranno, poiché da quel momento, essi capiranno che le profezie predette, si sono svelate davanti ai loro occhi. 

Da quel giorno in avanti, quando la Sede di Dio sarà stata offerta all‟anticristo, quest‟ultimo mostrerà grandi segni corporei, che convinceranno le persone della sua santità. Diranno che l‟anticristo mostrerà i segni delle stigmate ed inoltre, egli sarà visto curare i malati e le malattie inguaribili. Gli saranno attribuiti dei grandi miracoli e, con il trascorrere del tempo, convincerà molte persone che egli è Gesù Cristo e che il suo innalzamento al vertice di questa falsa chiesa, è un segno della Seconda Venuta. E sebbene i laici possano essere stati i responsabili della costituzione del nucleo della chiesa rimanente, formatosi da ciò che era rimasto della Chiesa fondata da mio Figlio sulla terra, i sacerdoti saranno coloro che la guideranno da quel momento in poi. Lo Spirito Santo sosterrà la Vera Chiesa durante il regno dell‟anticristo ed egli, così come ogni nemico di mio Figlio, non prevarrà mai contro di essa. 

La Verità non morirà mai. La Parola di Dio, quantunque profanata, non morirà mai. La Chiesa non potrà mai morire, sebbene verrà gettata nel deserto. Anche nell‟ora della sua maggiore debolezza rimarrà in vita e, a prescindere da quanto venga attaccata la Chiesa di mio Figlio, Dio non permetterà mai che venga distrutta. 

Durante quei giorni a venire, non dovete mai lasciarvi sviare accettando un tale inganno. Voi sarete attratti dall‟anticristo ed egli sarà appoggiato dai nemici della Chiesa di mio Figlio. 
Egli verrà accolto nelle chiese, da parte dei falsi leader ed acclamato in tutto il mondo per le sue opere di carità. Riceverà grandi onori in numerose nazioni e le persone terranno la sua foto incorniciata nelle loro case. Egli, l‟anticristo, verrà idolatrato più di Dio, ma sarà per Mano di Dio che verrà scagliato nell‟abisso, insieme a coloro che ruberanno le anime dei figli di Dio, allorché avranno partecipato al tentativo di distruzione della Chiesa di mio Figlio. 

La vostra Amata Madre 

Madre della Salvezza 

7 Settembre 2014


LA PREGHIERA IN CHIESA



0 chiesa santa, quanto è buono e quanto è dolce pregare all'interno delle tue mura! Dove ci può essere preghiera fervente se non dentro le tue mura, davanti al trono di Dio, davanti al Volto di colui che siede su quel trono? Sì, l'anima si scioglie in una santa emozione e le lacrime scorrono sulle guance come ruscelli. Quanto è dolce pregare per tutti gli uomini!

San Giovanni di Cronstadt

GESU’ OSTIA



LA «PRESENZA» IN MEZZO A NOI



L'adorazione ai piedi del tabernacolo

Adorare Gesù Cristo, che si fa presente e che dimora nell'Eucaristia, è adorare il Crocifisso che ci redime col suo sangue, è adorare il Risorto che ci rende partecipi della sua vita divina, è adorare il Capo che ci costituisce sue membra.
Questa adorazione nasce e si radica nella Santa Messa, per poi diramarsi fuori da essa. Con la Messa, l'Eucaristia viene ricevuta; con l'adorazione, l'Eucaristia viene contemplata e desiderata. Da ciò si comprende come la Santa Messa spinge all'adorazione, e l'adorazione attira alla Santa Messa.
il tabernacolo diventa così il luogo d'attesa di un incontro: finché il cibo celeste è lì, destinato ad essere ricevuto, lì pure è il Signore, in attesa di essere ricevuto.
E se nel tabernacolo il Cristo attende, come si può non andare da lui e stare con lui? Su questa base poggia il culto di adorazione verso l'Eucaristia, con le diverse forme di devozione: preghiere individuali e comunitarie, benedizioni, processioni e Congressi eucaristici.
Eppure, tanti sono i cristiani che si comportano come se l'Eucaristia non esistesse!
Ecco, allora, come l'adorazione diventa anche 'riparazione'. Quando un uomo arreca un danno, qualcun'altro può intervenire e riparare. Questo avviene sia sul piano materiale, sia su quello spirituale. Basta una parola buona, a volte, per cancellare o attenuare un torto subìto.
L'adorazione eucaristica ripara ciò che Gesù subisce nel SS. Sacramento: l'incredulità viene riparata con la fede viva, gli oltraggi con la lode, le amarezze con la consolazione, la tiepidezza con la passione, l'indifferenza con la devozione, l'odio con l'amore.
Quanti sono i torti che Gesù riceve? Un cuore sensibile, che ama profondamente, sa riconoscerli e ripararli, come fa l'innamorato che circonda di mille attenzioni la sua amata, pronto ad accoglierla fra le sue braccia per risanare le ferite che la vita le procura.
Si comprende veramente il significato di riparazione solo se si comprendono le innumerevoli umiliazioni che Gesù riceve in questo stato di vita. Prima fra tutte: all'Essere purissimo che entra nel nostro cuore, siamo in grado di offrire per dimora solo un luogo impuro. A questo, come se non bastasse, si aggiunge tutto il resto.
Pensate a quanti, entrando in una chiesa, corrono ad inginocchiarsi davanti a una statua, ignorando che sull'altare c'è la reale presenza del Cristo!
Ci sono chiese che lasciano al buio il tabernacolo; addirittura, in qualche nuova costruzione, si fa persino fatica a trovarlo.
Quanta distrazione nell'assistere alla Santa Messa! Gesù si fa presente in mezzo a noi, s'immola, versa il suo sangue, ma noi pensiamo ad altro o parliamo col nostro vicino. Ci comporteremmo così ai piedi della croce? È possibile rimanere indifferenti dinanzi a Colui che muore al nostro posto?
Ognuno di noi, ancora oggi, può essere uno dei Magi che lo adorano, un Erode che vuole sopprimerlo, un Giuda che lo tradisce, un Pietro che lo rinnega, un Ponzio Pilato che se ne lava le mani, un pretoriano che lo schernisce, una delle donne che lo piangono, un ladrone pentito, un Giovanni sempre fedele, una Madre trafitta nell'anima: a noi la scelta!
Sono tanti coloro che fanno trascorrere mesi e mesi, se non anni, senza comunicarsi. Altri, pur partecipando con assiduità alla Messa, poche volte si accostano all'Eucaristia, comportandosi come quell'invitato che si presenta a tavola senza toccar cibo. Ma c'è anche l'invitato che, dopo aver mangiato e bevuto, non si degna neppure di ringraziare e di salutare il padrone di casa, alla fine della festa!
E che dire, purtroppo, di quei sacerdoti che celebrano la Messa frettolosamente, dimenticando che stanno compiendo l'atto più importante della loro giornata?
Quanti cristiani credono veramente che l'ostia e il vino consacrati sono il corpo e il sangue di Cristo?
Ai cristiani increduli, si aggiungono quelli che cristiani non sono, e gli atei.
Se nel passato, nelle chiese devastate dalle guerre, le Ostie venivano calpestate dai soldati e buttate in pasto ai cavalli, ai nostri giorni la situazione non cambia nei Paesi in guerra, dove le bombe distruggono anche le chiese.
E ancora, non di rado, ladri entrano nelle chiese, forzano i tabernacoli e rubano le Ostie. Cosa ne fanno? Le utilizzano loro o le vendono! L'ostia consacrata, infatti, viene usata nei riti magici e satanici, il cui culmine è rappresentato dalla cosiddetta 'messa nera': qui, il culto di Satana, praticato con riti che il rispetto e la vergogna ne impediscono la descrizione, scimmiotta il culto che si attribuisce a Dio con la Santa Messa.
A tanto è capace di arrivare l'uomo: esaltare il principe delle tenebre e calpestare il Re dell'universo!
Non è fantasia, ma pura realtà, purtroppo. Gesù eucaristico è umiliato, disprezzato, non creduto, perseguitato e odiato. "In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta" (Gv 1,4-5). E oggi è come duemila anni fa.
Padre Pio da Pietrelcina, il 12 marzo 1913, così scrive a padre Agostino: «Sentite, padre mio, i giusti lamenti del nostro dolcissimo Gesù: "Con quanta ingratitudine viene ripagato il mio amore dagli uomini! Sarei stato meno offeso da costoro se l'avessi amati di meno. Mio padre non vuole più sopportarli. Io vorrei cessare di amarli, ma... (e qui Gesù si tacque e sospirava, e dopo riprese) ma ahimè! Il mio cuore è fatto per amare! Gli uomini vili e fiacchi non si fanno nessuna violenza per vincersi nelle tentazioni, che anzi si dilettano nelle loro iniquità. Le anime da me più predilette, messe alla prova mi vengono meno, le deboli si abbandonano allo sgomento ed alla disperazione, le forti si vanno rilassando a poco a poco.
Mi lasciano solo di notte, solo di giorno nelle chiese. Non si curano più del sacramento dell'altare; non si parla mai di questo sacramento di amore; ed anche quelli che ne parlano ahimè! Con che indifferenza, con che freddezza.
II mio cuore è dimenticato; nessuno si cura più del mio amore; io son sempre contristato. La mia casa è divenuta per molti
un teatro di divertimenti; anche i miei ministri che io ho sempre riguardato con predilezione, che io ho amato come pupilla dell'occhio mio; essi dovrebbero confortare il mio cuore colmo di amarezze; essi dovrebbero aiutarmi nella redenzione delle anime, invece chi lo crederebbe?! da essi debbo ricevere ingratitudini e sconoscenze. Vedo, figlio mio, molti di costoro che... (qui si chetò, i singhiozzi gli strinsero la gola, pianse in segreto) che sotto ipocrite sembianze mi tradiscono con comunioni sacrileghe, calpestando i lumi e le forze che continuamente do ad essi...".
Gesù continuò ancora a lamentarsi. Padre mio, come mi fa male veder piangere Gesù! L'avete provato ancora voi? "Figlio mio, soggiunse Gesù, ho bisogno delle vittime per calmare l'ira giusta e divina del Padre mio; rinnovami il sacrificio di tutto te stesso e fallo senza riservatezza alcuna.
Il sacrificio della mia vita, padre mio, gliel'ho rinnovato e se sento in me qualche senso di tristezza, questo è nel contemplare il Dio dei dolori. [...]»1.
Ciò fa capire l'importanza dell'adorazione e della riparazione eucaristica. Se davanti al tabernacolo si consumano le offese, è davanti al tabernacolo che si devono consumare le offerte.
Da tale esigenza nascono, nella storia della Chiesa, anime elette ed intere comunità che consacrano la propria vita a Gesù presente nell'Eucaristia.
Imitare la povertà, l'abbandono, la solitudine, il silenzio, l'annientamento di Gesù Ostia, partecipare al suo sacrificio con l'adorazione perpetua, contemplare la sua vita nascosta: è questo il loro ideale.
Gesù Ostia rende onore a Dio Padre, e l'anima che onora il Padre, tramite il Figlio, diventa anch'essa un'ostia.
Cosa vuol dire diventare un'ostia? È raggiungere un completo stato di offerta e di appartenenza: l'anima-ostia si offre tutta a Dio perché a lui solo appartiene, e, immolata con Cristo, si 'spezza' in espiazione dei peccati del mondo.
Ma se Dio non chiama tutti a vivere questo stato straordinario, dove le anime sono sostenute da una grazia particolare, chiama tutti, però, a vivere al suo cospetto.
Il tabernacolo è un'anticipazione del Paradiso. E, con l'adorazione eucaristica, gli uomini vivono sulla terra alla diretta presenza di Dio, come i beati e gli angeli lo sono in Cielo.
Non c'è allora da stupirsi se ingegni eccelsi si sono anch'essi prostrati davanti all'Ostia: letterati come Manzoni e Chateaubriand; Volta e Ampère, padri dell'elettricità; Guglielmo Marconi, inventore della radio; grandi della musica come Pergolesi, Mozart e Beethoven; ed altri ed altri ancora. Facciamo, dunque, nostro il lamento del salmista:
"Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?" (Sal 42,2-3).

DEL DIVINO UFFICIO E DEL DIGIUNO


 

 1 Dice il Signore: «Questa specie di demoni non si può scacciare se non con la preghiera e col digiuno». 2 E ancora: «Quando digiunate non prendete un’aria melanconica come gli ipocriti».

[10] 3 Perciò tutti i frati, sia chierici sia laici, recitino il divino ufficio, le lodi e le orazioni come sono tenuti a fare.
 4 I chierici recitino l’ufficio e lo dicano per i vivi e per i defunti, secondo la consuetudine dei chierici. Per i difetti e le negligenze dei frati dicano, ogni giorno, il Miserere mei, Deus con il Pater noster.
 6 Per i frati defunti dicano il De profundis con il Pater noster.
 7 E possano avere soltanto i libri necessari per adempiere al loro ufficio. 3 Anche ai laici che sanno leggere il salterio, sia concesso di averlo; 9 agli altri, invece, che non sanno leggere, non sia concesso di avere alcun libro.

[11] 10 I laici dicano il Credo in Dio e ventiquattro Pater noster con il Gloria al Padre per il mattutino, cinque per le lodi, per l’ora di prima il Credo in Dio e sette Pater noster, con il Gloria al Padre; per terza, sesta e nona, per ciascuna di esse, sette Pater noster; per il vespro dodici, per compieta il Credo in Dio e sette Pater noster con il Gloria al Padre; per i defunti sette Pater noster con il Requiem aeternam; e per le mancanze e le negligenze dei frati tre Pater noster ogni giorno.

[12] 11 E similmente, tutti i frati digiunino dalla festa di Tutti i Santi fino al Natale e dalla Epifania, quando il Signore nostro Gesù Cristo incominciò a digiunare, fino alla Pasqua. 12 Negli altri tempi poi, eccetto il venerdì, non siano tenuti a digiunare secondo questa norma di vita. 13 E secondo il Vangelo, sia loro lecito mangiare di tutti i cibi che vengono loro presentati.

S. Francesco d’Assisi


MESSAGGIO DI SAN MICHELE ARCANGELO A LUZ DE MARIA 29 MARZO 2019



Figli di Dio:

A SEGUITO DELLA CONTINUA PETIZIONE DA PARTE DELLA TRINITÀ SACROSANTA, QUALE COMANDANTE DEGLI ESERCITI CELESTI, VENGO A CHIAMARVI AD UN CAMBIAMENTO RADICALE.

L’UMANITÀ È APPESA AD UNA GOCCIA DELLA COPPA DEL PADRE, a causa dell’insistente ondata di delitti ai quali l’uomo soccombe interiormente, perché i suoi sensi sono ormai contaminati e malati, così come lo sono la sua mente ed i suoi pensieri.

Nella stragrande maggioranza l’umanità, senza timore di offendere Dio, si è lanciata nell’abisso delle passioni e dell’immoralità ed è perfino giunta a rifiutare la sua stessa natura. 

Oh quale audacia quella dell’uomo di andare contro la Volontà di Dio! Attraverso quanto lamento dovrà passare, come risultato per questo suo modo di agire!

L’astuzia del male e la sua ingerenza sull’umanità sono intense, così come lo è la sua infiltrazione in ogni ambito della società e dei grandi organismi che dovrebbero procurarle il bene.

Questo scenario è stato preparato lentamente ed in silenzio. L’uomo che è figlio di Dio, sta vivendo senza Dio, lo ha estromesso dalla propria vita, accettando quello che satana gli offre: comodità, posizione sociale, status, materialismo, l’astuzia per vivere nell’inganno, una comoda inconsapevolezza, una grande irresponsabilità, l’immoralità, la perversione, l’insensibilità, l’egolatria, la mancanza di rispetto della Legge di Dio, il libertinaggio, i falsi dei ed altri detrattori dello spirito e della coscienza dell’uomo.

Figli di Dio, voi sapete che il male si è addentrato nella Chiesa del Nostro Re e di conseguenza il Popolo di Dio deve mantenere la sua attenzione sull’osservanza e sul rispetto della Legge di Dio e sull’osservanza della Parola Divina presente nella Sacra Scrittura.

Il Popolo di Dio sta venendo confuso e diviso e le interpretazioni che verranno date in questo ambito, saranno sempre più leggere, per fare in modo che gli uomini siano attratti dalle concessioni che però in Cielo non sono accettate.

LA DEBOLEZZA CHE AVETE DI FRONTE AL MALE DOVREBBE SPINGERVI A FARVI DELLE DOMANDE E A CHIEDERVI: 

Cosa mi sta succedendo? 
In che cosa credo? 
Voglio salvarmi l’anima? 
Mi rendo conto che questo momento critico nella storia dell’umanità, mi rende responsabile della risposta a Cristo Re dell’Universo e nei confronti dei miei fratelli?...

Quale Principe delle Milizie Celesti, rispondo alle mie stesse domande: l’uomo non vuole interrogarsi, per non cambiare dalla comodità che il peccato gli sta offrendo.

Conoscete la struttura dell’organismo spirituale? Sapete che cos’è l’anima? 
Voi non vi rendete conto che le azioni e le opere individuali, sia come razza che come figli di Dio, cooperano con la totalità.

Quante persone si potrebbero salvare l’anima grazie all’intercessione delle vostre preghiere per i vostri fratelli!

Allo stesso modo in cui l’Universo mantiene il proprio ordine, così voi cooperate all’ordine dell’umanità. 

L’UOMO CON LE SUE AZIONI ABERRANTI NON OTTIENE LA PACE INTERIORE, PERCHÉ SI RENDE PARTECIPE DI QUESTO CATTIVO COMPORTAMENTO. I PENSIERI INDEBITI SONO COSTANTI E LE CATTIVE ABITUDINI ED INCLINAZIONI SONO IN AUMENTO, OFFUSCANO LA MENTE ED I PENSIERI CHE ALLA FINE DIVENTANO INCONTROLLABILI E VENGONO REALIZZATI NELLA REALTÀ.

IL MODO DI AGIRE DEL DEMONIO SUGLI UOMINI È QUELLA FORZA CHE PIEGA GLI UOMINI DEBOLI NELLA FEDE, INDUCENDOLI A COMMETTERE AZIONI INUMANE CHE DEGRADANO LA CONDIZIONE UMANA, MA CON LE QUALI SATANA SI DILETTA E FESTEGGIA. 
VI SIETE TRASFORMATI IN CREATURE CHE SODDISFANO ED ALIMENTANO IL DEMONIO.

Figli di Dio, il momento delle prove e dei grandi dolori per l’umanità si sta accentuando, il fumo di satana si è addentrato in modo tremendo nella Chiesa, la massoneria si è impadronita della Casa di Dio e l’ha consegnata al male, crocifiggendo di continuo il Nostro amato Re, Gesù Cristo.

L’acqua dei mari non si calma, gli tsunami saranno sempre più frequenti. 
Dall’alto cadranno potenti fulmini che causeranno la morte e ci saranno accadimenti in alto nei cieli che faranno tremare anche il più forte.

L’uomo, di fronte all’imprevisto, verrà invaso dalla paura che è il risultato della mancanza di fede.

Dovete continuare a purificarvi, continuate a farlo amati di Dio!

Non fermatevi perché la lotta tra il bene ed il male non si fermerà e la Misericordia Divina si è aperta per il Suo Popolo.

SIATE SPIRITUALI, SIATE CONSAPEVOLI DEL POTERE E DELL’IMPRONTA DIVINA NEL CREATO, ONORATE DIO E 
RIPARATE PER COLORO CHE LO OFFENDONO E NON LO AMANO.

Umanità:

VI STATE COMPORTANDO CON UNA GRANDE INCOERENZA, offrite culti a satana, partecipate alle eresie e a oscuri rituali che hanno lo scopo di ingrandire il male.

L’ostinazione umana vi fa dimenticare che gli adoratori di satana sono i precursori dell’anticristo e saranno uccisi.

La sfortuna di quelli che hanno dimenticato l’Amore Divino e che Lo feriscono con sputi di disobbedienza, di ribellione, di morte, di libertinaggio, d’immoralità, così come con la sofferenza degli innocenti, è che questi peccati sono talmente gravi, che il pentimento deve essere all’altezza delle offese commesse.

LA LEGGE È STATA DATA PERCHÉ L’UOMO LA METTESSE IN PRATICA, LA UBBIDISSE E L’AMASSE ED IN QUESTO MODO POTESSE EVITARE I CASTIGHI CHE L’UOMO SI STA GENERANDO DA SOLO.

Questa generazione perversa non si corregge e si coalizza con il demonio per lacerare il Nostro Re e la Nostra Regina e Madre, la nostra Santissima Vergine Maria.

Le uccisioni senza motivo aumenteranno, la violenza aumenterà nelle strade, gli adoratori del male entreranno nelle Chiese di Dio e commetteranno gravi sacrilegi.

L’uomo legge queste cose e non ci crede, spera e si dispera, solo Dio sa quello che dovrete passare nella Grande Purificazione.

Quelli che non vogliono che l’uomo giunga alla conversione e che non vogliono che quelli che peccano siano perdonati, stanno gridando che Dio è Misericordia. È UNA MENZOGNA! VENGONO PERDONATI SOLO COLORO CHE FANNO PROPOSITO DI CORREGGERSI E DI NON PECCARE PIÙ!

PER ORDINE DELLA TRINITÀ SACROSANTA VI DICO DI ACCOGLIERE LA MISERICORDIA DIVINA E DI PENTIRVI DI QUELLO DI CUI DOVETE PENTIRVI, GUARDATE QUELLO CHE STA SUCCEDENDO SULLA TERRA, QUANTI SEGNI E QUANTI SEGNALI, quante cose annunciate si stanno compiendo…

Non negate quello che non potete negare, la terra è cambiata, l’uomo ne ha abusato, i poli continuano il loro processo di inversione e stanno per sopraggiungere: l’oscurità ed il cataclisma, il sole si oscurerà.

L’apparizione dell’Anticristo vi porterà a due estremi: permettere che vi metta il marchio per appartenere a lui, oppure morire, sarà così che ve lo prospetteranno i suoi alleati.

Voi sapete che chi è fedele viene protetto da Dio, ma cosa succederebbe se in questo preciso istante apparisse l’anticristo e vi chiedesse di farvi mettere il suo marchio? Quanti fedeli a Dio rimarrebbero?

Amati di Dio, una grande pestilenza si sta avvicinando alla Francia ed inoltre il terrorismo continuerà a rendersi presente. È proprio il terrorismo una delle armi di satana, per fare in modo che i governi sottovalutino quello che è realmente importante per i popoli e distolgano la loro attenzione per lottare contro il terrorismo, satana entrerà allora in azione a livello mondiale, impiantando il microchip.

Siete consapevoli che i vostri apparecchi di comunicazione personali non sono per niente personali, che i vostri dati rimangono in mano ad altri, che li utilizzeranno quando sarà necessario?

La mente umana si sta indurendo e le offese contro il Nostro Re si stanno intensificando nella trasgressione della legge naturale, l’uomo si sta contaminando nella sua entità fisica e spirituale, perché è diventato più permeabile al male.

Preparatevi, la guerra sta andando avanti, non si è fermata, ma al contrario si solleveranno nazioni contro nazioni ed allora correrà con il vento fino a quando gli uomini non avranno più forza alcuna.

La Spagna sarà scossa, dinnanzi a ciò gli uomini si solleveranno e la Spagna vivrà un grande dolore. (1)

La cintura di fuoco metterà in allerta il mondo intero, la grande faglia si attiverà e questo porterà l’uomo ad una grande sofferenza.

Oh Italia, visitata dagli uomini, giungerai ad essere dominata e schiavizzata, dall’ammirazione passerai a conoscere l’angoscia ed il dolore! (2)

Alla fine l’uomo fedele sarà coronato di gloria, chi si rifiuterà di consegnarsi al male sarà grande tra gli uomini ed allora sulla terra si canteranno le grandezze del Nostro Re.

“CERTAMENTE NESSUNO DI QUELLI CHE SPERANO IN TE SARÁ DELUSO; SIANO DELUSI COLORO CHE SI RIBELLANO SENZA MOTIVO.” (Sal 25,3)

Figli di Dio, non disperate, aumentate la forza spirituale e consideratevi per quello che siete: creature di Dio.

CHI È COME DIO?

San Michele Arcangelo

AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO
AVE MARIA PURISSIMA, CONCEPITA SENZA PECCATO



COMMENTO DI LUZ DE MARIA

Fratelli:

È VOLONTÁ DIVINA CHE SAN MICHELE ARCANGELO CI RIVOLGA QUESTE PAROLE.

San Michele sta convocando il Popolo di Dio affinché non si condanni, sta preparando l’umanità affinché si renda conto del valore dell’anima nell’uomo e quindi non perda la Vita Eterna.

Fratelli, senza dubbio alcuno ci troviamo in una totale e feroce guerra spirituale contro il male e la Trinità Sacrosanta ci sta mettendo in totale allerta, ci informa su quello che sta succedendo, per fare in modo che il nostro agire non dia un appoggio al male.

Ci troviamo di fronte alle grandi tentazioni di questa generazione che ha progredito nella tecnologia ed in altre scienze, ma non si è preoccupata della salvezza dell’anima, cosa questa trascendentale.

Il male non dà tregua mentre il cristiano, figlio di Dio, sta dormendo nell’illusione che tutto gli sarà perdonato, anche senza pentimento.

Fratelli, non considerate la passività che corrisponde alla resa al male, come una delle opzioni che potete scegliere!

Quanti stanno negando Cristo ed il Suo Popolo continua a non dare segni di vita! Poi lo faranno con la Madonna ed il Popolo di Dio continuerà a fare finta di niente, fino a quando non negheranno la Presenza Reale di Cristo nell’Eucaristia? Anche allora non si dirà niente?

“Dios non è un Dio dei morti, ma dei vivi” (Mc 12,27).

Amen.

sabato 30 marzo 2019

CRISTO CROCIFISSO CAPOLAVORO DELL’AMORE



IL CROCIFISSO CAPOLAVORO DELL'AMORE E LA CHIESA

Cristo Risorto, apparendo alla Maddalena, le consegna un messaggio per gli Apostoli: "Vai dai miei fratelli, e dì loro: lo salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro" (Gv 20,17).
Non possiamo non vedere in questo messaggio un rapporto nuovo tra Cristo e gli Apostoli; infatti in precedenza gli Apostoli erano sempre chiamati discepoli, qui invece vengono chiamati "fratelli"; con la conseguenza che anche il Padre diventa: "Dio mio e Dio vostro, Padre mio e Padre vostro".
Questo cambio si fa subito chiaro, se si pensa a ciò che è accaduto la sera prima della Passione, quando Gesù, dopo aver celebrato la prima Eucaristia, consegna a tutti e a ciascuno quella sua volontà: "Fate questo in memoria di me".
Parole queste veramente grandi: Gesù consegna agli Apostoli, come in un testamento, il dono di se stesso: li rende padroni di se stesso, cioè del suo Corpo e del suo Sangue. In una parola, li ha fatti suoi Sacerdoti: sacerdoti per la celebrazione di quel suo Sacrificio sulla Croce, con il quale lui aveva redento il mondo; celebrando dunque quel Sacrificio, essi l'avrebbero fatto perdurare per tutto il tempo della vita del mondo.
Cristo Risorto evidentemente aveva davanti a Sé il suo programma: Egli ormai doveva ritornare al Padre e perciò doveva lasciare al suo posto la sua Chiesa: bisognava quindi provvederla di tutto il necessario per la sua missione: ed ecco che con il dono fatto agli Apostoli del divino sacerdozio, con quel divino potere sul suo Corpo e sul suo Sangue, Egli non solo lasciava alla Chiesa se stesso, ma se stesso moltiplicato alla massima potenza.
E dopo questo altissimo dono di se stesso, espresso anche in quelle altre parole: "Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo" (Mt 28,20) Gesù Risorto, apparendo, diede alla sua Chiesa l'altro grande dono della intelligenza delle Sacre Scritture (Lc 24,45). Alla fine concedette a Pietro ciò che gli aveva promesso, cioè il pieno potere, da condividere con gli altri, di governare tutta la sua Chiesa (Gv 21,15 e s.). Così, con questi tre poteri: di culto, di insegnamento e di governo, la Chiesa avrebbe potuto avanzar sicura; ma, per una sicurezza massima, occorreva ancora il dono dello Spirito Santo, quello che Gesù aveva promesso prima di ascendere al Padre, come si legge in Luca 24,49: "E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso, ma voi resterete in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto".
Infatti, tre giorni dopo, sopra il Cenacolo, dove essi si erano riuniti insieme con Maria, che era ormai la loro Mamma, si abbatté in maniera potente, la Grazia dello Spirito Santo!... e tutti, e ciascuno, poterono constatare che quel miracolo così prepotente davvero, riempiva in loro fino allo strapieno tutta l'opera che avevano ricevuto dal Maestro, e ciascuno si trovò pronto per prendere la sua via.
Qui si rende evidente, tanto da stupirne, la potenza dello Spirito Santo: infatti tutta quell'opera che gli Apostoli avevano ricevuto dal Maestro, sulla fine aveva accusato un certo pericolo di fallimento: cioè le grandi verità del grande Sacrificio di Cristo Crocifisso, e quindi della sua Passione e Morte di Croce, insieme alle altre da queste dipendenti, come la Cena del Pane e del Vino, Corpo e Sangue del Crocifisso, e la sua stessa Risurrezione; tutto ciò insomma per cui Gesù aveva già salvato il mondo, tutto ciò gli Apostoli non l'avevano ancora ben capito, né tanto meno creduto... E allora, come mai essi - dopo quel rumore dello Spirito santo - erano così pronti a prendere ciascuno la sua via? Anche il Manzoni, nel suo stupendo Inno alla Pentecoste, resta sorpreso di questo cambiamento degli Apostoli e, parlando alla Chiesa, canta e chiede: "Dov'eri mai? Quale angolo ti raccogliea nascente". E riprende: Stavi in riposte mura, fino a quel sacro dì, - quando su te lo Spirito rinnovator discese....
Ecco, questo è il miracolo della Pentecoste! Quindi tutti gli Apostoli, cioè ciascuno prende la sua via per il mondo intero, per salvare il mondo, un mondo già salvato dal grande Sacrificio del Crocifisso, ma non ancora credente: per salvarsi bisognerà che creda, che creda all'Amore, al Crocifisso capolavoro dell'Amore; e gli Apostoli, ora che hanno ricevuto la grazia di credere, bisognerà che portino a tutti questa Grazia della Fede.
Ecco dunque la Chiesa: la grande convertita, la grande credente! Ecco la Sposa che Cristo ha amato, provvedendola di tutto il necessario perché sappia e voglia dargli un mondo di figli per il Padre. E perciò questo tempo, questo tempo nel quale essa vive nell'attesa del suo ritorno, questo tempo nel quale Lui, assente, le ha consegnato tutto di se stesso: la sua Croce, cioè l'albero della Vita, la sorgente inesauribile dell'amore e della verità; cioè Lui Crocifisso con tutti i doni maturati su di essa: il Sacrificio di salvezza, il suo Corpo e il suo Sangue fatti Pane e Vino per la fame e la sete di tutti i popoli della terra, per tutto il tempo fino al suo ritorno con "cieli nuovi e la terra nuova, nei quali abiterà la giustizia!".
Questa Chiesa noi la vediamo, la contempliamo attraverso gli "Atti degli Apostoli" diffondersi e conquistare il mondo e cambiarlo in breve tempo da un mondo perduto nel paganesimo, ad un mondo della vera Fede nella Speranza e nella Carità! Orientato verso i traguardi eterni, nutrito della Parola eterna e dal Pane e Vino della vita eterna! E sembra proprio che questo prodigioso movimento di conversione, oltre che dalla Parola di Vita eterna, trovi nel Pane e nel Vino di vita eterna la sua motivazione più determinante: quel Pane e Vino che - non va dimenticato! - sono le Membra e il Sangue del Cristo Crocifisso: quel Cristo Crocifisso che, come ha sempre dominato sulla scena, sia nel tempo della sua attesa, sia poi in quello della sua venuta, così in questo della sua assenza: è sempre Lui che domina proprio come avviene sul piano dello sviluppo della nostra vita umana, dove il mangiare e bere, alla fine di tutte le altre importanti occupazioni, restano sempre il momento più determinante.
Se dunque ci mettessimo ad osservare, da un ipotetico punto di vista, il cammino di un apostolo o missionario, vedremmo che, dopo un determinato tempo segnato dai diversi incontri e fatiche apostoliche, la cosa più urgente sarà quella di fermarsi a stabilire un posto, una casa, una piccola chiesa dove i nuovi discepoli possano convenire per trovare il sacerdote e con lui la parola della Verità, insieme al tabernacolo, dove poter ricevere il Pane e il Vino che non solo altro che il Crocifisso stesso!
Molto bene Giovanni Paolo II ha scritto quella sua enciclica "Ecclesia de Eucaristia" cioè: la Chiesa vive di Eucaristia; senza mai dimenticare, tuttavia, che Eucaristia è uguale a Cristo Crocifisso, perché si potrà ricevere degnamente il Pane Eucaristico solo dopo aver creduto che la propria Fede e salvezza sono un frutto germinato da quell'Albero che è la Croce di Cristo Crocifisso.
Ma insieme con il Crocifisso e l'Eucaristia, c'è un terzo valore che ha accompagnato e accompagna tuttora la vita della Chiesa, e cioè la Croce stessa: sappiamo quanto Cristo stesso abbia amato la Croce, la sua Croce, perché ha visto in essa quello strumento che gli ha concesso di dare se stesso, tutto quello che Lui era e poteva e voleva dare per il compimento di quel sacrificio che il Padre esigeva; sappiamo ancora come la Chiesa stessa veneri e saluti la Croce come l`"unica speranza" di salvezza, come ogni missionario brami decorarsi di essa, come dell'arma di vittoria nella sua battaglia contro il nemico, alla maniera del grande Costantino. Anche in questi nostri giorni, abbiamo visto come Papa Giovanni Paolo II abbia rilanciato quest'Arma della Croce, mettendola sulle spalle dei nostri giovani e ottenendone veri miracoli: miracoli che si ripetono anche oggi, in cui quella pesante Croce portata dai giovani sta percorrendo le varie regioni dell'Asia.
Davvero, sono questi i tempi della sua assenza e della sua attesa, ma Lui c'è sempre, perché Lui è la sua Chiesa... E la Chiesa sa - quella sua Chiesa che, come afferma la GS (n. 9-10) "crede che Cristo, per tutti morto e Risorto, dà all'uomo, mediante il suo Spirito, luce e forza perché possa rispondere alla sua vocazione suprema; né è dato in terra un altro nome dato agli uomini in cui possano salvarsi" (At 4,12) - crede ugualmente di trovare nel suo Signore e Maestro la chiave, il centro, il fine di tutta la storia umana. Inoltre la Chiesa afferma che, al di sopra di tutti i mutamenti, ci sono molte cose che non cambiano: esse trovano in Cristo il loro ultimo fondamento, in "Cristo che è sempre lo stesso, ieri, oggi e nei secoli" (Eb 13,8).
Sicura e forte di questi principi, la Chiesa va affrontando, di secolo in secolo, questo tempo che la separa dal ritorno del suo Sposo. Alessandro Manzoni, cerca di riassumere le attività della Chiesa durante gli anni della sua attesa del ritorno di Cristo, in questi versi: "Madre dei santi, che da tanti secoli - soffri, combatti e preghi...". Le grandi sofferenze furono causate ancora nel primo e nel secondo secolo, dalle grandi eresie di Ario, Nestorio e Pelagio. Da esse derivò poi il primo scisma, quello d'Oriente; quello d'Occidente verrà più tardi.
Le sofferenze comportarono i "combattimenti", cioè: il lavoro dei grandi Concili ecumenici, soprattutto i primi tre: di Nicea, di Efeso e di Costantinopoli, che costruirono e assicurarono alla Chiesa la sua bella formula di fede: il suo Credo. Gli altri quattro Concili completarono l'opera. Ma intanto si era fatto avanti un altro pericolo, cioè l'Islam!, il quale, in breve tempo, si era già impadronito di tutte le fiorenti chiese della sponda africana del Mediterraneo, era poi sbarcato nella Spagna e minacciava la conquista di tutta la cristiana Europa. Fermato in questa sua direzione, restava sempre una presenza di distruzione in tutta la Terra Santa: donde, per la Chiesa e il Cristianesimo, la necessità delle Crociate.
Ma dopo il "soffri" e "combatti' il poeta vede l'attività della Chiesa nel "preghi... e le tue tende spieghi dall'uno all'altro mar" - e quel "preghi" fa pensare alle grandi e diverse liturgie che in questo periodo andranno man mano fiorendo attraverso l'affermarsi dei diversi Ordini e Congregazioni religiose; fa pensare alla grande teologia e genuina santità testimoniata dalla grande massa dei Martiri, dei Confessori, dei Maestri, dei grandi Dottori e dei grandi Missionari sia dell'Oriente che dell'Occidente; fa pensare ancora alle grandi opere sociali della carità, dell'Istruzione, dell'assistenza ai malati, agli infermi, agli anziani.
Una Chiesa dunque che ha rappresentato assai bene il suo Sposo in questo periodo della sua assenza, e che sembra tuttora in buona forma per portare avanti il suo compito fino al suo tanto atteso ritorno... Anche se, al presente, cioè in questi primi anni del duemila, non si possa dire che le cose vadano proprio bene, anzi... Infatti, Papa Giovanni Paolo II lamentava che una "silenziosa apostasia" serpeggiava qua e là in tutta l'Europa; e l'attuale Papa Benedetto XVI è tutto impegnato contro un male peggiore, e conseguente da quello che lui ha classificato con il nome di 'Dittatura del relativismo' che vuol dire la libertà di fare ciò che si vuole, dove la prima vittima sarebbe la famiglia cristiana, ma anche umana, perché una volta dimostrato che l'istinto sessuale è un valore assoluto, in qualsiasi direzione vada, a quale famiglia si potrà approdare? A questo punto, insieme a Paolo VI, anche noi possiamo domandarci: "Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?" (Lc 18,8).

Padre Virginio Carlo Bodei O.C.D.

Avvertimenti: agli anziani



Prima Lettera di Pietro - Capitolo 5


 Avvertimenti: agli anziani

[1]Esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: [2]pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non per forza ma volentieri secondo Dio; non per vile interesse, ma di buon animo; [3]non spadroneggiando sulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. 
[4] E quando apparirà il pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce.




LA PASSIONE



Riflessioni fatte da Gesù sul Mistero della Sua Sofferenza  e del valore che ha la Sua Redenzione.  


LA CENA PASQUALE  

Adesso, passiamo al racconto della Mia Passione... Racconto che darà Gloria al Padre e Santità alle altre Anime Elette...  
La notte, prima di essere consegnato, è stata piena di gioia per la Cena Pasquale: inaugurazione del Banchetto Eterno, nel quale l'Essere Umano doveva sedersi per alimentarsi di Me.  
Se Io chiedessi ai Cristiani: “Che cosa pensate di questa Cena?”. 
Sicuramente… molti direbbero che è il luogo delle loro delizie, ma pochi direbbero che è quello della Mia delizia...  
Vi sono Anime che non si comunicano per il piacere che sperimentano loro, ma per quello che provo Io. Sono poche, le altre vengono a Me soltanto per chiedere doni e favori.  
Io sostengo tutte le Anime che vengono a Me, perché sono venuto sulla Terra per farle crescere nell'Amore con cui le circondo. E siccome l'Amore non aumenta senza pene, poco a poco, Io ritiro da loro la dolcezza per lasciare le Anime nella loro aridità; e questo perché facciano un digiuno dei loro piaceri, per fare loro comprendere che devono focalizzare la loro attenzione su un altro desiderio: il Mio.  
Perché parlano di aridità come se fosse un segnale di diminuzione del Mio amore? 
Hanno dimenticato che, se Io non do gioia, è perché dovete fare voi prova di aridità e di altri dolori.  
Anime, venite a Me, ma sappiate che sono Io che dispongo tutto e che vi incito a cercarMi.  
Se sapeste quanto apprezzo l'Amore disinteressato, e quale riconoscimento avrà nel Cielo!  
Quanta gioia proverà l'anima che lo possiede!  
Anime amate, imparate da Me ad amare, soltanto per fare gioire chi vi ama...  
Avrete dolcezze e molto più di ciò che lasciate; proverete tanta gioia per quanto Io vi ho fatto capaci.  
Sono Io che vi ho preparato il Banchetto!  
Sono Io il nutrimento!  
Come posso, dunque, farvi sedere alla Mia Mensa e lasciarvi a digiuno?  
Vi ho promesso che, chi si alimenta di Me, non avrà più fame...  
Mi servo delle cose per farvi scoprire il Mio Amore.  
Seguite i richiami che vi fanno i Miei Sacerdoti, i quali prendono l'occasione da questa Festa Pasquale per guidarvi a Me; ma non si fermino all'elemento umano, altrimenti sarà vanificato l'altro scopo di questa Festa.  
Nessuno può dire che la Mia Cena si fa vostro nutrimento soltanto quando sperimentate qualche dolcezza... Per Me, l'Amore cresce nella misura in cui rinnegate voi stessi.  
Molti Sacerdoti sono tali perché Io ho voluto farli Miei Ministri, non perché Mi seguono davvero... 
Pregate per loro!  
Dovete offrire al Padre Mio il dolore che Io ho provato quando, nel Tempio, ho scagliato per terra i banchi dei mercanti e ho rimproverato i Ministri di allora, per avere fatto della Casa di Dio una riunione di usurai.  
Quando Mi hanno chiesto con quale autorità facevo queste cose, Io ho provato un dolore ancora maggiore nel constatare che la peggiore negazione della Mia Missione veniva proprio dai Miei Ministri.  
Perciò, pregate per i Sacerdoti che trattano il Mio Corpo con un’attitudine abituale e ordinaria e, quindi, con molto poco amore...  
Presto saprete che dovevo dirvi questo, perché vi amo e perché prometto che, chi pregherà per i Miei Sacerdoti, otterrà la remissione di tutta la pena temporale da lui dovuta. Non vi sarà Purgatorio per chi si affligge a causa dei Sacerdoti tiepidi, ma l'immediato Paradiso, subito dopo l'ultimo respiro.  
E adesso, lasciate che vi stringa di nuovo a Me, per ricevere la vita che ho partecipato a tutti voi, con infinita gioia.  
Quella notte, con infinito amore, ho lavato i piedi ai Miei Apostoli, perché era il momento culminante della “Presentazione della Mia Chiesa al Mondo”.  
Volevo che le Mie Anime sapessero che, anche quando sono cariche di grandissimi peccati, non sono, però, escluse dalla Grazia. Sono comunque nel Mio Cuore, unite alle Anime più fedeli, per ricevere le Grazie di cui hanno bisogno.  
Che angoscia ho provato in quel momento, sapendo che nel Mio Apostolo Giuda erano rappresentate molte Anime che, riunite ai Miei piedi e lavate tante volte con il Mio Sangue, dovevano perdersi!  
In quel momento, ho voluto insegnare ai peccatori che non devono allontanarsi da Me, perché sono nel peccato; non devono pensare che, oramai, non c'è più rimedio e che non saranno mai più amati, come avveniva prima del peccato.  
Povere anime!  
Non sono questi i sentimenti di un Dio che ha versato tutto il Suo Sangue per voi. Venite tutti a Me e non abbiate paura, perché Io vi amo; vi laverò con il Mio Sangue e diventerete bianchi come la neve; annegherò i vostri peccati nell'Acqua della Mia Misericordia e nessuno sarà capace di strappare dal Mio Cuore l'Amore che ho per voi.  
Mia amata, Io non ti ho scelto invano; rispondi con generosità alla Mia elezione; sii fedele e ferma nella Fede. Sii mansueta ed umile, affinché gli altri sappiano quanto è grande la Mia Umiltà.  
 
Messaggi dettati a Catalina RIVAS

Al di là della sofferenza



Signore, non voglio darti la colpa di tutte le mie disgrazie, ma vorrei che mi dessi più pazienza e comprensione per tutti. Dammi il tuo amore per amare quelli che mi amano e per ringraziarli di tutto quello che fanno per me. Signore, grazie per la vita che mi hai dato. Preparami per l’ultimo viaggio. Ti offro i miei limiti e le mie debolezze con la mia malattia e il mio dolore. Ti affido il mio cuore con quello che sono ed ho per amarti sempre. Grazie, Signore, perché hai compassione di me. Spero di vederti presto e di essere felice con te per tutta l’eternità. 

..Padre Angel Peña