mercoledì 20 marzo 2019

La nube della non-conoscenza



Breve esortazione all’umiltà e al lavoro


Ora alza gli occhi, miserabile creatura, e guarda la tua situazione. Che cosa sei tu, e che cosa hai mai fatto per meritare di essere chiamato a tanto da nostro Signore? Com’è spregevole quel cuore che, addormentato nella pigrizia, non si desta alle sollecitazioni del suo amore e alla voce della sua chiamata.
A questo punto, o miserabile, devi stare ben attento al tuo nemico. Non devi ritenerti affatto più santo o migliore per la semplice ragione che sei stato chiamato alla dignità della vita solitaria. Al contrario, sei ancor più disgraziato e maledetto se non ti impegni al massimo a vivere in conformità alla tua vocazione, aiutato come sei dalla grazia e dalla direzione spirituale. E dovresti essere tanto più umile e affettuoso verso il tuo sposo spirituale, se pensi che Lui, Dio onnipotente, Re dei re, e Signore dei signori, si è abbassato umilmente fino al tuo livello e, tra tutte le pecore del suo gregge, ha scelto per sua grazia proprio te, perché tu fossi uno dei suoi intimi. Come se non bastasse, ti ha posto in ricchi pascoli e lì ti nutre con la dolcezza del suo amore, come pegno della tua eredità nel regno dei cieli.
All’opera dunque, e senza indugio, te ne prego. Guarda avanti, ora, e lascia perdere ciò che ti sta dietro. Bada a quel che ancora ti manca, e non a quel che hai già; è questa la via più breve per acquistare e mantenere l’umiltà. Tutta la tua vita, d’ora in poi, deve essere presa da un unico desiderio, se vuoi veramente progredire nella perfezione. E questo desiderio deve venire dal profondo della tua volontà ed è opera della mano di Dio onnipotente, sempre se c’è il tuo consenso.
Ma c’è una cosa che voglio dirti: egli è un amante geloso e non sopporta rivali; né accetta di agire sulla tua volontà se non è lui solo ad avere a che fare con te. Non chiede aiuto, cerca solo te. Vuole soltanto che tu gli presti attenzione e gli lasci fare a modo suo. Tocca a te, però, difendere la tua porta e le tue finestre dagli attacchi delle mosche e dei nemici. Se vuoi veramente far questo, basta che tu insista umilmente con Dio nella preghiera ed egli verrà presto in tuo aiuto. Insisti, dunque: fa’ vedere quali sono le tue disposizioni! Dio è prontissimo e ti sta aspettando.
Ma che cosa devo fare, dirai, e come insistere?

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