martedì 26 marzo 2019

MONDO NUOVO PROFETIZZATO



Il fuoco sotto la cenere (durante la grande Apostasia).


Tempo fa mi si è presentata alla mente un’immagine singolare, senza une ragione particolare, ossia senza un contesto immediato evidente. Mi sono trovato all’interno di una bella e grande casa. Il suo piano terra era formato da una stanza unica, molto spaziosa, e provvista di un focolare domestico che troneggiava al centro di essa. Il focolare era aperto all’intorno, perché fatto all’immagine di quei focolari domestici che i nostri antenati, quasi tutti contadini, costruivano al centro della loro casa prima che ci fosse l’elettricità. Era notte, e probabilmente i membri della famiglia erano già a letto, tutti al piano superiore. Sul focolare il fuoco non ardeva più, ma nell’avvicinarmi ho sentito che da esso emanava ancora un po’ di calore. Ho compreso che nei giorni invernali del tempo passato le famiglie tenevano il fuoco acceso durante tutta la giornata, e alla sera non lo spegnevano completamente. La padrona di casa lasciava che le braci si coprissero lentamente di cenere, intervenendo magari in certi casi per accelerarne il processo. Ricordo che più di una volta, da bambino, avevo udito dire dagli adulti che il fuoco “cova” sotto la cenere, oppure “dorme”, e che in queste condizioni le braci del focolare potevano durare accese tutta la notte, e qualche volta anche di più.

Quest’abitudine di lasciare il fuoco acceso sotto la cenere faceva parte della vita dei nostri bisnonni, anche perché offriva un duplice vantaggio, quello di mantenere la casa leggermente riscaldata durante la notte invernale, e quello di permettere alla padrona di casa di riaccendere il suo fuoco in maniera più veloce la mattina seguente. È più semplice ottenere un fuoco aggiungendo dei ramoscelli secchi ad alcune braci ancora vive, già pronte, che non iniziando da capo tutto il processo di accensione.

Così com’era venuta, quest’immagine si è anche allontanata, ma siccome la sua traccia era ormai impressa nella mia mente, il risultato era che essa avrebbe potuto riprendere vita in me in qualsiasi momento, o per impulso volontario, o per riflesso condizionato, e cioè per “associazione” d’idee. Il riflesso si è effettivamente prodotto in me a distanza di qualche anno mentre in casa di un amico partecipavo alle preghiere da lui organizzate in onore della Madonna, secondo lo spirito del Movimento Sacerdotale Mariano. A provocarlo è stata la lettura di un messaggio profetico che la Madonna aveva affidato a don Stefano Gobbi qualche anno prima, l’11 giugno del 1988. Durante la lettura di detto messaggio mi si è ripresentata alla mente la scena della casa e del focolare domestico, così, per associazione d’idee. Per capire il cammino che le mie idee hanno percorso nell’associarsi è necessario conoscere il contenuto del famoso messaggio che la nostra guida ci leggeva. Tale messaggio aveva per titolo: “La grande Apostasia”.

La grande Apostasia: messaggio affidato dalla Madonna a don Stefano Gobbi l’11 giugno 1988.

La Madonna a don Gobbi: «Sono giunti i tempi della generale confusione e del più grande turbamento degli spiriti. La confusione è entrata nelle anime e nella vita di tanti miei figli. Questa grande Apostasia si diffonde sempre di più, anche all’interno della Chiesa cattolica. Gli errori vengono insegnati e diffusi, mentre con tanta facilità sono negate le verità fondamentali della fede che il Magistero autentico della Chiesa ha sempre insegnato ed energicamente difeso contro qualsiasi deviazione ereticale. Gli episcopati mantengono uno strano silenzio, e non reagiscono più. Quando il mio Papa parla con coraggio e riafferma con forza le verità della fede cattolica non viene più ascoltato, anzi è pubblicamente criticato e deriso. C’è una sottile e diabolica tattica, intessuta segretamente dalla massoneria, che si usa oggi nei confronti del Santo Padre per mettere in ridicolo la sua Persona e la sua opera, e per rendere vano il suo Magistero. Vittime della grande Apostasia sono i miei figli che, spesso inconsapevolmente, si lasciano trascinare da questa ondata di errori e di male. Vittime della grande Apostasia sono molti vescovi, sacerdoti religiosi e fedeli.

In questi tempi nella Chiesa cattolica rimarrà un piccolo resto che sarà fedele a Cristo, al Vangelo, e a tutta la sua verità. Il piccolo resto formerà un piccolo gregge, tutto custodito nel profondo del mio Cuore Immacolato. Questo piccolo gregge sarà formato da quei vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli che resteranno fortemente uniti al Papa, tutti raccolti nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato, in atto di preghiera incessante, di immolazione perenne, di offerta totale, per preparare la via dolorosa alla seconda e gloriosa venuta di mio figlio Gesù. »  (11 giugno 1988).

La lettura di questo messaggio ha richiamato alla mia mente l’immagine di quellacasa, di quel focolare, e di quelle braci rimaste vive sotto la cenere. Nello stesso istante ho capito che la notte invernale rappresentava l’Apostasia generale, e che la padrona di casa, di cui sentivo la forte presenza, anche se non la vedevo, era la nostra Mamma celeste. Ho intuito pure che le braci che nel focolare domestico permettevano di mantenere il fuoco vivo sotto la cenere durante la notte invernale (la notte fredda dell’Apostasia) erano quel “piccolo resto” di cui la Madonna parla nel brano già citato. Come una brava padrona di casa la Madonna sa quel che ha da fare per conservare il “suo” fuoco durante la notte invernale in modo che duri fino al giorno seguente.

Per sopravvivere quindi alla notte invernale, che è quella della Purificazione, la cosa migliore è di far parte di questo “piccolo resto”. Se un uomo, infatti, legge i messaggi del “Libro azzurro”, il segreto dei tempi attuali non è più un segreto per lui, e se in più ne mette in pratica i consigli, con questo egli si prepara agli avvenimenti da essi annunciati. Tuttavia, siffatti messaggi sono capiti meglio dai cuori semplici. Questo è quanto dice la Madonna, che a varie riprese afferma che solo i piccoli, i poveri, gli umili, i puri, sono in grado di accogliere i suoi messaggi. Il brano che segue mostra in che modo la Madonna si esprime su tale argomento.

La Madonna a don Gobbi: «Io rivelo il mio segreto solo al cuore dei piccoli, dei semplici, dei poveri, perché da essi viene accolto e creduto. Per questo Gesù sta operando fortemente in questi tempi, per preparare il suo avvento nella vita dei semplici, dei poveri, dei puri, dei piccoli. Con un piccolo numero di questi bambini il Signore instaurerà presto sulla terra il suo glorioso regno d’amore, di santità, e di pace. »  (13 ottobre 1990).

di: Johannes De Parvulis


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